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Autore: Ciceronix    13/07/2016    1 recensioni
Cosa succede se una squadra di cacciatrici mezze vampiro si imbatte in sei vampiri e una ragazza da proteggere? Idea mia molto folle per stravolgere la serie, spero vi piaccia!
Genere: Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yui Komori
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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La limousine ospitava a bordo una scortata differente, quel pomeriggio piovoso: << Nyoko, chiudi il finestrino. Rischi di prenderti la febbre e ci farai bagnare tutte! >>

<< Ma Sui, Bunny vuole respirare aria pura, qui dentro puzza! >>

<< Urgh! Sicuramente c'entra quel porco viscido: un'opzione è che si sia comprato la solita acqua di colonia scadente. L'altra...di essersi divertito con qualcuna...magari più di una... >>

Akira mise completamente fuori il viso, facendo scoppiare a ridere (quasi) tutte le presenti nella vettura.

<< Anzi, quelle se le prende tutte Akira se non la smette di comportarsi come un cane in auto! >>

La castana si finse offesa, trasalendo come un'attrice di una soap opera colta in una scena tragica.

<< Vergogna, Sui, non vedi che così offendi inconsciamente le persone, cioè dico...povera Minako! >>

L'albina emise un brontolio ben udibile, assestandole con poche cerimonie un calcio sul ginocchio.

<< Ritieniti fortunata che non ti abbia ancora scaraventata fuori, clown... >>

La californiana si massaggiò la parte lesa con una risata, abituata agli atti violenti della sua amica.

<< Ahahahaha! Ma dai Minako-chan, stavo solo scherzando! Eddai, ci vuole un po' di vita qui dentro! Sembrate in tinta con questi vetri oscurati! >>

<< Io non ci trovo nulla di male, mi piacciono... >>

Rispose indifferente l'albina e tornò ad ascoltare in silenzio la sua playlist " Reira black rose ", riprodotta ad alto volume negli auricolari.

<< Meglio stare qui che nel luogo dove ci stiamo dirigendo... >>

La assecondò Yuki, sdraiata su un fianco e con gli occhi socchiusi. Si potevano notare le grosse occhiaie gonfie, che avrebbero fatto invidia a quelle di Kanato.

<< Non hai dormito bene, Yuyu? >>

Chiese Nyoko alla coetanea con un'espressione allarmata diretta verso gli sbadigli frequenti e le palpebre pesanti.

<< Non...proprio... >>

<< Yuki, che cosa hai fatto ieri notte? >>

Intervenne Sui con una dose di severità nella voce. La castana si voltò dall'altra parte, rinfacciando il sedile mogano della limousine per non guardare la sua superiore negli occhi.

<< Ti stai ancora allenando? >>

<< Non è nulla di particolare, davvero. Adesso per favore fate silenzio, ho voglia di riposare un po'... >>

Rispose monotona e chiuse gli occhi in un sonno che si sarebbe rilevato breve e tormentato. Sui prese un gran respiro arrendevole, incrociando le braccia e osservando il tettuccio dell'abitacolo. Anche se non l'avrebbe mai ammesso, le dispiaceva che il rapporto con sua cugina si fosse frammentato in quel modo. Era solo per colpa sua se Lucy non la sopportava.

<< Ehi Sui, puoi togliermi una curiosità? >>

Chiese Minako, cercando di distrarre la rossa dallo sconforto ponendole un dubbio che le era balenato in testa.

<< Si? >>

Rispose la maggiore con le braccia conserte e l'attenzione ora rivolta all'albina seduta di fronte a lei. << Come sei riuscita a convincere quei purosangue a darci il consenso di proteggere Komori? >>

Sui alzò un angolo delle labbra rosse, e poggiò il palmo della mano sinistra sulla guancia coperta di lentiggini.

<< Non è stato facile al principio. Era prevedibile che non avessero alcuna intenzione di accettare... >>



<< Ore-sama non firmerà il vostro stupido foglio! >>
Il rosso accavallò scocciato le gambe, buttando la testa all'indietro con una smorfia contrariata.

<< È incredibile che lo stia per dire...ma sono d'accordo con Ayato. Le vostre richieste sono alquanto...frivole, ridicole. >>
Dichiarò Reiji, sfidando la sua degna avversaria con lo sguardo mentre attendeva composto il suo contrattacco.

<< Io e Teddy non firmiamo! Nee, Teddy? >>
Kanato mosse la testa dell'orso in un cenno negativo, scuotendo al contempo la sua con le lacrime d'isteria colanti sulle guance.

<< Come se volessi firmare una simile sciocchezza...! >>
Proferì alterato Subaru, il quale sbatté il pugno contro la scrivania di legno così forte da lasciarvi una crepa.

<< Che fastidio… >>
Shu spalancò pigramente un occhio e si sedette composto una volta che fu richiamato dalla frecciatina provocatoria del vampiro occhialuto.

<< Scusa, serious bitch-chan! Nessuno è interessato alla vostra offerta, se pur...allettante~! >>
Terminò Laito con uno dei suoi sorrisi seducenti e un occhio verde a squadrare il petto prorompente della direttrice.

Sui non era affatto smossa da quelle risposte sconnesse. Si abbottonò la giacca nera della divisa per celare la sua terza di seno al vampiro pervertito e si alzò in piedi con uno sguardo austero.

<< Bene, ero sicura che non avreste accolto la mia richiesta. Mi dispiace ma mi vedo costretta a passare alle maniere forti. >>

I Sakamaki non conoscevano la parola 'paura', ma un'aura di tensione si espanse per tutta la stanza, nel momento in cui la direttrice prese sei cartelle molto familiari.

<< Il vostro curriculum scolastico. Sono lieta che siano immacolati, però...sarebbe un peccato se per un minimo errore, sbafassi una nota qui. Significherebbe una sospensione o...la totale ESPULSIONE dall'istituto. Sarebbe dura per voi: non più ragazze da frequentare... >>

Diede un'occhiata a Laito, che si toccò il cappello con un piccolo verso di lamento.

<< Niente più accesso agli strumenti della sala di musica... >> Shu mostrò un accenno di interesse, con le sopracciglia aggrottate.
<< ...No... >>

<< Niente più dolci offerti alla mensa... >>

<< Eh?! Ma non è giusto! >>
Cantilenò Kanato, quasi vicino ad un altra crisi di pianto.

<< Niente più esperimenti nel laboratorio... >>

<< Solo voi avete più occorrente di quanto lo abbia io... >>
Ammise Reiji, incredulo di essere stato messo all'angolo. La sua rivale era notevole.


<< E niente più panorama della luna piena dal tetto. >>

<< Hmph! >> Sbuffò Subaru, totalmente al limite della sua fragile (quasi invisibile) pazienza.

Ayato era sconcertato. Allungò il busto verso la ragazza in piedi, le iridi verdi che fissavano quelle marroni con rabbia repressa.

<< Quindi, lei...sarebbe sul serio capace di rimandarci tutti? >>

<< Dipende tutto da voi, Ayato-kun. Una. Sola. Firma. >>

Rispose decisa la rossa, mostrandogli ancora una volta quei fogli e posò la penna a sfera sulla scrivania con un ghigno.



<< Alla fine hanno ceduto e ci hanno dato l'autorizzazione. >>

<< Li hai...minacciati?! >>
L'albina era così scioccata che non si accorse che le sue cuffiette le si erano sfilate dalle orecchie, cadendo sopra i suoi Jeans neri attillati.

<< No, Minako. Minacciati è dire troppo...ricattati è meglio! >>
La corresse la leader divertita, per poi concentrarsi sul cancello di ferro che si estendeva fuori il finestrino abbassato dal lato di Akira. La californiana emise un fischio lungo quando l'immensa magione di mattoni verdi le si presentò davanti agli occhi e scosse le spalle di Yuki per svegliarla.

<< Belle, siamo arrivate! >>

La limousine si fermò dietro la fontana di marmo posta al centro del cortile di cemento. All'ingresso si ergeva il portone di legno gigante decorato con intarsi d'oro, che aggiungevano ad esso un tocco di raffinatezza e sfarzosità.

<< Ok! Inizia l'inferno,ragazze! >>

Akira scese per prima, sgranchendosi le lunghe gambe addormentate. Porse poi la sua schiena a Nyoko, la quale vi si aggrappò come un koala.

<< Wow, sei leggerissima! Eppure mangi sempre dolci! >>
Akira si finse sorpresa per stuzzicare un po' la minore e la sua risposta ingenua le scaldò il cuore dalla tenerezza.
<< Ho un buon metabolismo! E siamo mezze vampiro, non possiamo ingrassare! >>

<< Oh, è vero! Hai proprio ragione! >>

Sui tirò fuori la mano per accertarsi di doversi portare con sé l'ombrello o no, prima di uscire fuori.

<< Meno male, ha smesso di piovere. >>

Yuki fu spinta un poco da Minako, rimasta ammaliata dall'oscurità che emanava il clima nuvoloso. Detestava i palazzi nobili ma dovette ammettere che l'atmosfera gotica di quella villa era davvero attraente.

<< Credo che sarà un'esperienza interessante... >>.

Yuki scese per ultima e chiuse lo sportello della limousine, che ripartì ancor prima che potessero ringraziare l'autista per il disturbo.

Sui si sistemò velocemente i ciuffi di capelli dietro l'orecchio, si assicurò che qualcuno tenesse sottomano la sedia a rotelle di Nyoko ed infine bussò alla porta.

<< Siamo qui, Sakamaki. >>

Nessuna risposta. La rosa si preoccupò, scambiandosi un'occhiata con Akira.

<< Non sono in casa? >>

<< Secondo me non vogliono aprirci! >>

Ipotizzò l'albina mentre raccoglieva una pietra, scettica.

<< A mali estremi, estremi rimedi!>>

Si preparò a scagliare la roccia contro una delle numerose finestre ma fu bloccata da Sui e da Yuki, le quali la costrinsero a buttarla a terra.

<< Non c'è bisogno di attuare tali atti vandalici, Minako! Lascia fare a me. >>

La riprese la rossa e bussò di nuovo con più forza.

<< Rispettate gli accordi, se siete veri uomini! >>

A quanto pare la protesta di Akira funzionò: le ante si mossero piano, con uno stridente e prolungato cigolio.

<< C'è nessuno ? Hellooo? >>

La domanda della californiana fu risposta solo dal suo eco rimbombante nell'immensa sala.

<< Yui-senpai? >>

Provò Nyoko, aggrappandosi di più sulle spalle di Akira per la tensione che aleggiava in quel luogo. Anche questa volta nessuno rispose.

La hall era deserta, almeno fin quando non venne qualcuno a raccattare le loro valigie. La prima ad accorgersene fu Yuki che richiamò l'attenzione di tutte.

<< C'è qualcuno. >>

Un uomo dall'aria disinteressata si caricò tutti i bagagli, nonostante le mezze vampiro cercassero di dirgli che ci avrebbero pensato da sole a portarle nelle loro rispettive stanze.

<< Piacere di aiutarvi, signorine... >>

Rispose semplicemente prima di strisciare all' indietro, inghiottito nell'ombra.

<< Avete visto che cosa ha fatto?! Secondo me quello ha addosso le scarpe con i pattini!>>

<< Ricorda Akira, non siamo nel tuo paese. >>

Le ricordò Sui, consapevole dell'eccessivo entusiasmo della coetanea per tutto ciò che le ricordasse gli Stati Uniti. Si schiarì in seguito la voce e aprì le braccia per indicare le scale che portavano al primo piano con fare solenne.

<< Bene, proporrei di cercare i nostri alloggi da sole. Se i Sakamaki non si sono degnati di darci una degna accoglienza dubito che ci faranno almeno la grazia di scortarci in camera. >>

<< Ci sto. Allora...chi arriva per ultima ha fatto cose brutte con Laito! >>

Akira diede il via ad una gara su per le scale, trasportando un euforica Nyoko sulle spalle.

<< EVVIVA!! >>.

Presero ognuna una strada diversa per cercare le camere degli ospiti.

Sui avanzò colpita verso la collezione dei servizi da tè posizionati dentro le teche che aveva aperto. Prese una tazza decorata di foglie dorate, e si sedette al tavolino in mezzo alla camera da letto.

" Come avranno fatto a sapere che amo le stoviglie di porcellana per prendere il tè? "

Si chiese, trovando stranamente familiare l'odore di bergamotto che si respirava tra le pareti blu opaco.


Yuki entrò in una stanza molto spaziosa, con un enorme letto matrimoniale. Nell'aria vi era un profumo buonissimo, delicato e leggero. La quindicenne tastò la coperta gialla, facendo affondare le dita nella morbidezza del tessuto.

" Deve essere...davvero comodo... "

E scoprì che lo era veramente. appena ci atterrò sopra. Persa nel tepore delle lenzuola profumate e senza neppure il tempo di togliersi gli stivaletti si addormentò all'istante.


Akira perlustrava curiosa ogni sala, lasciando di tanto in tanto qualche commento sugli interni lussuosi o sul fatto che un certo vampiro dalle manie perverse fosse di buona famiglia. Avvertì in quel momento il peso della minore sulla sua schiena aumentare e portò una mano ad accarezzarle i capelli.

<< Sei stanca, Nyoko? >>

<< Un pochino. Anche Bunny è stanca... >>

La minore si strofinava l'occhio con una mano, mentre la gemella stringeva la zampetta del coniglietto di pezza.

<< Allora meglio trovare un giaciglio per entrambe... >>

La californiana fischiettava nel suo tragitto per il corridoio, finché non si fermò davanti una porta con degli orsetti intarsiati nel legno. La aprì curiosa e si ritrovò in una stanza rivestita di carta da parati violacea. Sul suolo giacevano bambole, costruzioni, pupazzi e un profumo delizioso di biscotti entrava nelle narici.

<< È perfetta per te, Nyoko! Nyoko…?>>

La rosa stava già riposando beata e la californiana la prese in braccio con una piccola risata.

<< Ok, quando ti sveglierai giocheremo insieme con tutti questi bei giocattoli. Buona notte, piccolina. >>

La stese sul materasso e le rimboccò le coperte viola. Posò un piccolo bacio sulla sua fronte e si alzò per lasciarla dormire tranquilla quando qualcosa la bloccò. Sopra il camino di bronzo era attaccato il ritratto di una bellissima donna, dai lunghi capelli violetti e gli occhi smeraldo. Akira non seppe spiegare bene la sensazione che provò quando vide quel sorriso dipinto: era come se un brivido freddo le avesse percorso l'intera spina dorsale e per un momento le parve di vedere del sangue sulle pareti.

" Che strano, mi succede soltanto quando c'è una situazione di pericolo… "

Uscì con il fiato corto e scacciò quei pensieri bizzarri, aprendo velocemente un'altra porta. La prima cosa dell'alloggio che saltava subito all'occhio era il letto con le lenzuola verde scuro, che si accordavano con le tende spesse e la poltrona posta vicino al tavolino circolare.

<< Ohoho, che classe!>>

La californiana balzò energica sopra il letto, stringendo tra le braccia il cuscino soffice da cui proveniva un sorprendente aroma di lavanda. Si rizzò poi a sedere e notò di aver calpestato con le sue converse rosse una pila di giornaletti. Si piegò a raccoglierne uno e aprì una pagina a caso. La rivista cadde poi sopra le ginocchia scoperte poiché la mezza vampira aveva allentato la presa su di essa per lo shock.

" MA CHE?! "

Minako era in ginocchio, in totale contemplazione della bara chiusa in quella stanza silenziosa e cupa. Rispecchiava il suo modo di essere, il suo stile. Era assolutamente perfetta.

" Dormirò in una bara... Non vedo l'ora. "

Aveva sempre sognato di averne una nella sua casa a Berlino ma procurarsene una senza l'organizzazione di un funerale era complicato.


" Hm? E questo cos'é? " La rossa prese il libro aperto dal tavolino e cominciò a sfogliarlo attentamente. Si rivelò essere una guida per la preparazione di pozioni, un manoscritto usato nelle pratiche di magia nera.

<< Come trasformare un nemico in pianta... Come fare un elisir di amore cieco...Come provocare un'arresto cardiaco... come riportare in vita una persona amata o odiata. >>

Quella determinata sezione era stata marcata da un segnalibro e il procedimento di preparazione della miscela era sottolineato in rosso. Sui lesse ad alta voce le parole scarlatte in fondo alla pagina, ignara della figura alle sue spalle.

<< Cambierò la tua fine, madre... >>

" Madre? "

<< Temo che si sia spinta oltre, direttrice Ichigo. >>

Prima che se ne potesse accorgere la rossa fu tirata per i capelli e lanciata sul letto da Reiji Sakamaki. Il vampiro chiuse il libro e si mise sopra di lei, bloccandole i polsi.

<< Stento a credere che una lady come lei si sia permessa di entrare nelle mie stanze e di immischiarsi in affari che non la riguardino. Mi vedrò costretta a punirla, con mia grande desolazione.>>

Sui guardò di sottecchi la porta, sforzando la mente di trovare un efficace piano di fuga. Le dita del moro strinsero il suo mento e la forzarono a guardarlo dritto negli occhi vermigli, mutati da un velo di puro sadismo.

<< E' inutile provare a fuggire. Benché mezza vampira è sempre di razza inferiore, Ichigo-san. Lei non può nulla contro un purosangue come me. Farebbe meglio ad arrendersi al mio dominio, donna.>>

Smise così dicendo alcuni bottoni della sua camicia e le scoprì il collo fine e pallido. L'azione del secondogenito non fu abbastanza per abbattere l'orgoglio di Sui, la quale ribatté decisa alle sue parole.

<< Il suo dominio? Io non sono una vostra proprietà, uomo. Non sono una 'sposa sacrificale'. Cosa ha intenzione di farmi, adesso? Succhiarmi il sangue, magari togliermi tutti i vestiti...possedermi? Se spera che mi metterò a piangere o che la supplicherò di avere pietà è un patetico illuso!>>

Reiji spinse la sua testa sul cuscino, coprendole gli occhi con la mano guantata.

<< Nessuno si è mai ribellato a me. Lei...è davvero un disastro. Ma non si preoccupi: ci penserò io a rimetterla sulla retta via... >>

Posò le labbra sull'incavo del suo collo, pronto a mordere...


" Ho...caldo…"

Yuki schiuse un occhio, portando una mano a togliersi la coperta… ma si irrigidì quando avvertì sotto i polpastrelli delle dita sconosciute. Girò un poco il capo e vide una chioma bionda spuntare dietro la sua spalla. Shu Sakamaki era andato a coricarsi sul suo letto per uno dei sui lunghi pisolini abituali. Quando vide la figura della castana dormiente non la scacciò via: si sdraiò accanto alla minore e le avvolse le braccia intorno al busto. Quel gesto non era legato a nessun tipo di perversione: il diciannovenne trovava il corpo delle ragazze più morbido e accogliente di qualunque guanciale. Yuki era solo un'altra fonte di calore e comfort.

<< Oh, sei tu. Te l'ho già detto...giù le mani! >>

Gli disse, cercando di sgusciare via dalla presa ferrea del maggiore. Lui parve ignorarla e strinse invece di più le braccia con un lieve mugugno.

<< Sul serio...lasciami andare. Sei pesante e sto morendo di caldo. >>

<< ...Rumorosa... >>

Aprì i suoi occhi blu, sfiorandole con l'indice la mano che copriva la sua. La prese e portò il dorso con una velocità inaspettata alle labbra in un contatto simile (ma non proprio) ad un bacio.

Yuki alzò un sopracciglio, insicura su come reagire. Era su un letto con un ragazzo più grande di lei di quattro anni. Quest'ultimo le stava facendo un baciamano mentre avvolgeva con l'altro braccio il suo corpo...

<< Dalle mie parti, questa si chiama molestia sessuale...>>

Il biondo portò un momento l'attenzione sul suo volto serio, prima di continuare indisturbato a passare le labbra fino alla pelle del polso.

<< Dalle mie invece significa che sono assetato. Quindi taci e lascia che beva il tuo sangue. >>

I suoi lunghi canini si scoprirono e si avvicinarono per bucare le vene bluastre.


Nyoko sentì qualcosa toccarle la guancia. Era morbida, come una delle sue gommose alla fragola. Sorrise nel sonno e girò il capo per godersi quel contatto.

<< Svegliati, principessa. >>

Principessa? Le piaceva quel soprannome.

<< Se mi dai un bacio, bel principe... >>

Credeva inizialmente che quella voce bassa fosse di Akira poiché la californiana era solita a farle questi scherzi, a volte assumendo delle tonalità buffe per non farsi riconoscere. Ma non si aspettava certo che l'avrebbe presa sul serio: sentì infatti un paio di labbra sulle proprie, che la svegliarono di colpo. Kanato si staccò con un sorriso dolce ma al contempo inquietante.

<< Adesso che ti ho procurato piacere, posso bere il tuo sangue? >>

Nyoko non seppe se imbarazzarsi per aver dato il suo primo bacio ad uno sconosciuto o di gridare aiuto a squarciagola, sapendo che non sarebbe mai potuta fuggire. Le sue gambe erano immobili e non avrebbero mai potuto rispondere ai suoi comandi.

<< Che ci fai qui? >>

Domandò piano, scaturendo la collera del violetto. Il vampiro iniziò a piangere, offeso dalla presunzione e dalla ingratitudine della rosa e l'afferrò per le spalle.

<< Cosa ci fai TU qui: questa è la mia camera...È LA MIA CAMERA, CHI TI HA DETTO DI DORMIRE QUI?! >>

Presse il palmo sulla bocca della rosa, impedendole di urlare. <

< Ehi, Teddy: la mordiamo o la trasformiamo in una bambola? Eh? Ho capito, vale per il morso! >>

Le pizzicò una guancia, mettendo in mostra i suoi canini affilati. Nyoko strizzò gli occhi, aspettando che il suo collo venisse perforato.

<< No...ma tipo...alla faccia di Marilù! Che chiappe! Il pene di Antoine cos'è? Una terza gamba? È esagerato! >>

Akira 'analizzava' il giornaletto hard che aveva fatto cadere in precedenza. Era esilarante osservare quei corpi nudi dai genitali sproporzionati e le espressioni comiche delle donne immortalate. Non si accorse minimamente del proprietario di quei porno, il quale strisciò sul letto per raggiungerla. Le avvicinò le labbra all'orecchio, cogliendola di sorpresa.

<< L'importante non è la grandezza, ma il modo in cui si usa~. >>

<< AHHHHHH! >>

La castana gli diede un pugno sulla nuca e si alzò in piedi orripilata. Finì però per inciampare in un'altra torre di riviste e cadde di sedere.

<< FUFUFU! Vedo che ti divertivi a leggere i miei porno, Caliente! Sei una ragazza molto cattivella! E poi questo spettacolo che mi stai offrendo. Ti stavi forse preparando per me, vestita in questo modo? >>

Effettivamente Akira avrebbe dovuto optare per un abbigliamento più sicuro: la canotta bianca corta lasciava la pancia scoperta e le gambe erano coperte fino a metà coscia dagli shorts di jeans ultra corti.

<< Come se volessi essere toccata da uno come te...me ne vado! >>

Scattò verso la porta e cercò di girare la maniglia ma la trovò chiusa. Laito ridacchiò, facendo roteare le chiavi:

<< A quanto pare sei chiusa insieme alla bestia, mia Caliente~ >>


Akira si ritrovò girata e sbattuta con la schiena al muro. Il rosso si leccava il labbro inferiore, cingendole un fianco con la mano. La californiana serrò le palpebre, invasa da uno spiacevole e disgustoso sentimento.

<< Hm, niente male davvero~! Pancia o gamba? La scelta è difficile.Vorrà dire che avrò un assaggio di entrambi! >>

<< N-no! Razza...di pervertito...! >>

Lui si inginocchiò e tracciò con la lingua la zona intorno all'ombelico, osservando famelico le reazioni della castana.



<< Ti ho detto di uscire dal mio letto, subito! >>

<< Te lo scordi! lo adoro! >>

Subaru prese Minako per i gomiti, strattonandola per farla alzare in piedi.

<< Trovati un letto da umani, mezzosangue impertinente. Lascia stare il mio! >>

<< No! Questo è ciò che cercavo da sempre, vacci tu a dormire su uno normale! >>

Si spintonarono a vicenda, fino a cadere dentro la bara insieme. Lui le si mise a cavalcioni, con le braccia ai lati della sua testa.

<< Perché ti stai ostinando come fossi una maledetta mocciosa?! >>

<< Perché questa bara è fantastica! >>

<< Come? >>

L'albino restò stupito e la sua fronte si raggrinzò. Minako mantenne il suo sguardo contratto di determinazione e ripeté decisa stesse parole.

<< È fantastica. E' il letto più fico che abbia mai visto! Mii piace il colore, la forma, la pace che c'è dentro...è veramente grandioso! >>

L'albina non riusciva a leggere tra le righe di ciò che ebbe appena detto al minore dei Sakamaki:
" Hai un bel letto, adoro il tuo gusto nell'arredamento e il tuo stile. Ergo: sei un tipo forte e mi piaci. "

<< Sei proprio...una mocciosa... >>

<< Eh? Cosa stai...fermati! >>

Subaru le tirò su la manica lunga della felpa grigia, ignorando ogni sua protesta. L'albina si dimenava, cercava di prenderlo a pugni e di dargli delle ginocchiate ma era tutto inutile.

<< Parla e ti stacco la pelle, strato per strato. >>

Lei inarcò le sopracciglia, irritata. Svelò la sua dentatura bianca in un lieve ringhio, il quale fece sogghignare divertito il coetaneo.

<< Heh, voglio vedere se avrai ancora quest'atteggiamento dopo che avrò finito... >>

Si abbassò verso il suo avambraccio, pronto a marcare la pelle candida.

/////////////////////////////////////////////////////// Come andrà a finire? ZANZANZANNN! XD. Lo scopriremo nel prossimo capitolo! -Ciceronix.
  
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