Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: LaVampy    20/07/2016    2 recensioni
Un piccolo Max Lightwood alle prese con la magia, con la famiglia e con l'arrivo di un nuovo fratello. *spoiler* delle Cronache dell'Accademia. e spoiler " La signora della mezzanotte"
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Max Lightwood
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Malec's family'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Magnus Vs Max

Lavarsi le mani. Fatto.

Quello era stato abbastanza semplice. 

Sterilizzare il biberon. Fatto.

Costo dell’operazione due dita arrossate, una possibile bolla da ustione. Imprecazioni varie.

Far bollire l’acqua. Fatto.

Si era rivelato più semplice del previsto. Costo dell’operazione:Ciuffo glitterato moscio e fronte appiccicosa.

Ustionarsi un braccio per saggiare la temperatura giusta. Fatto.

Costo dell’operazione: svariati segni di un rosso acceso sul braccio. 

Puzzare di latte. Fatto.

Nonostante docce costanti, l’odore del latte impregnava i suoi vestiti e la sua pelle. Era odioso. Sapeva di “Mammo”.

Rovesciare parte del contenuto in polvere per terra, cercando di dosarlo, con quel minuscolo dosatore. Fatto.

Ma come pretendevano i mondani di gestire un bambino piccolo urlante sul seggiolone e di dosare il latte con un misurino troppo piccolo, lo sapevano solo loro.

Meditare vendetta contro Alexander e la sua minaccia “ Se si abitua che tu sei più veloce a dargli da mangiare dovrai dargliene sempre tu”. In fase di Preparazione.

Oh Caro Alexander questa me la pagherai.

Osservare il figlio che mangiava avidamente il biberon felice. Fatto.

Costo dell'operazione: morale sottoterra, orgoglio in cantina. Cuore pieno d'amore. 

Si poteva farcela!!
Alec Vs. Max


-Max ti prego stai fermo- implorò Alec affranto. Come riusciva un bambino così piccolo a sgusciare via da quella tutina non lo capiva. Riusciva a fatica ad infilare una gamba che l’altra era già uscita.
 
Per non parlare del cambio pannolino. Un’impresa titanica. Togli il pannolino sporco, pulisci il sederino, metti la crema e un po’ di borotalco, il tutto in meno di 2 secondi. Quello era il tempo massimo. Allo scattare del terzo secondo, l’addetto al cambio pannolino si trovava immerso da una nuvola di borotalco, quando andava bene.
 
E poi, immancabilmente messo, a fatica quello pulito, seguiva la risata cristallina del bimbo che annunciava che l’aveva appena fatta. 
 
Inutile era più semplice uccidere demoni, che non vestire un bambino di un anno.
 
–Dai Max, stai fermo per favore- ottenendo in cambio una risatina. Beh. Almeno qualcuno si stava divertendo.
 
- Insomma stai fermo- disse con tono imperioso alzando la voce. Un po’ troppo.  E questo immobilizzò il bambino immediatamente. Il tempo di contare fino a tre e la casa fu inondata da urla di pianto.
 
 – Shh, Max. Sveglierai papà. – Scusa, scusa. Non volevo sgridarti-  disse abbracciando il bambino. – Ma se tu stessi fermo, io avrei già finito e tutti e due adesso staremmo giocando- disse Alec al bimbo. Che ora, osservava il padre meditando.  
 
Una manina stava accarezzando la guancia di Alec, rilasciando scintille gialle. Un po’ come quando l’aveva accarezzato per la prima volta Magnus, prima di baciarlo. Doveva essere un tratto comune tra i figli di Lilith. L’avrebbe chiesto a Catarina un giorno.
 
-Ecco,bravo il mio paperotto! - disse accarezzando la pancia del bambino che iniziò a contorcersi ridendo, cercando di sfuggire al solletico del padre. Scattò una foto  e mise via il telefonino. Prima che Max arrivasse a spaccare anche quello. Era affascinato da tutto quello che brillava.
 
Tempo nemmeno due minuti e il telefono squillò. “ Non hai vestito mio nipote da papera vero? Vero?” disse Jace dall’altra parte. – A dirla tutta, è un regalo di nostra madre! – disse ridendo Alec. – Devo assolutamente parlare a quella donna.- ribadì Jace. Troncando la telefonata.
 
Ridendo, Alec sistemò Max nel box in cucina e iniziò a preparare la colazione. Sempre osservando il figlio, che aveva fatto lievitare una pallina e la osservava affascinato. Da un po di tempo usare la magia era normale anche se non ne era consapevole. sentì ridacchiare il bambino e gli si riempì il cuore. Era il suono più bello di tutti.  

Essere Padre era dura, ma ci sarebbe riuscito!
 



   
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: LaVampy