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Autore: Tefnuth    27/07/2016    1 recensioni
Sequel di Weird.
Dopo aver sconfitto la minaccia creata dal loro stesso padre, e dopo aver scoperto la reale natura dei loro potrei, Georg e Gustav credevano di poter ritornare ad una "normalissima" vita al B.P.R.D. con i loro fratellastri. Ma quando il corpo di Hans si trasforma in cenere, capiscono che il caso non è ancora chiuso. Una nuova minaccia si profila all'orizzonte, e sembra più pericolosa che mai dal momento che sembra conoscere arti a loro sconosciute. Tanto che la squadra dovrà ricorrere ad un nuovo membro.
Genere: Azione, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Rientrato al bureau da Central Park il gruppo si era messo immediatamente alla ricerca di informazioni che riguardassero Weiss, dal momento che quello che Andrew aveva potuto dire loro non dava nessuna indicazione su come ucciderla. Avevano imposto che nessuno li disturbasse e non avevano detto una parola sull’accaduto, nemmeno ad Hellboy ed Elizabeth che, forse più di tutti, volevano sapere cosa fosse successo.
“Ecco, è lei!” esclamò Andrew non appena vide la figura della negromante comparire sulla pagina del libro che stava consultando, l’ultimo di una lunga lista di testi sulla negromanzia
“Sicuro? A me non sembra” ribatté Georg, lui vedeva solo una normalissima donna con i capelli corvini e gli occhi verdi, senza alcuna sutura sul corpo
“E’ un ritratto di quando era ancora umana, prima che iniziasse a praticare le arti occulte; l’aspetto che ha oggi è il risultato degli esperimenti che ha fatto su di sé – chiarì il mezzo spettro, ma aveva omesso che era stato il suo misterioso amico a dirglielo. - Alcuni pensano che uno spirito malvagio si sia impossessato di lei”
“Anche tu lo credi?” gli chiese Gustav, che si era arrampicato sulla scaletta a rotelle appesa allo scaffale in modo da vedere bene la figura sbiadita sul libro che teneva in mano Andy, il quale invece si era comodamente seduto a terra
“Per niente: gli spiriti maligni possono prendere il controllo di una persona, ma non costringerla fare certe cose perché il dolore provoca il risveglio della vittima. Inoltre, col passare del tempo, lo spirito perde forza finché non è costretto a lasciare il vivo” spiegò il mezzo spettro avvalendosi delle sue numerose precedenti esperienze
“Allora possiamo ucciderla senza rimorsi” sentenziò Tom facendo schioccare le dita, era ancora arrabbiato con Weiss per la sua confessione e le parole del mezzo spettro gli avevano dato il semaforo verde a non avere freni per lo scontro successivo
“Calma, potrei anche sbagliarmi – Andrew chiuse il libro e si alzò da terra, in modo da essere all’altezza del pirocineta. – In tal caso dovremmo cercare di salvare la sua anima, o almeno quello che ne resta” lo ammonì
“Dovrai prima passare sul mio cadavere; posseduta o no quella merita una lezione con i fiocchi, e se non gliela darai tu non avrò problemi a farlo io” esclamò il demone di fuoco alzando le braccia all’altezza delle spalle, anche il tono della sua voce si era alzato
“DATTI UNA CALMATA! – Sbottò il mezzo spettro guardando il demone di fuoco dritto negli occhi, in segno di sfida. – Se continui con questo atteggiamento dovrò farti sospendere”
“TU calmati, saputello; non sai niente, NIENTE!” tagliò corto Tom, prima di girare i tacchi e uscire dalla biblioteca sbattendo con forza i due battenti della porta; qualche secondo dopo anche Bill uscì dalla sala, col viso tirato per la paura che il gemello potesse combinare qualche disastro
“Non farci caso, ancor agli brucia quello che è successo quando ci siamo scontrati con quel bastardo di nostro padre” affermò il moro senza aggiungere altro, neanche Gustav lo fece e Andrew preferì non insistere sull’argomento.

“FERMATI Tom!” aveva gridato più volte Bill mentre inseguiva il gemello per i corridoi del bureau sotto gli sguardi attoniti di tutti, lo aveva raggiunto quasi subito dopo esser uscito dalla biblioteca ma per evitare che esplodesse di rabbia aveva lasciato un po’ di spazio fra se e il fratello per dargli la possibilità di sbollire “Mi vuoi ascoltare? Per favore” aveva ripetuto finché la gola non gli si era infiammata. Il criocineta dovette rincorrere il gemello fino al cortile, dove lui si era seduto sul primo dei tre gradini che separavano il cemento dall’erba che ondeggiava al vento
“Tutto ok?” domandò al pirocineta, una domanda sciocca quando si è empatici, ma non gli era venuto in mente altro
“Secondo te? Comunque la risposta è no” rispose Tom mentre osservava le sue mani che emettevano fumo, non gli era piaciuto per niente il tono con cui aveva risposto al gemello ma era così arrabbiato che non aveva potuto farne a meno.
Incurante della rabbia con cui gli era stata data la risposta Bill si inginocchiò davanti al pirocineta e gli prese le mani, il contrasto caldo-freddo produsse un piccolo sfrigolio e una piccola nuvola
“Non dar peso alle sue parole, non sa quello che abbiamo passato; parla come farebbe chiunque altro” disse il signore dei ghiacci, nella speranza che le sue parole sortissero qualche effetto mitigatorio
“Lo stai difendendo?” lo accusò irato Tom, i suoi occhi di lava si erano come accesi e lo sfrigolio si era fatto più forte
“Ma ti sembro il tipo? Quello non mi convince, nemmeno se lo raccomanda Johann, sto solo cercando di schiarirti le idee prima che tu combini dei disastri” spiegò Bill, adesso era lui quello arrabbiato, anche se non abbastanza per tenere il muso a lungo. Tirò un sospiro e si sedette accanto al fratello, appoggiò la testa sulla sua spalla e, di nuovo, intrecciò le proprie mani con quelle di Tom
“Ti prego, qualunque cosa succeda, non dare di matto come l’altra volta; non sopporterei di vederti con la maschera dell’ossigeno” gli sussurrò poi all’orecchio, ci era rimasto malissimo quando Tom gli aveva fatto vedere cos’era successo durante la sua prigionia, tanto che si era rincuorato di non aver assistito in prima persona perché sapeva che non avrebbe retto allo shock
“Non succederà, se quello non ci tira un brutto scherzo. E’ solo che…mi dà sui nervi la sua aria da so tutto io” confessò il pirocineta stringendo un po’ la presa delle mani, come sempre le parole del gemello riuscivano a rilassarlo e ne era prova il fatto che il contatto delle loro mani non stava più producendo alcun crepitio
“Tu però GIURAMI, e dico sul serio, che farai di tutto per tenere i nervi saldi” ripetè il signore dei ghiacci con tono più deciso, non voleva che il fratello prendesse sottogamba la situazione
“Sulla mia parola. – Giurò Tom, non voleva dare preoccupazioni inutili al gemello. – In caso contrario, ti autorizzo a mettermi fuori gioco con ogni mezzo che sai tu”. Entrambi si misero a ridere.

Quella sera, nella camera di Andy….

Era caduto giù dal letto, quando si era svegliato nel cuore della notte a causa di un incubo che aveva disturbato il suo sonno. Non era un evento raro, perciò Andrew si era messo a passeggiare su e giù per la camera, in attesa che tornasse il tepore del sonno
Non riuscirai ad addormentarti di nuovo, lo sai meglio di me
gli suggerì la voce dello spettro, proveniente da chissà dove; era molto flebile eppure il ragazzo la sentiva chiara e distinta.
“Che ci fai qui Ynyr? Non mi sembra di averti chiamato” ribatté il mezzo spettro senza guardare in una precisa direzione e senza fermare la sua camminata
Sei inquieto, figliolo, e io mi preoccupo per te
disse la voce
“Non chiamarmi così: non sei mio padre” replicò Andrew sedendosi finalmente sul letto, non era adirato con il suo visitatore semplicemente lo disturbava il fatto di non riuscire a riprendere sonno
E’ come se lo fossi, dopotutto sono il tuo padrino. Cosa ne pensi dei tuoi compagni?
domandò Ynyr, tanto per cambiare discorso
“Sono brave persone, credo. – Andy si sdraiò sul letto, le mani incrociate dietro la testa. – Però è palese che mi stanno nascondendo qualcosa” rispose il ragazzo
Bhè lo stai facendo anche tu, forse dovresti…
Suggerì lo spettro.
“Non se ne parla! – Andy si alzò di colpo dal letto, quasi gli venne un capogiro. – Non lo farò mai, a meno che non sia costretto” affermò, prima di cambiare a sua volta argomento “Te piuttosto, che hai fatto mentre non c’ero?”
Ho fatto un giro per l’edificio
dichiarò Ynyr
“Scoperto niente di interessante?” domandò Andrew curioso
Ho visitato le camere dei tuoi nuovi compagni: Georg tiene costantemente sotto controllo la casa, quasi mi scopriva; invece pare che a Gustav piaccia particolarmente tenersi sempre collegato al sistema di sicurezza. I gemelli invece li ho beccati a dormire insieme, che cosa strana: pare che alla notte abbiano gli incubi”
raccontò il visitatore
“Mi meraviglio di te: hai sprecato il tempo per una cosa così stupida? Spero vivamente che tu abbia visto altro” gli augurò Andy, aveva inclinato leggermente la testa e aveva anche inarcato il sopracciglio destro come se stesse parlando ad una persona davanti a se
C’è una sala video, due piani sotto di noi. C’è un intero archivio pieno di video
Dichiarò Ynyr, ciò fece accendere una lampadina nella testa del mezzo spettro
“Quindi ci saranno dei nastri su di loro, potrei darci un’occhiata anche subito” propose Andy dirigendosi immediatamente alla porta.

Non si era nemmeno curato di cambiarsi il pigiama, tanto forte era il desiderio di visitare la sala video e scoprire se veramente esistevano delle registrazioni relative ai suoi nuovi compagni che tanto cercavano di mantenere le distanze con lui. Aveva chiesto a Ynyr di guidarlo, attraverso il labirinto di corridoi e scale che portavano ai piani inferiori, fino alla porta della sala. All’interno l’archivio somigliava molto al magazzino di una trasmissione televisiva; scaffali pieni zeppi di stereo 8, videocassette, DVD, e ogni altro supporto su cui era possibile registrare immagini; come in un magazzino ogni scaffale era catalogato secondo l’anno. In fondo alla sala c’era un computer di ultima generazione, un elemento strano in mezzo a tante cose più vecchie, dove era possibile visualizzare i nastri che erano stati digitalizzati. Facendo una ricerca veloce per etichette, Andrew creò velocemente una cartella con tutti i video che riguardavano Georg e compagni; il più erano allenamenti, ma c’erano anche spezzoni di momenti particolari catalogati in modo apposito
Quei quattro sembrano dei sorvegliati speciali
commentò Ynyr.
Una volta che ebbe raccolto tutto il materiale che gli interessava, il mezzo spettro avviò il primo video: una specie di intervista in cui Manning faceva delle domande ai gemelli, registrato probabilmente il loro primo giorno al B.P.R.D. Non era particolarmente interessante perciò Andrew passò al nastro successivo, che conteneva una piccola raccolta dei loro allenamenti; nemmeno questo, e altre registrazioni che seguirono, stuzzicarono la sua attenzione perciò il ragazzo decise di passare subito al nastro che portava sull’etichetta la scritta “Georg e Gustav 1A” (dove A era la lettere che contrassegnava gli allenamenti). Andrew provò una certa invidia, nel vedere come Georg e Gustav erano stati ben accolti dai gemelli, che sembravano due persone totalmente diverse dagli uomini che erano diventati, e i video successivi sembravano dargli ragione.

Scorse velocemente anche quei filmati, finché il cursore del mouse non arrivò sull’insolita scritta “Tom-is”. Andrew non ebbe il tempo per cliccare sul file, perché le sue dita furono bloccate dalla voce dello spettro che lo avvertiva dell’arrivo di una persona; avrebbe voluto spegnere tutto ma il computer sembrava essersi bloccato.
“Siamo curiosi, eh?” la voce di Gustav fece sobbalzare il mezzo spettro, innervosito dalla vista del biondo che lo guardava in modo accusatorio
“Ops, mi hai beccato” constatò Andrew mentre dava una veloce occhiata alle spalle del manipolatore di elettricità, in cerca di altre presenze indesiderate
E’ stato lui a bloccare tutto, deve averti visto dalle telecamere
gli suggerì Ynyr.
“Tranquillo, sono solo io; per stasera ti salvi il collo. Che diavolo credevi di fare?” domandò il biondo dopo essersi seduto sulla sedia, vicino al mezzo spettro
“I…io, volevo solo tentare di conoscervi un po’ meglio” confessò il ragazzo ruotando di qualche grado sulla sedia
“Con dei video? – Gustav si fece una risata. – E’ l’idea più stupida che abbia mai sentito” lo rimproverò
“Lo so bene! Ma voi non mi parlate, è come se mi odiaste” lo accusò a sua volta Andy, sapeva che tra i quattro Gustav era quello che si comportava in modo più amichevole (lo diceva il fatto che non lo avesse ancora riempito di botte per essersi introdotto nell’archivio) ma già che c’era voleva mettere tutte le carte sul piatto
“Anche questa è un’idea assurda: nessuno qui ti odia” ribattè Gustav
“E allora perché mi trattate come se fossi un criminale? Sono della squadra porca miseria” sbottò il mezzo spettro battendo un paio di volte i pugni sul tavolino
“Vuoi la verità? Siamo diffidenti, e stiamo cercando di capire se possiamo fidarci di te” rispose il biondo cambiando la posizione delle gambe, da incrociate a divaricate, ed Andrew si sentì rincuorato
“Alleluya, grazie! – esclamò il mezzo spettro, poi prevalse la curiosità. – E qual è il responso allora?” chiese
“Per quanto mi riguarda sei un bravo ragazzo, non mi dai un’impressione negativa; Georg è ancora incerto, ma prima o poi arriverà alla mia stessa conclusione; i gemelli invece sono quelli più diffidenti. Devi perdonarci, ma con quello che ci è successo non possiamo farne a meno” chiarì il biondo che ora stava dando un’occhiata veloce ai file raccolti da Andrew e, in particolare, a quello su cui si era fermato il cursore
“Il caso Hans. – dichiarò il ragazzo. – Raccontami, ti prego” lo supplicò in seguito
“Io e Georg abbiamo sempre creduto che nostro padre fosse morto quella sera, quando una Chimera attaccò in casa nostra; è stato un duro colpo per noi scoprire che era l’artefice di tutti i casini che stavano succedendo, e che fosse anche un demone che ci considerava peggio della merda. Ma questo è niente, in confronto a quello che hanno subito i gemelli per colpa sua, ed è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso” raccontò Gustav tirando un sospiro di malinconia, gli faceva male ripensare a quei terribili momenti
“Come mai?” domandò Andrew particolarmente interessato
“I gemelli sono empatici, oltre che telepatici, e Hans ha usato questo particolare contro di noi. Poco prima dello scontro finale con lui, Hellboy e Bill sono andati con Georg ad indagare sullo sterminio dei troll delle fondamenta; Hans li ha presi alla sprovvista e ha messo facilmente k.o Red. In seguito ha diretto un suo attacco contro Georg, ma Bill si è messo in mezzo e a casa Tom ha sentito tutto il suo dolore e così, quando Hans è riuscito a mettere fuori gioco anche Georg ha rapito Bill e interrotto il suo contatto col fratello; Tom era disperato ed è esploso di rabbia, quasi fece esplodere tutto e abbiamo dovuto ricorrere a misure drastiche. – Gustav fece partire il video che mostrava il pirocineta rinchiuso nella cella di isolamento. Quando ritrovammo Bill aveva indosso un collare che gli aveva indotto la forma demoniaca, e che emetteva scariche per impedirgli di riposare, sarebbe morto se non fossimo intervenuti in quattro. Ecco perché Tom ce l’ha a morte con Weiss: lei ha dato il collare a mio padre; ed ecco perché non concepisce il pensiero di lasciarla viva, come la sua diffidenza verso gli sconosciti” terminò il biondo spengendo con un battito di ciglia il computer.
“Questo è un punto a suo favore, e comprendo i suoi sentimenti: mia madre è stata torturata e uccisa davanti ai miei occhi. Sai com’è, quando la gente scopre chi sei non ti guarda più allo stesso modo, e diventi la persona peggiore del mondo anche se hai sempre cercato di fare del bene. Preso dalla disperazione ho richiamato uno spettro e ho fatto radere al suolo il villaggio, lui ha ucciso tutti gli abitanti meno la spia; quello l’ho uccisa io. E’ stato dopo quell’episodio che Johann mi ha preso con sé” confessò Andrew ricordando quando, da adolescente, in lacrime, aveva richiamato il suo giustiziere: la forza del demone in cambio delle anime degli abitanti. La vendetta più estrema. Mentre raccontava quel doloroso ricordo del suo passato, Andrew sentiva la carezza di Ynyr che in quell’occasione aveva fatto la parte del giustiziere.
“Cavolo! E io che pensavo che la peggior catastrofe sulla Terra fosse Tom incazzato; anche tu non scherzi” rise Gustav
“A volte mi stupisco ancora di quanto sia stato perfido” sorrise Andy, finalmente aveva trovato un amico.

Quando uscirono dall’archivio ognuno tornò nella propria stanza, e Gustav si trovò Georg seduto sul proprio letto tutt’altro che intento a dormire
“Una passeggiatina notturna?” gli domandò il moro, sapeva già che il fratello era andato a parlare con Andrew
“Volevo sgranchirmi le gambe, e poi avevo visto il mezzo spettro aggirarsi per la sala video” rispose il biondo con sincerità, sarebbe stato impossibile mentire al moro
“E allora?” ripetè il telecineta
“Mi sembra un bravo ragazzo, dobbiamo solo darci modo per aprirci con lui” suggerì il manipolatore di elettricità
“Se lo dici tu, comunque io continuerò a tenerlo d’occhio” tagliò corto Georg.
  
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