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Autore: Biceportinari03    30/07/2016    1 recensioni
Storia scritta a 4 mani da Biceportinari03 e Vallinz_00, collegata alla flashfic "Sono egoista. Sono coraggiosa".
Una ragazza Pacifica dovrà abbandonare la sua amatissima fazione e la sua adorata sorella a costo di trovare sé stessa.
In questa storia la nostra cara protagonista avrà modo di affrontare l'iniziazione con due personaggi molto amati in "Divergent" e che tutti almeno una volta ci siamo chiesti come sarebbero stati da iniziati...
Vi ho incuriositi? Leggete!
Estratto dal capitolo 3:
-E tu, invece?- Mi chiede.
-Vuoi saperlo davvero? Sinceramente... non lo so. So solo che quando è arrivato il momento di scegliere la coppa, la mia mano si è allungata istintivamente verso i carboni ardenti. Non so perché. Non c'era una voce dentro di me che mi diceva di fare questa scelta. Non c'era niente. I miei pensieri in quel momento erano il vuoto più totale.-
Genere: Azione, Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap.1: La fazione prima del sangue


-SVEGLIAAAA!!!!-

Prima che abbia il tempo di capire cosa stia succedendo una scarica di cuscinate investono la mia faccia.

-Svegliati pigrona!!! Oggi è il giorno più importante della tua vita, quindi alzati, vestiti il più decentemente possibile, pettina quella massa di lana rossa che tu chiami capelli e vieni a fare colazione, forza!!!-
Appena le cuscinate cessano guardo mia sorella dritta negli occhi e sorrido.
-Ma che bel risveglio, sorellona.-
-Alzati o giuro che ti faccio il solletico finché non svieni! Ricorda che questa è la scelta più importante della tua vita, non vorrai mica diventare un' Esclusa!-

Cavolo, se prima ero nervosa, ora dovrebbero scrivere un nuovo vocabolario per descrivere la mia ansia.
-Grazie dell' incoraggiamento- Rispondo sarcasticamente alzandomi.

Lei mi abbraccia stretta, come non aveva mai fatto.
-Qualsiasi cosa accada, ricorda che ti voglio un mondo di bene sorellina.-
Mi guarda negli occhi e sorride, come fa sempre.
-Beh, forse qualche minuto lo abbiamo. Aspetta qui.-
La vedo andarsene e tornare con lo stereo, e mettere la mia canzone preferita, Pillowtalk.
La ballavamo sempre, da bambine e anche ora. Le note della canzone risuonano dolci nell' aria, e noi balliamo come abbiamo sempre fatto... forse per l'ultima volta.
-Ti ho mai detto che ti adoro?!- gridai per sovrastare la musica.
-Si, troppe anche!-

Mi infilo un top giallo che mi lascia scoperta la pancia e dei pantaloni rossi abbastanza larghi, mi pettino (o per meglio dire, ci provo) e ci dirigiamo a fare colazione.
-Ehi tesoro!- Mi salutano i miei genitori.
-Sei nervosa?- Mi chiede papà.
-Nah, non troppo.- Beh, almeno so che la mia scelta non saranno i Candidi.
-Prefetto. Così ti voglio figliola. Sempre coraggiosi noi Jones!-

Sempre coraggiosi... coraggiosi... dovrei interpretarlo come un segno del Fato?

Saliamo sul treno che ci porterà alla sala della cerimonia.
Quando arriviamo, la tensione degli iniziati è palpabile.
Prima di entrare mi guardo un po' in giro per scaricare la tensione, e vedo un Erudito biondo che sono sicurissima di aver già incontrato.
Ah prefetto, ci mancava anche lui. Ma ha solo sedici anni? Sembra molto più grande. Speriamo che non scelga proprio la mia stessa fazione, cavolo.

Gli Intrepidi arrivano per ultimi.
Arrivano saltando giù dal treno in corsa, mi faccio male soltanto a guardarli.
Tutti li considerano degli incoscienti, eppure io li ho sempre guardati con fascino.
Tutti si dirigono verso l'entrata e prendono l'ascensore, a parte ovviamente gli Abneganti. Prendere l'ascensore invece di lasciarlo a chi ne ha veramente bisogno è troppo egoistico per loro.
Sono sicura di non essere nata per essere Abnegante. Non io, che non potrei sopportare di non guardarmi allo specchio per solo una volta al mese.

Escluse due fazioni. Ne mancano tre.

Tutte le fazioni entrano nell' enorme sala e si siedono, ogni fazione al suo posto.
La capofazione degli Eruditi, Jeanine, tiene un discorso del quale io non ascolto neanche una parola, sono troppo tesa in questo momento. Solo le ultime parole arrivano alle mie orecchie.

La fazione prima del sangue.

Tutte le fazioni si alzano in piedi per fare questo giuramento. Giuramento difficile da mantenere.
Mettetere la fazione prima della famiglia... secondo me va contro l'istinto dell' essere umano.
Chissà se ce la farò a seguire la mia vera me.

Tutti gli iniziati vengono chiamati, finché arrivano al mio nome.
Mi avvicino e vado verso le coppe, le guardo tutte, una ad una.
Mi procuro un taglio sulla mano e istintivamente lascio cadere il sangue in una coppa ben precisa.
Jeanine annuncia il risultato.

-Intrepidi!-
Non posso crederci... quindi ho davvero abbandonato per sempre la mia adorata famiglia? Le persone che mi hanno cresciuto con così tanto amore per sedici anni? Non riesco a credere di essere stata così egoista... Raggiungo la mia nuova fazione, mi accolgono tutti calorosamente come una sorella.
Mia sorella..
No, non devo pensare a lei. Avrò l'occasione di riverderla. Ora l'importante è superare l'iniziazione. E trovare la vera me.

Intanto mi accorgo che Jeanine ha chiamato a sclegliere un certo Eric.
Vedo che è il ragazzo Erudito che ho incontrato ieri con mia sorella. Chissà che fazione sceglierà.

-Intrepidi!-

Oh, magnifico. Com'era la cosa? "Tanto chi lo rivede più", eh?

-E così ci rivediamo, Pacifica.- Mi sussurra Eric non appena arriva. -E chiudi quella bocca, che ti ci entrano le mosche.-
Si, in effetti ho la bocca leggermente spalancata per la sorpresa...

Avanti Naomi, diamoci un contegno.
-Ti informo che questa situazione non diverte neanche me.-
-E chi ti ha detto che non mi sto divertendo?-
Si avvicina e mi sussurra queste parole:
-Sarà molto divertente averti in squadra, tesoro.-
-Per tua informazione mi chiamo Naomi.-

Nessuno mi può chiamare tesoro. Nessuno. Solo mia sorella.
-Che bel nome da principessina.- Dice allontanandosi.

Eh no. Puoi insultare me, i miei princìpi, ma non ti permetto di dire niente sul nome che mi ha dato mia sorella. Questo proprio no.

Mi ci vuole tutta la mia forza di volontà per non tirargli un pugno.

-Lascialo stare, è un idiota.-
A parlare è un ex Abnegante. È alto e muscoloso, ha i capelli mori e gli occhi color nocciola. Accipicchia se è carino.
-Già, hai ragione... ma voi Abneganti criticate sempre le persone in questo modo? Vi credevo diversi.-
Lui alza le spalle.
-Se avessi avuto l'istinto da Abnegante sarei rimasto lì, ti pare?-
Annuisco comprensiva.
-Mi chiamo Tobias- Si presenta e mi porge la mano.
-Naomi. Piacere di conoscerti.-
Di certo l'incontro con Tobias è stato molto più piacevole di quello con Eric.

Quando la cerimonia finisce, tutte le fazioni escono con ordine, ma noi Intrepidi saremo mai potuti uscire come gente normale? Naturalmente no.
Corriamo verso il treno che arriverà tra poco, sento il vento tra i capelli, l'adrenalina scorrere nelle vene al posto del sangue. Non mi sono mai sentita così viva.

Il treno passa, e tutti saltano sul treno... in corsa?! Ma certo, mai nessun Intrepido si sarebbe accontentato di salire su un treno fermo.
Una persona mi aiuta a salire all'ultimo momento, e appena salgo mi accorgo disgustata che è stato Eric ad aiutarmi.

-Perché mi hai aiutata?- Chiedo facendo il gesto di pulirmi la mano sui miei vestiti.
-Boh, perché mi andava, tesoro. Ma ti fa così schifo toccarmi?- Disse indicando la mia mano.
-Abbastanza.-

Aspetto con ansia che il treno raggiunga il quartier generale degli Intrepidi, ma le sorprese non sono certo finite qui.
Sento una voce gridare.

-Stanno saltando!-

Mi ci volle qualche secondo per elaborare l'informazione. Dovevamo davvero saltare sul tetto di un palazzo da un treno in corsa? Seriamente? Cavolo, sono troppo giovane per morire...

-Beh, che ti prende, Pacifica? Hai strizza?- Ancora quelli occhi color del ghiaccio.
Eh no, non gliel'avrei data vinta così.

Sento una mano estranea stringere la mia.
Possibile?

-Andiamo, non vorrai diventare un' Esclusa. Saltiamo insieme. Sai, so essere anche io un gentiluomo...- E mi fece l'occhiolino.
Sento le guance diventare della stessa tonalità dei miei capelli.
Non so se stavo provando più disgusto, rabbia, o...empatia?

Sento stringermi l'altra mano. È Tobias.

-Allora al mio tre! Uno... due... tre!

E saltammo nel vuoto. Molto più probabilmente è stato molto più pericoloso farlo in tre che da sola, ma non ha importanza.
Atterriamo e iniziamo a ridere tutti e tre.

In fondo questi due non erano poi così male.




*ANGOLO AUTRICI*
Eiei bellezze! Questo è il primo capitolo che scrivo io (Biceportinari03), spero vi sia piaciuto! L'ho postato oggi perché domani non avrei potuto farlo.
Vorrei scusarmi se nella parte della cerimonia ci sono pochi dettagli, ma avevo già scritto tutto nella mia flashfic "SONO EGOISTA. SONO CORAGGIOSA" e quindi mi è sembrato inutile raccontare tutto per filo e per segno. Quindi, se volete sapere tutto, passate a leggerla! Credo di avervi detto tutto, quindi alla prossima! Biceportinari03
  
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