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Autore: Fedecchan    31/07/2016    3 recensioni
Non aveva più nessuno per cui rimanere in quel mondo orribile, quindi era scappata.
Volò più in alto che mai, vedeva degli elicotteri inseguirla ma erano talmente lontani che sembravano moscerini, allora desiderò di fuggire e di svanire nel nulla... decise di chiudere le ali e di lasciarsi cadere.
E così si ritrovò lì.
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chara, Flowey, Nuovo personaggio, Papyrus, Sans
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo, Violenza
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Durante il percorso i due mostri chiesero a Latha tutta la sua storia e lei, mentre raccontava, decise di celare le sue ultime ore nella superficie, erano troppo dolorose per lei.

Poi Calibri volle dire la sua, si rivelò un mago nell'utilizzare armi da fuoco e che fosse il discendente di un grande comandante della Guardia Reale, mentre scoprì poi che Arial era promessa sposa di un ragazzo della sua stessa razza e età, il quale li aspettava all'entrata della caverna in cui si trovavano, infatti i tre mostri erano entrati all'interno di essa per cercare gli “Echo flower”, ovvero dei fiori azzurri e fosforescenti che ripetono all'infinito ciò che sentono come ultima frase e spesso si sentono vere e proprie conversazioni tra i mostri passati vicino ad essi.

-...Però l'unica zona in cui li puoi trovare questi fiori è la Waterfall, ovvero qui, dove ti abbiamo trovato. Penso che la gita alla ricerca degli Echo flower verrà rimandata per un altro giorno...- Concluse Calibri, un po' rammaricato.

-Non essere triste, Calibri! Non sarà sicuramente l'ultima volta in cui torneremo, anzi, la Waterfall è talmente bella... che voglio sposarmi qui!- Disse Arial fantasticando sulle nozze.

-Sembra che tu tenga molto al tuo matrimonio...-

-Già! D'altronde è l'uomo che amo.- Ormai Arial si era persa nel suo mondo fantastico e perfetto.

-Beata te che hai la tua vita ideale...-

-Oh... Latha, troverai pure tu l'uomo che fa per te! ...- Poi si avvicinò alla ragazza e le sussurrò all'orecchio -... Calibri è single... potrebbe scoppiare la scintilla!-

In quel momento, tra le risate maliziose di Arial, Latha avvampò e Calibri se ne accorse subito, capendo subito ciò che era successo.

-ARIAL! Cosa le hai detto?!-

-Niente, niente...- Disse la ragazza, mentre rideva sguaiatamente.

-Effettivamente...- Sussurrò Latha, bloccandosi immediatamente.

-Effettivamente...?- Domandarono i due amici in contemporanea.

-Eh? Niente!-

-Oh... Hai fatto centro, Calibri!-

-Eh?! Ma smettila!-

E nel frattempo che i due litigavano, Latha sorrise e fece un leggero sbuffo ridendo.

-Siete davvero strani, voi.-

-Siamo semplicemente... noi!- Esclamò Arial prendendo sottobraccio Calibri.

-Quando ero tra gli umani nessuno mi rivolgeva la parola... le uniche volte che qualcuno mi parlava era per insultarmi... si credevano tanto forti a stuzzicare una diversa da loro, volevano che reagissi, così avrebbero potuto prendersi gioco di me e picchiarmi, ma io non potevo fare nulla: i miei genitori non volevano che provassi a far del male a qualcuno, sarebbe stata la volta buona che delle famiglie avrebbero deciso di farmi rinchiudere o di uccidermi. Non mi sono mai veramente divertita al di fuori di casa mia...-

-Oh... Beh! Ora sei con noi! Quindi... ti divertirai!- Disse Calibri per cercare di rincuorarla.

All'improvviso si sentì una voce riecheggiare nella caverna.

-Divertirsi...?-

A quel punto avvertirono una risata malvagia avvicinarsi a loro, sempre di più.

-...Chi sta parlando...?- Disse Latha con voce tremante.

-...Non lo so...- Rispose insicura Arial, con gli occhi pieni di paura

-... Andiamocene.- Decise Calibri all'improvviso.

-L'unica cosa che sentirete ora è...-

-Girati.- Disse una voce da dietro Latha.

-Latha... Scappa!- Urlarono i due amici.

-Non puoi scappare.-

La ragazza si girò, intimorita.

-Oh! Cosa saresti tu?-

In quel momento la tensione di tutti si arrestò.

-Eh?- Rispose intontita la ragazza.

-Non sembri un mostro, né un umano!-

Uno scheletro basso e... grasso stava guardando Latha con aria curiosa.

-Ci senti? Cosa sei?-

-Ehm... un mostro...?- Disse Latha, confusa.

-Ehi! Non mi inganni! Quei capelli... i mostri non hanno dei capelli così, sono molto... diversi! E non ho mai visto una creatura simile a te! Cosa sei?-

-Un mezzo mostro...- Si corresse lei.

-Oh... un ibrido tra un umano e una creatura del sottosuolo... Peccato che mi hai stupito. Avrei voluto tanto farti lo scherzo della scossa alla mano. Comunque... piacere, mi chiamo Sans, Sans lo scheletro.-

-P-Piacere...-

Sans stava per porgerle la mano ma Latha non volle stringerla.

-Non vuoi stringermi la mano?- Chiese stupito lo scheletro.

-La scossa... Togli i guanti.-

-Oh! Certo... pensavo che non te ne fossi accorta. Wow! Sei una ragazza intelligente!- Disse Sans imbarazzato, togliendosi i guanti frettolosamente, per poi porgerle la mano scheletrica. Quella volta però Latha ricambiò.

-... Grazie?-

-Ah, giusto, voi due! Chi siete?- Esclamò lo scheletro

-I-Io mi chiamo Arial...- Disse la ragazza sottovoce, un po' intimorita.

-Io sono Calibri.- Rispose sicuro.

-Oh! Calibri! Sei il nipote di Undyne!-

-Conosci Undyne...?-

-La conosceva mio fratello. Sarebbe felice di incontrare il suo discendente e... una creatura come la giovane fanciulla qui presente... dimmi, che mostro era tuo padre... o tua madre...?-

-Non li ho mai conosciuti... sono stata adottata da una famiglia in superficie...- Rispose abbassando lo sguardo, triste.

-In superficie?!- Esclamò Sans.

-Già... non so il motivo per cui sono stata cresciuta lassù, dato che assomiglio più ad un mostro che ad un umano...-

Una voce da lontano iniziò all'improvviso a chiamare lo scheletro.

-Sans! Quante volte ti ho detto che la salsa di pomodoro va messa in frigo?! Poi si scalda e va a male!-

-Oh... è arrivato.- Disse Sans, divertito.

-Sans?! SANS!- Urlò un'ombra avvicinandosi e venendo alla luce. Era uno scheletro molto alto, magro e... portava una corazza, degli stivali e una sciarpa rossi.

-Oh, ciao Pap.-

-Non è il momento di chiamarmi “Pap”! Sans! È una cosa seria! Serissima! Non hai messo in frigo la salsa di pomodoro!-

-Dai, Pap, non andrà a male per qualche giorno...-

-QUALCHE GIORNO?! Allora sarà andato a male di sicuro! Sans! Tornia...-

A quel punto lo scheletro più alto guardò i ragazzi incuriosito.

-E voi chi siete?-

-Oh, Pap, te li presento. Sono Latha, Calibri e... Arya? Ariette?- Domandò Sans facendo un occhiolino.

-Arial.- Disse seccata.

-Oh... Ciao! Io sono Papyrus!-

-Pap... hai capito chi è lui?- Chiese indicando Calibri, aspettando la reazione del fratello.

-Ca... CALIBRI?! Quel... CALIBRI?!-

-S-sì... Sono il nipote di Undyne...-

-Oddio... è da una vita che non vedo i suoi discendenti! Che ricordi... Il generale Undyne, colei che voleva uccidere gli umani per dare la loro anima ad Asgore... Quanti anni che sono passati, eh!-

-Uccidere gli... umani?- Intervenne spaventata Latha.

-Oh, certo! Qui gli umani non sono mai stati accettati! Ma tu...-

Papyrus si mise a fissarla in modo inquietante e Latha sentì il sangue gelarsi nelle vene.

A quel punto Sans le si avvicinò.

-Stai tranquilla, mio fratello non è cattivo, non ti farà nulla di male.-

-...HAI DELLE ALI STUPENDE!- Esclamò emozionato lo scheletro.

-Oh... grazie...-

-Oh... Pap, vuoi vedere che bei capelli che ha?- Disse Sans in tono malizioso, guadagnando occhiatacce da tutti e tre i ragazzi.

Che cosa sta facendo...?” Si chiese Latha preoccupata.

-SANS! Non mi interessano dei capelli! Ora dobbiamo andare a casa! Così butti via i barattoli di salsa di pomodoro!-

-Sicuro di non volerli guardare più da vicino...?-

Se non la smette gli brucio una mano...” Sbuffò nella mente Latha.

-Non c'è tempo! Andiamo a casa, ora!-

-Okay, Pap... è stato un piacere, ragazzi!- 

-Già, è stato un vero piacere! Spero che ci rincontreremo presto!- Disse infine Papyrus.

A quel punto i due fratelli se ne andarono mentre il più alto rimproverava il più basso descrivendogli l'importanza della salsa di pomodoro.

 

   
 
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