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Autore: _fioredineve_    02/08/2016    2 recensioni
Non avrebbe più visto il giorno ma solo la notte.
Non avrebbe più visto i colori, ma solo il nero.
Non avrebbe più visto i volti delle persone a lei care, poteva solo immaginarli.
Lei che odiava il nero era costretta a viverlo.
La bambina spensierata e felice che era stata per quei dieci anni ora non c'era più.
Hermione Granger aveva perso tutta la sua allegria e innocenza alla sola età di dieci anni.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, George Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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17 17. I giorni passano ma tu non passi mai.

Quegli otto giorni, accanto alle persone che amava, passarono veloci e in allegria. Ma la notte, beh, la notte era tutt'altra storia.
Appena tutti se ne andavano e lei rimaneva sola, sdraiata sul letto, i pensieri le vorticavano veloci nella testa, stordendola.
Aveva paura, paura di vedere sfumata anche quest'occasione e di non poter mai più vedere la luce del giorno, le stelle la sera, il mare d'inverno. La paura di non poter vedere Fred, anche se ciò non avrebbe cambiato i suoi sentimenti per lui, lei provava quel qualcosa per ciò che lui era, per come si era dimostrato nei suoi confronti, per come accomodava con allegria le stramberie di Luna, per l'aspetto maturo che mostrava parlando di alcuni argomenti, per l'essere riuscito a tornare a galla nonostante il dolore passato, per la sua risata contaggiosa, per tutto ciò che era capace di dare.
Ormai anche l'ultimo giorno stava per giungere al termine, ma la paura ora era come un'ombra sulle sue spalle, le pesava su tutto il corpo. Sembrava pronta ad inghiottirla del tutto nel suo oblio, e lei non voleva, non voleva lasciar vincere quel sentimento tanto negativo.
"Hermione..." la voce di Fred la raggiunse e lei ci si aggrappò disperata, non voleva essere trascinata giù, doveva essere forte, per sè stessa, per i suoi genitori, per lui.
"Fred..." il ragazzo l'abbracciò, così, inaspettatamente, facendole poggiare la testa sul suo petto. Poteva avvertire il battito tranquillo del ragazzo, del tutto diverso dal suo che correva senza sosta "Ti prego, almeno per stasera, resta con me" quel sussurro apparì come una supplica alle sue orecchie, davvero era riuscita a dire una cosa simile?
Non riusciva neanche a vergognarsene tanta era la paura che provava nel cuore.
"Sì" rispose il ragazzo dopo un attimo di sorpresa, intorno a loro il brusio continuava, c'erano quasi tutti i loro amici quella sera. E nessuno sembrava far caso a quei due ragazzi seduti vicini, stretti. Nessuno, a parte Fred, sembrò notare la paura che riusciva a far tremare la ragazza in quel modo.
"Andrà tutto bene, vedrai" fu il sussurro del ragazzo tra i suoi capelli. E lei si aggrappò a quelle parole, nascondendosi di più contro il corpo del ragazzo, si sentiva più forte ora, meno timorosa di ciò che le aspettava il giorno successivo.

"Quindi Fred rimarrà qui, stasera?" nella voce del padre si poteva avvertire un tono di disapprovazione, ma cercò di  non darlo a vedere "Sì, quindi volevo riprendere la brandina che abbiamo nella stanza degli ospiti, quella che usiamo quando Harry e Luna vengono a dormire qui" Hermione cercò di sembrare il più naturale possibile, entrambi avevano dormito sotto lo stesso tetto per qualche giorno, sì, ma mai nella stessa stanza. Ciò le portava un po' di disagio.
"Sìsì, vado a prenderla"
"Grazie papà"
"La ringrazio signor Granger" la voce di Fred era impassibile, non riusciva a scorgervi nemmeno un briciolo di emozione, come se il ragazzo fosse perso nella sua mente, a pensare altrove.
"Spero ti piaccia il gateau di patate, Fred, Hermione non ci aveva detto che restavi per la notte"
"E' stata una decisione improvvisa, comunque sì, non si preoccupi, mi va più che bene" ora la sua voce era cambiata, sembrava essere tornato quello di prima, avvertì l'imbarazzo in quella frase e sorrise, allora non era l'unica a provarlo in quel momento.
"Allora andate a lavarvi le mani, tra pochi minuti sarà tutto in tavola"

"Caspita, non pensavo che tua madre fosse una così brava cuoca!" Hermione rise all'esclamazione del ragazzo e, guidata da lui, si sedette sul suo letto.
"Scusami" disse poi abbasando il viso, si sentiva in colpa, come se avesse costretto il ragazzo a passare la nottata là, a casa di 'estranei' "Per cosa?"
"Per averti costretto a passare la notte qua"
"Nessun problema, non devi scusarti" si sedette accanto a lei poggiandole una mano tra i capelli "Però mi sa che devo fare una capatina a casa, mi serve il cambio per la notte" continuò pensieroso "P-posso accompagnarti?"
"Sicura? Non è che la luce dei lampioni possa recarti fastidio?"
"Porto strati di bende sugli occhi, al massimo posso mettere degli occhiali da sole per coprirli di più" Fred sembrò pensarci su "Hai una felpa con un cappuccio largo?"
"Sì" ora era confusa, cosa centrava la felpa? "Per sicurezza, usa anche quella calando il cappuccio sugli occhi" Hermione rise, fino a quando l'aria non le mancò "Ti preoccupi troppo per me"
"E' perchè ci tengo a te" quelle parole la lasciarono spiazzata procurandole un leggero rossore sul viso, lo avvertiva dal calore che stava arrossendo.
"Allora... andiamo?" Fred le afferrò la mano e, dopo averla aiutata a infilare una felpa, scesero le scale di casa Granger avvertendo i genitori della ragazza "Fate attenzione" furono le parole di entrambi, Hermione era felice di sapere che i suoi genitori si fidassero così tanto del ragazzo, nonostante conoscessero la storia che girava su di lui in paese.
Appena si chiusero la porta alle spalle la brezza fresca di fine estate finì sul loro viso, era rilassante, Fred le sistemò per bene il cappuccio sugli occhi prima di riprenderla per mano. Da quella sera che gli aveva confessato di essere confusa riguardo al suo senso d'orientamento l'aiutava molto nel camminare, gliene era enormemente grata.
"Ti avviso, a casa mia ci sarà una gran confusione e..."
"Me lo ripeti ogni volta che ci andiamo, sai che non mi da per nulla fastidio" rispose prontamente lei, amava l'allegria della famiglia di Fred, rispecchiava molto l'ideale di vita che voleva per una famiglia.
Anche a lei sarebbe piaciuto, un giorno, sposarsi e avere una famiglia numerosa.
Però lei, oltre a volerlo vivere, lo voleva vedere.
Voleva vedere l'allegria sul viso dei figli, vederli crescere.
"Eccoci qui" sussurrò il ragazzo prendendo il piccolo mazzetto di chiavi "Ora che entriamo stai dietro di me, così evitiamo la troppa luce"
"O-okay" sentì la mano di Fred lasciarla mentre la faceva aggrappare alla sua maglietta, era di stoffa leggera, fresca.
Appena entrarono si udirono le voci allegre dei residenti in quella casa, Hermione non potè fare a meno di sorridere, distratta com'era persa nei suoi pensieri andò a sbattere contro la schiena di Fred "Hei, tutto okay?"
"Sìsì, scusami!" bonfocchiò lei "Freddie caro, che ci fai a casa?"
"Sono venuto a prendere degli abiti di ricambio, il tempo di prenderli e ce ne andiamo di nuovo"
"Ve ne andate di nuovo?" chiese confusa la madre, probabilmente la statura di Fred la copriva per intero, Hermione si scostò di poco dalla schiena del ragazzo e sussurrò un flebile 'Buonasera' imbarazzato.
"Hermione cara" la donna la chiamò con un tono di voce carico di gioia, purtroppo a causa del lavoro non era riuscita a trovare il tempo di presentarsi a casa dopo l'operazione, ma la donna era sempre stata presente per ogni piccola evenienza: la sera in cui tornò a casa le venne detto che, ogni dolce posto sul tavolo, era stato preparato con tanta premura dalla signora Weasley.
Nei giorni a venire le mandò varie volte torte o biscotti fatti in casa "E' un piacere rivederti" continuò poi la donna avvicinandosi e prendendole le mani, Hermione sorrise per poi abbassare il viso "Fred, rimani con lei qua, vado a prendere io il necessario" proferì Ron.
"O-okay"

"Fred..." sussurrò la ragazza, ormai era notte fonda, tutto il vicinato dormiva, probabilmente anche i suoi genitori stavano dormendo, ma lei non ci riusciva "Dimmi" sobbalzò sentendo il sussurro del ragazzo, sperava ardentemente che lui fosse sveglio, ma non aveva pensato a cosa dire nel caso fosse stato così.
"Hai paura?"
"Sì"
"Vuoi parlarne?"
"Non ci riesco" sentì il leggero cigolio della brandina e successivamente le vennero scostate le coperte dal  suo corpo, avvertì la presenza del ragazzo accanto a lui.
Arrossì senza ritegno, non si era mai ritrovata in una posizione simile con un ragazzo. Le afferrò la mano stringedola con la sua "Resterò qui accanto a te, veglierò io su di te, fai sogni tranquilli" e, con una marea di sensazioni calde e piacevoli nel cuore, prese sonno lasciandosi cullare dal tepore del ragazzo al suo fianco.


SALVE PEOPLE
Ho appena concluso questo capitolo, non vi sembra che la storia stia diventando enormemente cute?
Nel prossimo capitolo ci sarà l'esito dell'operazione, sapremo se tutto è andato bene o male.
E, essendoci l'esito dell'operazione, sarà un altro capitolo dal punto di vista di Hermione, quella successivo, invece, sarà leggermente più lungo e poi capirete perchè.
Ma poi, perchè m'innamoro dei personaggi di cui scrivo? Mi sono presa una cotta stratosferica per Fred (non che prima non ce l'avessi eh).
Non so voi, ma le scene cute mi vengono bene solo dal punto di vista di Fred... forse è perchè amo scrivere dal suo punto di vista.
Magari un giorno potrei fare una storia tutta dal punto di vista di Fred, chissà...
Anyway, ora vi lascio, che non ho molto da dire.
Ovviamente vi lascio con le solite raccomandazione: per errori, pareri, se avete bisogno di aiuto, chiarimenti o altro, non esitate a dirmelo.
Sono qui non solo per migliorare me stessa ma per aiutare anche voi, se posso.
Se volete conversare con me privatamente oltre a questo sito potete farlo su Facebook Vera Efp.
Se poi volete il mio contatto privato basta dirmelo, ve lo darò con mooolto piacere.
Ora vi lascio, alla prossima!

Vera.


   
 
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