Il Castello di Hyrule è imponente già dal Borgo, figuriamoci
da vicino! E' un qualcosa di indescrivibile,
l'immensità di questo posto. Tra l'altro, pullula di guardie...
-Pssst.- fa
Mido -C'è dell'edera qui... forse possiamo arrampicarci!-
-Sei un fottutissimo genio.-
Uno ad uno ci arrampichiamo su per
il muro, ed una volta saliti su, ci accorgiamo con grande stupore che c'è una
guardia che controlla il ponte, ogni tanto si gira, ma ripete sempre lo stesso
percorso, in lontananza vediamo una scala che conduce all’interno del ponte e
probabilmente sbocca sul sentiero in basso.
-Pssst…- fa Saria –Non riusciremo mai a nasconderci nella scala tutti insieme… credo sia meglio agire uno alla
volta…-
-Certo!- le rispondo io.
-Azione furtiva!-
Ridiamo cercando di fare il minor rumore possibile.
-Chi va per primo-barra-prima?-
chiede Mido.
Ci guardiamo per un po’ di tempo, e gli occhi di Mido e
Saria si fermano sui miei. Sbuffo.
-Occheeei, vado io… Ma che fifoni che siete, eh?!-
Guardo di sottecchi la guardia, studio per un altro poco il
suo tragitto e i suoi tempi, poi mi decido: esco dal nascondiglio correndo
mentre lui è di spalle e mi infilo dentro la scala.
Scendo ed esco sul sentiero sotto il ponte, come previsto. Lancio in aria una
pietra per dare il segnale a Saria e Mido di proseguire, sperando ovviamente di
non essere visto, e ci riesco. Dopo qualche secondo scende prima Saria, e
infine Mido.
-La parte più difficile è passata- dico io –Le altre guardie
sono tutte ferme. Basterà passare alla dovuta distanza.-
Così facciamo, ovviamente senza seguire il sentiero, e in un
paio di minuti di cammino arriviamo davanti ad un muretto piuttosto rovinato.
Ci scambiamo un veloce sguardo e ci capiamo al volo: ci arrampichiamo e in un
attimo siamo dall’altra parte, siamo proprio davanti all’entrata del Castello,
che è controllata solo da due guardie. Si devono sentire molto sicuri…
Aggiriamo velocemente le due guardie per arrivare al retro del castello, dove
vediamo un’entrata, piccola ma abbastanza ampia da permetterci di passare. Dall’altra
parte del muro un altro labirinto strapieno di guardie, fatichiamo molto per
non essere visti, ma ce la facciamo. Finito il labirinto
arriviamo ad uno spazio aperto, un piccolo prato inglese con un fiume che
scorre da una parte. Una figura femminile, non più alta di me o di Saria, con
un vestito lungo, viola, i lunghi capelli biondi, legati in una coda di cavallo
alta, tenuta ferma da un fiocco dello stesso colore del vestito, guarda dentro
una finestra. Avanziamo a passi lenti, cercando di capire se quella fosse
realmente la Principessa, e se si, se fosse il caso di
tagliare la corda o di parlarle veramente. Saria fa un passo falso, mette un piede
su un ramoscello secco e lo spezza. La ragazza sussulta, e tutti e tre perdiamo
un battito. Lei si gira, ha gli occhi azzurri, più chiari dei miei, velati di
un pianto lontano. Ci fissa atterrita per un po’. E noi fissiamo lei,
altrettanto atterriti. Il diadema che porta sulla testa fa davvero pensare che
lei sia la Principessa Zelda. Lei fa un bel respiro, irrigidisce la schiena,
chiude gli occhi, dopo una manciata di secondi li
riapre, ha riassunto la forma di regalità che è tipica delle Principesse.
-Chi siete e cosa ci fate qui?-
La sua voce trema un poco, ora sono sicuro che stesse piangendo, prima del nostro arrivo. Si schiarisce la voce.
-Spero che abbiate una buona ragione, o sarò costretta a
chiamare le guardie.-
Beh, perché non l’ha già fatto? Mi schiarisco la voce e
parlo io per primo.
-Venerabile Principessa Zeld-
-Piano con i salamecchi, vai al sodo.-
Whoa, questa non me l’aspettavo. La
guardo stranito per un po’, ma riattacco il mio discorso.
-Il mio nome è Link, e
questi sono Mido e Saria. Siamo venuti da Voi perché abbiamo un problema, e ci
serve un permesso scritto per andare sul Monte Morte, conosciamo alcuni Goron
che ci sono amici.-
Mi guarda, senza dire nulla.
-Questo è quanto.- concludo,
guardandola intensamente.
Lei sospira.
-Beh, non potete.-
-Ma… noi…- fa Saria.
-Perché credete che abbiamo esteso il divieto anche agli
adulti? Il Monte Morte sta avendo dei problemi molto gravi, e anche se i Goron
sono amichevoli non posso lasciare che andiate.-
Fa una pausa.
-Questo è quanto.- dice, guardandomi con aria di sfida.
Sfida che accolgo perfettamente. Zelda fa per voltarsi di
nuovo verso la finestra, in segno di congedo: per lei la discussione era
chiusa.
-Ci sappiamo difendere, nel caso non l’abbiate notato.- La
vedo bloccarsi, le sopracciglia aggrottate. Lascia di
stucco, è il mio barbatrucco... magari no. Fa un mezzo sorriso.
-Ah, sì?- mi chiede scocciata. –E come, di grazia?-
Le sorrido di rimando.
-Spade, scudi, cavalli, magia. E canne da pesca.-
-Magia…- sussurra. -Che tipo di magia sapete usare?- chiede.
-Io parlo con gli spiriti della Foresta!- esclama Saria,
entusiasta.
-Io so fare magie protettive!- fa
Mido.
-Io… so qualcosina tipo l’attacco rotante… -
Inaspettatamente, la Principessa sorride.
-Ma non c’è alcun problema!- esclama.
-Vi accompagno io!-