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Autore: Signorina Granger    04/08/2016    9 recensioni
INTERATTIVA || Conclusa
Quasi un secolo dopo la Seconda Guerra Magica, non c'è alcuna minaccia contro la pace e da cinquant'anni il Torneo Tremaghi è tornato in auge.
Quest'anno le scuole in gara sono Hogwarts, Ilvermorny e Durmstrang e il Torneo avrà sede nella scuola americana.
Tre scuole, tre prove, tre campioni e un solo vincitore... Chi l'avrà vinta, alla fine?
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Capitolo 4: I Campioni 


“Zeus, ti prego... Vieni qui! Altrimenti la tua padrona mi affetterà e poi mi userà come cibo per cani... E tu non vuoi mangiarmi questa sera a cena, vero? No, appunto. Perciò vieni qui bello, ti prego...” 

Hailey Silverstone quasi non riconosceva la sua stessa voce mentre parlava rivolgendosi ad un esemplare di Lupo Cecoslovacco che la guardava scodinzolando e con la lingua di fuori. 

Si sentiva come quando si parla ad un bambino, usando una voce zuccherosa a livelli diabetici e che di sicuro le sue amiche avrebbero deriso per anni e anni se mai l'avessero sentita. 

La ragazza teneva gli occhi azzurri  fissi sul cane, che la guardava di rimando convinto che stessero giocando... E invece no, lei non era mai stata così seria in vita sua! 

Escludendo quando aveva lasciato il Club dei Duellanti, ma quello era un altro discorso.

La Serpecorno era inginocchiata sul pavimento senza staccare gli occhi da Zeus, ignorando deliberatamente gli studenti che stavano iniziando a scendere per la colazione e a passare di conseguenza per l’ingresso, trovandosi davanti la Cercatrice di Serpecorno che due giorni prima aveva portato la vittoria alla sua squadra intenta a discutere con un cane. 


Mezz'ora prima era passata per la camera di Scarlett per scendere a fare colazione con lei come ogni giorno, visto che la stanza della caposcuola era perfettamente a metà strada tra la Sala Comune dei Tuonoalato e quella dei Serpecorno... Peccato che, quando aveva aperto la porta usando la parola d'ordine che Scarlett le aveva detto, Zeus era schizzato fuori alla velocità della luce e ad Hailey non era rimasto che corrergli dietro e riprenderlo prima di che la padrona si svegliasse e la affettasse per averlo fatto scappare, sempre che non fosse già successo. 


“Zeus, basta! Ti prometto che ti darò un sacco di carne a pranzo, ma devi venire con me!” 

“Fantastico, Silverstone... Nemmeno un cane vuole seguirti, la tua influenza sulle persone è alle stelle.” 


Solitamente sono i cani a ringhiare, ma quello che uscì dalla gola di Hailey somigliava paurosamente a quello che faceva la sua Lilith quando ce l'aveva con qualcuno mentre si voltava lentamente verso la fonte di quella voce. 

In piedi davanti a lei c'era ovviamente lui, vista la sua fortuna. 

Quella sarebbe stata proprio una giornata da buttare nei meandri della sua memoria, decisamente. 


“Forse non ho molta influenza su questo cane, ma ti assicuro che mi basta poco per far sì che il mio ti stacchi una gamba. Gira al largo Derex, non mi va di parlare con te, come vedi sono impegnata.” 


Probabilmente Andrew Derex era la persona che Hailey odiava di più sulla faccia della Terra. O almeno, di certo era la persona che detestava di più nella scuola...


L’”esemplare”, come erano solite definirlo Nova e Scarlett in presenza dell’amica, sorrise quasi con aria divertita, cosa che fece sperare alla Serpecorno che una saetta lo fulminasse proprio davanti a lei. 

“Oh sì, vedo... Auguri con il cane Hailey!” 

Ridendo sotto i baffi Andrew giro sui tacchi per andare a fare colazione insieme ai suoi amici, mentre Hailey si rivolgeva a Zeus indicandolo con il capo:

“Ehi bello... Lo vedi quel brutto ceffo? Che ne diresti di azzannarlo?” 

Per tutta risposta Zeus inclinò il capo, guardandola come a dirle “sei matta, io non faccio certe cose” prima di riprendere a zigzare per la sala. 

“Oh mio dio, mi verrà un ictus! Cosa non si fa per le amiche... Zeus, torna subito qui!” 


Hailey si alzò e partì all’inseguimento, maledicendo il momento in cui era passata per la stanza della sua migliore amica e aveva aperto la porta, permettendo al suo cane di darsela a gambe visto che odiava restare chiuso nella stanza di Scarlett. 


Vedendo che l’esuberante cane aveva avuto la brillante idea di saltare addosso ad un povero malcapitato, Hailey sospirò mentre gli si avvicinava e stampandosi in faccia il miglior sorriso di scuse del suo repertorio:

“Emh... Ciao!” 


Un ragazzo dai capelli biondi si voltò verso di lei, cercando di tenere fermo Zeus che tentava di leccargli la faccia. 

“Ciao... È il tuo cane?” 

Non ci voleva una laurea in lingue per capire che non fosse affatto americano, anzi dall’accento era di sicuro di Durmstrang.  La guardò con un sopracciglio inarcato, non sembrando affatto irritato o arrabbiato dall’avere un enorme cane sopra che sembrava averlo preso in simpatia. 

“No, veramente è di una mia amica... Zeus, smettila subito o Scarlett non ti darà da mangiare fino a domani!” 

La minaccia sembrò fare centro, perché il Lupo Cecoslovacco cessò di scodinzolare e abbandonò il suo nuovo amico, avvicinandosi ad Hailey e guardandola con gli occhi di un cucciolo bastonato. 

Sorridendo con sollievo Hailey tese la mano al ragazzo per aiutarlo a rialzarsi mentre anche lui accennò un sorriso:

“Ecco perché da noi non fanno tenere i cani... Sono Markus, comunque.”

“Hailey. Scusalo, non sta mai fermo un attimo... Anzi, lo devo riportare dalla mia amica prima che mi uccida. Ah, e benvenuto ad Ilvermorny!” 


Hailey gli sorrise calorosamente prima di girare sui tacchi e tornare verso le scale con Zeus di fianco proprio mentre Aleksandur si avvicinava a Markus:

“’Giorno... Fai amicizia?”   Domandò il moro accennando alla ragazza con il capo e facendo sorridere l'amico che annuì appena seguendo Hailey con lo sguardo:

“Diciamo di sì... Avevi ragione, pare che qui sia pieno di belle ragazze. Ma ora andiamo o non troveremo un bel niente per fare colazione.” 


Markus assestò all’amico una leggera pacca sulla spalla prima di dirigersi insieme a lui verso la Sala da Pranzo, sperando che non comparissero altri cani dal nulla pronti a saltargli addosso... Anche se probabilmente avrebbe dovuto ringraziare Zeus per avergli fatto incontrare una ragazza decisamente molto carina. 


                                                                                   *

“Bene, ora è ufficiale... Ci siamo iscritte!”   Nova prese posto gongolando davanti a Scarlett, insieme ad Hailey che aveva un gran sorriso dipinto in volto: quella sera, a cena, sarebbero stati estratti i Campioni e tutti gli studenti avevano tempo fino a quella sera per mettere il proprio nome del Calice di Fuoco, cosa che le due studentesse di Ilvermorny avevano appena fatto.

“Beh, sono curiosa... Chissà se verrà estratta una di voi.”   Osservò Scarlett con aria pensierosa mentre provava ad immaginarsi che genere di prove avrebbero dovuto affrontare: in cuor suo sperava a niente di troppo pericoloso, se sarebbe stata estratta una delle sue amiche. 

“Beh, lo spero! Anche perché se viene estratto Derex darò di matto...”   Borbottò Hailey in tono seccato, lanciando uno sguardo omicida in direzione del suo ex ragazzo. Per tutta risposta Nova e Scarlett tacquero, sapendo che era un argomento tabù e non volendo minimamente immaginare la reazione della loro amica se il calice avesse realmente scelto Andrew.

“Beh... Io ne dubito. Insomma, è un perfetto imbecille. Se il Calice lo sceglie deve avere proprio qualcosa che non va! Giusto Scarlett?” 

Nova sorrise alla rossa, guardandola in modo eloquente prima che quest’ultima annuisse, concordando immediatamente con lei. 

“Ovviamente. Ma in quanti si sono iscritti? Voi due, Derex, Jake...”

“CHE? Jake sta per Jake Miller per caso?”

“Quanti altri Jake ci sono del nostro anno? Si, l'ho sentito ieri sera parlarne in Sala Comune.... Come vorrei che venisse estratto, anche solo per vedere la faccia della Holland... Probabilmente le verrebbe un infarto.”   Scarlett sospirò quasi con aria sognante, immaginandosi la scena con gioia. 
Hailey invece incrocio le braccia al petto, guardando male l'amica:

“Grazie tante! Dovresti tifare per me, non per lui... Cioè, per noi.” 

Nova annuì quando Ley si affrettò ad aggiungere le ultime parole prima di rimettersi in modalità offesa con Scarlett, che questa volta sospirò quasi con esasperazione:


“Ma certo che tifo per te Ley... Solo che vedere la Holland schiattare sul colpo sarebbe fantastico, non credi?” 

Scarlett le rivolse un sorriso incoraggiante, sperando di riuscire a toglierla dalla “fase no”. 
Con suo gran sollievo ci riuscì perché Hailey sfoggiò un sorrisetto e annuì appena, smettendo di guardarla con cipiglio torvo:

“Ok, questa volta sei perdonata. Ma mi devi ancora dire perché non rispondevi alle mie lettere...”


“Ancora con questa storia? Ti dico che ero via, smettetela di vedere loschi segreti ovunque... Vi conosco e so che vi siete fatte un milione di film mentali.” 


Per tutta risposta due identici sorrisi angelici fecero capolino sui volti della Magicospino e della Serpecorno, facendo sospirare Scarlett che si alzò scuotendo il capo:

“Ok, lasciamo stare. Vado, c'è lezione di Divinazione... Vieni, Nova?” 

“Certo, non posso mancare o senza di me saresti persa! A dopo Ley!” 


Con un sorriso allegro stampato in volo Nova seguì Scarlett fuori dalla Sala da Pranzo, con gli azzurri occhi di Hailey che non le persero di vista finché non sparirono dietro le porte della sala: c'era qualcosa che non quadrava, lo sapeva. Scarlett diceva di essere stata in Spagna... Ma era sempre stata molto vaga sull’argomento in quei due mesi di scuola, rispondendo con scarso entusiasmo alle sue domande. 

Non aveva prove concrete certo, ma Hailey conosceva la sua amica piuttosto bene e anche se doveva riconoscere che era una gran brava attrice non era riuscita ad abbindolarla del tutto... Anche perché ce l'aveva, una teoria su dove potesse essere stata quell’estate. 


*


Dopo aver lasciato cadere il foglietto con il suo nome nel Calice di Fuoco Jake sorrise con soddisfazione, cogliendo con la coda dell’occhio lo sguardo torvo con cui la Holland e la Stevenson avevano seguito la scena.

In fin dei conti non potevano certo impedirgli di partecipare... Di sicuro aveva provocato un mucchio di guai nel corso degli anni ma nella maggior parte dei casi aveva fatto in modo di non essere scoperto, anche se ovviamente la sua cara professoressa di Pozioni aveva sempre puntati il dito contro di lui sostenendo che fosse il responsabile anche in mancanza di prove concrete con cui incriminarlo.


Jake rivolse alla donna un debole sorriso dal chiaro messaggio prima di girare sui tacchi e uscire dalla Sala da Pranzo, cercando di ricordare che lezione avrebbe dovuto seguire... Storia della Magia, probabilmente.
Peccato che odiasse da sempre quella noiosa materia e tutte quelle teoriche in generale: ergo, non aveva alcuna voglia di recarsi a lezione. 

Poco male... In quella prima ora della settimana i suoi compagni di corso avrebbero dovuto fare a meno di lui, evidentemente. 


                                                                             *


“Che cosa vedi?” 

“Un pony arcobaleno.” 

“Davvero!?”

“No!” 

Nova sospirò, roteando gli occhi alla risposta secca di Scarlett, che stava osservando la sfera davanti a lei con aria torva, come se si trattasse del suo peggior nemico.

“Va bene, ho capito... Vorrà dire che inventerò. Ci sono, potrei scrivere che hai visto che venivo estratta per il Torneo!” 

Nova sfoggiò un gran sorriso allegro e fece per appuntare quanto detto sulla sua pergamena, venendo fortunatamente bloccata in tempo dall’amica: Scarlett sgranò gli occhi, sporgendosi leggermente sul tavolino rotondo e sibilandole di non farlo:

“Ma perché no? Hai altre idee per caso? Magari mi porterà fortuna!”

“Col cavolo! Così se non verrai estratta mi beccherò una T grande come il vascello di Durmstrang! Ok, pensiamo ad altro... Tu vedi qualcosa in questa cavolo di sfera, per caso?” 

Nova punto gli occhi castani sulla sfera, inarcando un sopracciglio e assumendo un’espressione leggermente assorta mentre Scarlett la osservava, accigliata: lei non l'aveva proprio mai capita, la Divinazione... L'aveva scelta sotto sollecitazione di Nova anni prima e se ne era pentita nel momento in cui avevano iniziato a lavorare con quelle stupide sfere.

Sfortunatamente durante la primissima lezione dell'anno la Collins aveva simpaticamente annunciato che avrebbero fatto un bel ripasso completo in vista degli esami di fine anno... Erano sopravvissute ai fondi di the, ma ora le aspettava l’ardua battaglia contro le sfere di cristallo. 

“... Secondo te scrivere “nebbia” vale?”

“Oh sì. Vale un Troll! Ma perché non ho lasciato questa materia l'anno scorso, perché...”

“Emh... Perché avevi già lasciato Antiche Rune e non potevi lasciare anche questa? Oppure era perché la Holland ti ha detto che dovevi dare il “buon esempio” essendo Prefetto... Non me lo ricordo.”

“Nova, grazie. Sei di grande aiuto con queste rivelazioni illuminanti! Al diavolo, andiamo di inventiva... Io vedo un piatto di pasta, segno che la mangerò a pranzo. Tu invece vedi uno stufato.”

Nova sgranò gli occhi, puntandoli sull’amica con la convinzione e la speranza che stesse scherzando... Invece Scarlett sembrava serissima mentre scarabocchiava quanto detto sulla sua pergamena, fregandosene altamente del voto che la Collins le avrebbe affibbiato. 

“Ma a me non piace lo stufato!”

“Poco male, te lo farai piacere.” 


                                                                            *

“Secondo te cosa c'è per di qua?”

Marlene si avvicinò ad una porta chiusa, le mani intrecciate dietro la schiena e l'aria curiosa mentre si guardava intorno nel corridoio deserto.

Alle sue spalle Abigail sospirò, maledicendo il momento in cui si era fatta trascinare dall’amica in giro per quella scuola sconosciuta.

“Non ne ho idea, ma ti prego: prima di aprire controlla che NON sia un’aula!” 

“Non fare la tragica Abby, non è successo niente di grave dopotutto...”

“Certo, peccato che abbiamo interrotto una lezione! Che figura...” 

Abigail sospirò, passandosi una mano tra i capelli rossi mentre l'amica, dopo aver bussato con discrezione senza ottenere alcuna risposta, aprì leggermente la porta per spiare all'interno della stanza.

“Mhm, niente di interessante... Su, andiamo avanti! Voglio esplorare un po’ oggi che ne abbiamo il tempo! In più sono tutti a lezione adesso, nessuno ci può disturbare!” 


Marlene sfoggiò un gran sorriso prima di continuare a camminare lungo il corridoio con Abigail alle calcagna, che si preoccupava di far sì che non si ammazzasse da qualche parte più che esplorare a destra e a sinistra. 

La Grifondoro aveva provato a trascinare con loro anche Lucas, che però aveva avuto il buonsenso e l’accortezza di svignarsela con una qualche scusa strampalata, lasciando così ad Abigail la custodia della loro maldestra amica. 


“Len, attenta quando giri l'angolo, qui ci sono le rampe di scale a chiocciol...”

Abigail s’interruppe bruscamente, sentendo distintamente una sonora imprecazione in una qualche lingua straniera provenire da dietro l'angolo.

Oh dio, non dirmi che abbiamo ammazzato qualcuno

Abigail seguì quasi di corsa Marlene, trovandola stranamente in piedi accanto alle scale con una ragazza dai capelli castani chiaro in bilico su un gradino. Probabilmente stava salendo le scale quando Len aveva girato l'angolo, andandole addosso visto che in quella scuola le rampe erano praticamente nascoste. 

“Scusa, non volevo venirti addosso... Mi dispiace!”    Sfoggiando un sorriso colpevole carico di scuse Marlene tese la mano all’altra, che si lasciò aiutare ad alzarsi:

“Tranquilla, non fa niente... Siete inglesi?”

“Si, io sono Len e lei è Abigail! Nemmeno tu sembri di qui, però.” 

“Sono polacca, studio a Durmstrang. Mi chiamo Marlena.” 


Marlena rivolse alle due streghe un sorriso cordiale mentre Marlene sembrava come illuminarsi alle sue parole:

“Davvero? Che coincidenza, io mi chiamo Marlene... Ma tutti mi chiamano Len. Ti va di fare un giro insieme a noi? Sai, mi piacerebbe sapere di più sulla vostra scuola!” 

Marlene sorrise e, presa Marlena sottobraccio, iniziò a tempestarla di domande sull’Istituto di Durmstrang. La polacca di voltò verso Abigail e le rivolse uno sguardo un po’ confuso come a volerle chiedere se facesse sempre così... E la Tassorosso si ritrovò ad annuire e a seguirle, non vedendo altra soluzione se non assecondare la sete di conoscenza della sua vivace amica Grifondoro. 


                                                                       *


“Quasi non ci credo, ci siamo! Sono emozionantissima!” 

Marlene sorrise allegramente, gli occhi scuri che saettavano da una parte all’altra della Sala. Più o meno tutti avevano finito di cenare, quindi probabilmente presto avrebbero iniziato ad estrarre i nomi.


“Davvero? Non si nota nemmeno... Stai calma Len, potresti rovesciare qualcosa.” 

“Smettila di rimbeccarmi, non sono così imbranata!”  

Len sbuffò e lanciò a Lucas uno sguardo seccato mentre il ragazzo invece sorrideva con aria divertita, come se stesse solo aspettando che la sua amica facesse cadere o rovesciasse qualcosa. 

“Non mi permetterei mai di darti dell’imbranata...” 

Abigail roteò gli occhi, pregando mentalmente affinché Lucas non facesse arrabbiare sul serio la loro amica.

“Certo, come no. In ogni caso, quanto ci vuole? È da ieri che ho l'ansia per questa storia!” 

Marlene sbuffò debolmente, lanciando alla Stevenson uno sguardo speranzoso, pregando affinché si muovesse.
Era sempre stata molto impaziente e attendeva quel momento già dalla prima sera, probabilmente... Ergo, due mesi.

E per una ragazza ansiosa come lei erano decisamente troppi, sopratutto considerando il notevole aumento di impazienza verificatosi nelle ultime 24 ore. 


“Sono sicura che presto sapremo chi è stato scelto Len, rilassati... Ormai hanno finito tutti di mangiare, no?” 

Abigail rivolse all’amica un sorriso incoraggiante, anche se in realtà anche lei non vedeva l'ora di sapere chi fosse stato scelto dal Calice: era sempre stata estremamente competitiva, adorava mettersi in gioco... Le sarebbe davvero piaciuto prendere parte al leggendario Torneo Tremaghi.

“Tutti, certo... A parte Wallaby! Luke, muoviti a finire di mangiare quel pollo!”

“Un momento, e che cavolo! Non mettermi fretta Len!” 


                                                                              *

“Bla bla bla... Ma come si spegne? Magari qualcuno potrebbe mettere un petardo accanto alla sua sedia, così si sveglia... Jake, ci penseresti tu?” 

“Non dico che mi dispiacerebbe, ma temo di essere a corti di petardi al momento Ward.” 


Nova sbuffò, tamburellando con le dita sul tavolo e puntando nuovamente gli occhi sulla Stevenson. Anche se come al solito si stava dilungando parecchio, il discorso di quella sera fu meno lungo rispetto a quanto i suoi studenti fossero abituati e ben presto si avvicinò al Calice che era stato sistemato la sera prima al centro della Sala con tutti i tavoli dove gli studenti mangiavano intorno. 


“Era ora!”   Osservò Hailey a mezza voce sorridendo di sollievo, mentre tutti puntavano gli occhi sul Calice di Fuoco, in attesa e in silenzio.

Nessuno osò fiatare mentre le fiamme cambiavano colore, segno che stava per uscire il nome di un Campione: pochi istanti dopo un foglietto saltò fuori dalla grande coppa e la Stevenson lo prese al volo prima di spiegarlo e leggere il nome:

“Il Campione di Durmstrang è... Markus Bauer.” 


                                                                               *


Dal tavolo dove si era seduto insieme ai suoi compagni si sollevò un fragoroso boato ma lui quasi non ci fece caso: si sentiva come quando veniva chiamato per un’interrogazione... Non esattamente lucido.

Alek gli assestò una quasi dolorosa pacca sulla spalla, intimandogli ridendo di muoversi o sarebbe andato lui al suo posto.

In un mezzo stato di trance Markus si alzò e si avvicinò alla Stevenson, che gli rivolse un sorriso porgendogli il biglietto con il suo nome scritto sopra per poi stringergli la mano.

“Dove...”

“Porta a destra.” 

Markus annuì e, sorridendo con soddisfazione, seguì le indicazioni della Preside e si diresse con falcate decise verso la porta indicatagli tra gli applausi collettivi.


Era davvero stato scelto, alla fine... Due mesi prima non ne sarebbe stato sicuro al 100%. Mentre apriva la porta Markus sorrise quasi con sollievo, ringraziando mentalmente il Calice di Fuoco per averlo scelto mentre, nella stanza accanto, veniva reso noto il nome anche del secondo Campione.


                                                                       *

“Ma che cavolo stai aspettando? Vai, muoviti!” 

Abigail scoppiò a ridere, dando una leggera spinta a Marlene perché si muovesse ad alzarsi. 
Lucas scosse il capo con aria divertita, osservando l'amica che al sentire il suo nome era rimasta quasi pietrificata.

“Si sì, ho capito! Non spingere!”  Len sorrise e si alzò per poi avvicinarsi alla Preside con gli occhi di tutta la Sala puntati addosso... E dei suoi amici specialmente:

“Non inciampare o cose simili, ti prego... Non adesso.”   Mormorò Abigail incrociando le dita, pregando affinché l'amica non facesse una delle sue famose figuracce proprio in quel momento. 
                  
Fortunatamente la Grifondoro pensò la stessa cosa e si impegnò a non scivolare, inciampare o altro mentre si attingeva a raggiungere la stanza come Markus aveva fatto prima di lei. 

“Beh, ammetto che sono un po’ deluso... Ma sono felice per lei.”  Lucas sorrise seguendo Len con lo sguardo per poi distoglierlo e puntarlo nuovamente su Abigail quando la mora sparì dietro alla porta:

“Anche io... Spero solo che non si faccia ammazzare, Luke.”


“... Non ci avevo pensato. Ok, forse dobbiamo farle un corso di sopravvivenza o cose del genere.” 


                                                                               *


“Ragazze... Mi state staccando le mani...”   Scarlett parlo in tono sofferente e speranzoso allo stesso tempo, lanciando alle due amiche uno sguardo implorante affinché allentassero la presa sulle sue povere mani che stavano stritolando.

Tuttavia ne Hailey ne Nova sembrò sentirla e nessuna delle due accennò a mollare la presa su una mano ciascuna dell’amica, che si ritrovò a sospirare con rassegnazione.

Quando le fiamme del Calice diventarono rosse per la terza volta tutti gli studenti di Ilvermorny sembrarono trattenere il fiato, tutti molto curiosi di sapere chi fosse stato scelto come rappresentante per la loro scuola. 

Un pezzo di pergamena venne “sputato” quasi immediatamente dal Calice e la Steevnson lo afferrò come aveva fatto in precedenza prima di leggere il nome.

“Oddio, ci siamo...”

“Shhh!” 

Ignorando le parole di Nova e Hailey che l'aveva zittita Scarlett inarcò un sopracciglio,negli occhi azzurri fissi sulla Preside: aveva letto il nome e poi aveva esitato per un momento prima di parlare ad alta voce.


“Il Campione di Ilvermorny... È Jake Miller.” 

“CHE?” 

La mascella di Nova sfiorò il pavimento, così come quella di moltissimi compagni di scuola, mentre Jake si alzava con un sorrisetto soddisfatto stampato in volto per poi avvicinarsi alla Stevenson gongolando mentalmente. 

La donna gli porse con scarso entusiasmo il foglietto e accennò col capo alla porta infondo alla Sala mentre Hailey sbuffava leggermente, delusa.

Scarlett invece si voltò di scatto, sporgendosi indietro con la sedia per vedere la faccia della Holland.

“Oddio, guardate la Holland! Ha la faccia di una che ha appena ingoiato una rana!” 

“Le tue similitudini assurde mi erano quasi mancate durante le vacanze Scarlett, devo ammetterlo.” 


Hailey si versò un bicchiere d'acqua con un’espressione non propriamente allegra stampata in volto e Scarlett le rivolse un sorriso, cercando di tirarla su di morale:

“Beh, guarda il lato positivo... Non sei stata scelta è vero, ma nemmeno Derex! Poteva andare peggio, ti pare?” 

La Serpecorno annuì, in parte rincuorata dalle parole dell’amica mentre lanciava un’occhiata al suo ex ragazzo, che non sembrava propriamente allegro a sua volta.

“In effetti, sempre meglio Miller di lui. Pazienza, non importa! Sarà comunque divertente assistere alle prove, no?”

“Ci puoi scommettere! E io non dovrò passare l'anno ad immaginarmi la vostra morte in una di quelle...” 

Scarlett sorrise con sollievo, guadagnandosi due occhiate leggermente torve da parte delle amiche come a volerla ringraziare della grande fiducia che riponeva in loro.

“Non fate quelle facce, lo dico perché vi voglio bene! Come farei senza le mie Nova e Ley?” 

“Su questi ha ragione, Ley... Sarebbe persa senza di noi.” 


“Ci puoi giurare! Anche perché senza di me sarebbe stata di certo bocciata in Trasfigurazione.”


Le due le sorrisero e Scarlett roteò gli occhi, non avendo voglia di replicare o sottolineare che nemmeno Nova era propriamente una cima in quella materia. La Caposcuola si alzò e annunciò che andava a dormire in vista della doppia ora di Trasfigurazione che le attendeva il mattino dopo, sollevata di non avere alcuna ronda da fare quella sera visto che era il turno di Jakob. 


“Come vuoi... Buonanotte allora! Ma tieni legato il tuo cane Scarlett, non mi va di rincorrerlo per mezza scuola anche domani mattina! Certo, mi ha fatto incontrare un bel ragazzo ma...”

“Aspetta. Chi diamine hai incontrato?”


Scarlett ridacchiò di fronte alla faccia allarmata di Ley, girando sui tacchi e allontanandosi dal tavolo lasciando la Serpecorno in balia dell’interrogatorio di Nova. 












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Angolo Autrice:


Ebbene sì, sono tornata! Mi scuso per il ritardo, in genere ci metto molto meno di una settimana me negli ultimi giorni mi sono concentrata sul finire un'altra storia in corso e sul suo Sequel.
Ad ogni modo alla fine eccomi, spero che il capitolo vi sia piaciuto! 

Piccola richiesta per gli autori degli OC che sono stati scelti come Campioni: mi serve la descrizione delle bacchette per la Pesa.

Grazie come al solito per le recensioni, a presto spero! 


Signorina Granger 

   
 
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