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Autore: Dragon gio    06/08/2016    3 recensioni
Raccolta Stucky Superfamily con Peter Parker.
Peter era steso su un tavolo di acciaio, legato mani e piedi, mezzo nudo, il viso privo di maschera.
Era così pallido e immobile, che perfino il cuore di Bucky sussultò a quella vista.
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Steve Rogers
Note: Movieverse, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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The Soldier, The Captain & The Spider
I’m Not Your Housewife!


« Come va? » Gli chiese per l’ennesima volta Bucky. Peter stava coricato sul letto, una pezza bagnata sulla fronte. Gli occhi chiusi, in cerca di quiete dal mal di testa che gli martellava nel cranio interrottamente da quando era finito, spalmato si può dire, contro un palazzo un ora prima.
 
Combattere il crimine aveva i suoi, tanti, svantaggi, fra cui quello di correre il rischio di tornare a casa con le ossa rotte e la testa che ti scoppiava per i troppi colpi ricevuti. L’avversario di Peter, stavolta, era stato in grado di metterlo abbastanza in difficoltà, tanto da farlo rientrare a casa Rogers tutto dolorante.
 
« Andrà meglio quando la stanza la pianterà di girare… » Commentò con voce flebile il giovane. Non era la prima volta che lo colpivano così duramente, ma in questa occasione aveva accusato parecchio il colpo. Proprio la sera in cui Steve era fuori città, ovvio. Così in casa c’erano solo lui e Bucky, che lo stava accudendo come meglio poteva. Memore dei tempi andati, in cui lui doveva curare un giovane rachitico e asmatico, Steve, sempre pronto a cercar rissa.
 
Il soldato dai capelli scuri sospirò, riprendendo la pezza umida e bagnandola di nuovo nella ciotola piena d’acqua e ghiaccio sul comodino. La strizzò bene e la passò nuovamente sul viso di Peter, sperando che servisse ad alleviare il dolore.
« Oh cavolo… ma perché mi è saltato in mente, di fare l’eroe?! » Borbottò poi il ragazzino con voce sofferente.
« In effetti, me lo sto chiedendo anche io. Se ti deve ridurre così tutte le volte. »
« Non infierire… »
Le labbra di Bucky si tirarono in un sorrisetto divertito, fortunatamente Peter teneva ancora gli occhi chiusi così non lo notò. Rivide molto del giovane Steve in lui, in quel preciso istante. Faceva tanto il grand’uomo ma poi, quando veniva tirato via per i capelli dai vicoli bui,  pieno di lividi e sangue, ostentava ugualmente tutto il suo orgoglio. E guai a tentare di offrirsi di portarlo in spalla, si sarebbe offeso a morte.
Scosse il capo, ritornando al presente, a quanto pare era scritto nel suo destino che dovesse occuparsi di ragazzini cocciuti, che si gettavano sempre nella mischia senza pensare alle conseguenze.
 
« Hai fame? Vuoi mangiare qualcosa? »
« No… ho la nausea… »
« Se devi vomitare, dimmelo, che ti accompagno in bagno! Ho appena cambiato le lenzuola del tuo letto, non voglio che le sporchi! » Sbottò stizzito Bucky, la voce che si era elevata improvvisamente. Peter sollevò la pezza dagli occhi e squadrò stranito Bucky, per almeno un minuto buono, facendo così irritare il soldato.
« Che hai da guardarmi così?! »
« Parli come una casalinga disperata! Hai bisogno di uscire un po’, amico mio… »
« Semmai sono un recluso, è diverso. E non sono affatto una… casalinga. » Bucky ebbe quasi difficoltà a ripetere tale inquietante termine. Ma sul serio, Peter lo vedeva come tale?
« Mi hai appena detto di aver cambiato le lenzuola del mio letto, anche se non spetterebbe a te farlo! »
« Bè, perché sprecare inutilmente l’acqua? Dovevo lavare anche quelle del nostro letto, ho fatto un unico bucato. »
« Quindi hai fatto anche il bucato! »
« Certo, mi piace dormire nel pulito. » Sbottò Bucky lanciando occhiate, piuttosto eloquenti, al disordine che regnava sovrano nella camera di Peter. Per non parlare della mole di polvere presente in ogni angolo della stanza.
« E ultimamente cucini sempre tu, senza rispettare i turni. »
« Steve è sempre troppo stanco per cucinare, mentre tu sei un disastro, non voglio passare un'altra nottata in bagno per causa tua! »
« Facendo una somma di tutto questo, dimmi tu se non sei una casalinga. » Spiegò zelante il ragazzino, iniziando a divertirsi a stuzzicare l’adulto.
« Non dire assurdità, Peter!! »
« Cucini, lavi i nostri vestiti e tieni pulita la casa tutto da solo… »
« Se non lo facessi io, vivremmo nella sporcizia e mangeremmo sempre robaccia presa al Take Away! »
« Bucky… » L’espressione, a dir poco eloquente, che gli rivolse Peter fece perdere tutta la sicurezza che ostentava con fierezza Barnes. Abbassò gli occhi, osservandosi disperato le mani, prendendo atto della cruda realtà.
« Cazzo. Sono una fottuta casalinga. »
« Tecnicamente parlando tu saresti più una moglie, dato che vai a letto con Steve! »
Ci fu un lungo silenzio e un occhiataccia alquanto inquietante da parte del soldato, che fece deglutire a vuoto Peter, zittendolo all’istante.
« Peter, taci. »
 
Quando, il mattino dopo, Steve rientrò dalla sua missione, trovò Bucky già in piedi in cucina dove si stava preparando del caffè. Gli dava le spalle e, pareva, non essersi accorto della sua presenza.
« Ehi, ciao! Siamo mattinieri, vedo! » Steve abbandonò, alla meno peggio, il suo borsone in terra, raggiungendo velocemente Bucky, abbracciandolo e posando un piccolo bacio dietro il suo collo.
« Veramente, non sono ancora andato a dormire. » Rispose piatto Bucky, ingurgitando tutto d’un fiato il suo caffè nero.
« Come mai? Hai fatto altri brutti sogni? » Steve obbligò il compagno a voltarsi, scrutandone attentamente il volto si rese conto di quanto fosse stanco.
« No, Peter… » Sbuffò il soldato, prese posto al tavolo, lasciandosi cadere esausto sulla sedia. Steve dietro lui, teso come una corda di violino.
« Cosa è successo?! Sta male?! »
« Niente di grave, ieri è tornato a casa malconcio. Però, visto che aveva sbattuto forte la testa, ho preferito rimanere sveglio, nel caso la situazione fosse peggiorata. Ma è andato tutto liscio, ora il ragazzo riposa e sta bene. »
« Bucky, grazie… » Bisbigliò sollevato il biondo, per un attimo non era riuscito a respirare dalla paura. Ormai era talmente affezionato a Peter che, al pensiero gli fosse capitato qualcosa di grave, non era riuscito a rimanere calmo.
« Penso che andrò a farmi un pisolino pure io. »
« Ma certo, te lo meriti! » Si chinò verso l’amato e gli depositò un piccolo bacio sui capelli, carezzandoli dolcemente un istante dopo. Bucky si alzò e, stiracchiandosi indolenzito, si diresse verso la camera da letto.
Steve, al contrario, che era affamato, si avventò sul frigo aprendolo.
«Aha, Bucky scusa, hai visto dove è finita la marmellata? » Chiese sporgendosi oltre l’anta del frigo. Bucky, ancora sulla soglia della cucina, si bloccò ed esclamò risentito « E che ne so io? Non sono la tua fottuta moglie! E non lasciare in giro la tua roba! » Sbraitò calciando sdegnato il borsone di Steve, che era stato posato proprio appena fuori dalla loro cucina.
Steve, sebbene rimase inebetito come un baccalà, ignorò la risposta acida del compagno. Pensò, che forse, era nervoso perché non aveva chiuso occhio tutta la notte.
 
Ma quando, nei giorni avvenire, si rese conto che Bucky aveva smesso tutto un tratto di fare la sua parte nel pulire casa, cucinare, nonché sgridare lui e Peter perché lasciavano sempre tutto in disordine, intuì che il compagno avesse avuto un improvvisa crisi di identità. O forse, si era semplicemente reso conto che non era capace di stare in casa fermo a far niente. Purtroppo, a causa degli accordi raggiunti con Stark e Fury, Bucky doveva passare la maggior parte delle sue giornate confinato in quell’appartamento, e seguire rigorosamente la sua “riabilitazione”. I giorni di libera uscita erano sempre esigui e sorvegliati a vista.
 
In ogni caso, Steve si promise di prendersi qualche giorno di ferie e portare Bucky in vacanza, lontano dalla città, per farlo svagare un po’ e fargli passare questo complesso da casalinga disperata che aveva sviluppato.

 
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Ma salve a tutti, miei cari!!
 
Sono molto felice di poter aggiornare finalmente questa raccolta! Ho pensato che ci volesse un pizzico di allegria e spensieratezza, per la nostra neo famigliola! Il Bucky “casalingo” è un idea che mi è venuta vedendo alcune fan art dove lui indossa un adorabile grembiulino rosa e, boh, me lo sono visto che sfaccenda per casa mentre sgrida Peter e Steve! XDD D’altro onde, passando sempre il tempo chiuso fra 4 mura, deve pur fare qualcosa per non impazzire, povero lui! XDD
 
Ho scritto già altre One Shot per questa raccolta ma, come sempre, ho bisogno di tempo per rivederle bene e sistemarle come si deve!
 
Colgo intanto l’occasione per ringraziare tutti coloro che stanno seguendo questa raccolta, che l’hanno inserita fra le preferite e che la commentano, GRAZIE DI CUORE!!!
 
Ci vediamo presto, un bacione
Giò ♥
  
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