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Autore: Levi_Yamato    08/08/2016    1 recensioni
Alec, uno shadowhunter appartenente alla famiglia Lightwood, conosce lo stregone Magnus Bane ad una festa. Lo stregone lo colpirà subito, ma un'enorme minaccia rischia di distruggere Idris e tutto il Mondo Invisibile, così Alec, Magnus e altri amici dovranno fare ciò che è sempre stato ritenuto impossibile da tutti, e forse entreranno in gioco anche i sentimenti...
Fanfiction che sto scrivendo su Wattpad col nome di Arija17797
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alec restò basito:

-Cosa?- chiese, e Magnus annuì:

-Si sono lasciati prendere una notte e... ma io non ho mai litigato con Raphael. Fu lui a dirmelo, implorandomi di perdonarlo; ora che ci penso è stata la prima e unica volta in cui l'abbia sentito implorare. Ma comunque, era disperato, terrorizzato dall'idea che lo odiassi, così lo perdonai. Fosse stato per Hilky, me lo avrebbe tenuto nascosto a vita. Comunque da allora Raphael lo evita e lo odia. La cosa che più mi fece male fu che Hilky mi chiese di continuare la nostra relazione, come se non fosse accaduto nulla. Me ne andai, e non ci rivedemmo fino alla riunione al tuo Istituto. Tutto qui, davvero- concluse guardandolo, e Alec annuì:

-Ti credo, tranquillo- sorrise. Magnus sorrise anche lui, felice:

-Comunque ora Raphael ha una cotta per quell'altro vostro amico vampiro, Climon...-

-Simon... aspetta, cosa?! Davvero a Raphael piace Simon?!

-No, affatto- disse Raphael, entrando senza bussare.

-Ti piace Simon? Simon Lewis?!- Alec era allibito.

-Anch'io ho dei sentimenti, Nephilim- fece Raphael alzando gli occhi al cielo e sedendosi accanto a lui e Magnus, ancora abbracciati.

-E quando hai intenzione di dirglielo?- chiese ancora Alec.

-Sono qui infatti perchè volevo far leggere a Magnus la lettera che gli ho scritto- fece il vampiro. Lo shadowhunter notò solo allora che aveva un foglio in mano.

-Non credevo fossi il tipo di ragazzo che si dichiarava con una lettera dolce- ridacchiò Alec.

-Da' qua, avanti- disse Magnus, allungando la mano e afferrando il foglio.

-... e non sapevo nemmeno che tu fossi un consulente matrimoniale- continuó il ragazzo rivolto al suo stregone.

-Sta' zitto Lightwood- brontolò Raphael. Alec sbirciò la lettera e la lesse anche lui:

Diurno,
Ti starai chiedendo perchè ti scrivo una lettera da Idris. Bene non farlo, non ha alcun senso: perchè dovete sempre farvi domande? Leggi e trova da solo la risposta. 
Ho passato giorni a chiedermi se avrei dovuto scriverti oppure no. Alla fine l'ho data vinta a questo stupido cuore immobile non più capace di provare sentimenti, o almeno così credevo. Il mio orgoglio l'ho messo da parte, anche se già so che me ne pentirò.
In sintesi, ti scrivo per dirti che mi piaci Diurno: mi piacciono i tuoi occhiali, la tua passione per i videogiochi, il tuo sguardo di terrore quando senti di avere fame e non riuscire a controllarti e quello spaesato che hai quando non capisci una delle mie splendide e comprensibili battute. 
Ma cosa cazzo sto dicendo? Sai che non lo so nemmeno io? Mi sto sentendo una stupida ragazzina innamorata, ma non riesco a dirtelo senza sembrarlo, quindi mi sono rassegnato. Spero che non scoppierai a ridere quando la leggerai, mi sentirei ferito nel mio splendido profondo. Quindi vedi di rispondere, anche un no, ma rispondi perchè altrimenti giuro che torno da qui solo per impalarti.
Tanti saluti, Raphael

Alec guardó Magnus:

-Beh, non è proprio una lettera d'amore- disse cauto Bane.

-Ma cosa dovrei scrivergli? "Ehi Simonuccio, ti scrivo per dirti che ti amo e che voglio sbaciucchiarti fino ad avere le labbra consumate", ma per favore- sbuffò Raphael frustrato.

-Oh ti prego, no! Non fraintendermi- sorrise Bane. -È molto bella, una persona che ti conosce sa quanto sia difficile per te esprimere i tuoi sentimenti, quindi credo proprio che gli piacerà.

-... davvero?- il vampiro lo guardò.

-A me è piaciuta- rispose Alec.

-Allora va bene- sorrise Raphael . -Vado a spedirla- riprese il foglio e uscì. Magnus ridacchiò:

-Quando gli piace qualcuno è così tenero, sembra un bambino.

-Già- sorrise Alec, poi si alzó stiracchiandosi -Andiamo a dormire?- chiese, e Bane annuì imitandolo. Si addormentarono stretti, con i cuori che battevano all'unisono.

Due giorni dopo Alec si svegliò perchè Magnus lo stava chiamando:

-Mmh, Magnus, cosa c'è?- borbottò il ragazzo socchiudendo gli occhi.

-Vieni, sbrigati- lo stregone gli levò le coperte di dosso e lo tirò per farlo alzare. -Muoviti- Alec si sfregò un occhio alzandosi e cambiandosi.

-Ma cosa c'è?- chiese.

-Dai, sbrigati!- ripeté Magnus e lo tirò fuori fino alla palestra. Entrarono, e Alec vide Jace.

-Jace?! Che ci fai qui?- chiese avvicinandosi.

-Non sei contento di vedere il mio bellissimo viso?- sorrise Jace, poi continuò: -Sei sparito per giorni e giorni senza alcuna spiegazione. Arrivo qui e scopro che stai insieme al Sommo Stregone di Brooklyn.

-Chi te l'ha detto?- chiese Alec arrossendo.

-Raphael- rispose Jace. -Ma comunque, sono qui. Auguri- ridacchiò e gli arruffó i capelli, poi guardò Magnus: -Trattamelo bene- lo stregone alzò le mani:

-Tranquillo, starà come un Re- sorrise.

-Ma, c'è un'altra cosa: non sono venuto qui da solo- continuò Jace.

-Chi altro c'è? Clary? Izzy?- chiese Alec, e in quel momento comparve Simon, sorridendo, coi capelli neri tutti arruffati. -Simon?!- Alec lo guardò, poi lanciò un'occhiata a Raphael, che era trasalito.

-Ciao ragazzi- il quattr'occhi sorrise, raddrizzandosi gli occhiali sul naso e guardando anche lui l'altro vampiro.

-Che ci fa lui qui?- chiese Hilky entrando in quel momento con Luke, le mani in tasca e il viso seccato. Tutti lo ignorarono, tranne Alec, a cui non era piaciuto affatto il tono con cui la fata aveva pronunciato "lui":

-Hilky, tu non c'entri nulla, e tra l'altro non conosci nessuno dei due. Quindi vattene e lasciaci stare- sibilò rabbioso, ma Magnus gli mise una mano sulla schiena per calmarlo e gli indicò con un cenno del capo i due vampiri che ancora si guardavano. Raphael osservava Simon, che ricambiava l'attenzione, imbarazzato:

-Ho... ricevuto la tua lettera- borbottò finalmente. A Raphael si colorarono le guance d'un leggero rosato:

-Non ridere- borbottò anche lui, col suo solito tono ironico.

-Non lo faccio- Simon lo guardò vagamente rosso, ma serio. -Possiamo parlarne se vuoi... cioè, parlarne da soli.

-Oh, certo, va bene- rispose Raphael, e si girò allontanandosi, aspettando che Simon lo seguisse. L'altro subito lo raggiunse, e uscirono dalla sala camminando vicini e impacciati.

^^^^^^^^^^

-Quindi...- attaccò Raphael, tutto quell'imbarazzo lo stava disorientando, e lui odiava non avere il controllo della situazione: -Quindi? Sei qui per dare una risposta a voce alla mia lettera?

-Sì, esatto- Simon fece un leggero sorriso.

-E... ?- Santiago lo guardò, gli occhi che tradivano la sua ansia.

-E allora...- Simon arrossì e distolse lo sguardo schiarendosi la voce. -E allora piaci anche a me- mormorò. Raphael spalancò gli occhi e fece un leggero sorrisetto:

-Non credere che però ora sarò sdolcinato e amorevole- disse alzando gli occhi al cielo, ma dentro di sè era felice.

-Non lo credo- ridacchiò Simon sorridendo. Continuò a camminare tranquillo nel corridoio con Santiago, quando questi gli prese piano una mano, intrecciando le dita alle sue.

^^^^^^^^^^

Alec aveva portato Jace in un posto dove dormire, tanto sapeva che Simon avrebbe dormito da Raphael.

-Allora? Mi racconti di Magnus?- Alec arrossì alla domanda del parabatai, ma raccontò tutto ciò che era successo in quelle settimane, senza riuscire a nascondere vaghi orgoglio e fierezza nella voce timida.

-Siete proprio innamorati eh?- sorrise Jace. -Devo ringraziarlo, almeno sei riuscito a dimenticarmi- Alec si immobilizzò e lo guardò: cosa... che ne sapeva lui... ? Jace notò il suo sguardo di puro terrore: -Stai tranquillo, non me l'ha detto Izzy, non ti avrebbe mai tradito così. L'ho capito, si capiva, a lei chiesi solo una conferma, anche se ne ero già certo. E un'ulteriore prova l'ebbi quando Clary arrivò: la odiavi perchè si capiva che noi ci piacevamo a vicenda, e quando ci siamo messi insieme ci sei stato male a lungo. Mi dispiace averti fatto soffrire... e sono felice che tu abbia capito che non ero io colui che cercavi- sorrise. Alec lo osservò ancora incredulo: era raro che Jace facesse discorsi seri, ma questo gli aveva regalato un calore che gli stava riempiendo il cuore in modo meraviglioso:

-Io... grazie Jace- sorrise felice, e il biondo lo abbracciò con forza:

-Tranquillo. Spero che tra te e Magnus continui in modo felice, sorridete entrambi come due ebeti- ridacchiò. Alec sorrise e proprio in quel momento qualcuno bussò, e Bane aprì la porta senza aspettare risposta:

-Alec sorride come un ebete, non io- disse indispettito, ma sorridendo.

-Oh no fidati, anche tu- ridacchiò ancora Jace, ricevendo in cambio un leggero pugno sul braccio da parte dell'altro shadowhunter.

-'Sta zitto- fece questo sorridendo e sedendosi poi sul letto che sarebbe stato del biondo. Magnus gli si sedette accanto e gli prese la mano, tenendole entrambe intrecciate sulle proprie gambe, come ormai spesso facevano. Alec arrossì leggermente, ma con davvero un sorriso da ebete sul viso.

-Allora, intanto mi spiegate questa cosa degli ibridi? Luke mi aveva accennato qualcosa- Jace si sedette sulla poltrona accanto al letto e li guardò, facendo un leggero sorrisetto alla vista delle loro mani così legate, ma senza dire niente. Magnus e Alec cominciarono a spiegargli tutto, dall'attacco di quegli esseri alla loro decisione di allenarsi di nascosto dal Conclave. -Capisco...- fece il biondo alla fine della spiegazione, pensieroso. -Ovviamente cominceremo ad allenarci anche io e Simon per aiutarvi, anche se siamo indietro...-

-Simon non farà nulla- lo interruppe in quel momento Raphael, entrando nella stanza assieme all'altro vampiro.

-Oh, ciao neodichiarato!- Magnus sorrise sghembamente. -Allora, com'è andata?

-Sei cieco o forse tutto quel trucco ti appesantisce le palpebre impedendoti di vedere, Bane?- sbuffò Santiago, mostrando la propria mano intrecciata a quella di Simon, che era rosso e guardava il tappeto come se fosse qualcosa di estremamente interessante.

-Oooh, che dolci- Magnus sorrise.

-Comunque, dicevamo: Simon non farà nulla che potrà metterlo in pericolo, ed allenarsi e combattere quei cosi rientra in questa categoria- facendo attenzione al sole, Raphael aprì l'armadio della stanza e si mise dietro l'anta, seduto su uno dei ripiani vuoti; Simon invece si appoggiò accanto a lui, senza sedersi e non badando al sole.

-Sappiamo che vuoi proteggere il tuo piccolo grande amore, ma Simon è anche il Diurno, capisci? Se si allena come stiamo già facendo noi sarà forte, un potenziale del genere non dev'essere sprecato- Magnus guardò Raphael seriamente.

-Ha ragione Raphael- disse Luke, entrando anche lui in quel momento nella stanza e sedendosi sul davanzale della finestra; Hilky invece, che lo seguiva, restò sulla soglia, appoggiato allo stipite della porta.

-Cos'è un pigiama party? Perchè tutti nella mia stanza?- sbuffò Jace.

-Perchè già eravate qui e state parlando di cose importanti, non fare il bambino- sibilò la fata, nervosa.

-Hilky, riesci a non essere sarcastico per più di cinque minuti?- Magnus lo fulminò con lo sguardo e il Seelie si zittì, ma non senza però guardare tutti male.

-Grazie mille della tua concessione, sappiamo che è stato un enorme sacrificio- sbuffò Raphael, e la fata stava per ribattere quando Simon li interruppe:

-Quindi, dicevamo, combatto o non combatto?

-No- fece subito Raphael.

-Certo- disse Magnus, contemporaneamente al vampiro.

-Ora sì che ha le idee chiare- Jace alzò gli occhi al cielo. -Raphael, Simon sa difendersi, okay? Verrà ben allenato- disse guardando Santiago, che però era ancora dubbioso.

-Mh... e va bene, si aggiungerà anche lui- cedette infine. -Ma non farai nulla senza il mio permesso, okay?- disse poi minaccioso, guardando Simon. Questo arrossì leggermente, gli piacevano tutte quelle attenzioni.

-Va bene- rispose, e Raphael sorrise.

-Perfetto- Magnus battè le mani e si alzó. -Ora non so voi, ma io sto morendo di fame.

-Qualcuno di davvero intelligente allora c'è davvero- ridacchiò Jace e si alzò anche lui. Alla fine andarono tutti quanti a mangiare insieme in sala da pranzo: Alec, Magnus e Jace si divertirono molto a guardare il palpabile imbarazzo tra Raphael e Simon, ma alla fine quei due erano dolci. Dopo pranzo andarono tutti a fare ciò che volevano, approfittando delle due ore e mezza prima dell'inizio della lezione.

^^^^^^^^^^

Raphael portò Simon nella propria camera. Erano impacciati, ma stavano bene. Simon si sedette sul letto con un sorriso e Raphael gli si mise accanto:

-Tutto bene?- Simon lo guardò.

-Sì- Raphael annuì e fece un piccolo sorriso. -Stavo solo pensando che... beh, sono felice.

-Oh...- Simon arrossì. -Oh... anche io- mormorò.

-Meglio- Raphael ridacchiò e lo guardò, poi sorrise e tornò a guardare il muro davanti a sè.

-Già, meglio- ripetè Simon, imitandolo. Restarono così, in silenzio, ma non un silenzio pesante; piuttosto un bellissimo silenzio, calmo, dove le loro mani intrecciate facevano sorridere entrambi.

-Scusa per prima. Non è che non ti ritengo in grado, anzi- Raphael si girò nuovamente verso Simon. -E che non voglio che... che ti accada qualcosa, non proprio ora che...- non finì la frase, girando la testa per l'ennesima volta verso il muro.

-Oh no, lo so- Simon sorrise, con la voce che tradiva un malcelato orgoglio: si preoccupa.

-Bene- tornò il silenzio, nessuno dei due sapeva cosa dire, finchè il Diurno non si chinò di lato e gli baciò la guancia, in modo impacciato ma estremamente dolce. Raphael restó inmobile, e subito Simon pensò di aver fatto qualcosa di sbagliato:

-Scusa, non volevo, cioè...- cominciò a balbettare, mentre Raphael si girava lentamente verso di lui.

-Smettila di blaterare- lo interruppe poi, e sorprendendo anche sè stesso si chinò e gli baciò la guancia anche lui. Simon restó stupito e lo guardò, poi sorrise rosso e felice.

-Grazie- sussurrò Raphael, poi si alzò e andò in bagno chiudendo la porta. Simon restò lì, il sorriso da ebete in faccia, a guardare il muro. Era felice, era davvero felice, Raphael... Raphael era il suo ragazzo. Davvero? Non riusciva a crederci, era così felice... si alzò in piedi e andò allo specchio appeso al muro, si sistemò i capelli, anche se non ce n'era bisogno. Era tutto così bello, così perfetto... ci era riuscito, era riuscito a far capire a Raphael ciò che provava...
E Dio, era tutto così bello.

^^^^^^^^^^

-Sono carini vero?- Alec si mise nel letto e guardò Magnus, aspettandolo.

-Sì- lo stregone sorrise e lo raggiunse sotto le coperte. -Ma noi di più- gli diede un bacio a stampo e lo strinse da dietro. Alec arrossì, ma ormai si stava abituando, e tutto ciò gli piaceva.

-Ovviamente- sorrise e chiuse gli occhi stringendo la schiena al suo petto; era bellissimo il modo in cui i loro corpi combaciavano alla perfezione, come se fossero stati disegnati appositamente.

-Sei felice Alexander?- sussurrò Magnus.

-Certo che lo sono. Non credo di esserlo mai stato così tanto- sussurrò in risposta il ragazzo, e Magnus sorridendo gli baciò la guancia lattea.

-Buonanotte Alexander.

-Buonanotte Magnus.

•CHIEDO PERDONO, NON UCCIDETEMI!
So benissimo che questo capitolo è più corto, ma era un capitolo per introdurre Jace e i Saphael, piccini miei. Spero vi sia piaciuto.
Scusate ancora per la lunga attesa e la brevità del capitolo, ma deve esserci un dato momento che mi dia ispirazione, sennò non riesco a scrivere, e purtroppo quel momento non c'è spesso.
Spero possiate perdonarmi ♡
Vi saluto, al prossimo capitolo!

Ps: scusate eventuali errori :) ♡•

   
 
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