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Autore: teddy90    11/08/2016    3 recensioni
Adelaide, per gli amici Addy, studentessa di medicina, è una superfan di Game of Thrones. La sua vita è tranquilla (forse anche troppo), i suoi genitori e i suoi amici non la fanno mai sentire sola ma lei sente che le manca qualcosa, così spesso cerca rifugio nel mondo di Game of Thrones. Ma cosa succede se misteriosamente si ritrova catapultata nel pericoloso e spietato mondo del trono di spade? Riuscirà a resistere alla tentazione di aiutare i suoi personaggi preferiti? E se interferendo cambiasse il corso della guerra per il dominio dei sette regni?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya Stark, Jon Snow, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 14 - PIANIFICAZIONI


Tre paia di occhi fissavano Addy in attesa, la ragazza da tempo stava cercando una soluzione al problema degli estranei e della guerra che stava dilagando nei sette regni e l'unico espediente che era riuscita a trovare era ricorrere all'aiuto di un altro pretendente al trono di spade.

<< So che la mia idea vi sembrerà assurda, ma è l'unica soluzione possibile, dobbiamo chiedere aiuto a Daenerys Targaryen. >>

Ser Davos e Melisandre rimasero comprensibilmente sconvolti dalla proposta di Addy, mentre Jon restò stranamente calmo, in attesa che la ragazza spiegasse il suo piano nei dettagli.

<< Lei è l'unica che può aiutarci, ha tre draghi quindi non le sarà difficile sconfiggere i Lannister, inoltre i draghi sarebbero di grande aiuto contro gli estranei. >>

<< E come pensi di arrivare fino a Meereen mia signora? >> chiese ser Davos perplesso.

<< Nello stesso modo in cui ho raggiunto Arya: con il fuoco. >>

<< Non lo so, il tuo piano mi sembra troppo rischioso. >> intervenne Jon << e se la Targaryen non fosse interessata alla nostra proposta? O se invece si rivelasse essere peggiore dei Lannister? >>

<< Dubito che esista qualcuno peggiore dei Lannister. >> rispose la ragazza strappando un sorriso a ser Davos.

<< Lady Addy mi fido del tuo giudizio perchè so che è il dio della luce a guidarti, ma non potrai di certo andare da sola, non sappiamo come reagirà la madre dei draghi alla tua proposta né se ti darà la possibilità di esporre il tuo piano. >> constatò la sacerdotessa rossa.

<< Questi sono dettagli che vaglieremo in seguito, il punto è se il mio piano vi sembra ragionevole e se è una valida alternativa a quello di Jon. >>

Dopo qualche minuto di silenziosa riflessione, in cui Addy lesse sul volto dei suoi interlocutori l'incertezza e la perplessità riguardo alla riuscita del suo progetto, finalmente qualcuno parlò.

<< Penso che il tuo piano sia comunque meno rischioso, anche se andasse male non metteremmo a repentaglio la vita di centinaia di uomini, inoltre ritengo che la soluzione di lady Addy abbia più possibilità di riuscita e poi se non dovesse funzionare potremmo sempre attuare il piano del Lord Comandante. >> disse il cavaliere delle cipolle.

<< Per una volta sono d'accordo con ser Davos. >> aggiunse Melisandre.

<< Anche a me sembra comunque la soluzione meno rischiosa. >> ammise Jon a malincuore.

<< Perfetto! Ora dobbiamo decidere solo chi verrà con me, non so quante persone sono in grado di trasportare, perciò direi non più di due. >>

<< Bene, allora io verrò con te mia signora. >> si propose ser Davos.

<< Siete sicuro ser? >> chiese Jon.

<< Sicurissimo Lord Comandante. >>

<< Bene, ora dobbiamo trovare qualcuno di cui Jon possa fare a meno e che sia abbastanza abile nel combattimento. >>

<< Verrò io! >> una voce che sia Addy che Jon conoscevano perfettamente interruppe il loro discorso.

<< Non ci pensare neanche! >> rispose Jon.

<< Diglielo anche tu Addy! >> la supplicò la piccola Stark che era rimasta nascosta per tutto il tempo ascoltando in silenzio i loro discorsi.

<< Mi dispiace Arya, ma stavolta sono d'accordo con Jon, non puoi venire con me, è troppo pericoloso. >>

<< Sciocchezze! Sapete benissimo che sono tra i migliori combattenti di Castello Nero. >>

<< Non stiamo mettendo in dubbio le tue abilità, ma se la missione andasse male perderei tre persone con abilità indispensabili per noi e non ce lo possiamo permettere. >> disse Jon poco convinto egli stesso delle sue parole.

La piccola Stark infatti non credette alle giustificazioni del fratello, forse con quelle parole sarebbe riuscito a convincere la vecchia Arya, la ragazzina che viveva a Grande Inverno con la sua numerosa famiglia e che sognava di vivere grandi avventure al di fuori di quelle mura, ma lei non era più quella bambina, purtroppo il corso degli eventi l'aveva cambiata rendendola più scaltra e cinica, perciò fissò i due ragazzi con fare minaccioso e determinato.

<< Arya cerca di capire >> disse Addy avvicinandosi a lei << io sarei felicissima se tu venissi con me, ma ci servi qui, tuo fratello ha bisogno di te. >>

La ragazza, dopo qualche attimo di riflessione, sbuffò in segno di resa ed Addy la abbracciò.

<< Inoltre ho bisogno che tu stia attenta a tuo fratello e vegli su di lui, mi fido solo di te per questo compito >> le sussurrò all'orecchio.

<< Va bene, resterò >> rispose rassegnata.

<< Direi che per stasera abbiamo discusso abbastanza >> intervenne il Lord Comandante << Domani ci rivedremo per discutere gli ultimi dettagli. >> disse congedandoli tutti.

Ovviamente Addy fu l'unica a restare nella stanza.

<< Non preoccuparti, ce la faremo. >> lo rassicurò la ragazza.

<< Tu credi? >>

<< Si, dobbiamo farcela, non abbiamo altra scelta. >> gli rispose baciandolo dolcemente sulla guancia.

Per tutta risposta il Lord Comandante la abbracciò, trattenendola tra le sue braccia per qualche minuto.

<< Come fai ad essere così fiduciosa? >> le chiese.

<< Non lo so, forse perchè l'alternativa sarebbe arrendersi e mi rifiuto di farlo. >>

I due restarono ancora abbracciati confortandosi e dandosi coraggio l'un l'altra, finchè Jon non si staccò dalla ragazza con un sospiro di rassegnazione e tornò a malincuore a lavoro sulle sue carte.

Addy lo lasciò ai suoi impegni, sperando che il suo piano scongiurasse il pericolo di un ammutinamento e che soprattutto avesse successo, portando dalla loro parte la madre dei draghi.


*****************************


Il giorno seguente Jon, ser Davos, Melisandre ed Addy si incontrarono di nuovo per discutere della missione. Cercarono di vagliare tutte le possibilità, ciò che sarebbe potuto andare storto, gli ostacoli che avrebbero potuto incontrare, provando a prevedere ogni singolo imprevisto e preparandosi ad ogni evenienza; infine, nonostante le obiezioni di Addy, Jon decise che Spettro avrebbe accompagnato lei e ser Davos nella missione. Finalmente tutti i dettagli erano stati definiti, restava solo da decidere il giorno della partenza, tutti erano concordi sul fatto che non ci fosse tempo da perdere, perciò fissarono la partenza per il giorno seguente, ovviamente Addy non era entusiasta all'idea di lasciare Jon, ma sapeva che la missione era troppo importante. La ragazza temeva che per convincere Daenerys non sarebbero bastati pochi giorni e che la questione sarebbe andata per le lunghe, perciò quella sera cenò da sola con il Lord Comandante per passare più tempo possibile insieme a lui.

La cena proseguì tranquillamente tra vino e risate, Jon non si era ancora abituato all'appetito della profetessa, non riusciva a credere che una ragazza così minuta mangiasse e bevesse quanto lui, ciò per lui rendeva ancora più gradevole consumare i pasti in sua compagnia perchè lei non aveva paura di mostrarsi per quello che era, a differenza della maggior parte delle donne che aveva conosciuto, che erano più preoccupate di mangiare in modo composto che di gustarsi i pasti. Il ragazzo però non disdegnava di prenderla in giro per il suo appetito, lo divertiva troppo stuzzicarla e scherzare con lei che non se la prendeva mai e rideva di gusto alle sue battute.

Quello che gli era sempre piaciuto di Addy era che non fingeva mai, era trasparente sia nei modi che nelle parole, e soprattutto quando parlava con lei, sapeva che stava parlando con una sua pari, in questo le ricordava un po' Ygritte, ma la bruta aveva dei modi diversi, più aggressivi, come se lottasse ogni giorno per essere considerata abile ed intelligente tanto quanto gli uomini ( e spesso anche di più ), Addy invece si comportava come se fosse un dato di fatto e non avesse bisogno di dimostrare niente a nessuno, era sicura di sé e non temeva il confronto con gli altri che fossero uomini o donne, era bello parlare con lei. Mentre il Lord Comandante rifletteva su tutto ciò, si incantò a fissare la ragazza sedutagli di fianco che parlava con lui come se si conoscessero da sempre.

Addy se ne accorse e smise di parlare.

<< Jon che hai? >>

<< Niente, stavo solo pensando che sei una gran chiacchierona e che mi mancheranno le nostre conversazioni. >> ammise il ragazzo.

<< Anche a me, anche se parlo quasi sempre io >> disse strappando un sorriso al corvo.

<< Quanto pensi che ci vorrà per portare la Targaryen dalla nostra parte? >> chiese Jon.

<< Non lo so, ma se è intelligente come credo che sia, ci metterà un po' per decidere, sarebbe una stupida se prendesse una decisione del genere senza prendersi il tempo necessario per analizzare i pro e i contro della nostra proposta. >>

<< Giusto.... Speriamo solo che non ci metta troppo. >>

L'atmosfera si era subito appesantita e la tristezza prese il sopravvento sull'allegria che fino a quel momento aveva pervaso la stanza.

Addy si rifiutava di passare la loro ultima serata prima della partenza all'insegna della malinconia, voleva che si divertissero perchè non sapeva dopo quanto tempo si sarebbero rivisti e voleva portare il ricordo di quella serata con sé per rievocarlo quando si sarebbe sentita sola a Mareen. Così decise di interrompere quel momento triste cambiando discorso e scherzando sul fatto che per un po' avrebbe annoiato il povero ser Davos con le sue chiacchiere, ovviamente il Lord Comandante rise della sua battuta replicando che provava molta pena per il povero ser e l'atmosfera divenne subito più distesa. Jon la guardò con gratitudine comprendendo le sue intenzioni, il suo sguardo si incatenò a quello della ragazza e le accarezzò la guancia dolcemente, avvicinando il suo viso a quello di Addy. I loro nasi si sfiorarono ed Addy sentì il respiro caldo di Jon sul suo viso prima che lui la baciasse con passione, la ragazza ricambiò ovviamente il bacio abbracciando il Lord Comandante e intrecciando le dita nei suoi capelli corvini. Tra le sue braccia si sentiva sempre come se fosse a casa, come se quello fosse il posto a cui apparteneva e ogni dubbio, ogni preoccupazione sparivano all'istante, sostituiti dalla consapevolezza che nonostante tutto si appartenevano a vicenda e nient'altro al mondo contava.



Salve ragazzi!

Mi scuso tantissimo per il ritardo, ma ho avuto alcuni problemi tecnici. Questo capitolo è un capitolo di transizione e perciò non è lunghissimo, ma spero che vi piaccia. Fatemi sapere cosa ne pensate!

Grazie a tutti quelli che hanno recensito lo scorso capitolo e a coloro che seguono la mia storia. Lo so che vi ho fatto penare un po', ma spero che continuiate a leggere ciò che scrivo.

A ptresto!

Teddy90


  
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