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Autore: Dragon gio    19/08/2016    3 recensioni
Raccolta Stucky Superfamily con Peter Parker.
Peter era steso su un tavolo di acciaio, legato mani e piedi, mezzo nudo, il viso privo di maschera.
Era così pallido e immobile, che perfino il cuore di Bucky sussultò a quella vista.
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Steve Rogers
Note: Movieverse, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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The Soldier, The Captain & The Spider
Thunderstorm
 
 
Dovevano essere le tre del mattino, all’incirca, quando quel tremendo boato fece ridestare con violenza Bucky dal suo sonno. Spalancò gli occhi, vitrei, scattando per istinto seduto, scrutando nell’oscurità della camera per capire da dove provenisse quel suono.
La camera da letto venne invasa da una luce, istantanea e fugace, seguita poi da un altro rimbombo che fece eco nell’appartamento. Spostò lo sguardo confuso sulla finestra, rendendosi conto che si trattava solo di un temporale in arrivo.
Aveva ancora il cuore in gola quando si rimise giù, sbattendo nervoso la testa sul cuscino. Non che fosse un tipo pauroso, ma suoni violenti e luci improvvise nel cuore della notte, lo riportavano con la mente alla guerra. Di tutti i ricordi che desiderava recuperare, quelli legati al suo periodo al fronte erano gli unici di cui avrebbe fatto volentieri a meno.
 
Si girò fra le lenzuola, inquieto, per circa cinque minuti, prima che Steve gli si facesse vicino, abbracciandolo gentilmente.
« Bucky, è solo un temporale, non temere… » Disse con voce assonnata, posando poi le labbra sulla schiena nuda del soldato. Ma, sentendo il compagno ancora così teso, si tirò un po’ su per poterlo guardare in viso.
« Buck… »
Il grugnito in risposta, giunse molesto alle orecchie di Steve quasi quanto il fragore del tuono, seguito poi dallo scroscio violento della pioggia.
« Odio i temporali. » Asserì piatto Bucky, facendo nascere in Steve un sorriso spontaneo. Arresosi al fatto che, il fidanzato non lo avrebbe fatto dormire se non lo calmava in qualche modo, escogitò una strategia diversiva.
« Ti preparo del latte caldo. »
« Non sono un poppante, Steve! »
« No, ma l’ultima volta che hai avuto un incubo ha funzionato! »
Il soldato, per tutta risposta, si girò offeso, dando nuovamente le spalle al biondo. Steve intanto se la rideva allegramente, mentre si dirigeva in cucina per preparare il latte.
 
Passando davanti la camera di Peter, si rese conto che la luce era accesa. Bussò lievemente alla porta lasciata semi aperta « Peter? »
Il ragazzino era nel letto, intento a giocare con il suo cellulare. Quando vide Steve entrare sollevò lo sguardo su lui.
« Ciao. »
« Ehi, tutto bene? Come mai sei sveglio?! Anche se domani non hai scuola, dovresti riposare. »
« Sto bene, non temere. E’ colpa del temporale, mi ha svegliato e ora non riesco più a dormire! »
« Capisco. Io sto preparando del latte caldo, ne vuoi un po’? »
Peter parve rifletterci un paio di secondi, prima di sorridere timidamente e fare un cenno positivo con il capo.
 
Quando Steve ebbe raggiunto il cucinotto, recuperò il cartone di latte dal frigo e lo versò tutto in un padellino capiente, che mise poi sul gas. Attese che fu abbastanza caldo e lo versò, con cura, in due tazze. Recuperò il pacco di biscotti dalla credenza e si diresse dai suoi ragazzi.
« Peter, vieni. » Affermò il capitano, passando dinanzi la cameretta di Peter. Gli fece cenno di seguirlo e così il ragazzino fece. Una volta giunti nella stanza di Steve e Bucky, accese la luce, provocando l’ennesimo brontolio da parte di quest’ultimo.
« Il tuo latte, Buck! » Esclamò il biondo porgendo la tazza fumante al compagno. Bucky, con la sua proverbiale pigrizia, si mise a sedere lentamente, sbuffando.
« Perché Peter è qui?! » Chiese poi notando la presenza del ragazzino.
Peter, ignorando bellamente il malumore di Bucky si  andò a sedersi accanto a lui e, Steve, tornò dal suo lato del lettone.
« Credo sia una sorta di riunione famigliare, a base di latte e biscotti! » Affermò Peter, ridacchiando appena. Steve posò davanti a loro il pacco di biscotti con cereali e cioccolato, ghignando « Mi raccomando però, non facciamo briciole! Se no poi mamma Buck si incazza! »
« Chiamami ancora mamma e ti spacco quei bei dentini, Steve. »
« Oh no, Captain America sdentato è una visione orribile! Non farlo Bucky, ti prego! Per il bene di tutte le fanciulle d’America!! » Trillò fintamente disperato Peter, provocando così le risate generali dei presenti.
 
Passarono i seguenti minuti a divorare biscotti e bersi il latte, sotto gli occhi divertiti di Steve. Fuori intanto imperversava una vera tempesta d’acqua e vento, nel tipico stile dei temporali estivi.
« Vedo che avete gradito! »
Steve si preoccupò di togliere le tazze, ormai vuote, e salvare il pacco di biscotti, prima che finissero tutti e lui rimanesse senza per far colazione.
« Sì, però non ho ancora sonno… »
« Nemmeno io. » Ammise atono Bucky, le braccia incrociate al petto e un adorabile broncio sul viso.
« Perché non guardate un po’ di tv? Magari vi viene sonno! »
I due si guardarono negli occhi e, con tacito assenso, Peter afferrò il telecomando e accese la tv. Steve nel frattempo, tornò in cucina dove lavò le tazze poi, prima di tornare a letto, fece un salto in bagno.
 
Quando rientrò nella stanza, si rese conto che i due erano crollati. Gli venne voglia di esclamare “ma quanto tempo sono stato in bagno” ma preferì tacere invece. Lui, al contrario di quei due guastafeste, aveva un sonno dell’accidenti e non vedeva l’ora di potersi coricare di nuovo. Visto che Peter si era allargato, occupando più spazio del dovuto, il povero Steve dovette accontentarsi di rimanere a bordo letto.
Terribile fu rendersi conto che ora era lui ad non avere per niente sonno. Sospirò, rimanendo a osservare annoiato il soffitto, in lontananza il temporale che andava pian piano scemando.
 
« Domani voi due me la pagherete… » Ringhiò a voce bassa rivolto verso Peter e Bucky, anche se non era realmente arrabbiato con loro. Sorrise invece, prima di socchiudere le palpebre, l’ultima immagine che gli rimase impressa, furono i volti sereni di Bucky e Peter che dormivano profondamente uno accanto all’altro.
 
 
*******************
 
Salve a tutti!! Chiedo scusa per questo grande ritardo, ma l’estate, le ferie etc, mi hanno tenuta lontana da questi lidi! XD Ringrazio come sempre immensamente tutti coloro che stanno seguendo e commentando questa raccolta, mi fate davvero felice, GRAZIE di cuore!!!
 
E niente, visto che ho già pronti altri capitoli (son solo da correggere) cercherò di non far passare troppo tempo questa volta, promesso!
 
Tanti bacini sparsi a tutti
Giò ♥
  
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