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Autore: _fioredineve_    20/08/2016    2 recensioni
Non avrebbe più visto il giorno ma solo la notte.
Non avrebbe più visto i colori, ma solo il nero.
Non avrebbe più visto i volti delle persone a lei care, poteva solo immaginarli.
Lei che odiava il nero era costretta a viverlo.
La bambina spensierata e felice che era stata per quei dieci anni ora non c'era più.
Hermione Granger aveva perso tutta la sua allegria e innocenza alla sola età di dieci anni.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, George Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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19 19. Remember the time

Stare fermo, per l'ennesima volta, in quella sala d'aspetto stretta e tremendamente bianca lo innervosiva.
Dopo la notte trascorsa a casa di Hermione cercando di rassicurarla, percepiva l'ansia che aveva tenuto dentre di sè fino a quel momento. Osservò l'esile figura di Hermione che tremava, la madre che le stava accanto stringendole la mano. Quanto avrebbe voluto essere di un supporto maggiore in quel momento, ma gli riusciva impossibile.
"Signorina Granger..." il medico vestito con il suo lungo camice uscì dalla stanza adiacente chiamandoli, la ragazza si alzò velocemente spaventata, tremava ancora, così come sua madre, al suo fianco arrivò il padre "... prego, entri pure insieme ai suoi genitori" sospirò, lui non sarebbe entrato, preferiva lasciare quel momento solo a loro tre, anche perchè la forza di essere tra le prime persone a dover assistere a ciò gli mancava, aveva paura del risultato finale, aveva bisogno di più tempo per prepararsi a un'eventuale riuscita o una totale delusione da parte di questo intervento.
"Fred, tu non vuoi entrare?" chiese gentilmente il signor Granger, ultimamente avevano stretto un buon rapporto, non sembrava più trattarlo come il resto dei compaesani, era più caldo, più vicino "Preferisco lasciare questo momento a voi" disse sorridendo e cercando di mantenere un tono calmo.
Fortunatamente nessuno insistè nel farlo entrare con loro e, dopo averli visti varcare la porta, tirò un sospiro di sollievo poggiandosi al muro, chiuse gli occhi lasciandosi andare del tutto alla parete fredda.
Il cuore sembrava impazzito, ma ne era sicuro, Hermione sarebbe riuscita a vedere, di nuovo.
Ma aveva paura appunto per questo, e se si fosse allontanata?
Se non avesse avuto più bisogno di lui?
Cosa avrebbe fatto? Cosa avrebbe pensato?
L'avrebbe riconosciuto una volta uscita da lì?
Passarono vari minuti, piano piano si accumulavano, l'attesa era interminabile.
Dopo una mezz'oretta abbondante uscirono da quella stanza, Hermione aveva gli occhi rossi, aveva pianto sicuramente, così come i genitori, ma entrambi sorridevano entusiasti. La ragazza si guardò intorno, il cuore iniziò a correre più veloce di prima una volta incrociati i loro sguardi, mosse le labbra, sussurrando appena qualcosa, così come il padre mentre si avvicinavano a lui "Allora..." imbarazzato si portò una mano dietro alla nuca smuovendo un bel po' la capigliatura facendola apparire più ribelle che mai , la ragazza gli si gettò al collo piangendo e bagnando appena la sua felpa grigia "Oh Fred..." l'aveva riconoscio sul serio, sorridendo la strinse, il profumo di talco dei suoi capelli lo stordì appena.
"Andiamo a dare la bella notizia agli altri?" furono interrotti dal padre e quasi si sentì in imbarazzo "Sì"

Durante tutto il tragitto per arrivare a casa Hermione indossò gli occhiali da sole, ma ciò non le impedì di osservare tutto quello che la circondava, sembrava come una bambina durante la sua prima gita scolastica in un posto sconosciuto. Non aveva mai visto un sorriso così acceso e innocente sul viso della ragazza, il cuore gli si scaldò mentre la osservava.
Arrivati davanti alla veranda della casa dei Granger c'erano tutti - ma proprio tutti - ad attenderla. Tra loro c'era anche Draco in compagnia di Luna che gli stringeva con dolcezza la mano. Fred non era mai stato capace di riconoscere i sentimenti dei ragazzi pur essendo uno di loro, ma a guardare Draco capì che quella stretta non gli dava nessuno fastidio.
Una volta entrati in casa tutti le si gettarono addoso e lui rimase lì, in disparte.
Si sentiva inutile in quel momento, del tutto inutile pur sapendo che Hermione teneva a lui. Ma loro erano i suoi amici, quelli che più di qualsiasi altra persona - all'infuori dei genitori - le sono stati accanto.
Si accomodò sul divano tirando un sospiro, nonostante quel senso di impotenza, quel senso di inquietudine che provava, non se ne sarebbe andato da lì, sarebbe rimasto al suo fianco.
Lui non voleva lasciarla sola, nonostante adesso fosse felice.
Aveva capito che la sua felicità era tornata solo dopo averla conosciuta, dopo averle parlato.
Questa volta non avrebbe permesso a niente e nessuno di portare via quel qualcosa, quel qualcuno per lui così speciale.
"E tu, Fred?" la domanda gli arrivò ovattata alle orecchie, troppo preso dai suoi pensieri non aveva minimamente ascoltato le conversazioni dei presenti "Cosa...?"
"Un pigiama party, qui, questa sera" continuò Cho "Ah, sì, per me va bene" e tornò a guardare verso il basso, confuso.

Dopo aver sistemato vari piumoni da usare come materassi e alcune coperte si sdraiò guardando il soffitto, in poco tempo crollò, stanco, con le voci della sorella, di Luna e Hermione come sottofondo.

Un brivido di freddo lo svegliò, dentro casa era ancora buio, guardò fuori, le stelle erano ben visibili e luminose. Si alzò a sedere e notò che il posto di Hermione era vuoto. Si alzò stiracchiandosi, molto probabilmente sapeva dove si trovava la ragazza. Prese una coperta leggera e uscì in veranda. La figura esile di Hermione era ferma sul piccolo dondolo in legno della veranda, osservava il cielo tenendosi strette le gambe al busto "Hei..." sussurrò lui spaventadola appena "Che ci fai qui?" continuò sedendosi accanto a lei e poggiandole la coperta sulle spalle, sulle gote della ragazza intravide una lieve sfumatura di rosso "Volevo vedere le stelle" rispose sorridendogli, Fred ricambiò il sorriso alzando anche lui lo sguardo verso il cielo. Le stelle erano così luminose quella sera, il cielo così sereno.
 "Fred... sei strano, cos'hai?"
Fred sussultò a quelle parole, veramente sperava di passarla liscia senza che nessuno, senza che lei, si accorgesse di questo suo stato d'animo?
Povero illuso.
"Non ho niente" disse alzando lo sguardo verso l'alto, nuovamente. Hermione gli prese il viso tra le mani e lo guardò negli occhi, perchè ora guardarla negli occhi gli faceva così male al cuore?
"Non devi mentirmi" le accarezzò la mano poggiata sulla sua guancia premendosela di più contro
"Io..." gli riusciva difficile dirle cosa provava, gli riusciva difficile guardarla.
Sospirò prendendo coraggio "Io non voglio che tu ti allontani da me" le prese le mani tra le sue stringendole "Perchè mai dovrei fare una cosa simile?" chiese lei confusa "Io... ho paura di non essere ciò che ti aspettavi, di non...."
"Sei più di quello che mi aspettavo, Fred" gli sorrise, era uno di quei sorrisi degni da fotografare e lasciare appesi in un quadro, giusto per guardarlo ogni volta ne avesse avuto bisogno.
"Non lo stai dicendo solo per non ferirmi, vero?" la voce gli tremava, che diamine gli stava succedendo?
"No, non lo dico per quello, tranquillo" la ragazza gli asciugò le lacrime dal viso, sorrideva dolcemente sia con le labbra che con gli occhi.
Fred la strinse a sè, disperate furono le parole che abbandonarono le sue labbra "Ti prego, non lasciarmi da solo"
"Ciò non accadrà mai, mai, è una promessa" e con l'aiuto del braccio libero la ragazza coprì entrambi con quella coperta, troppo grande solo per una persona.
Entrambi chiusero gli occhi, la brezza di fine estate che soffiava attraverso le chiome degli alberi, le stelle che brillavano serene nel blu della notte e quei due ragazzi fermi su un vecchio dondolo di legno a farsi compagnia, a scambiarsi promesse e speranze, tutto ciò sotto lo sguardo sereno e vigile degli amici che in quel momento fingevano di riposare nel salotto della casa.

La mattina seguente a svegliarli furono i deboli ma caldi raggi di sole, misti al continuo svolazzare e fischiettare dei passerotti alla ricerca di cibo per i propri cuccioli.

Eccomi, eggià eggià!
C'ho messo tempo, I know, but non volevo pubblicare in questi giorni, la forza manca, ho guardato una serie tv in meno di due giorni, ora sto guardando un altro anime e per di più per qualche strano motivo sono anche un po' giù di morale.
Sarà che l'estate non fa proprio per me, sarà che son pira, boh.
Anywaaaay, ho notato che guardare serie tv in lingua originale porta fuori il mio lato troppo british, se solo i miei vecchi insegnanti d'inglese lo sapessero sarebbero fieri di me.
Passando al capitolo, da come avrete intuito e letto, la prima parte è quella presa dal capitolo precedente, molto ripetitiva, ma il fatto è che era necessario per far capire cosa passasse per la testa al nostro Fred e anche perchè scrivere i suoi pensieri mi riesce più semplice.
Magari perchè in lui ho inserito più particolari riguardanti il mio carattere o perchè ho una  mentalità maschile (aiuto)
L'ultima parte l'ho scritta adesso, era indecisa sul come farla svolgere, i punti che volevo usare erano tre:
1. improvvisa dichiarazione;
2. improvviso litigio;
3. chiarimenti sul comportamento di Fred;
Penso si sia capito che abbia usato il terzo punto, non li vedo ancora pronti per il primo e il secondo era del tutto fuori luogo.
Per quando riguarda Luna e Draco, ecco... avevo pensato: e se scrivessi uno o due capitoli riguardanti solo loro?
Che ne so, un piccolo spin-off a parte, un po' come quel whatif a cui so lavorando, vi piacerebbe?
Fatemelo sapere eh.
Non ho altro da dirvi, credo, le raccomandazioni sono sempre le solite di ogni fine capitolo.
Godetevi questi ultimi giorni di agosto (agosto tende a concludersi sempre troppo in fretta) e se non mi faccio sentire entro la fine del mese ci vediamo il 1°settemb... a no, ormai ho superato il limite di età per frequentare Hogwarts...
*depressa*

Vera.
   
 
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