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Autore: strayheart00    22/08/2016    1 recensioni
Quando, in una normale giornata di luglio, Logan Stuart si era svegliato non credeva che di lì a poche ore sarebbe diventato amico di Sam Ferrari. Non si aspettava nemmeno che nel corso dei mesi avrebbe perso la testa per lei fino a consegnarle il suo cuore. E di certo non poteva mai sospettare che quella ragazza gli avrebbe cambiato totalmente la vita, facendo crollare ogni sua certezza. Peccato che nella vita niente va come ci si aspetta e il destino ha sempre in serbo qualcosa. Così Logan si ritroverà coinvolta in una storia che lo porterà a toccare il cielo con un dito per poi fallo sprofondare nel gelo dell'inferno.
*Tratto da uno dei capitoli:*
«Vieni qui e guardiamo il sole sorgere brontolo. La nostra notte folle è finita» detto questo venne di nuovo a sedersi accanto a me e insieme guardammo il sole svegliare la città che non dorme mai. E insieme al sole si svegliò anche qualcosa dentro me.
Che fosse il mio cuore?
Sam Ferrari mi era entrata dentro più di quanto mi piaceva ammettere.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Badboy vs Goodgirl '
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Marzo era arrivato e con lui il tempo instabile. Io e Sam avevamo da poco festeggiato i quattro mesi e mi sembrava di essere in paradiso. Le settimane erano volate senza che io me ne accorgessi ma non me ne poteva fregare più di tanto, con Sam ero felice e il resto dell'umanità poteva pure suicidarsi. Sam mi aveva chiesto di andare a tutte le partite della scuola, in un primo momento avevo rifiutato, poi lei si era tolta la maglia e il mio cervello era andato così in pappa che le avevo detto di sì. In quel momento le avrei donato anche un rene se me lo avesse domandato. Così per colpa degli ormoni ero finito, insieme a quella povera anima di Tom, a guardare delle stupide partite di football. Quel venerdì tutti erano più eccitati del solito e urlavano entusiasti ad ogni passaggio, anche il più inutile, che la squadra compiva. Da quello che avevo capito era una qualche specie di partita dove erano presenti degli osservatori di squadre importanti.
L' unica nota positiva di quella tortura era la pausa, ovvero lo spettacolo delle cheerleaders. Ma non accennavo nemmeno uno sguardo in direzione delle altre, i miei occhi erano incollati sul sedere di Sam. Tom al mio fianco mi tirò una gomitata  «Ehy amico ma quelli non è la madre di Sam?» mi indicò una donna seduta in prima fila. Dato che non ci vedevo bene mi alzai in piedi per assicurarmi che fosse davvero Meredith. La fortuna volle che proprio mentre mi stavo per sedere, resomi conto che era davvero la mamma di Sam, lei si alzò e venne verso di me «Logan! Che bello rivederti» esclamò felice quando mi raggiunse. Mi rialzai per baciarla sulle guancie «Meredith devo ammettere che un po' mi mancavi» lei sorrise «Anche tu tesoro. Allora sei qui per Sam vero?» annuì imbarazzato «Per chi altro sennò?» Meredith sembrò più che soddisfatta della mia risposta dato che il sorriso sul suo volto si allargò ancora di più «Sono felice di sentirtelo dire Logan, davvero» annuì di nuovo come un'automa e, visto che nessuno di noi due aveva piu niente da aggiungere, lei mi salutò «Beh è stato un piacere! Spero di rivederti domani sera» lei sorrise e se ritornò al suo posto. Tom al mio fianco scoppiò a ridere «Più imbarazzato non potevi essere, ma poi cos'hai da fare domani sera? Avevamo organizzato una cena da Char!» sbuffai e mi passai una mano tra i capelli fino a tirarli «Io ti giuro che non so di cosa stesse parlando» «Magari si è solo confusa e voleva inviare l'altro ragazzo di Sam, quello simpatico e di buona famiglia» evitai di rispondere alla sua domanda è ne feci una io a lui invece «Da quando non senti Casey?» Tom mi lanciò uno sguardo di puro odio «Da quando è salita su quell' aereo amico» il tono della sua voce era scocciato ma io sapevo bene che la partenza della bionda lo faceva soffrire. «Quando smetterai di fingere che non ti importa niente di lei?» il mio amico si stava innervosendo molto, si capiva da come muoveva sistematicamente le gambe «Quando Sam ti dirà che ti ama. Sono passati mese e ancora non te l'ha detto, io mi farei due domande Logan» lo stronzo aveva colpito nel segno e questa cosa mi fece chiudere il becco una volta per tutte. Il fatto che né io né Sam avessimo pronunciato ancora le tra importanti parole mi faceva preoccupare. Molte volte ero stato sul punto di dirglielo ma alla fine la voce non mi usciva e mi ritiravo come un codardo. Avevo paura che lei non ricambiasse e mi lasciasse e così avevo evitato in ogni modo di farmi uscire di bocca quelle paroline magiche. Il balletto delle cheerleaders terminò con un forte applauso del pubblico e, con mia somma tristezza, riniziò la partita. Questa mia sofferenza sarebbe stata ripagata da Sam, era poco ma sicuro, dovevo solo decidere in che modo vendicarmi.

****
Dopo la fine della partita ero corso verso gli spogliatoi femminili dopo aver salutato Tom che, stanco morto, aveva deciso di andare a casa. Avevo allora aspettato, da solo come un cane, per ben quindici minuti prima di vedere uscire da quella porta Sam. La mia ragazza si era buttata tra le mie braccia dandomi un bacio da capogiro, era fortunata che fossimo in un ambiente pubblico o l'avrei fatta mia immediatamente. «Ciao brontolo, se felice di vedermi eh?» le si staccò da me lanciandomi un'occhiataccia «Sei uno stronzo lo sai vero?» «Si lo so, lo ripeti piuttosto spesso» lei alzò gli occhi al cielo visibilmente scocciata «Chissà perché te lo ripeto in continuazione!» la avvicinai di nuovo a me «Mmm forse perché lo sono, ma con te molto raramente»  riuscì a farla ridere e, visto che era di buon umore, mi diede anche un bacio sulla guancia «Adesso andiamo amore! Ho talmente tanta fame che potrei mangiare un intera pizza» «Ehy! Spero che tu stia scherzando! Un intera pizza? Vuoi prendere 3 grammi?» Sam mi diede uno schiaffo sul petto «Se ingrasso tu non mi vorrai più, quindi mi tengo in forma» stava scherzando vero? Non poteva pensarlo davvero! Io ero innamorato perso di lei e il suo peso non me l'avrebbe mai fatta piacere di meno «Sam non voglio più sentirti dire certe stronzate. Per me saresti la ragazza più bella del mondo anche se all'improvviso decidessi di ingrassare 80kg». Il mio brontolo, dopo essersi presa un minuti per assicurarsi di aver capito bene, ebbe una reazione romantica delle sue saltandomi letteralmente tra le braccia «Tu...tu... Sei perfetto... Logan Stuart "il fidanzato perfetto"» non persi tempo e feci combaciare le nostre labbra, ancora e ancora. «Tutti questi complimenti faranno crescere di più il mio ego già smisurato» Sam si staccò da me per poi prendermi la mano «Questo è impossibile, il tuo ego se cresce ancora di più finirà per esplodere» la diedi un pizzicotto sul fianco facendola saltare «Non farmi male! Sto dicendo solo la verità». Alzai gli occhi al cielo e lasciai perdere l'intera questione, così senza più parlare giungemmo alla mia moto. «Logan prima di andare dovrei chiederti una cosa» mi girai a guardarla e vidi che si stava torturando il labbro. Con un solo passo la raggiunsi fino a liberarglielo dai denti «Puoi chiedermi qualunque cosa è la risposta sarà sempre si» gli occhi azzurri si Sam si addolcirono e tutta la tensione sembrò abbandonarla «Allora posso già dire a mia madre che parteciperai alla festa di domani sera» smisi di accarezzarle la schiena e spostai la mano sul suo fianco «Cosa? Che festa?» Sam provò a rendermi più docile con un bacio sulla guancia e, dannazione, ci riuscì alla grande »Un piccolo gala che ha organizzato per l'anniversario di matrimonio con papà» la osservai sospettoso «piccolo quanto?» Lei mi sorrise per poi darmi un bacio a fior di labbra «piccolo piccolo» sbuffai esasperato «ho alternative?». Sam mi saltò nuovamente tra le braccia fino a soffocarmi «Certo che no! Tutti vogliono conoscere il mio nuovo fidanzato e poi mamma vuole fare la spaccona con le sue amiche»  «Ed io cosa c'entro con questo?» Le scoccai un'altro bacio «Diciamo che mia madre ti ritiene molto... sexy... E vorrebbe mostrare a tutte che sua figlia sta con uno strafigo» scoppiai a ridere senza ritegno, quasi annaspavvo tra una risata e l'altra «Stai scherzando? Cazzo! Un esercito di milf ai miei piedi è il sogno di una vita». Sam mi diede uno spintone per allontanarsi da me, ma io subito la riportai di nuovo tra le mie braccia per poi sussurrarle all'orecchio «mmm che gattina permalosa» lei provò a divincolarsi dalla mia stretta, ma con scarsi risultati «Sam a me non interessa nessun'altra ragazza al mondo, ho occhi solo per te capisci? Da quando ti ho incontrata tu sei stata l'unica» nella mia mente aggiusi anche le parole e lo sarai per sempre. Sam mi sorrise per poi darmi un bacio degno di quel nome. Si abbandonò completamente a me come accadeva solo in camera da letto. La strinsi di più, cercando di imprimere nella mia memoria il suo corpo contro il mio. Questa cosa mi sarebbe servita per quando tutto fosse finito nel cesso e la mia unica speranza sarebbe rimasta quella aggrapparmi ai ricordi.

****

Quando dissi a Char e Tom che avrei partecipato ad un gala iniziarono a ridere così tanto che furono costretti a tenersi lo stomaco. Solamente quando entrambi cadderro dal divano con un tonfo sordo sul pavimento la smisero e iniziarono a litigare a chi sarebbe spettato il compito di vestirmi. La discussione si prolungò per ben 10 minuti mentre uno alla volta cercavano di illustrarmi le loro idee. La situazione degenerò ancora di più quando Tom, preso dalla voglia irrefrenabile di vincere, lanciò un bicchiere d'acqua su Char che, incazzata nera e totalmente bagnata, prese a rincorrerlo per casa cercando di restituirgli il favore. Alla fine la loro guerra fu interrotta dal suono del citofono e così, una Char incazzata e pesantemente sconfitta, dovette smettere di giocare e andare a rispondere da persona adulta quale non era. «Chi è?» Il tono della mia amica non poteva sembrare più infastidito di così. Nel frattempo chiunque ci fosse dall'altra parte iniziò a parlare, ma l'unica cosa che le mie orecchie percepivano era un suono indistindo. Char però sembrò fin troppo entusiasta di quella visita a sorpresa e la cosa mi fece incuriosire ancora di più. La mia amica dopo un po' riprese a parlare, ancora più al settimo cielo «Perché non mi hai chiamata? Potevo aiutarti con gli acquisti. Comunque la tua è un idea geniale, ti faccio salire subito». Prima che avessi anche solo il tempo di chiedere chi fosse al citofono Char mi anticipò «Non fare domande, tra poco vedrai è sono sicura che ti piacerà tantissimo!». Peccato che i gusti miei e di Char erano piuttosto diversi e molte delle cose che lei riteneva fantastiche in realtà per me si rivelavano essere un incubo. Perciò alle sue parole l'ansia si diffuse in tutto il mio corpo, annebbiandomi i pensieri. Sentivo puzza di guai e la cosa mi faceva sentire in agitazione. Dopo quelle che mi sembrarono ore, ma che in realtà furono solo una manciata di minuti, il campanello suonò, annunciando il nostro ospite. Char corse ad aprire e quando vidi chi si nascondeva dietro per poco non svenni «Perché siete qui mamma? È successo qualcosa? Dov'è Rachel?È perché hai tutte quelle buste?» mia madre accompagnata da un Ashley super sorridente si fece spazio in casa evitando di rispondere a tutte le mie domande. Poggiò sul divano tutti gli acquisti e poi parlò direttamente con Char «Dici che basterà?» aggrottai le sopracciglia ancora più confuso mentre Char annuiva come una che sapeva quel che faceva e lei non lo sapeva mai. «Mi potete spiegare cosa cazzo sta succedendo?» tutte e tre si girarono completamente verso di me «Come fai a non capire?» fu Tom a parlare «Sicuramente Sam avrà avvertito tua madre del galà a cui ti ha invitato e affinché tu non ti presentassi come un drogato. A quel punto tua madre ha chiamato Ashley  e sono andate a fare shopping per poi venire qui e farti cambiare look con l'aiuto mio è di Charlotte» . La mia bocca toccò il pavimento, non era possibile che Sam avesse davvero fatto una cosa del genere «Mamma dimmi che Tom dice una stronzata» quella malefica donna rise ma poi il suo sguardo si addolcì davanti al mio palese nervosismo «La madre di Sam mi ha chiamata per invitare anche me a questo galà, ma io ho rifiutato dato che devo lavorare. Tutto il resto è vero invece: siamo qui per cambiarti il look!». Quello doveva essere il mio inferno personale se davvero avrei dovuto affidare la mia vita in mano a quel gruppo di pazze, tra di loro vi era anche Tom ovviamente. Stavo per rispondere, dicendo categoricamente di no a quel folle piano ma gli occhi da cerbiatta di mamma mi bloccarono. Non potevo comportarmi da stronzo quando sapevo che questa cosa l'avrebbe resa felice e, dannazione, avevo giurato a me stesso molto tempo prima che avrei fatto di tutto per non farle perdere mai il sorriso. Così mi senti dare il mio consenso senza aver riflettuto davvero sulle conseguenze «Va bene. Facciamo questa cosa». Praticamente nello stesso istante nella stanza esplose il caos: mia madre era corsa ad abbracciarmi, Char e Tom frugavano contenti nelle buste e Ashley scattava una foto a me e mamma. Vederli tutti così contenti mi riempiva il cuore di gioia. Mi faceva star bene sapere di essere io l'artefice di tanto entusiasmo perché questo voleva significare che ero ben lontano dal diventare come mio padre. Avrei mosso mari e monti pur di non trasformarmi in lui, ma avevo sempre una fottuta paura che potesse succedere. Nessuno sapeva davvero tutti i dettagli della mia vita, nemmeno Char e Tom, perché c'erano segreti inconfessabili che avrei portato con me nella tomba. Non sapevo ancora che avrei fatto un' eccezione e raccontato quello che ancora mi dava problemi a dormire la notte. A Sam avrei aperto, da lì a un giorno, anche la parte più oscura della mia anima senza paura di essere giudicato ma bensì con la speranza di essere capito.






Angolo autrice
Mi dispiace un casino per il ritardo! Ma il mio problema è più o meno sempre lo stesso: il tempo. In questo mese è successo di tutto e non aveva mai tempo da dedicare alla scrittura. Sono appena rientrata dalle vacanze dove la notte l'ispirazione mi veniva a trovare, portandomi a scrivere e modificare fino alle 3 di notte. Spero come sempre che il capitolo vi sia piaciuto! Per quanto riguarda il prossimo farò in modo di postarlo al più presto dato che è già a buon punto.
Alla prossima!

   
 
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