Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: nattini1    24/08/2016    3 recensioni
Storia ispirata dall'undicesima stagione (in particolare leggeri spoiler per le puntate 11x04, 11x08 e 11x11; un piccolo riferimento alla 8x15), che spero divertirà ed emozionerà, sviluppata come un'originale avventura dei fratelli Winchester alle prese con un caso che potrebbe non essere nulla, ma si rivelerà vitale e catalizzante per il loro rapporto. Alcuni dialoghi sono volutamente ripresi dalla serie e rimaneggiati. Wincest.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest, Spoiler! | Contesto: Più stagioni
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

[Menomonie, Wisconsin]

 

Mentre suona al campanello della villetta ben tenuta circondata da un piccolo giardino pieno di fiori, Sam non può fare a meno di sperare che il leggero odore di birra che emana la camicia non venga notato; un uomo che odora come l'ubriaco del paese non fa una bella impressione. Si fa un appunto mentale: uccidere Dean se prova ancora a stirare le sue camicie con la birra.

Una donna sulla sessantina apre la porta. Tutta la sua persona lascia trasparire un'attenta cura: i capelli sono perfettamente acconciati e non si vede nemmeno un filo bianco, sul suo viso ci sono tracce di un trucco leggero, ma sofisticato e indossa una morbida maglia e una gonna che non sarebbe fuori posto a un evento mondano. Un po' di farina le sporca una guancia. Da giovane doveva essere stata davvero una bellezza e ora è un'elegante nonna che si prende cura dei nipoti senza rinunciare alla cura di se stessa.

Osserva con vaga curiosità i due giovani uomini che stanno davanti a lei, uno accanto all'altro, con le spalle che si sfiorano, sorride e chiede rivolgendosi a Dean: «Salve. Come posso aiutarvi?».

«Salve signora Adams, mi chiamo Steve Clement e questo è il mio amico George Fillion; l'agenzia immobiliare ci ha informati che la sua casa è in vendita; ci trasferiremo qui a breve e pensiamo che possa fare al caso nostro». Per una volta hanno deciso di non farsi passare per agenti del FBI perché il caso a cui stanno lavorando è stato archiviato come un incidente, non saprebbero trovare una motivazione sensata per indagare ulteriormente.

Il sorriso della signora, se possibile, si allarga anche di più: «Oh! Entrate! Sono certa che la troverete molto confortevole! E chiamatemi Molly».

Nell'ingresso ci sono molte foto di due bambini, un maschio e una femmina, da quando erano neonati fino a un'età apparente di circa otto anni. «I miei nipoti!» dice, senza provare minimamente a celare il suo orgoglio.

Dean alza lo sguardo e scorge i volti che ha visto nelle foto che spuntano da dietro la ringhiera della scala. Non sembrano affatto felici di vedere lui e Sam e battono in fretta in ritirata su per le scale. «Scusateli. – sospira la signora – Non sono molto contenti che io abbia deciso di vendere la casa. Da quando sono morti i loro genitori…». Scuote la testa un po' triste, poi prende Dean a braccetto e comincia a decantare tutte le comodità della casa. Intanto Sam controlla discretamente con il rilevatore EMF se sono presenti campi elettromagnetici; non sembra esserci nulla.

La signora Adams non ha ancora terminato di dire quanto sia magnifica al tramonto la vista sul giardino – «Tesoro, credimi: è stupendo quasi quanto te!» – mettendo Dean un tantino a disagio, che sentono un pesante tonfo alle proprie spalle, si girano e trovano Sam disteso per terra.

«Hei! – dice Dean, ridacchiando, porgendo la mano al fratello per aiutarlo ad alzarsi – Attento a dove metti quei tuoi enormi piedi!». Sam afferra al volo la mano che gli viene tesa e, alzandosi, si sporge rapido portando le labbra accanto all'orecchio del fratello e gli sussurra: «Ti giuro che sono inciampato su qualcosa di invisibile!».

La signora Adams si precipita a vedere se il ragazzo sta bene e, avutane la conferma, cattura di nuovo Dean e lo trascina al piano di sopra (i due cacciatori salgono le scale con molta attenzione) per mostrargli le camere da letto: «Venga con me, le voglio far vedere una cosa. Forza, si sieda sul letto, stia tranquillo non mordo, non mi è mai piaciuto. Ecco, in questa foto ci sono io a vent'anni, tanto tempo fa, prima che diventassi bella come adesso!».

Dean cerca con gli occhi Sam, implorando silenziosamente aiuto. Sam sta ridendo sotto i baffi, intimamente divertito dal fatto che suo fratello sia messo in difficoltà dalle non troppo velate avance di una donna di una certa età, che gli si è seduta accanto e non ha esitato a mettergli una mano sul ginocchio.

Alla fine, mosso a compassione, mascherando un risolino con un colpo di tosse per schiarirsi la voce, Sam domanda: «Signora Adams… – «Mi chiami Molly, la prego!» – Molly, vorremmo sapere se la casa ha qualche problema di natura tecnica da sistemare… non so, ha per caso notato strani rumori, cali di tensione, luci che vanno e vengono, improvvisi cambiamenti di temperatura…».

«Beh, – lei risponde – in effetti ci sono stati alcuni episodi… a volte le luci saltano, ma è di certo colpa di problemi sulla linea esterna. Ho fatto controllare gli impianti e ho una certificazione che attesta che tutto è a norma e funzionante».

Dean, riuscito a sfuggire alle grinfie della sua nuova fan, approfitta del momento in cui Sam la tiene impegnata per entrare in bagno. Inizialmente gli sembra che sia tutto a posto, poi, improvvisamente, lo specchio si appanna e un dito invisibile scrive: «Booo!!!» sullo specchio e dal lavandino parte uno schizzo d'acqua gelida che lo investe in piena faccia. Si gira sputacchiando, con la giacca completamente zuppa. Stavolta è il turno di Sam di ridacchiare. La signora Adams corre subito a prendere un asciugamano, con cui si prodiga subito ad asciugare Dean spiegando che non sa come sia potuto succedere.

Sam non è l'unico a ridacchiare: da una porta socchiusa i bambini si godono la scena. Anche la nonna li nota e li apostrofa con un certo piglio: «Leo, Lucy. Venite qui. Per caso voi centrate qualcosa con quella perdita in bagno?». I bambini assumono la loro migliore espressione candida: «E come potremmo? Eravamo in camera! Forse è stato Lelle!».

«Lelle?» domanda Sam.

«Il loro amico immaginario» spiega la nonna condiscendente, per nulla convinta dell'innocenza dei nipoti.

I due cacciatori si scambiano una rapida occhiata d'intesa. Nessuno dei due ha percepito un vero pericolo, ma c'è di sicuro qualcosa di strano e quei bambini non sembrano affatto sorpresi né spaventati.

«Beh, – interviene Dean – direi che abbiamo visto abbastanza, dovremmo andare…».

«Oh, ma posso offrirvi almeno una fetta di torta? L'ho appena fatta».

Ha detto la parola magica. Dean non può assolutamente resistere e si ritrova felice seduto al tavolo della cucina davanti una fetta di crostata ancora tiepida con suo fratello e i bambini, mentre la signora Adams rovista in un armadietto in basso in cerca del succo di frutta per i nipoti.

Sam lo guarda con tenerezza. Mentre mangia la torta con un appetito entusiasta, incurante della marmellata che gli cola sul mento, suo fratello ha quello sguardo rapito ed estasiato che riserva solo a Baby, alle torte e, nei rari momenti in cui riesce ad aprire il suo cuore, a lui. Istintivamente prende un tovagliolo di carta e gli ripulisce la faccia prendendolo in giro: «Dovresti cercare di non mangiare come un maiale!».

Dean non ha nemmeno finito di sorprendersi piacevolmente per la gentilezza del fratello, che la fetta di torta di Sam si solleva dal piatto per spiaccicarsi sul suo viso.

 

NdA

Mi sono divertita a scrivere questo capitolo, assolutamente ispirato ai disastri che capitano in casa mia senza bisogno di nessun essere soprannaturale. Nel prossimo capitolo arriva un bel po' di romanticismo!

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: nattini1