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Autore: CamYagamii95    30/08/2016    4 recensioni
Felicity Smoak è la vlogger del momento, tiene incollati milioni di fans a schermi di smartphone e pc grazie alla sua bellezza e alla sua parlantina. Sempre più persone da un po' di tempo le chiedono di girare una serie su consigli amorosi, su come comportarsi al primo appuntamento, come baciare, e simili.
Con chi girare questi video, se non col suo compagno di università e migliore amico, Oliver Queen?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAp 4

How To Kiss A Guy - Capitolo 4
Red Flash



- Non ci posso credere! - strillò felice - davvero tornate? - chiese incredula Felicity.
- Domani sera siamo a casa tua, cervellona - rispose dall'altra parte dello schermo Sara Lance, mentre sua sorella Laurel annuiva sorridente a quelle parole - scommetto che Star City è cambiata da quando siamo andate via... devi portarci nei migliori posti, ok? E tutto in quattro giorni -
Quando la chiamata su Skype finì, Felicity scoppiò quasi a piangere dalla gioia. Dall'altra parte dello schermo avevano parlato Sara e Laurel , le sue due migliori amiche sin da quando aveva tredici anni. Si erano trasferite entrambe per l'università - Laurel studiava legge, Sara un'accademia non meglio precisata - e così si vedevano raramente e per poco tempo.
Erano sempre state molto diverse, ognuna con le sue passioni e il suo temperamento diverso, ma nessuna di loro aveva mai giudicata l'altra, si erano sempre sostenute durante gli anni più difficili, l'adolescenza, avevano superato insieme verifiche a sorpresa e cotte impossibili. Felicity aveva sofferto moltissimo quando entrambe l'avevano abbandonata e non aveva più trovato nessuno com cui costruire quel rapporto.
Era felicissima di vederle, e la sua speranza era che quei giorni insieme le facessero dimenticare per un po' di Oliver.

La sera dopo, Felicity aspettava impaziente le due ragazze a casa sua. Sarebbero passate di lì, per poi andare al Red Flash, un nuovo locale molto alla moda in quel momento.
Per l'occasione Felicity aveva indossato un abito blu e delle scarpe molto alte e dello stesso colore. Ormai metteva i tacchi così spesso che con le scarpe basse si sentiva a disagio.
Poco dopo le ragazze bussarono alla porta. Anche le sorelle Lance erano molto eleganti, Laurel vestiva di rosa e Sara di rosso, a tema col locale. Nonostante ciò, non esitarono un attimo ad abbracciarsi strette.
Dopo essersi sciolte dall'abbraccio, Felicity le condusse in auto. E lì, mentre lei guidava, iniziarono a chiacchierare: di studi, di problemi di cuore, di progetti, come una volta.
Sara, a quanto pareva, era quasi vicina a laurearsi all'accademia, e aveva "qualcosa" con un eterno indeciso peggio di lei, un certo Leonard.
Laurel stava studiando per la sua seconda laurea e si vedeva con una ragazza. Guardò titubante Felicity, evidentemente aspettandosi un'opinione negativa, ma l'altra le chiese semplicemente altri dettagli.
E alla fine toccò a lei: raccontò degli studi, che procedevano a rilento a causa del canale YouTube, che invece andava benissimo e aveva bisogno di essere seguito e curato, e poi raccontò anche di Oliver.
- Oliver? Oliver Queen? - chiesero contemporaneamente, incredule, le sorelle Lance.
- Okay, prima che cominciate "il discorso", non è come pensate voi. Siamo diventati amici perchè abbiamo delle lezioni in comune e a dirla tutta sono io che ho fatto una cazzata -
Le ragazze provarono a replicare, ma nel frattempo erano arrivate al Red Flash. Fasci di luce filtravano da dentro, e il colore non lasciava dubbi sul perchè fosse stato scelto quel nome per il locale.
Parcheggiarono lì vicino ed entrarono. Il locale era in stile minimal, come piaceva a loro, tutto rosso e nero. C'era un bar che serviva aperitivi, con bevande alcoliche e non, sedie e tavoli molto alti e più in là la pista da ballo, su cui tutte e tre non vedevano l'ora di scatenarsi. Tra l'altro, la pista era molto affollata, e Felicity non vedeva l'ora di gettarsi nella mischia e magari di conoscere anche qualcuno di interessante.
- Venite - disse, a voce alta per farsi sentire sulla musica - vi offro qualcosa -
Si sedettero ad un tavolino libero e poco dopo ordinarono. Stavano guardando divertite e frementi la pista, quando un ragazzo si avvicnò a loro.
- Scusate, sapete dov'è il bagno? Mi sento un po' strano...
Felicity negò, spiegando che erano nuove lì.
- Capisco... Oh, come gira la testa... Se fossi più sobrio potrei calcolare la velocità... Ma se fossi sobrio la testa non mi girerebbe... Che paradosso.
Felicity lo afferrò appena in tempo. Non gli serviva calcolare la velocità, dal fatto che il ragazzo stesse per cadere aveva intuito che, beh, la testa gli girava ad una velocità almeno buona.
- Sapete, se non fossi così brillo questa sarebbe una buona tattica per abbordare gente. Sai, con te ci proverei - continuò a sproloquiare lui, rivolgendosi a Felicity.
Le ragazze ridacchiarono, e Felicity si ritrovò ad arrossire. Sebbene fosse alquanto alticcio, il ragazzo che aveva seduto accanto era molto carino. Chissà se da sobrio era più garbato.
- Okay - disse, scacciando quei pensieri dalla testa e prendendo la situazione di petto - come ti chiami e con chi sei qui? -
- Uhm, allora, se non sbaglio mi chiamo Ray e... sono qui con dei tizi che conosco appena dell'università. Uno è vestito di verde. Ha una camicia verde. Che cavolo di colore è il verde? -
- Tenetegli compagnia mentre io cerco il tipo vestito di verde - disse Felicity alzandosi e dirigendosi verso la pista da ballo. Non era per cercare uno sconosciuto che aveva desiderato in pista, ma tant'è.
- Ehi - strillò Ray - dici a quel tipo che non ci prova con te, capito? Quello è un donnaiolo. C'ero prima io! -
Felicity si allontanò, ignorandolo, mentre le ragazze ridevano.
Appena fu in pista, capì che l'impresa in cui si era cacciata era disperata. La musica era fortissima e la luce spariva a intermittenza, non avrebbe mai trovato il tipo con la camicia verde. E che gli avrebbe detto, poi?
Mentre si guardava attorno, qualcuno le afferrò il braccio.
- Ehi! - disse, sorpresa. Fu però ancora più sorpresa quando vide che a tenerla ferma era Oliver, e ancora quando vide che aveva una camicia verde.

   
 
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