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Autore: Albusseverus1996    31/08/2016    1 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa fosse successo se Silente avesse scoperto e distrutto tutti gli Horkruks creati da Lord Voldemort uccidendolo prima della notte del 31 Ottobre 1981 nella quale morirono Lily e James Potter? Non vi siete mai chiesti come sarebbe diventato Harry se fosse cresciuto dall'uomo Re degli scherzi qual'era suo padre e la donna forte e coraggiosa che era Lily? Se così fosse questa Fan Fiction è giusta per te.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Note:
Salve a tutti e benvenuti al primo capitolo di questa Fan Fiction
All'interno di questa storia vedrete un Severus Piton, sotto un altro aspetto
La Rowling ci ha impiegato 7 libri per farlo rivelare l'eroe che, con il suo coraggio,
ha reso possibile la definitiva sconfitta di Voldemort.
Io l'ho rivisitato in una maniera diffrente ma ve lo lascio scoprire da soli
Buona lettura dal vostro
Albusseverus1996
 

LA CADUTA DEL SIGNORE OSCURO


Correva l'anno 1981. Erano tempi bui quelli per il ministero della magia inglese, mentre i babbani, inconsapevoli, ascoltavano felici le canzoni dei Beatles, Rolling Stones, Clash e delle moltissime band che durante gli anni 60, 70 e 80 divennero famose a Londra, si stordivano con droghe e alcool e professavano la pace con manifestazioni a volte molto eccentriche, i maghi e le streghe combattevano una guerra contro uno dei maghi oscuri più potenti e malvagi di sempre, Lord Voldemort e i suoi seguaci chiamati Mangiamorte. Quel pazzo uccideva ogni giorno più babbani e maghi che si opponevano al suo potere. La sua politica era molto semplice: soggiogare babbani, nati babbani e mezzosangue facendo sì che fossero solo i maghi purosangue a governare il mondo sia magico che non. Una società segreta, chiamata Ordine della Fenice fondata niente meno che da Albus Silente, cercava di limitarlo e di sconfiggerlo, fin adesso, senza ottenere grossi risultati non considerando un paio di arresti e una ventina di mangiamorte uccisi. L'ordine era formato per lo più da Auror e impiegati del ministero, compresi James e Lily Potter, Sirius Black, Remus Lupin e Peter Minus amici dai tempi di Hogwarts. Il 22 settembre era stata fissata una riunione straordinaria nella sede dell'ordine così James evocò tre cervi e li mandò ai suoi amici informandoli di vedersi vicino all'entrata del San Mungo e che, successivamente, si sarebbero avviati insieme alla riunione. Alcuni minuti dopo un lupo e un enorme cane fecero capolino nel salotto dei Potter rispondendo positivamente alla richiesta di James, Peter invece da qualche tempo era scomparso nel nulla e vani erano stati tutti i tentativi di ritrovarlo. Il giorno della riunione arrivò e James e Lily, dopo aver portato il loro figlioletto di appena un anno dai genitori di James, si smaterializzarono insieme verso il luogo concordato in precedenza con i loro amici e colleghi.
"Ciao Ramoso. Non ricordo un tempo in cui non ci siamo visti per una settimana intera sai? Come sta il mio figlioccio?" disse Sirius rivolgendo un sorriso radioso al suo migliore amico prima di abbracciarlo.
"Lo so Felpato è che Silente sta diventando paranoico. Non mi fa uscire neanche per andare a lavoro, sto impazzendo fratello". James non era mai stato un tipo da starsene dietro una scrivania o da barricarsi in casa per evitare il pericolo
"Non fa uscire nessuno dell'ordine se ti può consolare. Sono due settimane che i Mangiamorte stanno tranquilli per questo che è preoccupato. Non è mai successo da quando sono usciti allo scoperto che non attaccassero nulla per così tanto tempo. Comunque notizie di Peter?" Disse Lupin visibilmente preoccupato "No. Gli ho mandato un messaggio via Patronus ma non ho ricevuto risposta. Può essersi solo nascosto, lo sappiamo tutti che ha tutte le qualità di questo mondo ma che il coraggio non è mai stata una di queste" disse James senza essere troppo convinto
"Sicuramente sarà così Lunastorta non ci pensiamo. Quando tutto finirà tornerà da noi. Adesso andiamo oppure Malocchio potrebbe ucciderci se dovessimo arrivare ancora una volta in ritardo"

Si avviarono verso uno dei quartieri più anonimi e pericolosi di Londra luogo dove si trovava la base dell'ordine. Si fermarono davanti una casa all'apparenza diroccata con crepe sulle pareti. Gli infissi mancavano completamente e, da un apertura che avrebbe dovuto essere la porta, fuoriusciva un odore pestilenziale. Non c'era anima viva come al solito e James, dopo aver estratto la bacchetta, colpì una delle poche pareti ancora in piedi per tre volte e sussurrò una strofa di Yellow Submarine e, all'istante, il muro si illuminò e, una voce incorporea che somigliava molto a quella del preside di Hogwarts, li invitò ad entrare.
"Oh per Merlino, anche Silente con i Beatles?" disse Lupin tra l'esasperazione e il divertimento
"Sono il massimo Lunastorta, fattene una ragione" rispose Sirius dando una pacca sulla spalla all'amico.
Una volta entrati si diressero nella sala riunioni dove, davanti la porta, trovarono ad aspettarli Malocchio Moody
"Sono tutti già dentro. Andiamo avremmo dovuto iniziare già da 5 minuti" lanciò un occhiata torva al gruppo prima di entrare nella sala. James e Sirius si guardarono sghignazzando e lo seguirono.
Tutti i membri dell'Ordine erano presenti, a partire da Sturgis Podmore finendo da Amelia Bones e Dorcas Meadowes. James non si accorse subito della presenza dell'uomo da lui più odiato tra tutti, forse anche più di Voldemort stesso, che sedeva accanto a Silente. Sentì la mano di Lily stringere con più forza la sua e, quando il suo cervello, dopo il blackout iniziale, tornò nuovamente a funzionare, iniziò a sbraitare
"Cosa ci fa Mocciosus qui Albus!?!? É un mangiamorte per Godric. Portarlo nella nostra sede? Sei impazzito per caso?"
Era furioso. La moglie cercava di calmarlo ma senza successo
"James, ha delle informazioni che saranno di vitale importanza per noi. Ti prego di ascoltarlo e di non attaccarlo almeno per il momento. Mi ha chiesto asilo e io dò sempre una seconda opportunità. Adesso siediti per piacere" James obbedì ma i suoi occhi erano pieni di rancore e rabbia nel guardare il volto di Severus Piton. Sirius non era da meno. Non aveva proferito parola alla vista dell'uomo ma un ringhio basso e costante, faceva fremere le sue labbra.

"Bene, possiamo cominciare allora. Questo è Severus Piton, uno dei mangiamorte più vicini e apprezzati da Lord Voldemort. Il signor Piton ha origliato una profezia fatta dalla nuova professoressa di Divinazione di Hogwarts alla Testa di Porco e, ovviamente, è corso a riferirla al suo padrone ignaro delle tragiche conseguenze della sua azione
. Credo che il racconto adesso debba continuarlo tu Severus, non tralasciare nulla per favore" il mangiamorte annuì e si alzò sotto gli sguardi assassini di James e Sirius e quelli disgustati del resto dei membri dell'Ordine. Piton si schiarì la voce e iniziò
"La profezia, almeno quel poco che sono riuscito ad origliare prima che Aberfort mi cacciasse a calci dal locale, parlava di un bambino nato alla fine del settimo mese e che, sarebbe riuscito a eliminare per sempre il signore oscuro. Sono terribilmente dispiaciuto del gesto che ho compiuto anche perché Voldemort crede che il bambino in questione sia Harry Potter" calò il silenzio.
James, Remus, Sirius e Lily rimasero a bocca aperta senza riuscire a proferire parola. Il primo a riprendersi dal torpore, fu Sirius che si alzò estraendo la bacchetta puntandola al petto del mangiamorte.
"Tu, lurida serpe, hai condannato a morte il mio figlioccio? Giuro sulla mia vita farò tutto il possibile per renderti la tua impossibile è una promessa Mocciosus" James si alzò e fece abbassare la bacchetta a Sirius mentre Lily, ancora profondamente scossa dalla notizia, non mosse un muscolo, restò rigida sulla sedia fissando quello che, tanto tempo fa, era stato il suo migliore amico e che, adesso, sarebbe potuto diventare il responsabile della morte di suo figlio.
"Continua" disse James con volto trasformato in una maschera senza emozione alcuna
"Alcuni mangiamorte hanno rapito Peter Minus, sanno che è il custode segreto di casa vostra e lo stanno torturando per cercare di cavargli le informazioni necessarie affinché l'incanto Fidelius si spezzi. Ovviamente quando è toccato a me torturarlo ho cercato di curarlo e di incoraggiarlo a non cedere, sarebbe stata troppo sospetta una sua fuga. Non so quanto possa reggere comunque Bellatrix adora torturare ed è anche molto brava a farlo. Silente mi ha chiesto di continuare a stare tra i mangiamorte, passando informazioni all'ordine e io ovviamente ho accettato. Non so se riuscirò mai a saldare il debito che ho con la comunità magica ma ci proverò" terminò e si sedette mentre Silente fece il gesto contrario per prendere la parola
"James, Lily, per il momento continuerete a vivere a casa vostra, se l'incantesimo si spezzerà lo sapremo subito per adesso non correte rischi"
"E Peter, Albus? Dobbiamo aiutarlo o lo uccideranno" lo interruppe Sirius
"Purtroppo non possiamo far nulla per lui. Sappiamo che è rinchiuso al maniero dei Malfoy ma ci sono troppi mangiamorte di guardia, verremo massacrati".

La riunione continuò normalmente. Stabilirono i turni di guardia come al solito e che, se ci fossero state novità importanti, le avrebbero ricevute via Patronus. Uscirono tutti, James e Lily tornarono dal figlio, Sirius al suo tempio da single e Remus da suo padre. Restarono solo Silente e Piton nella sala ormai sgombra
"Severus, che hai scoperto di tanto importante da presentarti a tutto l'ordine della fenice?" Disse Silente tranquillo
"Sono sicuro di aver scoperto perché l'oscuro signore è così sicuro di non poter morire. Ha creato 5 Horcrux e ne ho individuati 4. Silente distruggiamoli e sarà finito" disse eccitato Piton
"Come hai fatto a scoprire una cosa del genere?" Silente sembrava quasi ammirato
"A volte ne parla con noi pensando sicuramente che fossimo troppo stupidi per collegare le sue parole agli Horcrux. Dice di non poter morire, di aver oltrepassato tutti i limite che la magia pone. E poi la morte di Regulus Black mi ha aperto gli occhi. Ho sentito il signore oscuro che gli chiedeva se avesse potuto portagli il suo elfo domestico per testare le protezioni poste ad un oggetto a lui caro. Quando Regulus tornò sembrava sconvolto ma non riuscì a chiedergli alcunché. Sparì nel nulla e la famiglia Black due giorni dopo ci informò della sua morte comparsa sull'arazzo magico della famiglia. Mi sono presentato a casa loro con la scusa di fare loro le dovute condoglianze e ho trovato questo, ce l'aveva l'elfo" disse mostrando un medaglione che Silente conosceva bene. Dopo averlo esaminato a fondo, alzò lo sguardo verso Severus con un gran sorriso sul volto
"Severus dobbiamo trovare gli altri e distruggerli prima che Minus ceda. Solo così Lily avrà una possibilità di salvarsi, è di vitale importanza. Partiremo domani, sicuramente ci saranno delle protezioni. Hai detto di averne individuati 4 dove sono nascosti?"
"Uno è al maniero dei Malfoy, si tratta di un diario con impressi i ricordi dei suoi anni ad Hogwarts, andrò a prenderlo personalmente tra una settimana, durante il mio turno con Minus. Un altro sono quasi sicuro sia nella camera blindata dei Lestrenge, ho sentito una conversazione tra il signore oscuro e Bellatrix qualche mese fa però non saprei dire di che tipo di oggetto si tratta e proprio questa mattina, ho scoperto il terzo, si trova nella vecchia baracca dei Gaunt, è l'anello dei Peverell. Il medaglione lo abbiamo e il quinto non ho idea di dove sia" Silente continuò a fissare il volto del mangiamorte con celata ammirazione.
"Nella mia modesta opinione, la scelta del medaglione di Salazar Serpeverde, mi fa pensare che per gli altri due oggetti sconosciuti siano stati utilizzati come Horcrux, altri oggetti dei fondatori. Sappiamo per certo che l'unico oggetto arrivato a noi di Godric Grifondoro non si sia mai mosso dal mio ufficio e ciò ci permette di affermare, con una buona dose di sicurezza, che gli oggetti in questione siano, la Coppa di Tosca Tassorosso e il Diadema perduto di Corvonero. Domattina partiremo per la ricerca Severus, il tempo scarseggia dobbiamo affrettarci"

Alla lista ne mancava solo uno, il Diadema perduto di Corvonero. Silente vagava senza meta per il settimo piano di Hogwarts, Minus aveva ceduto ed era morto. Severus aveva informato l'ordine che, Voldemort, avrebbe attaccato casa Potter il giorno di Halloween, cioè l'indomani. Il preside continuava a camminare e a spremersi le meningi per riuscire ad individuare un posto nella quale Voldemort avrebbe potuto nascondere l'Horcrux. Dopo due ore di vagabondaggio, successe una cosa alquanto strana. Di fronte all'arazzo di Barnaba il Babbeo invece di un solido muro di cemento si trovava un enorme porta di mogano. Silente l'aprì curioso e la scena che si trovò davanti lo sconvolse. Una stanza, alta come una immensa cattedrale e piena fino al soffitto di oggetti persi o nascosti, durante i secoli fin dall'apertura della scuola stessa. Girovagò un po' tra le quantità impressionanti di oggetti. Il suo sguardo si posò su quelli più strani: un Carillon antichissimo con scritte runiche sul fondo, un busto di marmo dall'espressione abbastanza arcigna, alcuni galeoni stregati, un quadro raffigurante Salazar Serpeverde che continuava ad insultare la sua indole Pro-Babbani e, infine, un cassettino di legno intarsiato di pietre nere e zaffiri. Lo aprì e vi trovò una tiara bellissima. Non si rese subito conto dell'importanza vitale della sua scoperta. Solo quando vide inciso sui lati il simbolo di Corvonero capì che era l'oggetto che tanto bramava di trovare e distruggere. Quello però, come il resto dei suoi simili, fece una strenua resistenza appiccando fuoco maledetto alla stanza. Silente si salvò per un pelo e, quando riuscì ad uscire dalla sala ormai distrutta, mise il diadema che ancora si dimenava sul pavimento e mormorò
"Avada Kedavra"

La sera dopo, James e Lily erano tesissimi. Harry dormiva beato nella sua stanza e Silente, Moody, Sirius e Remus facevano la guardia alla sua porta. Era appena scoccata la mezzanotte quando sentirono dei rumori provenienti dal giardino. Era arrivato. James nascose subito la bacchetta dietro di se e, insieme a Lily, si spostarono nel salone, le cui finestre, davano un ottima visuale del giardino anche se, data l'oscurità di quella notte, c'era ben poco da vedere. Continuarono a parlare come se nulla fosse, fingendo di non aver sentito nulla. La porta di ingresso si aprì con un esplosione e nello stesso istante, Silente e gli altri membri dell'ordine scesero velocemente le scale per affrontare il tanto temuto Lord Voldemort adesso più vulnerabile che mai. Sicuramente, non si aspettava di trovare così tante persone nella casa e tantomeno di trovarci anche Silente che lo fissava con disprezzo
"Silente anche tu qui a giocare? Sarà divertente infierire sul tuo corpo una volta che ti avrò ucciso" disse ridendo, una risata senza gioia, fredda come il ghiaccio
"Tom ti dò l'occasione di redimerti, di pentirti delle tue azioni e salvaguardare quel poco di umanità che ti resta, sempre che te ne sia rimasta" disse Silente tranquillo ma dagli occhi azzurri mandava fiamme.
Tutti nella sala erano in silenzio, non avevano mai visto Silente così, incuteva terrore e anche Voldemort parse impaurito
"Tu credi di potermi fermare o addirittura uccidere Silente ma ignori il fatto che io non possa morire" in quel momento un lampo di luce verde attraversò la stanza in direzione di Silente che evocò uno scudo di cemento che parò il colpo. Iniziarono a duellare ad una velocità eccezionale. Le loro bacchette si muovevano tanto velocemente che era difficile riuscire a distinguerle chiaramente. Voldemort era in evidente difficoltà e dopo mezz'ora di una battaglia serrata finì in ginocchio ai piedi del vecchio stregone.
"Mi dispiace molto Tom, avresti potuto migliorare il mondo con le tue abilità e invece eccoti qui, dopo avergli dichiarato guerra, morire ai piedi di un altro mago come il più debole degli uomini."
Voldemort era sconvolto dalla paura di morire, disarmato e con nessuna possibilità di fuga. Si limitava a guardare il blu intenso degli occhi dell'uomo che lo sovrastava e che, tanto tempo fa, gli aveva rivelato la sua natura e garantito un posto tra i suoi simili, un posto che ben presto lui avrebbe denominato casa. Non si pentì delle sue azioni ma, la paura della morte lo fece parlare, quasi implorare Silente di lasciarlo vivere. I suo occhi rossi si fissarono in quelli blu del vecchio stregone che sorrise dolcemente prima di rispondere alle richieste del ormai non più temibile mago Oscuro
"Sei caduto proprio in basso. Implorare un babbanofilo come me di lasciarti vivere. È troppo tardi adesso Tom. Hai sprecato la tua ultima possibilità attaccandomi. Spero che pagherai per tutto il male che hai fatto una volta lasciato questo mondo. Addio Tom. Avada Kedavra".
Voldemort si accasciò al suolo. Sul suo volto vi era ancora la paura e lo sgomento di essere stato sconfitto. La sua bocca spalancata in un gridò che non ebbe il tempo di lanciare. Un uomo che si definiva il più potente mago di tutti i tempi, l'autore di centinaia di attacchi nella quale migliaia di persone rimasero uccise, giaceva ai piedi di Silente, finalmente morto.
   
 
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