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Autore: ChrisClear    05/09/2016    1 recensioni
Quando, Harry Styles timido ragazzo di pese, si scontra casualmente con un ragazzo nel bagno di un aroporto, non sa ancora quello che gli riserverà il futuro. Non ha idea che qual momento gli cambierà radicalmente la vita. Louis Tomlinson, frenetico cittadino di Londra, non immagina che le risposte che cerca siano racchiuse negli occhi verdi di un ragazzo qualunque.
Tra coincidenze e casualità, attraverso vecchi incubi e problemi attuali, riuscirà l'amore a sbocciare?
-Alcuni amori sono semplicemente quastione di un attimo.
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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LOUIS

 

Presi la jeep di Niall e mi ripromisi di fargli il pieno per farmi perdonare. Il viaggio verso l'aeroporto sarebbe durato solo una quarantina di minuti nei quali avrei avuto il tempo di porre ad Harry tutte le domande che mi frullavano nella testa, e che esigevano assolutamente una risposta. Lui nel frattempo se ne stava rannicchiato sul sedile senza guardarmi, con lo sguardo fisso davanti a se.

Le domande martellavano nella testa impazienti di avere una risposta. Chi era Gemma? La sua fidanzata? I sensi di colpa mi attanagliarono lo stomaco. Harry mi aveva parlato della sua ragazza ed io in fondo ero colui con cui la tradiva. Se fosse stata veramente lei la situazione sarebbe stata assai imbarazzante. Non avrei mai sopportato di vederli mentre si sbaciucchiavano e si sussurravano parole dolci. Dovevo parlare con Harry.

-Giusto per sapere, chi è Gemma?- chiesi cercando di non lasciar trapelare l'insicurezza nella mia voce.

Lui spostò lo sguardo dalla strada per la prima volta da quando eravamo partiti. Vidi il suo sguardo accendersi e riempirsi di amore. Quasi mi spezzai pensando che quello sguardo non era rivolto a me.

-E' mia sorella.-

Un sorriso da orecchio a orecchio comparve sulla sua faccia.

Tirai un sospiro di sollievo.

-Non pensavo che Gemma ti mettesse così tanta ansia.- mi schernì divertito.

-In realtà io pensavo che… ehm… lei fosse la tua ragazza.- ammisi balbettando rosso di vergogna. Lui iniziò a ridere talmente tanto da piegarsi in due.

-La mia ragazza si chiama Loreena.-

Il sorriso era scomparso e vidi il suo viso cambiare e diventare pericolosamente e intristirsi.

Iniziò a singhiozzare. Ero arrabbiato con me stesso per aver tirato fuori quell’argomento, mi sarei preso a pugni da solo.

-Le voglio bene, Louis. Non si merita un traditore come me, è troppo dolce.-

Lacrime salate iniziarono a scorrere sul suo viso. Non potevo vederlo così e sapere che era colpa mia. Accostai la macchina nella prima area di sosta. Non sapevo come comportarmi con lui, quando avevo provato a baciarlo si era scostato ma prima di allora non si era tirato certo indietro. Avevo paura che se avessi fatto anche solo una mossa sbagliata avrei peggiorato la situazione già precaria.

Harry sembrò riprendersi dal momento di sconforto.

-Scusami...-

Slacciò di slancio la cintura e si mise a cavalcioni su di me, lasciandomi di stucco. Quel ragazzo mi confondeva, non riuscivo mai a prevedere la sua mossa successiva.

Intrecciò le sue dita nei miei capelli e mi tirò verso le sue labbra per poi baciarmi.

Quel bacio era pieno di passione e bisogno e ben presto la situazione si scaldò.

Il mio cervello andò in tilt e d'impulso reclinai i sedili lasciando che Harry mi cadesse addosso. Non c'era un solo punto dei nostri corpi che non si toccasse. Il mio respiro si fece corto quando la sua mano scese fino ad aprire la zip dei miei pantaloni mentre con l'altra risaliva il petto sotto il mio maglione fino ad arrivare al succhiotto sulla mia clavicola. Lì si soffermò un attimo e poi prese a scivolare fino in basso fino ad arrivare pericolosamente vicino al bordo dei miei boxer. I suoi denti trovarono un punto particolarmente sensibile dell'addome e non riuscii a trattenere un gemito.

Caos.

Lo vidi tirarsi su con foga e spingersi all'indietro fino a sbattere contro il volante. Il suono del clacson risuonò nell'aria.

Maldestramente tornò sul suo sedile con le guance rosse dall'imbarazzo e uno sguardo assente sul volto. Alzai il sedile e misi in moto la macchina, l'eccitazione di poco prima aveva lasciato il posto alla frustrazione e alla rabbia. Avevo bisogno di risposte ed era arrivato il momento di fare domande.

-Si può sapere perchè cazzo ti comporti così?- sbottai, forse con troppa enfasi, impaziente di fare luce su quello che stava accadendo.

-Prima mi salti addosso, poi cerco di baciarti e tu mi respingi e adesso provi a scoparmi in una cazzo di macchina!-

Ero furioso. Lui mi guardava terrorizzato. Aveva paura di me e non potevo permetterlo, dovevo darmi una bella calmata e capire il perchè del suo comportamento senza sbraitare.

-Capisco che tu ti senta confuso, lo sono anch'io, è tutto nuovo e bisogna abituarsi. Capisco anche che tu sia in una relazione etero e che non voglia ferire la tua fidanzata. Ma non puoi usarmi come anti-depressivo. Non puoi cercarmi solo quando le cose non vanno come avevi previsto. Io non posso accettarlo.-

Non riuscì a vedere la reazione di Harry perchè eravamo finalmente arrivati all'aeroporto di Stanset, proprio davanti all'entrata, dove una ragazza si piantò davanti alla mia macchina.

E adesso che vuole questa?”

Si lanciò verso la portiera posteriore. Ero pronto ad urlare e trascinarla fuori dalla macchina quando sentii la mano di Harry posarsi sul mio braccio.

-E' Gemma.-

Fece a malapena in tempo a finire di pronunciare il suo nome che la ragazza spalancò la portiera trascinandosi dietro le valige per poi entrare nell'abitacolo.

-Certo che mi hai fatto aspettare un bel po' fratellino.-

Aveva lunghi capelli castani ed era praticamente la copia di Harry al femminile.

-Tu devi essere Liam! Mio fratello mi ha parlato molto di te ma non mi aveva detto che eri così carino- ammiccò -io sono Gemma la sorella di Harry.-

Liam? Harry diveva aver notato il mio sguardo interrogativo perchè si affrettò a spiegarmi.

-Liam è il mio compagno di stanza da quando David si è trasferito.-

David si era trasferito? Perchè venivo a saperlo solo allora?

Forse perchè ogni volta che ci incontravamo finivamo per limonare.

-Io sono Louis, un amico di Harry.- dissi a Gemma, calcando sulla parola amico. Sentii Harry irrigidirsi di fianco a me.

-Oh ma è fantastico! Harold hai degli amici!-

Mi stupii di quanto sembrava sorpresa. Misi in moto la macchina piuttosto seccato. Il tempo delle bugie di Harry era finito.

   
 
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