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Autore: _fioredineve_    08/09/2016    1 recensioni
Non avrebbe più visto il giorno ma solo la notte.
Non avrebbe più visto i colori, ma solo il nero.
Non avrebbe più visto i volti delle persone a lei care, poteva solo immaginarli.
Lei che odiava il nero era costretta a viverlo.
La bambina spensierata e felice che era stata per quei dieci anni ora non c'era più.
Hermione Granger aveva perso tutta la sua allegria e innocenza alla sola età di dieci anni.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, George Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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20 2o. Is this love...?

"Mamma, cos'è l'amore?" la donna sorrise amorevolmente, era una splendida giornata di inizio autunno, la brezza che entrava dalla finestra semi aperta della cucina era fresca e profumava di castagne "Come mai lo vuoi sapere?" la bambina sorrise scuotendo il capo facendo rimbalzare ogni suo riccio castano "Oggi la maestra ne ha parlato, ma io voglio sapere di più, quindi... cos'è per te, l'amore?" la donna posò la teglia calda sui fornelli, l'odore dei biscotti alla cannella riempì l'intera stanza, si sedette di fronte alla piccola che chiuse il suo libro di storie fantastiche sulle fate.
"Vedi, Hermione, esistono tanti tipi di amore"
"E quali sono?"
"Hai presente i tuoi libri? Quelli a cui sei tanto affezionata? Oppure il tuo pianoforte?" la bambina annuì curiosa "Bene, quello che provi per questi oggetti, è una sorte di amore. Oppure, tu vuoi tanto bene ai tuoi amici, saresti felice senza di loro?" la bambina fece cenno di no con il capo "Bene, questo è un'altro tipo di amore, l'amore verso i propri amici. Poi c'è quello per la famiglia, quello per una persona a te cara, quello dedito alle passioni che tu ami tanto coltivare. Vedi, Hermione, l'amore ha tante forme e tanti visi diversi, non è una persona sola. L'amore può essere un libro, un peluche, un giocattolo, un cane, una persona" la donna si alzò scompigliandole i capelli "L'amore è ciò che riesce a portare fuori il meglio di noi, quello capace di farci sentir bene"
"Ho capito, mamma" la bambina sorrise per poi riaprire il libro e tornare a leggere con accanto il vassoio di biscotti appena sfornati e un succo.

Hermione si svegliò e sorrise, aveva dimenticato quel ricordo, e ora aveva compreso al cento per cento ciò che la madre le aveva spiegato. Osservò la stanza in cui si trovava, le pareti erano spoglie e la libreria vuota per metà, quasi le dispiaceva, da come aveva capito poche cose si erano salvate in quell'incendio, tra cui quel libro sulle fate che, anche se un po' rovintato, era felice di poter riavere tra le mani. Si alzò andando verso la libreria e sfiorando le copertine di quei libri, sfilò quello delle fate e sorrise, era proprio come se lo ricordava. Accarezzò la copertina  e sorrise ancora, aveva deciso, doveva riempire quella libreria e quelle pareti spoglie. La scrivania color ciliegio era vuota, anche quella sarebbe stata stracolma di libri, penne, fogli, disegni, spartiti. Avrebbe ripreso tutto ciò che aveva abbandonato, alla fine sarebbe tornato tutto come prima, no?
Aprì l'armadio, non c'erano molti abiti a disposizione, probabilmente le sarebbe toccato prendere anche qualche vestito nuovo, anche se di moda ne capiva poco capì che quelli da lei posseduti ormai erano tremendamente brutti e vecchi.
Si vestì di fretta per poi scendere in cucina, la madre - proprio come nel sogno - aveva appena sfornato dei biscotti al cacao, da fuori arrivava l'odore delle castagne e dell'autunno che si mischiavano con la fragrana dei biscotti.
"Che odorino" sussurrò sorridendo allegramente "Buongiorno" disse poi, la madre le sorrise e le porse una tazza di latte e i biscotti appena sfornati "Che farai di bello oggi?" da quando l'operazione era andata buon fine l'aria in casa era più leggera, più allegra. O forse era lei a sentirla in modo diverso.
"Credo andrò in qualche libreria e a prendere gli attrezzi per disegnare"
"Vuoi compagnia?"
"Tranquilla, con me verrà Luna"
"Non che questo mi renda poi tanto tranquilla" Hermione rise di gusto alla frase della madre, ormai non vi dava più peso, Luna poteva pur avere la testa tra le nuvole, ma sapeva che in realtà la teneva d'occhio, Luna era la persona più responsabile che conosceva, pur non sembrando tale.
Finita la colazione andò a preparare una lista di cose da comprare, infilò le scarpe, controllò che nella borsa ci fosse tutto per poi prendere una giacca e uscire. La giornata era piuttosto nuvolosa quindi avrebbe potuto fare a meno degli occhiali da sole, pian piano si stava abituando nuovamente alla luce, anche se la maggior parte delle volte provava un leggero fastidio che sfociava in un tremendo mal di testa.
Ogni volta che camminava per il paese non riusciva a fare a meno di guardarsi intorno, molte cose erano cambiate, ad esempio il bar all'angolo dove è solita andare con i suoi amici era stato ridipinto e riarredato, oppure la gelateria vicino alla spiaggia, prima era di un bianco latte mentre adesso era stata pitturata di un azzurro cielo.
Arrivò al luogo d'incontro e sorrise, Luna era già là che l'attendeva con lo sguardo rivolto verso l'alto, sembrava tanto una di quelle fate presenti nelle illustrazioni del suo libro, i capelli biondo grano raccolti in due codini e quei bizzarri orecchini a forma di ravanello. Al collo portava una collana fatta di sole linguette di lattine di cocacola.
"Hei Luna" la chiamò lei, la ragazza la guardò e sorrise, sì, somigliava tantissimo a una di quelle fate.
"Eccoti, dove andiamo di bello?"
"A comprare un paio di cosette, sei pronta?"
"Quando si tratta di te sono sempre pronta, Hermione"

"Caspita quanti libri mi sono persa durante questi anni" borbottò sconvolta Hermione rivolta a Luna, si girò e notò che la ragazza non era più accanto a lei... come al solito. Sorrise vedendola alle prese con i giornali, tornò a cercare ciò che le serviva, prima di andare in libreria era passata a comprare qualche nuovo indumento e, fortunatamente, aveva trovato qualcosa che le piacesse. Continuò a prendere e posare alcuni libri prima di trovarne qualcuno interessante, dopo aver pagato trascinò via Luna "Davvero, la gente scrivo cose assurde su quei giornali, dovrebbero leggere di più gli articoli de 'Il Cavillo', quello è interessante!" Hermione rise scuotendo la testa "Allora, prossima tappa?" chiese Luna, Hermione aprì bocca per rispondere quando si fermò davanti a una vetrina: uno dei manichini aveva attirato la sua attenzione.
"Hermione...?" quasi non ascoltò Luna, continuò ad osservare quella sciarpa, Luna sorrise "Che fai, non la vuoi?"
"Eh...? Cosa...?"
"La sciarpa"
"No, è che... mi ha ricordato una persona"
"Scommetto che gli starebbe bene"
"Tu dici?" solo dopo aver dato quella risposta Hermione si sentì arrossire fino alla punta dei capelli, Luna rise nuovamente.
"Allora, gliela prendi?"
"Sì"

"Come va con Draco?" chiese ad un tratto Hermione bevendo il suo thè nero "Beh, diciamo che va"
"Perchè non glielo dici?" Hermione davvero non capiva il perchè non si facesse avanti, eppure era così evidente...
"Perchè lui lo sa, ma è troppo orgoglioso per ammetterlo" amava quando riusciva a conversare normalmente con Luna, senza che venissero fatti riferimenti a strambi animali, strambe invenzioni e altre stramberie varie.
"Posso... posso provare a parlargli io... se vuoi" si propose posando la tazza "Grazie, ma preferisco che le cose rimangano così, stabili"
"A volte vorrei essere come te, Luna" sussurrò appena, Luna neanche si accorse delle parole da lei pronunciate.
Guardò la busta di cartone bianca, all'interno c'era quella sciarpa, sorrise e avvertì una strana sensazione al petto, che tipo di amore era, questo?
E' forse questo quello che tutti bramano?
Quello che tutti cercano?
E' forse questo quello capace di far unire due persone, due anime?
Tornò a fissare la sua tazza di thè ormai quasi vuota, erano due settimane che non si vedeva ma si sentivano soltanto tramite telefono, eppure mancava così tanto la sua presenza rassicurante.
Era una di quelle mancanze asfissianti, che non vedi l'ora di colmare.
Quando si sarebbero rivisti?
Non ce la faceva ad attendere fino alle vacanze di Natale, non poteva attendere così tanto per rivederlo, per riabbracciarlo.
Era davvero così sofferente l'amore?
Lei non voleva soffrire, aveva paura di soffrire.
"Dovresti andare tu da lui" e Hermione annuì, sì, sarebbe andata da lui.

Il giorno seguente fece quella pazzia, prese il primo treno che portava in città, ad attenderla alla stazione c'era George "E' un piacere rivederti"
"Anche per me, non hai detto niente a lui, vero?"
"Tranquilla, non sa niente" i due si sorrisero complici per poi dirigersi verso l'appartamento. finalmente l'avrebbe rivisto.

Buonsera/buongiorno!!
Scusate la lunga assenza, ma a causa di vari impegni, problemi e altro non riuscivo a trovare un momento per scrivere.
In realtà anche la voglia di scrivere mi aveva abbandonata. Ma lasciando perdere questo... come avete letto il primo pezzo del capitolo è un sogno/ricordo della nostra Hermione, ho evitato di mettere la presenza di Fred accanto a quella di Hermione per vari motivi:
- Doveva far trovare il coraggio ad Hermione;
- Dovevo mettere in rilievo la lontananza dei due;
- Volevo lasciare spazio alle due ragazze e alla vita quotidiana che Hermione voleva riprendere;
Per quanto riguarda Luna: la sua è una mezza verità che, ahimè, verrà rivelata all'interno di quello spin-off o ministoria che sto scrivendo, al momento procede abbastanza bene, anche se dovrete attendere un po', così come per quella whatif.
Non so tra quanto pubblicherò il continuo, ma posso assicurarvi che ho ben in mente ciò che voglio scrivere.
E comunque... mi sa che dovrò prendere in considerazione di andare a lavorare nel negozio dei gemelli visto che ad Hogwarts non posso più andarci... magari potrei prendere in considerazione di andare a lavorare con Gazza o fare l'insegnante.
Anyway, pronti per riprendere gli studi?
Io no, ma non perchè non ne abbia voglia, ma perchè per me questo sarà l'ultimo anno in assoluto, dopo dovrò iniziare a lavorare e ciò mi spaventa, sarà un cambiamento drastico per me lasciare gli studi e iniziare l'apprendistato.
Beh, ma lasciando perdere questo, ora devo andare.
Spero di ritornare presto.
Buona fortuna a chi inizierà un nuovo anno scolastico in una scuola diversa, a chi come me inizierà l'ultimo e a chi deve tornare a lavoro.
ps. domani la mia seconda storia Fremione, "Moments", compie un anno.

Vera.
   
 
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