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Autore: Julia Weasley    02/05/2009    11 recensioni
Regulus Black sta per iniziare il suo sesto anno a Hogwarts: suo fratello Sirius è appena scappato di casa, nella comunità magica è scoppiata la guerra con i Mangiamorte, e Regulus si ritroverà a compiere la scelta che gli cambierà per sempre la vita.
In questa storia, Regulus subirà un enorme cambiamento, da semplice studente con grandi progetti a Mangiamorte al servizio di Voldemort a, infine, eroe solitario che affronterà l'estremo sacrificio a testa alta. Tutto questo sullo sfondo di un rapporto fraterno piuttosto complicato e di un amore sofferto ma eterno.
Storia vincitrice del premio Best Saga dei Never Ending Story Awards.
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mangiamorte, Nuovo personaggio, Regulus Black, Sirius Black, Voldemort
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Ossessione

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“Niente! Non c’è un accidente qui!” sbottò Regulus, assestando un calcio al tavolino di legno che gli stava accanto, stizzito.
“Fa’ silenzio! Vuoi farci beccare da Gazza, per caso?” sussurrò Rachel da lontano.

Era notte fonda e nel castello di Hogwarts regnava il perfetto silenzio. I corridoi erano deserti, e i due Serpeverde speravano che sarebbero rimasti tali, perché il Reparto Proibito della biblioteca non lo era altrettanto.

Regulus ormai aveva perso il conto di tutte le notti che aveva trascorso lì dentro, circondato da alti scaffali tarlati e pesanti libri dall’aria misteriosa. In fondo, dopo aver presentato a Madama Pince due permessi con tanto di firma falsa nel giro di una settimana, non poteva certo chiederle ancora di poter dare un’occhiata a certi libri. Senza contare che quei pochi volumi che era riuscito ad ottenere non gli erano serviti a nulla. Gli occorreva la Sezione Proibita al completo, perciò aveva cominciato ad andarvi di notte, nella speranza che Gazza e Mrs Purr girassero al largo.

Rachel aveva il solo compito di fare da palo davanti all’entrata della biblioteca: scrutava attentamente il corridoio, le orecchie tese a captare rumori sospetti; se qualcuno si fosse avvicinato, lei avrebbe dovuto dare l’allarme a Regulus, e poi la buona sorte li avrebbe dovuti assistere, perché il custode e la sua gatta avevano l’abitudine di sbucare dai posti più impensati.

“Se almeno mi permettessi di darti una mano…” suggerì lei, sempre a bassa voce.
“Ti ho detto di no. Non voglio che ti esponga, e lo stai già facendo abbastanza per i miei gusti”.
“Ma almeno hai una vaga idea di quello che devi cercare?”
“Anche se l’avessi, non te lo direi” rispose Regulus, tirando fuori un piccolo libretto dal titolo La Magia Più Oscura Che Ci Sia e iniziando a sfogliarlo sotto la luce della lanterna appoggiata sul tavolo.

Rachel rinunciò a protestare: aveva già provato tante volte a rivolgergli domande a bruciapelo, ma lui era sempre più ermetico. Tuttavia non lo avrebbe lasciato da solo, nonostante lui avesse già provato varie volte a convincerla, senza ottenere successo.
Si ritrovò a pensare a più di un mese prima, quando aveva sorpreso Regulus a leggere un paragrafo riguardante gli incantesimi per modificare la memoria. Va bene proteggerla, ma quella volta aveva davvero superato ogni limite.
Rachel si era infuriata e gli aveva intimato di non provare più nemmeno a pensare di farle dimenticare ciò che stavano facendo, altrimenti se ne sarebbe pentito amaramente.

“E poi sappi che se Tu-Sai-Chi volesse davvero leggermi nella mente, qualche stupido Oblivion non gli impedirebbe di certo di conoscere la verità” gli aveva detto concludendo il discorso.

Tuttavia Rachel era quasi sicura che tutto si sarebbe risolto per il meglio, convinta com’era che prima o poi lo avrebbe persuaso a rivolgersi a qualcuno per essere aiutato.

I suoi pensieri furono interrotti all’improvviso da un rumore di passi felpati. Complice il silenzio che la circondava, poteva sentire anche a grande distanza, perciò era quasi certa che, chiunque stesse arrivando, si trovasse lungo la scalinata principale.

“C’è qualcuno!” bisbigliò in tono urgente. “Sta venendo da questa parte”.

Regulus impiegò meno di dieci secondi a chiudere il libro, rimetterlo al suo posto, spegnere la lanterna, raffreddarla con un colpo di bacchetta, oltrepassare e chiudere il cancelletto che delimitava la Sezione Proibita e raggiungere Rachel all’ingresso della biblioteca.
Lei lo prese per mano, dopo di che si diressero verso la parte opposta del corridoio, di fretta ma cercando anche di fare il minimo rumore possibile.
Regulus spostò un arazzo apparentemente attaccato alla parete, rivelando un passaggio segreto, ma si bloccò quando vide due piccoli occhi gialli brillare come gemme nell’oscurità del tunnel.

Mrs Purr.

“Oh, cavolo...” mormorò lui.

Rachel tuttavia non si fece prendere dal panico. Prima che la gatta potesse scappare miagolando in cerca del suo padrone, le puntò la bacchetta contro e pronunciò il semplice incantesimo:

Petrificus Totalus!”

Il miagolio di Mrs Purr si fermò a metà, lasciandola con la bocca spalancata, incapace di muoversi.

“Andiamo” la incitò Regulus, poiché la ragazza indugiava ancora: aveva sempre avuto un debole per i gatti, ed era quasi dispiaciuta per Mrs Purr.

Si chiusero il passaggio alle spalle e cominciarono a scendere una lunga scalinata, fino a che non sbucarono in un corridoio dei sotterranei.

“Siamo salvi” disse Rachel, sollevata.
“Spero solo che Gazza non si arrabbi troppo” commentò lui, mentre tornavano in sala comune.

In realtà Gazza s’infuriò a tal punto che dal giorno dopo iniziò a minacciare frustate e punizioni sanguinose a qualunque studente avesse l’ardire di guardare Mrs Purr per più di due secondi.
Nel frattempo aveva anche aumentato i controlli intorno alla biblioteca tanto che, se avesse avuto di nuovo il sospetto che qualcuno stesse frequentando il Reparto Proibito di notte, sarebbe stato sicuramente impossibile tornarci.

Per fortuna, o forse no, Regulus aveva già fatto tutto quello che poteva nella Sezione Proibita, rendendosi conto che a Hogwarts non avrebbe trovato nulla di quello che poteva interessargli. Era ovvio che Silente non volesse che certi livelli di Arti Oscure fossero raggiunti dai libri custoditi nel castello. E questo inoltre contribuiva ad incrementare il suo sospetto che Voldemort avesse usato un tipo di magia molto più pericoloso di quanto si fosse aspettato all’inizio.

“Dove posso cercare ancora? Non posso fare altre domande alla professoressa Sheridan, s’insospettirebbe” borbottava tra sé uno di quei giorni.
“Non so, chiedi a Lumacorno” gli fece eco Rachel, che però era presa da ben altri pensieri.
“Se solo avessi la minima idea di cosa gli potrei chiedere, lo farei”.
“Senti, comincio a pensare che tu sia ossessionato da questa storia” disse lei.

Regulus si voltò a guardarla.

“Ossessionato? Sarei proprio curioso di vedere cosa faresti tu al posto mio. Lo sai che sto cercando di rimediare al mio sbaglio”.
“Certo che lo so, ma dovresti darti una calmata. Se Tu-Sai-Chi tiene tanto a tenere nascosto quel suo segreto, di certo non è una cosa che puoi scoprire da un giorno all’altro, soprattutto se non dormi da parecchio tempo. Secondo me dovresti fare una pausa e distrarti un po’”.
“Certo, come no”.
“Guarda che dico sul serio. Sei così immerso in questa ricerca che ti stai disinteressando di tutto il resto”.
“Non è vero” protestò lui.
“Ah, no? E allora dimmi, in questo momento non dovresti essere di ritorno dall’allenamento di Quidditch?”

Regulus rimase a bocca aperta. Il Quidditch! Se l’era completamente dimenticato. E pensare che fino a poco tempo prima non aveva fatto altro che sognare di vincere la coppa, e magari di essere ammesso a giocare in una squadra professionista, una volta terminati gli studi.

“Visto? Inoltre stai sottovalutando la scuola, caro mio. I tuoi voti sono pessimi. Ti sei dimenticato che tra qualche mese abbiamo i M.A.G.O.?”
“Gli esami sono l’ultimo dei miei pensieri, al momento” rispose Regulus, immerso in una cupa riflessione su quanto della vita che avrebbe potuto avere gli fosse stato sottratto dall’essere diventato un Mangiamorte.

In quel momento sarebbe potuto essere un normale studente del settimo anno, sul punto di far vincere la Coppa del Quidditch alla sua Casa e di affrontare gli esami più difficili della carriera scolastica, per poi decidere durante l’estate il lavoro che gli si addiceva di più, se solo non avesse avuto quel Marchio Nero sul polso.

“Ah, no” disse lei, intuendo all’istante i suoi pensieri, “non ti permetterò di stare qui a deprimerti e a lamentarti del destino crudele. Sta cominciando la primavera, cerca di essere un po’ più allegro!”.

Lui mugugnò qualcosa a mo’ di risposta, e lei decise di prendere in mano la situazione.

“Senti un po’, sono secoli che non usciamo. Domani c’è una gita a Hogsmeade. Io ho intenzione di andarci, e verrai anche tu”.
“No, senti, ho da fare…”
“D’accordo, vorrà dire che ci andrò con qualcun altro…”

Regulus si sentì invadere da una rabbia che non si sarebbe mai aspettato.

Cosa?!

Lei scoppiò a ridere.

“Guarda che scherzavo! L’ho detto apposta per smuoverti, che ti credi? Allora, ci vieni?” disse.

Regulus alzò gli occhi al cielo. Non che non volesse andare a Hogsmeade con lei, anzi, gli sarebbe piaciuto, ma sentiva di non meritare di andare a divertirsi dopo quello che aveva fatto. Era come se non si considerasse più degno di condurre un’esistenza normale.
Ma in fin dei conti lei non aveva tutti i torti. Ormai per lui stava diventando una vera e propria ossessione, e sapeva che non sarebbe riuscito a cavare un ragno dal buco se avesse continuato a cercare delle risposte senza concedersi neanche un attimo di pausa.

“E va bene, se proprio insisti…” rispose infine.
“Insisto sì!” confermò Rachel, felice di averlo finalmente convinto. “E smettila di essere apatico. Certe volte mi chiedo che cosa faresti senza di me!”
“Me lo chiedo anch’io” rispose lui, pensando che in futuro avrebbe dovuto dimostrarle più gratitudine per l’aiuto che gli stava offrendo in quei giorni.

Continua...

 

 

 

*Angolo autrice*

Come avrete notato ho deciso di spezzare un po’ l’ansia da “si-avvicina-la-fine-della-storia” per mettere due capitoli d’intermezzo. In questo Regulus si trova ad un punto morto nella sua ricerca degli Horcrux (meglio, và!), e il prossimo, con la gita a Hogsmeade, come ho già promesso a Meissa, sarà molto più tranquillo di quelli che verranno dopo.
Ormai i commenti a fine capitolo sono diventati più lunghi dei capitoli stessi, quindi è meglio se passo subito al sodo!

_kristy_ (brava, fai bene a pensarla come Sirius! XD è vero, Regulus sta maturando, ma a quale costo…)
Alohomora (non tutti i difensori della superiorità dei Purosangue sono diventati Mangiamorte, quindi Regulus si limita a rinnegare solo Voldemort, restando sempre convinto delle idee che gli ha messo in testa la sua famiglia. Comunque sia, è migliorato parecchio, a mio parere! Anch’io li vorrei salvare tutti, ma purtroppo non è andata così)
LMP (per quanto riguarda quello che hai detto di Minus, in effetti sono sempre stata molto confusa! Mi sono sempre chiesta perché Piton non avesse detto che il traditore fosse Peter, perché mi sembra assai strano che non sapesse che fosse un Mangiamorte… Ammetto che quando ho scritto questa storia non ho fatto caso a questo lato della faccenda, ma comunque continuo a ritenere che Piton lo sapesse e non mi spiego possa essere rimasto in silenzio. Va bene che odiava Sirius, ma fargli passare 13 anni ad Azkaban per ripicca mi sembra esagerato…Vorrà dire che se dovessi incontrare la Rowling, questa sarebbe la prima cosa che le chiederei!)
Pan_Tere94 (è vero, all’inizio avevo pensato di farli allontanare ma poi mi sono detta che sarebbe stato molto meglio farli “lavorare” insieme, anche se lui ovviamente cerca di tenerla all’oscuro più che può. Quindi sì, poteva andare molto peggio! XD)
Pervinca Potter 97 (anche io penso al prologo, e più ci penso più vorrei posticipare la fine di tutto… Grazie della bellissima recensione! Sei sempre molto gentile!)
dirkfelpy89 (ho cercato di aggiornare il prima possibile, e per fortuna credo di essere uscita da una fase di vuoto mentale che non mi faceva venire nessuna idea sensata, anche se a volte in certi momenti ritorna! -_-‘)
MEISSA_S (infatti la cosa che più di tutte mi ha commossa è che nessuno, lo dico e lo ripeto, nessuno sapesse un accidente di cosa aveva fatto Regulus, a parte Kreacher, e il fatto che abbia affrontato tutto da solo me lo ha fatto ammirare ancora di più. Ma ho preferito che avesse un aiuto, almeno all’inizio, perché ancora Reg non si rende conto di quanto la faccenda sia molto più grande di lui, e quando lo capirà cercherà di tenerne Rachel alla larga)
lyrapotter (per fortuna adesso a Roma il tempo è migliorato, e mi è tornato anche il buonumore! In effetti lo schiaffo ci sarebbe potuto pure stare, però non mi andava di trasformare questa fan fiction in una rissa generale! Ci stanno già troppi pugni e nasi rotti! XD)
Basta_MarySue (ecco, all’inizio di questa fic mi ero ripromessa di rendere giustizia anche a Sirius, ma spesso mi capita di dimenticare questo piccolo particolare, e allora mi esce fuori più superficiale di quanto vorrei! Ti ringrazio per avermelo fatto notare, perché dopo la tua recensione mi è suonato il campanello di allarme e mi sono messa d’impegno per recuperare. Quindi non preoccuparti, ho già in mente il capitolo in cui Sirius lascerà la solita maschera da sbruffone e si rivelerà per ciò che è davvero!)
_Mary (bè, in effetti il finale non sarà proprio felice, ma per adesso non pensarci! Sì, certo che pesterò Minus, non vedo l’ora! Mi dispiace solo che non potrò fare in modo che Sirius lo scopra davvero, altrimenti cambierebbe tutto il futuro…peccato, vorrà dire che gli farò più male del necessario! XD)

  
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