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Autore: Cloe87    08/09/2016    2 recensioni
«Tu cosa ne pensi?» domandò sottovoce Eaco, osservando di sottecchi la neo Regina degli Inferi che sfoggiava una maglietta rosa confetto, con sopra stampato il segno della pace, mentre dava le ultime disposizioni a Radamante, a cui era stato affidato l’incarico di ripulire l’Europa e l’Africa dall’ondata di zombie.
«Che ha un bel culo»
«Sto parlando seriamente, Minosse!»
«Anche io!»
«Ehi, voi due, invece di stare lì a guardarmi il fondoschiena, che ne direste di darvi una mossa? I morti non ci tornano da soli nell’Ade!» la voce della diretta interessata li fece sobbalzare.
«Sì, signora. Subito signora!» si ritrovarono quindi a dire i due Giganti, presi in castagna, per poi affrettarsi a darsi da fare.
«Dannazione! Che sia telepate?» sfuggì di conseguenza ad Eaco, preoccupato per la figura barbina in cui era appena incappato, mentre sbraitava ordini a destra e a manca ai suoi sottoposti.
«E cosa vuoi che ne sappia io! Fino a ieri nemmeno sapevo che Ade avesse una figlia!» gli rispose di conseguenza Minosse, con un’alzata di spalle.
Genere: Comico, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gemini Kanon, Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Wyvern Rhadamanthys
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CHI NON SI ALLENA PRIMA… SI ALLENA DOPO!

E NEL MENTRE SI PRENDE UN CAZZIATONE CON I FIOCCHI!

 

Erano ormai passati tre giorni da quando Shaka era sceso nell’Ade senza più dare sue notizie, e Sion iniziava seriamente a pensare di aver commesso un’imprudenza nell’averlo mandato lì senza un adeguato preavviso. Inoltre pure la giovane ereditiera Saori Kido, nonché attuale reincarnazione della dea Atena (che era tutto un altro paio di maniche rispetto alla precedente Sasha), non aveva preso bene l’iniziativa del Grande Sacerdote, sottolineando il fatto che Chrysanthe non andava affatto sottovalutata, nonostante il suo fare disinteressato.

 Fu quindi con immenso sollievo che Sion accolse l’inserviente che era venuto ad annunciare il rientro di Virgo dalla missione e fu ancora più sollevato nel vedere che Shaka era in ottima salute, nonostante fosse visibilmente stanco.

«Grande Sacerdote, chiedo udienza per poter esporre il rapporto della missione» s’inginocchiò Shaka con rispetto.

«Sono lieto di riceverti  Virgo, ma vorrei sapere perché non ci hai inviato tue notizie in questi giorni. Sia io che la somma Atena eravamo in pensiero» lo rimproverò quindi il Grande Sacerdote e Shaka chinò il capo in segno di ammenda:

«Mi scuso per la mancanza, ma purtroppo non ne ho avuto il tempo materiale. Sono infatti stati giorni d’intenso lavoro, grazie ai quali è emerso che gli Spettri e la loro dea sono estranei al decesso di Juan dello Scudo» si spiegò quindi la Vergine, riportando alla mentre quei dannati tre giorni nei quali era stato costretto a stare in compagnia di quella sboccata caffeinomane. Ma almeno grazie al tempo passato con Chrys, aveva avuto modo di comprendere la fortuna di essere un prescelto di Atena e non uno Spettro. Lady Saori sarà infatti stata una ricca snob, ma almeno i suoi modi erano eleganti e raffinati! La nuova signora dell’Ade invece era una sorta di scaricatrice di porto che di divino aveva solo il cosmo.

«E in che modo sei arrivato a questa conclusione?» gli domandò quindi Sion e a Shaka toccò spiegare l’esistenza e il funzionamento dei “Libri Neri” degli Spettri, tramite i quali era risultato che l’ex esercito di Ade era pulito.

«Interessante….» si lasciò sfuggire Sion; per poi aggiungere: «E dimmi, da questi “libri” hai potuto anche ricavare notizie utili per il Santuario?»

Ma purtroppo per Sion la risposta non fu quella sperata. Infatti, tolto il momento di sfiducia e smarrimento che gli uomini di Ade stavano comprensibilmente attraversando, a causa degli stravolgimenti che avevano colpito il loro regno, in quei registri Shaka aveva solo letto un mare di cose inutili e rivoltanti. Un brivido di puro ribrezzo colse infatti la Vergine al solo pensiero del Libro Nero dello Spettro di Nasu.

«E della nuova dea degli Inferi che cosa sai dirmi?» chiese quindi Sion, speranzoso di avere maggiori informazioni su quella strana divinità, della quale non aveva mai sentito parlare prima di tornare in vita.

«Non svegliate il can che dorme» fu la concisa risposta di Shaka, che si ritrovò così a sostenere lo sguardo confuso del Gran Sacerdote, cosa che lo spinse a spiegarsi meglio: «Intendo dire che ho avuto l’impressione che Lady Chrysanthe non sia una divinità che ama creare disordini, ma al contempo credo sia saggio averla più come alleata, che come nemica. Inoltre non ha fatto mistero che la mia visita, avvenuta senza un adeguato preavviso, non sia stata gradita. Mi ha infatti chiesto di recapitarvi questa epistola» e detto questo, Shaka diede a Sion una lettera che il Grande Sacerdote aprì, per poi iniziare a leggerla:

“Grande Atena e illustre Grande Sacerdote, richiederei di essere informata preventivamente dell’arrivo di eventuali messi o ambasciatori al vostro servizio. Vorrei infatti ricordarvi che il Regno dei Morti è detto tale perché gli uomini ci possono accedere esclusivamente dopo il trapasso; e i vostri Saint non fanno eccezione, salvo un mio specifico permesso. L’Ottavo Senso infatti non fa testo.

Vi chiederei quindi di utilizzare il pratico servizio postale messo a disposizione da Zeus (ovvero Hermes) per mettermi al corrente di eventuali vostre iniziative al riguardo. Se invece preferite contattarmi in maniera più riservata, sto lavorando per aprire una sorta di piccola ambasciata dove potrete contattarmi via mail, telefono o fax. A tal proposito avrò cura di inviare il prima possibile tali recapiti alla Fondazione Grado di cui Atena è titolare.

In caso contrario non mi assumo la responsabilità dell’incolumità dei vostri inviati all’interno dei miei possedimenti ultraterreni; in quanto il mio personale ha l’ordine di assicurarsi che nessuno vivo possa accedere all’Ade. Quindi se questa volta si è fortunatamente svolto tutto senza grossi incidenti, non è così scontato che sarà così anche la prossima.

Siccome non è nelle mie intenzioni riaprire i conflitti tra il Regno dei Morti e il Grande Tempio, vi chiederei cortesemente di rispettare tali regole per scongiurare spiacevoli episodi in futuro .

Grazie per la cortese attenzione.

                                                                                                                               Cordiali saluti.

                                                                                                                                  Chrysanthe “

«In che senso sta lavorando per aprire una sorta di “Piccola Ambasciata”?» domandò quindi Sion, richiudendo la lettera, ormai ben conscio di aver compiuto un’imprudenza e che Saori, nel fargli la ramanzina, aveva avuto più che ragione. Ringraziò quindi mentalmente tutti gli dei perché gli era andata di lusso.

«Per quel che ho capito mi sembra che Chrysanthe fosse in trattative con un’agenzia immobiliare per l’acquisto di alcuni locali da adibire ad uffici nel centro di New York, proprio per evitare ulteriori inconvenienti e fornire un modo pratico e discreto per poter dialogare con l’Ade in caso di necessità. Ha accennato anche a qualcosa legato ad uno studio finanziario, borse e azioni, ma onestamente di tali argomenti non sono molto afferrato»

Sion annuì con il capo : «Probabilmente non vorrà essere da meno della grande Atena che, grazie alla Fondazione, è riuscita ad inserissi nell’attuale contesto mondiale; così come Poseidone che aveva scelto di reincarnarsi nel rampollo di una ricca famiglia magnate del commercio marittimo. Sarà meglio tenerla d’occhio» commentò quindi il Grande Sacerdote.

«Con vostro permesso, se non vi sono ulteriori domande, prenderei congedo» disse quindi Shaka con un inchino, notando che Sion si era immerso nei suoi pensieri; e lui aveva visibilmente bisogno di qualche ora di sonno.

«Sì, vai pure. Grazie per il lavoro svolto» e detto questo Sion si ritirò oltre le pesanti tende di velluto rosso, per recarsi a conferire con Atena, mentre Shaka poteva finalmente fare ritorno alla Sesta Casa, sperando di non dover più avere a che fare con Chrysanthe e i “Libri Neri” degli Spettri. Come minimo gli ci sarebbero voluti almeno due anni di meditazione per riprendersi da tutte le schifezze che aveva letto in quei registri!

 

Nel frattempo Chrys era intenta a risistemare l’archivio della Giudecca con l’aiuto di Pandora. Erano stati tre giorni d’intenso lavoro, durante i quali si era praticamente barricata lì dentro in compagna di quella scopa in culo del Saint della Vergine, la cui simpatia era paragonabile soltanto a quella di un riccio nelle mutande. Ma almeno, nonostante la pessima compagnia, lo sbattone era servito a dimostrare che l’Ade era pulito, togliendosi così una bella patata bollente dalle mani. Senza contare la soddisfazione di aver “casualmente” fatto finire tra le mani di Shaka il Libro Nero di Veronica di Nasu; le espressioni schifate del saint erano infatti state impagabili! Probabilmente sarebbe rimasto traumatizzato a vita, visto il tipo. Si appuntò quindi mentalmente di richiedere un colloquio privato con tale Spettro in modo da potergli stringere la nano. D’altronde senza il suo registro sarebbero stati tre giorni da tagliarsi le vene!  

«Mia signora, posso farle una domanda?» l’ancella nera spezzò il silenzio e il fiume di pensieri di Chrys, che diede segno di assenso con il capo.

«Cosa ne pensate di tutta questa storia?»

Chrysanthe ripose l’ultimo voluminoso tomo che aveva in mano e poi si lasciò cadere su una delle poltrone in pelle dell’archivio:

«Beh, sicuramente che sono in arrivo nuove grane per il Santuario di Atena. Per il resto può essere nulla di cui preoccuparsi, così come un campanello d’allarme»

«Cosa intendete dire?»

«Atena per via del suo senso di giustizia e del suo amore verso i mortali, durante i secoli si è procurata molti nemici. Senza contare che spesso i saint infilano il naso anche dove non dovrebbero. Ergo l’assassinio del Saint dello Scudo potrebbe essere semplicemente “cazzi del Santuario”, oppure potrebbe esserci dell’altro dietro. Ma purtroppo per ora ho troppi pochi elementi in mano per farmi un’idea più precisa sull’accaduto»

«Avete quindi intenzione di fare delle indagini sul caso?» chiese incuriosita Pandora, ma Chrys scosse il capo in segno di dissenso:

«Direi che data la nostra attuale situazione sia più saggio lasciare che si occupi Atena della faccenda. Senza contare che noi siamo stati coinvolti solo per via di un sospetto, risultato poi infondato. Quindi ufficialmente siamo estranei all’accaduto. Non ti nascondo però che mi prenderò la briga di chiedere ad Atena qualche news sull’argomento. Soprattutto per sapere chi siano questi cosmi infernali non identificati, che mi puzzano un po’. D'altronde non mi stupirebbe che la mia investitura possa aver dato fastidio a qualcuno. Ma purtroppo, attualmente abbiamo problemi più urgenti da risolvere: ovvero fare le ristrutturazioni, mettere a punto un sistema finanziario solido, che ci permetta di far andare avanti la baracca e, non meno importante, rimettere in piedi l’esercito, perché in caso di pericolo, ora come ora, siamo mal piazzati» commentò la dea passandosi la mano tra i capelli, cercando invano di dare una parvenza di civiltà alla sua anarchica chioma corvina, mentre a Pandora tornava in mente la pessima performance dei tre Giganti Infernali contro Shaka, ritrovandosi a chiedersi che sorte sarebbe toccata ora a quei tre.

«E con Radamante, Eaco e Minosse, cosa avete intenzione di fare?» domandò preoccupata la sacerdotessa.

«Ottimo quesito. Mandameli a chiamare che gli ho spediti in infermeria e poi, per via del problema di quel Silver, non ho più avuto tempo di fare due parole con loro. Di loro che li aspetto nella sala del trono» e detto questo Chrys uscì dall’archivio, mentre Pandora si affrettava ad andare ad informare i tre Giganti che la dea voleva vederli.

 

Radamante osservava inquieto il celo purpureo degli Inferi dalla finestra dei suoi appartamenti privati. E per la prima volta in vita sua lo trovava opprimente e soffocante. Lo scontro con Shaka di Virgo lo aveva infatti ampiamente demoralizzato. Mai prima d’ora si era sentito un fallito, ma durante il tempo passato in infermeria tra strani intrugli e riabilitazione, non aveva potuto fare a meno di tirare le somme della sua carriera di Spettro; e quello che ne aveva tirato fuori non gli era piaciuto per nulla. Infatti lui e gli altri Specter non erano mai stati in grado di vincere una Guerra Sacra e, ancora peggio, non erano nemmeno riusciti a difendere il loro dio, che ora riposava nel Tartaro. Sì, purtroppo Lady Chrysanthe aveva proprio ragione: era giunto il momento di guardare la trave che c’era nei suoi occhi, invece di puntare il dito contro la pagliuzza di quelli altrui.

Il picchiettare alla sua porta e la voce di Pandora che gli ordinava di presentarsi immediatamente nella sala del trono, gli fecero capire che era giunta l’ora di andare a riscuotere la sua punizione. Probabilmente sarebbe stato privato della Surplice e condannato a marcire in qualche girone o, nella peggiore delle ipotesi, sarebbe stato spedito a vivere come un comune mortale da qualche parte nel mondo.

Arrivato a destinazione incrociò lo sguardo con i suoi parigrado e anche nei loro visi non poté fare a meno di scorgere frustrazione e abbattimento. Il sorriso baldanzoso e strafottente di Minosse era infatti svanito; così come il fare autoritario ed imperioso di Eaco.

Il pesante silenzio che regnava sovrano nella sala si fece ancora più opprimente con l’ingrasso di Chrysanthe che si andò ad accomodare sul trono, bofonchiando qualcosa sulla scomodità del sedile, nonché il pessimo design molto più adatto al salotto di Dracula che alla sala di rappresentanza di un regno.

Radamante si fece quindi coraggio e, ben conscio di non aver nessun argomento in sua difesa, decise di fare ciò che ogni spettro che si rispetti avrebbe fatto; d’altronde se era arrivato alla fine della sua carriera, l’avrebbe fatto con onore. Si inginocchiò così di fronte a Chrys e, con il capo chino in segno sottomissione, parlò:

«Mia signora sono conscio dei miei errori. Accetterò senza remora qualsiasi punizione voi vogliate impartirmi, in modo da espiare i miei peccati nei confronti vostri e di quelli del Regno dei Morti. Come Spettro ho fallito»

Chrysanthe ascoltò in silenzio, per spostare lo sguardo anche su Eaco e Minosse, che s’inginocchiarono prontamente pure loro:

«Anche noi ci rimettiamo alla vostra volontà e accetteremo qualsiasi vostra decisione» dissero infatti all’unisono i due Giganti.

Chrys a quel punto emise un lungo sospiro e poi parlò:

«Alzatevi. Non ho alcuna intenzione di punirvi»

«Prego?» fu la risposta incredula di tutti e tre.

«Avete capito bene, per questa volta non vi punirò, anche se ammetto che un paio di calci in culo ve li meritereste. E non vi nascondo che appena era successo il fattaccio ero anche piuttosto incazzata. Avreste infatti dovuto contattarmi, invece di agire di testa vostra. Sapete che gran casino diplomatico abbiamo rischiato? Per carità,  Virgo non sarebbe stata una gran perdita, data la sua spiccata simpatia, ma ora come ora uno scontro con il Santuario sarebbe veramente disastroso. E mi auguro che ora anche voi converrete con me che ho ragione, visto come siete stati ridotti. Quindi adesso spiegatemi con che faccia tosta avete potuto rinfacciarmi di non essere scesa in campo contro Atena per vendicare Ade. Dovreste piuttosto ringraziarmi dato che un solo Gold è riuscito a pestarvi tutti e tre, uscendone fresco come una rosa!» le parole severe di Chrysanthe risuonarono nel salone, piombando come dei macigni sulle coscienze dei tre Generali, che non poterono far altro che incassare abbassando il capo (Radamante in particolare).

«Comunque..» continuò la dea: «… in questi giorni ho avuto modo di farmi un po’ i cazzi vostri tramite i Libri Neri degli spettri..»

Un singulto strozzato di Minosse, che alla notizia era sbiancato di botto, interruppe la dea, stappandogli un ghigno divertito:

«Tranquillo Mino, non ti spedirò nel dolore eterno per aver fatto qualche fantasticheria sul mio lato “B”. Anche perché altrimenti dovrei spedirci un buon 70% dell’armata.»

Poco da dire sul fatto che a quelle parole il Grifone avrebbe voluto sotterrarsi con le sue mani, ma l’unica cosa che riuscì a formulare in sua discolpa fu un farfugliato “chiedo venia”.

Ma a Chrys la cosa non sembrò interessare più di tanto, infatti riprese con il suo discorso: «Tornando a cose più serie… come stavo dicendo, ho avuto modo di farmi un’idea più precisa di voi e del resto degli Specter e, nonostante il comprensibile momento di confusione e sfiducia in cui versate a causa dei cambiamenti che stanno coinvolgendo l’Ade, ho avuto modo di appurare che siete persone che, nonostante tutto, ci tenete al vostro ruolo e al vostro Regno. E per me questo è l’importante. Infatti per far andare avanti l’Ade non mi servono lecca culo o bacia banchi, ma gente che si sappia tirare su le maniche e che ci tenga seriamente al proprio lavoro. Quindi siete perdonati. Tolto questo però, non si può negare che ci sia un problema. Infatti lo scontro con Virgo ha messo in luce il fatto che abbiate seriamente bisogno di un po’ di addestramento. Quindi da domani si ritorna a scuola!» concluse Chrys, con un tono che non ammetteva obiezioni.

«E chi sarà il nostro maestro?» domandò di conseguenza Eaco, contemporaneamente perplesso e preoccupato. Infatti loro erano i tre gerarchi dell’esercito dell’Ade e quindi questo voleva significare che la loro dea si sarebbe dovuta rivolgere a qualcuno di esterno e la cosa lo impensieriva e non poco.

«Di quello non vi dovete preoccupare. Cercate piuttosto di presentarvi puntuali domani mattina all’alba, presso il campo d’allenamento appena fuori dalla Giudecca. E mi raccomando indossate le Surplici, perché ne avrete bisogno. Per il resto potete andare. Godetevi le vostra ossa sane, finche potete!»

Il ghigno soddisfatto e sadico con il quale Chrys se ne andò dalla sala del trono, lasciò i tre Giganti ampiamente interdetti e preoccupati. Il tutto infatti faceva presupporre che non sarebbe stato nulla di buono.

 

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Le vacanze sono finite e si ricomincia! Per la somma gioia dei tre poveri Giganti Infernali ^.^!

  
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