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Autore: slenderguy93    11/09/2016    2 recensioni
Cosa succederebbe se durante il tuo primo appuntamento, qualcosa andasse storto? E intendo incredibilmente, terribilmente storto. Così tanto da cambiarti per sempre. Dante Nandini, diciotto anni, da poco trasferito in Giappone, sta per scoprirlo. Le conseguenze di quel giorno saranno tali da influenzare non solo la sua, ma anche miliardi di altre vite.
"Alcune persone passano la loro vita cercando uno scopo, un obbiettivo che dia valore alla loro esistenza. Altre semplicemente vivono l’attimo seguendo i loro desideri.
Io appartenevo sicuramente alla prima categoria. Perfino ora, mentre giaccio nel mio sangue mi chiedo: tutto ciò che ho fatto, ha un senso?
Mentre il pentacolo azzurro che mi circonda inizia a risplendere, alzo lo sguardo verso quella ragazza dai capelli neri, e la fisso negli occhi.
Desidero vederla ancora una volta."
Genere: Azione, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asia Argento, Nuovo personaggio, Rias Gremory, Yuma Amano
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'DxD Tales'
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Per un istante nella chiesa regna il silenzio. In quello successivo, tutti gli esorcisti e i caduti si girano verso il portone, estraendo le armi.
William afferra me ed Asia, e ci allontana dal ingresso, portandoci oltre le linee del nostro schieramento, nei pressi dell’altare.
Nello stesso momento, con uno schiocco di dita del nuovo arrivato, il portone si richiude ed una nuova barriera colma di simboli demoniaci ricopre l’edificio.
“Che cosa significa tutto questo? Perché dovresti definirti una parte in causa, erede degli Astaroth?” Reynalle sta lottando per mantenere la calma, cosa non facile visto l’umore assassino in cui versa.
“È molto semplice in verità. Ho visto che era in corso una disputa sul destino di quella graziosa fanciulla, e non ho potuto fare a meno di intervenire. Dopotutto ho un debito nei suoi confronti, che intendo ripagare a qualsiasi costo.” Asia sta fissando questo Astaroth allucinata, e non sembra in grado di spiaccicare parola.
Dopotutto ha appena visto un collega ammazzare (nel modo più brutale possibile, ovviamente) un civile inerme, ed ha appena scoperto che la sua nuova famiglia l’ha accolta solo per sacrificarla per i loro scopi.
“Che intendi per debito, vuoi forse dire che tu, un demone, già la conosci?”
“Esattamente. Quella signorina mi ha salvato la vita, ricambiarle il favore mi pare il minimo, soprattutto considerato che è per causa mia che è stata cacciata dalla chiesa cattolica…” ecco quindi l’idiota che ha dato inizio alla via crucis della mia amica. Anche William sta fissando il tipo, e non ha una bella espressione.
“Molto toccante, ma lei ormai appartiene alla nostra organizzazione, non puoi immischiarti senza scatenare un incidente diplomatico che avrà ripercussioni su entrambe le fazioni.” Reynalle pare aver recuperato la sua compostezza, ma dubito che la manterrà a lungo. E infatti…
“Avresti ragione se il tuo esperimento fosse approvato dai vertici dell’organizzazione, ma mi pare di capire che tutto ciò sia una tua iniziativa, in altre parole, anche l’ingresso di questa deliziosa signorina nei Grigori non è ufficiale. Perciò ho tutto il diritto di farle la mia proposta, e voi dovrete rispettare la sua decisione, o forse volete spiegare ai vostri capi perché avete violato la tregua scatenando una battaglia contro uno dei pilastri, contro il fratello di uno dei superdemoni?”  la cara Yuuma-chan sembra aver ingoiato un limone, e non sa proprio più che pesci pigliare.
…È la prima volta che sono felice di aver incontrato un demone, ma la reazione di William mi preoccupa, ed anche Ddraig è parecchio teso.
“Mia cara e dolce Asia, è da quando ci siamo incontrati che ti sto cercando, non so davvero come ringraziarti per avermi curato nonostante fossi un diavolo. Ma ormai non si tratta più solo di gratitudine, dal momento in cui ti ho vista la prima volta, quando ormai ero convinto che fosse la mia fine, non riesco a pensare ad altri se non te. Ti prego, accetta la mia proposta e diventa mia moglie!” CHE COSA?! Mi giro verso la mia amica, ma William, di nuovo calmo e controllato, pare aver preso una decisione.
“Io…Io…” Asia viene gentilmente sospinta verso di me dal nostro insegnante, che si fa avanti affrontando di petto quel viscido damerino.
“Diodora Astaroth, giusto? Questo nome non è nuovo alle orecchie di noi esorcisti, esiliati o meno. Dimmi, come stanno le tue altre “mogli”? Vivono negli agi e nel lusso come hai promesso alla nostra protetta?”
Il faccino da schiaffi di Astaroth ha uno spasmo.
“Non ho idea di cosa tu stia parlando. Cosa ti fa credere che abbia altre mogli?”
“Il fatto che tu abbia già fatto questa proposta a molte altre ragazze legate alla chiesa, e che tutte, nessuna esclusa, siano state attaccate da dei diavoli che avevano il simbolo del tuo clan sui cerchi magici da loro usati. Io stesso sono stato testimone di uno di questi attacchi.” Ma allora la missione di cui parlava…
“Una storia avvincente. Ma chi crederebbe ad un esorcista esiliato che accusa un clan come il mio?”
“E se avessi delle prove? Ad esempio, se ti chiedessi di rimuovere il cappuccio della ragazza alla tua sinistra?” il damerino ha l’aria di uno che ha appena avuto un epifania.
“Tu… sei quello scarto che mi ha messo i bastoni tra le ruote a Glasgow! Hai ritardato di ben cinque mesi il momento in cui ho messo le mani su questa sgualdrina!” si passa nevroticamente la mano sulla guancia destra, quindi si gira verso la ragazza indicata da William togliendole il cappuccio, rivelando una ragazza castana della mia età armata di spada e con un viso che fa paura.
Non è semplicemente inespressiva, sembra proprio una bambola.
Si avvicina al suo orecchio, alitandoci piano; per un istante lei mostra un espressione estatica, per poi tornare come prima alla consegna dell’ordine.
“Beth, Yelena, uccidete quegli esorcisti, solita tattica. Cassie, fammi da copertura.” La ragazza che ha spalancato il portone, una torre immagino, si piazza a difesa del suo signore mentre le altre due estraggono una la spada, l’altra una sciabola.
 
I nostri si mettono in posizione con le armi spianate, e ricevuto l’ordine, aprono il fuoco; intanto Calawana, Donnasiege e Mitelt si alzano in volo materializzando le loro lance di luce.
“Asia, Dante, raggiungete Reynalle-sama, ORA!” mentre noi ci dirigiamo all’altare, lui corre verso il retro dell’edificio, pistole alla mano.
“Asia, stammi incollata addosso e non allontanarti per nessun motivo."  Come come?
“Dopo quanto ci hai detto lei dovrebbe starti vicina? Vedo che ti piace scherzare.” Un lampo verde ci passa sopra la testa, sfasciando l’organo.
Mentre diverse sbarre di metallo ci piombano addosso, evoco il SG, pregando che un boost sia sufficiente… 
TWIN…TWIN…TWIN.
In pochi istanti, le tre canne in caduta libera sotto cui ci trovavamo vengono affettate cadendo innocue accanto a noi.
“Ti sembra il momento di fare i capricci, cretino?! Carica altri due boost e preparati allo scontro piuttosto!” … forse…
[Facciamo come dice partner, anche perché…] Ddraig si interrompe al ritorno di William, che concentra il fuoco sul damerino-faccia-di-culo.
“Il retro è libero, ma la barriera ha disattivato il portale d’emergenza. Se vogliamo andarcene dobbiamo abbattere quel deviato. Ma ho notato qualcosa di strano…” io e Reynalle  osserviamo attentamente la battaglia.
Freed è impegnato in un duello all’arma bianca con Beth, dove nessuno dei due pare prevalere sull’altro.
L’altro cavallo si è scatenato tra gli esorcisti di livello inferiore, e pare siano pochi a riuscire anche solo a starle dietro con lo sguardo, complice anche il fatto che Astaroth si diverte a sparare lampi magici nella mischia, impedendo che venga accerchiata.
La torre infine impedisce che chiunque gli si avvicini, e intercetta anche diverse lance di luce lanciate dal nostro trio alato verso quel maledetto.
“Come è possibile che quella troietta non si faccia nulla con i nostri attacchi?! Torre o no la luce è tossica per i diavoli, dovremmo almeno ustionarla…” in effetti, cappa stracciata a parte, quella ragazza è fresca come una rosa.
“Proviamo insieme.” Al segnale di Donnashikou, i tre lanciano un attacco combinato, in cui le loro tre lance si fondono in una trivella di luce che impatta con un sonoro ronzio sulla torre, in quel momento impegnata a squartare uno dei nostri.
Sul suo corpo compare  una specie di velo magico semitrasparente su cui spicca un sigillo demoniaco, che devia gran parte dell’energia.
Tuttavia una parte di essa riesce a filtrare, causandole un’ampia ustione alla schiena. Dalle sue labbra non esce neanche un lamento.
“Mph, pare che debba proprio occuparmi di voi. Avrei preferito fare prima piazza pulita della feccia, ma ormai manca comunque poco.” Astaroth si concentra sui caduti, ed inizia a bersagliarli con numerosi attacchi magici, mentre la cupola con cui si è circondato continua a deflettere i proiettili che superano la sua gorilla.
“Quel tizio. I suoi attacchi sono forti, ed il suo controllo della magia notevole, però… mi sembra strano.
Anche se fosse un genio, e pur essendo un demone di alta classe, mantenere delle barriere simili e a tempo stesso portare avanti una battaglia del genere…” Ddraig, dici che ha una fonte di energia esterna?
[Prima dovremo occuparci delle pedine, nel frattempo cercherò di capire l’origine delle sue capacità.] Mentre parlavamo, il duello tra Freed e Beth era giunto ad una svolta.
Resosi conto che la sua avversaria era difesa da una protezione simile a quella della torre, Freed lascia cadere la spada, e si getta contro di lei, rimediando un taglio superficiale al fianco, ma riuscendo ad immobilizzarla.
Quindi avvicina il volto al suo, mormorandole qualcosa nell’orecchio.
“Ed ora, apri la bocca, sgualdrina” mi pare dica il labiale. Lei si riscuote nuovamente, assumendo un espressione ansiosa ed eccitata; e gli ubbidisce.
Non appena la sua bocca è spalancata, il maniaco estrae fulmineamente una pistola e gliela ficca dentro, tirando il grilletto.
La testa della ragazza esplode in un tripudio di sangue e materia cerebrale, sporcando ulteriormente il nostro Ted Bundy con la tonaca.
“Brava troietta ubbidiente. Sia lode a Pavlov che quel coglionazzo non ha messo un incantesimo di riconoscimento per i comandi, eh?” non… ho parole, per commentare questa scena.
Che cazzo ha fatto quello stronzo di un demone a quelle ragazze? Ovviamente tutto ciò non è passato inosservato, infatti quel bastardo si è finalmente levato l’odioso sorrisetto sulla faccia, ed ora sta fissando Freed furente.
“Yelena, tienilo impegnato, e non osare accettare ordini che non siano miei! Cassie, vammi a prendere quella cazzo di suora!” mentre la seconda spadaccina si lancia su Freed, Astaroth, incurante degli attacchi del trio delle meraviglie, lancia un attacco magico ad ampio raggio che annienta gli esorcisti superstiti. 
La torre invece si dirige dritta verso di noi.
[EXPLOSION!]
Finalmente ho finito di caricarmi, perciò mi metto in posizione d’attesa, pronto ad affrontarla.
[Anche con capacità ottuplicate, non hai speranze in uno scontro di forza, verresti fatto a pezzi come gli altri.]
Lo so, Ddraig. Ma stavolta non sono solo. Giunta ormai a contatto, quella carica il pugno, pronta a distruggermi. Prima che riesca a sferrare il colpo, però, una pioggia di proiettili luminosi la centra in piena faccia.
“Ora, Dante!” rapido come una serpe, le scivolo dietro e la blocco con una presa, immobilizzandole le braccia e sollevandola da terra.
Allo stesso tempo, William si getta in avanti appoggiando le canne sugli occhi del bersaglio. Le esplosioni sono simultanee, e scatenano un intenso bagliore.
Verde. Sparare a distanza zero non è servito, o si disattiva la barriera, o le si fa letteralmente ingoiare piombo. L'esplosione mi ha accecato, facendomi attenuare la presa per un istante, e quella ne approfitta.
Ritrovato l’appoggio, scuote le spalle facendomi perdere la presa, quindi mi rifila una gomitata che attutisco col solito metodo. Nonostante ciò, mi pare i venire centrato da un macigno, e mi ritrovo a terra intontito.
[Partner, devi riprenderti!]
Il richiamo di Ddraig mi riscuote un po’, e cerco di sollevarmi.
Il mio sguardo si posa sui tre caduti, che continuano a bersagliare Astaroth con le loro lance, aiutati da Reynalle che pur non schiodandosi dal fianco di Asia, contribuisce con le sue, tirandone anche due alla volta.
Mentre mi tiro su a fatica, noto una strano movimento delle mani del demone, che focalizza lo sguardo sui suoi avversari volanti.
“BUTTATEVI GIU’!”  l’urlo mio e di Reynalle li raggiunge forte e rapido.
Ma non abbastanza. Da vari punti della barriera dell’edificio si attivano una trentina di sigilli da cui si generano altrettanti intensi raggi di energia, che con una velocità assurda, battono la metà superiore dell’edificio, centrando in pieno Donnasiege e Calawana, e di striscio Mitelt, quella che si trovava più in basso e che per prima si era fiondata verso terra.
I primi due vengono letteralmente inceneriti, mentre l’ultima si schianta vicino una colonna, gravemente ferita.
Colonna, che danneggiata come molte altre da quell’attacco, le crolla parzialmente addosso, seppellendola di pietre e calcinacci.
“CALAWANA! MITELT! DONNASIEGE!” Reynalle, il cui volto era divenuto una maschera di odio e dolore, fa per lanciarsi dritta su quel bastardo.
Io invece pur colpito dall’improvvisa morte dei tre, rimango abbastanza calmo dal trattenerla per un braccio, impedendole di fare una cazzata fatale.
“MOLLAMI SUBITO STRONZO!”
“Rifletti! Per quale motivo sei rimasta qui fino ad adesso? Puoi attaccarlo anche da questa posizione, e lui non risponderà per paura di colpire Asia. Ma faremmo meglio ad eliminare prima le sue pedine, così da lasciarlo senza supporto.” Ddraig, hai capito l’origine del suo potere?
[Negativo. Tutte queste barriere e sigilli creano troppi disturbi.]
Merda! Non hai qualche asso nella manica, qualcosa che possiamo usare per ribaltare la situazione?!
[…l’unica cosa alla tua portata è uno scambio. Con esso acquisiresti forza e resistenza sufficienti per giocartela…] Scambio?
[Hai la possibilità di sacrificare a me parti del tuo corpo, che tramuterebbero la loro natura in draconica, dandoti energie e resistenza extra, oltre ovviamente ad essere superiori in tutto e per tutto a quelle umane. Tuttavia la trasformazione è irreversibile, e dovrai tenere nascoste le parti draconiche ai normali umani per tutta la tua vita.]
… o questo o la morte direi.
Facciamolo. Prendi le mie braccia.
[Normalmente ci vorrebbero ore, ma grazie a quel guanto dovrei riuscire a velocizzare la cosa. Stringi i denti, Dante.]
Un potente bagliore rosso avvolge le mie braccia, e un tremendo formicolio nasce dentro di esse, crescendo fino a diventare una vera e propria tortura.
È come se una colonia di formiche rosse stesse pasteggiando con la mia carne! Dopo pochi minuti, svanisce.
 
Ora le mie braccia sono tre volte più massicce, ricoperte da squame scarlatte e le mie dita terminano in dieci affilati artigli neri.
Sul dorso della mia mano sinistra, dove si trovava la SG, c’è ancora il gioiello verde, ora innestato direttamente nella carne, mentre sulla destra, incastonati tra le scaglie, gli elementi metallici del guanto magico.
[Ho preferito assimilare, almeno per il momento, quell’artefatto. Le sue capacità ci sono state e continueranno ad essere d’aiuto, sia in battaglia che in situazioni come questa.]
Capisco. Diamoci da fare.
William è in difficoltà: pare che abbia esaurito le munizioni, quindi mi lancio contro la torre, rifilandole un violento pugno sulla nuca.
Questa barcolla un po’, quindi si gira tenendo le braccia alzate in posizione di guardia. Ddraig, ora sono abbastanza forte per stenderla?
[Direi che ne hai la possibilità, quel velo deflette solo attacchi magici, ed ora le tue braccia tra trasformazione e  boost dovrebbero avere abbastanza potenza per reggere il confronto.]
Però il resto del corpo no. Il primo errore e sono carne morta.
Iniziamo la scazzottata, io stando ben attento a schivare o deviare ogni singolo colpo, lei incassando impassibilmente i miei che superano la sua guardia.
Dopo neanche un minuto però, un lampo verde mi passa a pochi centimetri dalla testa distraendomi per un istante.
Prima che riesca a rimettermi in guardia, mi lancia un destro allo stomaco che mi rendo conto di non aver il tempo di schivare. Un movimento alla mia sinistra, e vengo scagliato a terra; quindi sopra di me esplode un grosso spruzzo di sangue.
La torre rimuove il braccio dalla sua vittima, e si blocca, forse richiamata dal suo signore. Mentre si allontana, io cerco di sostenere il mio salvatore.
William. 
“…Prima… e seconda… regola in un combattimento…” ad ogni parola del sangue cola copioso dalla sua bocca.
“Non perdere mai di vista il nemico e tenere sotto controllo il campo di battaglia…ma che cazzo, non è il momento di una predica!” cerco di adagiarlo delicatamente a terra, ma lui si aggrappa a me cercando di tenersi seduto.
“Coff… mi sono unito ai Grigori pur sapendo dentro di me che era qualcosa di sbagliato, ma sperando di riuscire lo stesso a proteggere gli altri… che idiota che sono… alla fine Beth non si è salvata comunque…”
Dannazione, dov’è Asia? Riesco ad individuarla: è rintanata in un angolo, protetta da Reynalle che si erge dinnanzi a lei duellando con la spadaccina come neanche un erinni.
Lo stronzo e la torre osservano poco distanti lo scontro senza intervenire. Di Freed invece, nessuna traccia riconoscibile.
Vengo afferrato debolmente da William.
“Asia, lei… è ancora innocente, nonostante tutto. Ti prego, proteggila… non lasciare che quel mostro la prenda…” nonostante il suo sguardo si stia facendo più vitreo ogni istante che passa, non smette di fissarmi intensamente.
“Te lo prometto.” Non ricevo risposte né ringraziamenti, semplicemente la sua presa si scioglie.
Lo adagio a terra, raccogliendo le sue mani sul petto. Supero con lo sguardo l’enorme buco che sostituisce il suo polmone destro, guardandolo negli occhi per l’ultima volta.
Sta a vedere come sistemo il bastardo.


“Ddraig. Ora possiedo le braccia di un drago. E il desiderio di annichilire quella merda è tale, che non riesco a pensare ad altro. Cosa devo fare per realizzarlo?”
[…focalizza la mente sul tuo desiderio, e riversa tutto il tuo potere, tutta la tua volontà e tutto il tuo essere in esso.]
La mia mente ormai è limpida come il vetro, in essa un’unica immagine: Diodora Astaroth.
Scateno un' esplosione cremisi, che mi scuote i capelli, e solleva un turbine di polvere.
[WELSH DRAGON OVERBOOST!]
L’aura che mi circonda inizia a concentrarsi, tramutandosi in una robusta armatura a piastre, decorata da diversi gioielli verdi, e per un istante i miei occhi non vedono altro che rosso, un intenso rosso sangue. 
[BALANCE BREAK!]
…Ora mi è chiaro. Indosso un elmo.
Mi chino piegando una gamba e flettendo l’altra: quindi con un boato e diverse crepe nel pavimento, mi catapulto addosso alla torre.
Lei e il suo padrone si sono girati verso di me allertati dal mio improvviso rilascio di potere, prima che riescano a reagire al mio scatto però, piazzo un destro nel petto della ragazza.
SPLORCH. 
Il suo sguardo vacuo non vacilla neanche un istante, mentre si scompone in particelle di luce.
“Ora è il tuo turno.”  Quel faccia da culo indietreggia, preso alla sprovvista.
Il cavallo volge le spalle a Reynalle, e fa per lanciarmisi contro, ma viene sgambettata dalle lance di quest’ultima, che la blocca a terra e affonda entrambe le armi nella sua schiena.
Come sempre, la protezione blocca la penetrazione, ma Reynalle usando le lance a mo’ di pinze, riesce ad aprire una breccia e piantargliene una  terza nella colonna vertebrale.
“Balance Breaker… ben fatto Dante. Ora abbiamo una buona probabilità di cavarcela.” Continuo ad avvicinarmi ad Astaroth, quindi mi volgo verso le due.
“Facciamo un patto, Reynalle. Tu prendi Asia, la porti all’ingresso posteriore, e quando abbatterò la barriera, la porterai al sicuro. Una volta tolta di mezzo questa merdaccia, raggiungerò il rifugio d’emergenza al confine della città, e attenderò un passaggio. Potrai giustificare questo casino dicendo di aver ricevuto una soffiata sul Twilight Healing, e di aver allungato i tempi per recuperare un longinus, ovvero me. Ciò dovrebbe pararti le chiappe, e magari fruttarti una promozione, no?” lei mi fissa interdetta.
“Ne sei sicuro? Credi di farcela da solo?” stringo i pugni, mentre l’aura che emano divampa furiosamente.
“Io DEVO farcela. E Asia DEVE essere portata lontano da lui. Ora muoviti, e ricorda che è la felicità di Asia l’unico modo che hai di ripagare questo debito.” Senza aggiungere altro, la caduta prende Asia, e la scorta verso il retro della chiesa.
“Dante! Ti prego, torna tutto intero!” Asia mi fissa angosciata. Ha già sofferto fin troppo.
“Puoi giurarci.” Mi giro verso il diavolo, che infuriato, sta creando un bel po’ di sigilli magici.
È ora di spaccare qualche culo.


 
[Reynalle]


 
Sto correndo a rotta di collo verso l’uscita sul retro, trascinandomi dietro una mocciosa frignona che avrei dovuto ammazzare con le mie mani garantendo un posto nella legione del governatore, e magari perfino tra i suoi più fidati collaboratori, a me e ai miei amici.
Amici che ho appena perso per mano di un disgustoso piccolo demone.
Asciugo rabbiosamente una lacrima che era sfuggita dalle mie ciglia. E adesso accetto pure ordini da un ragazzino arrogante; quanto ho intenzione di umiliarmi ancora?
Il mio biglietto per la salvezza singhiozza piano. Siamo di fronte alla porta, ma i sigilli sono ancora attiv…
SBRANG.
Per qualche istante, la barriera posta sull’edificio svanisce, e ne approfitto per sfondare la porta e correre fuori con la suora sotto braccio. Ora è di nuovo attiva, ma credo che il moccioso stia andando bene.
“Dunque tu sei la signorina su cui il mio contraente ha posato gli occhi…” materializzo all’istante una lancia di luce per mano, tenendone una pronta al lancio, l’altra puntata alla gola della ragazza.
Di fronte a noi si trova una creatura umanoide dalle sembianze di tigre; concentrandomi sulla sua aura, maligna e caotica a tempo stesso, capisco la sua identità: un Asura. Probabilmente un Rakshasa.
Non riesco a crederci: cosa ci fa qui un essere come lui?!
Questi fa per raggiungerci, ma io porto la lama a contatto con la pelle della mocciosa, facendole sgorgare qualche goccia di sangue.
“Non azzardarti a fare un altro passo. Non credo sia tanto facile reincarnare una suora decapitata.” Dannazione, speriamo che funzioni…
“Eheheh. Bel bluff. Ma ad aver violato e abbattuto le vostre difese, ed aver creato questa barriera, sono stato io. So tutto quel che avete detto, perciò è inutile che usi come ostaggio la tua unica merce di scambio. Inoltre vi ho permesso io di uscire.” il maledetto rilascia un’aura così potente da farmi barcollare.
“Per quale motivo sei alleato con un diavolo? Credevo che le vostre razze si odiassero…” sul suo muso si forma un ghigno spettrale, che fa mostra di una chiostra di zanne affilate come rasoi.
“È così infatti. Ma lui è un tipetto particolare, e oltretutto mi ricompensa profumatamente per aiutarlo in questo suo hobby, perciò…” stringo i denti soffocando un fiume di imprecazioni.
“Potrei stapparti la ragazza uccidendoti allo stesso tempo, e senza che tu riesca a muovere un muscolo, ma è da molto tempo che quel signorino desidera avere un angelo nella sua collezione, potrei avere un extra. E se non dovessi andargli bene perché sei una caduta…” si lecca le zanne lanciandomi uno sguardo bramoso.
No, ora basta. Non prendetemi per il culo.
Dopo tutto quello che abbiamo passato, così vicina all’obbiettivo…


Stringo con il braccio sinistro la ragazza, tenendole il volto premuto contro il petto; mentre col destro le punto una lancia alla schiena, all’altezza del cuore.
Meglio chiuderla così.
A quella vista il demone, con uno scarto di pochi istanti, genera attorno a me delle catene magiche che  avvolgono le mie braccia proprio mentre la punta delle mia arma penetra nelle vesti della ragazza.
BOOOM! 
Ci immobilizziamo entrambi, lui con gli occhi sulla chiesa, io con gli arti superiori immobilizzati e strattonati verso l’alto.
La barriera sull’edificio è finalmente svanita, e dal quel fracasso direi che…
“Che palle. Neanche un umano sa ammazzare quel moccioso; tu aspettami qui, zuccherino.” Facendomi l’occhiolino, quell’essere schifoso svanisce nel nulla, ma non prima di averci intrappolate in una strettissima barriera che sopprime i miei poteri, e aver fissato le catene sulla sua cima tenendomi appesa per le braccia e costretta in punta di piedi.
“Quel demone sta andando da Dante, dobbiamo fare qualcosa!” reprimo a fatica il desiderio di prenderla a sberle, anche perché purtroppo ora non ho proprio modo di farlo.
“E come? Qui dentro non possiamo fare nulla. Renditi utile tappandoti la bocca e lasciandomi pensare in pace.” …Siamo decisamente nella merda fino al collo.
Fatico persino a pensarlo ma… non ci resta che sperare nel ragazzo.


 
[Dante]


 
Il pugno, ben caricato, perfettamente piazzato sulla sua faccia-da-culo, scaraventa Astaroth contro il portone, che dopo aver rilasciato il solito alone verde viene finalmente infranto.
Ora che la barriera è caduta, posso ammirare il cielo stellato e il diavolo cadente che si schianta nel prato scavando un bel solco.
“Allora, stronzetto. Senza le tue pedine non vali granché, vero?” il demone si rialza a fatica, esibendo un grosso livido sulla guancia e perdendo un rivolo di sangue dalla bocca.
“Come osi, disgustoso umano, fare questo a ME?!”
“Aspetta, hai un po’ di sporco in faccia… ora ti pulisco.” Mentre faccio per caricarlo di nuovo, proprio di fronte a lui compare un essere bipede dalle sembianze feline.
“Ehi scemotto, non dovresti affrontare avversari dal potere ignoto senza prima avvertirmi; sennò dopo chi è che mi paga?” anche il nuovo arrivato riceve l’occhiata assassina di Astaroth.
“Sta zitto! È solo un umano troppo arrogante. Bene, ora che sei qui potrai essermi utile finalmente… schiaccialo, e quando sarà esausto portalo da me. Prima di ucciderlo devo dargli una lezione di umiltà.” questi si volta verso di me, e con un cenno della mano, genera una grandinata di dardi magici che mi arrivano addosso in pochi istanti.
CRACK.
Alcuni secondi dopo, mi ritrovo sdraiato sull’erba.
Il mio elmo e i miei bracciali si sono frantumati, e l’armatura è piena di incrinature; mentre tento di rialzarmi mi accorgo che perdo del sangue dalla tempia.
[Mi dispiace Dante, ma il tempo è quasi scaduto. E quello è un avversario che, attualmente, non avremmo potuto battere comunque.]
Ma non mi dire, Ddraig.
Con un immenso sforzo, riesco a tirarmi in piedi ed a mettermi in posizione di guardia.
“Ahah, è inutile che ci provi! Ho assunto questo Rakhsasa come bodyguard, ed ha un potere paragonabile alla classe ultima. Non crederai che uno del mio calibro vada in giro senza scorta…” cosa non darei per cancellargli quel ghigno dalla faccia… un attimo.
Qualcosa c’è.
“Ormai l’unica cosa che ti resta da fare è guardare mentre prendo quella ragazza e la trascino al mio castello… aspetta. Potrei darti un assaggio di ciò che le farò. Chissà, potrebbe piacerti...”
“Ehi principino, non hai detto che ti piacerebbe avere anche un angelo? Perché ci sarebbe quella delizia con le ali...” Il diavolo si volge seccato verso il compagno.
“Sai bene che non mi interessano quelle già cadute. Se vuoi prenderla per scopartela, mangiartela o quel cazzo che ti pare fai pure, ma non aspettarti degli extra.” A quelle parole, il demone-tigre inizia a sbavare.
“MMMH, doppia festa…”
Ora basta.
“Voi non farete nulla a nessuno, perché ormai saranno lontane da qui. Inoltre non potrei mai essere interessato ai vostri disgustosi feticismi.”
“Tu dici? Prova ad osservare attentamente il cielo. Non noti nulla di strano?” la luce pare essere come… filtrata.
“Ho posto un'altra barriera che racchiude tutto il terreno della chiesa. Isola l’area in modo che gli altri diavoli non avvertano squilibri energetici, e a tempo stesso disturba ogni teletrasporto che non presenti i sigilli degli Astaroth.” Mi guardano entrambi con aria di derisione.
Ora faccio davvero fatica a decidere chi voglio fare a pezzi per primo.
“Capito ora? Siete intrappolati qui dentro. Non vedo l’ora di mettere le mani su di lei: sembra una ragazza molto pura e innocente. Chissà quanto dovrò lavorarci prima che inizi ad implorarmi di sbatterla.”
No… com’è POSSIBILE?!
Tutto quel che abbiamo fatto… tutti i nostri sacrifici… PER NULLA?!
I miei pensieri iniziano a sovrapporsi ed ingarbugliarsi, diventando sempre più incoerenti.
I momenti passati con Asia… Le chiaccherate con Kyoko e Nathan… I ridicoli sproloqui di Mitelt... Le lezioni di William… I mesi passati col Don e…
Delle voci, che non riesco ad identificare, iniziano a giungermi suadenti alle orecchie.
[E’ il nostro destino…]
[Inutile… è sempre tutto inutile.]
[C’è una sola via per noi…] sono decine… no, centinaia?
Ma che importa in fondo? Ormai è finita, possiamo pure chiuderla così. Ora tutto ciò che provo sono rabbia cieca e disperazione.
L’aura che circonda la mia armatura, che aveva iniziato lentamente a ridursi e sfarfallare, divampa nuovamente con un intensità ed una potenza folle, tale da far tremare l’intera area.
La mia vista inizia ad oscurarsi, mentre le voci ormai colmano la mia mente.
[Mi dispiace, compagno. Avrei davvero voluto che almeno stavolta finisse diversamente.]


 
[Esterno]


 
Una dozzina di ragazzi stanno avvicinandosi alla vecchia chiesa abbandonata di Kuoh Town.
A guidare il gruppo, due ragazze: una mora con gli occhiali, e una rossa dagli occhi blu-verde.
“Bene, come stabilito, ci divideremo in due gruppi: quello composto…”
“Rias… c’è qualcosa che non va. L’aria è distorta, come se ci fosse una barriera illusoria…” la Gremory si gira verso l’amica sorpresa, quindi si concentra osservando l’edificio.
“Hai ragione, Sona. Cosa staranno facendo? Non possono essere così ingenui da pensare di ingannarci così…”

[…ridendo nell’eternità…]
[Temendo il sogno]
[Ambendo al mondo]
[Ma rifiutandolo a tempo stesso…]
[Io divengo il drago rosso della dominazione]
[Sono sempre stato potere]
[Sono sempre stato amore]
[Ogni volta voi finite per scegliere la distruzione!]
[Vi farò sprofondare in un purgatorio cremisi… JUGGERNAUT DRIVE!]


La barriera, che già all’inizio di questa inquietante cantilena aveva iniziato a dare segni di cedimento, ora svanisce completamente.
“Ma che diamine…” la facciata destra della chiesa è crollata, esponendo alla loro vista un vero e proprio mattatoio.
Al centro del prato antistante all'edificio invece si stanno confrontando un diavolo, un Rakshasa e…
“Un drago?! Cosa significa questo? E la potenza della sua aura è assurda!”
Con un possente ruggito, la belva corazzata si lancia contro l’avversario più vicino, che attivando diversi scudi magici sovrapposti, riesce faticosamente a bloccare la zampata.
“E no, questo non va affatto bene.  Mi spiace per te principino, ma io me la filo.” Il demone indú svanisce, ma alcuni secondi dopo ricompare a pochi metri di distanza immobilizzato da un sigillo verde che lo riempie di scariche magiche.
“Credi di poter rompere un patto con un diavolo?! Sbrigati e fai a pezzi quella bestia, il tuo compito è di proteggermi per TUTTA la durata delle nostre caccie!” il Rakshasa impreca, quindi il drago gli piomba addosso pronto a finirlo, ma si ferma a pochi centimetri da lui: in quegli istanti il demone aveva mutato le proprie sembianze diventando una giovane ragazza bionda dagli occhi verdi.
"Ti prego Dante-kun, aiutami: quel diavolo vuole farmi del male!" Questi lo fissa alcuni secondi, poi gli stacca la testa con un morso.
Per qualche istante resta in piedi, con una fontana di sangue che zampilla dal collo mischiandosi col rosso della lucida corazza del suo carnefice, quindi riassume la forma originale e crolla a terra.
Poco dopo il drago sputa la testa, che prima di zittirsi per sempre tira un “Porco Indra”.
“Non è possibile, come ha fatto a diventare così forte all’improvviso?!” l’altro, chiaramente terrorizzato crea un cerchio magico, pronto a teleportarsi, ma prima che ci riesca l’altro gli è già addosso, desideroso di un bis.
CRACK.
Il colpo impatta su uno scudo magico, che pur venendo distrutto, permette al diavolo di spostarsi abbastanza da venire preso solo di striscio.
Vola per qualche decina di metri, cadendo poco distante dai Gremory e i Sitri.
Il drago parte di nuovo alla carica, venendo però bloccato da una fitta rete di sigilli che creando una gabbia, lo immobilizzano.
“E’ davvero spiacevole che dobbiate assistere a questo, Rias e Sona-chan.” A fianco del gruppo, è comparso un giovane uomo dai capelli verdi, il volto calmo e lo sguardo calcolatore.

“Ajuka-sama! Cosa sta succedendo?!” durante lo scambio di battute, la gabbia si è stretta, e mentre i simboli e le cifre che la componevano iniziano a risplendere, la corazza del prigioniero si ricopre di crepe.
“Diciamo che sono venuto a riparare al disastro causato da questo stolto. Per quel che riguarda ciò che vedete laggiù… è la forma finale assunta dal Boosted Gear  ed il Divine Dividing, che permette al possessore di rilasciare, a caro prezzo, un enorme potere.” Le due diavole spalancano gli occhi senza parole, quindi Sona stringe i pugni fino ad incidersi i palmi con le unghie.
“Fratello, per fortuna sei arrivato! Quello è un vero mostro, ha ucciso le mie serve, e guarda cosa ha fatto a me!” Astaroth si lamenta toccandosi lo squarcio sulla schiena, attirando il freddo sguardo del nuovo arrivato.
“Di te mi occuperò più tardi. Per ora dovrai vedertela con i nostri genitori…” con un cenno della mano, blocca la sua emorragia, quindi con un secondo lo teleporta negli inferi.
Nel frattempo, l’armatura si era infranta, rivelando un ragazzo dall’aspetto devastato che immediatamente crolla a terra, sputando una boccata di sangue.
“Demoni… mostri…” facendo leva sulle massicce braccia scarlatte, cerca senza successo di tirarsi in piedi.
A quella vista, alcuni giovani diavoli indietreggiano, altri si preparano per uno scontro.
Il demone dai capelli verdi invece, crea un campo di sospensione che stabilizza le sue condizioni.
“Calma, ragazzo. Non so se te ne rendi conto, ma stai per morire. La tecnica che hai usato consuma l'energia vitale del soggetto per alimentarsi. Ora potrei curarti, ma anche così non ti resterebbe più di--” digita qualcosa in un tablet comparso dal nulla.
“--un mese di vita.” L’altro stringe i denti, mentre la sua espressione si fa, se possibile, ancora più carica di odio e sofferenza.
“E di chi sarebbe la colpa?”
“Del mio casato. Sono Ajuka Beelzebub, uno dei quattro Maou infernali, tuttavia non sono riuscito a intervenire in tempo per bloccare mio fratello. Se è in mio potere farò il possibile per rimediare a ciò che ha fatto.”
“Asia… e Reynalle. Sono al sicuro?”
“La caduta e la detentrice del Twilight Healing sono fuggite alla morte di quella creatura. Non dovresti preoccuparti delle tue di condizioni?”
“Hai la capacità di ripristinare la mia durata vitale?”
“No. Esistono esseri in grado di farlo, ma temo che contrattare i loro servigi in così poco tempo sia impossibile. Tuttavia esiste un metodo che ti permetterebbe di prolungare la tua esistenza…”
“La reincarnazione.” sputa il giovane, con uno sguardo aggressivo.
“Già, sono l’inventore degli evil piece, quindi posso assicurarti la loro efficacia. Sono certo che Rias o Sona sarebbero più che liete di accogliere in squadra qualcuno come te.”
“Vai a cagare! Se sono in questa situazione è per causa vostra. Preferisco morire da umano che diventare un mostro che agisce solo per il proprio tornaconto!” l’ultima frase fa infuriare gran parte della combriccola, gli unici a rimanere calmi sono Sona, Tsubaki ed Ajuka.
“Peccato. In tal caso non c’è altro che possiamo fare per te…” a un suo segnale, il gruppo fa per andarsene.
“Sitri, aspetta… avrei un contratto da proporti.” Alle parole del ragazzo, la diavola si ferma, fissandolo sorpresa.
“Un contratto? Che cosa potresti mai volere da un mostro come me? E soprattutto, cosa hai da barattare?”
“Nella tasca destra della mia giacca, ho il talismano antirilevazione. È d’argento, con delle malachiti incastonate. Credo abbia un buon valore, anche se voi non potete usarlo. Per il desiderio… mi serve un passaggio in un certo luogo, e possibilmente un trattamento per stabilizzarmi.” Lei lo osserva imperscrutabile per un po’, quindi accetta con un cenno del capo.


Pochi minuti dopo, Dante siede al centro di un pentacolo azzurrino, intento ristabilire la propria respirazione.
“Credo questo sia un addio, Kaichou. Il tuo impegno verso l’istituto e i suoi studenti è encomiabile, perciò ti auguro un buon proseguimento di anno scolastico.“ fa lui con freddo sarcasmo.
“…Sarà meglio che ti faccia curare come si deve appena arrivi dai Grigori, o non ci arriverai, a fine mese. Addio, Dante Nandini.” Incrociano lo sguardo un’ultima volta. 
Stavolta nei loro occhi non c’è rabbia, solo tristezza in una, rassegnazione nell’altro.
Un lampo azzurro, e il ragazzo sparisce.
I ragazzi ritornano da dove sono venuti, mentre il Maou si dirige nella chiesa per esaminare l’area.
A un centinaio di metri da lì, un certo biondo e una figura incappucciata si tirano in piedi sgranchendosi le gambe.
“Uff, a quel poveretto non ne va bene una, direi. È già al capolinea, che sfiga. A questo punto anche se riferissimo del risveglio del Sekiryutei, non avrebbe una gran rilevanza, visto che presto il SG troverà un nuovo ospite.” Zaldor si gira verso il compagno, intento a fissare Beelzebub che dopo aver estratto una giovane caduta dalle macerie, fa svanire i cadaveri e le altre tracce della battaglia dall’area.
“A quella biondina sarebbe convenuto morire con gli altri. Il Maou Beelzebub è a capo della sezione scientifica degli inferi, se si è preso la briga di recuperarla, non è certo per bontà d'animo.”
“Uuuh, cavia da laboratorio? Anvedi quel capoccione d’un nerd, il lupo perde il pelo… Alla fine avevi ragione, tenere sott’occhio quelle due si è rivelato fruttuoso. Continuerai a sorvegliarle?” l’incappucciato annuisce.
“Sì. Lascio a te il compito di fare rapporto al Senato. Tienimi aggiornato.” L’altro lo saluta con un cenno, quindi si allontana.
Mentre si dirige verso la moto, solleva gli occhi verso il cielo stellato, un ghigno carico di aspettativa sul volto.
“Forse è la volta buona… e se poi i vecchiacci dessero il via libera…  potremo finalmente fare a pezzi quei fottutissimi diavoli!”


 

1 Maou: re infernale, una delle cariche più prestigiose dell’inferno.
 
2 Ivan Pavlov: fisiologo e medico russo noto per il suo contributo alla scoperta dei riflessi condizionati. Il suo studio più famoso fu quello sui cani. 

3 Rakshasa: demone della mitologia indù, è un entità attiva soprattutto di notte, che si dice essere la reincarnazione di umani particolarmente crudeli.
Come i diavoli, tendono a molestare sacerdoti, rovinare cerimonie sacre e possedere gli umani.
A differenza di essi però amano anche dissacrare tombe, i furti, le torture, e guerre e devastazioni in generale.
Sono in aperto contrasto coi diavoli, a causa del diverso modo di pensare: per dirla alla Dungeons&Dragons, i diavoli sono legale malvagio, i Rakshasa caotico malvagio.
Hanno la capacità di: modificare il proprio aspetto, anche in forme animali, svanire, volare e anche mutare dimensioni, oltre a saper ovviamente usare la magia.
Pare inoltre che apprezzino la carne umana…
 
 

Note dell’autore


 
Ed eccoci alla fine della life 4, ultimo capitolo dedicato al volume 1 della novel.
Che dire, è stata un impresa che sono felice di aver compiuto, spero che ciò che ne è uscito sia risultato interessante.
Ma non è certo finita qui: mancano ancora 5 life alla fine di questa prima fic, e ho già programmato le prossime due (che conterranno i volumi 3e4, e 5e6).
Mi auguro non ce l’abbiate con me per i casini in cui ho cacciato Dante e Asia, dopotutto anche nell’originale non è che fosse tutto rose e fiori.
Sappiate però che ci sarà una lenta risalita per entrambi, non sono così sadico da far soffrire e basta i miei protagonisti.
Segnalo di non essere il primo autore del sito ad aver anticipato la battaglia con Diodora, anche Shenron87 ha fatto qualcosa di simile, da cui ammetto di essermi in parte ispirato.
L’aspetto iniziale del Rakshasa è una citazione a D&D, dove sono appunto degli umanoidi felini.
Concludo ringraziando Shenron e fenris per avermi seguito così assiduamente, e tutti coloro che hanno letto fin qui. Alla prossima!
 
 
 
   
 
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