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Autore: Albusseverus1996    14/09/2016    1 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa fosse successo se Silente avesse scoperto e distrutto tutti gli Horkruks creati da Lord Voldemort uccidendolo prima della notte del 31 Ottobre 1981 nella quale morirono Lily e James Potter? Non vi siete mai chiesti come sarebbe diventato Harry se fosse cresciuto dall'uomo Re degli scherzi qual'era suo padre e la donna forte e coraggiosa che era Lily? Se così fosse questa Fan Fiction è giusta per te.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Note:
Buon Pomeriggio a tutti e benvenuti
a questo nuovo capitolo de "Il canto della fenice"
Ringrazio tutti coloro che hanno solo letto o
che hanno aggiunto la mia Fan Fiction tra le proprie storie da seguire,o tra le preferite.
Non voglio dilungarmi in ringraziamenti togliendovi del tempo prezioso
da dedicare solo alla lettura del capitolo. Perciò
Buona Lettura a tutti. Spero che vi piaccia 
Albusseverus1996

 


NEW ENTRY NELLA FAMIGLIA POTTER


Dalla cena a villa Potter era passato quasi un mese. Un mese relativamente tranquillo non contando le domeniche passate dai genitori o le serate passate con i malandrini tra scherzi e alcolici. Quella mattina James, seduto nel divano del salotto, era chino sui libri cercando disperatamente di ripassare tutto in un giorno quello che avrebbe dovuto ripassare durante il mese precedente ma a poco erano servite le prediche della moglie e di Remus. Adesso mancava un solo giorno all'esame di Auror perciò lui e Sirius, optarono di starsene ognuno per conto suo poichè l'unica cosa che riuscivano a fare alla perfezione insieme, erano caos e risate. L'uomo stava sorseggiando una burrobirra quando un urlò lo fece sobbalzare
"JAMES!!" Esclamò a gran voce Lily dal piano di sopra. La bibita gli andò di traverso facendolo tossire sonoramente. Si alzò immediatamente, iniziando a correre verso le scale. Durante il tragitto, inciampò sui giocattoli che il figlio aveva disseminato per il corridoio e, il suo calderone giocattolo, gli si incastrò nel piede destro. Imprecò prima di continuare la sua corsa su un piede solo sbattendo contro tutti gli spigoli di tutte le porte della casa.
"Che c'è tesoro? Cos'è successo?" Disse James preoccupato e dolorante una volta arrivato nella loro camera matrimoniale. Scacciò con le mani il piccolo calderone ancora incastrato al suo piede e si sedette sul letto accanto alla moglie circondandola con un braccio. La donna guardò prima lui, poi il giocattolo che giaceva innocuo sul tappeto e iniziò a ridere di gusto. James la guardò come per assicurarsi che non fosse impazzita del tutto e le chiese nuovamente ancora più preoccupato di prima
"Perché mi hai chiamato gridando amore? Non ti senti bene?" La donna smise di ridere senza abbandonare il suo dolce sorriso fissando i suoi occhi verdi in quelli nocciola del marito. Si alzò dal letto senza smettere di fissare James, prese la sua bacchetta che giaceva, come sempre, sul comodino e, puntandosela sul ventre, pronunciò
"Ego Grauidam"
James spostò lo sguardo dal viso della moglie per fissare, quasi ipnotizzato, la punta della sua bacchetta ancora attaccata al ventre. Cinque minuti dopo, minuti in cui James, impaziente, prese a camminare su e giù per la stanza, Lily alzò la bacchetta in aria muovendola in un movimento circolare. Dalla sua punta fuoriuscì una densa nube rosa e la donna iniziò a saltellare e gridare per tutta la stanza
"Sono incinta di una femmina!! Avremo una bambina che girovagherà per casa James, ci credi?" Le parole della donna trasformarono la sua preoccupazione e la sua impazienza in una felicità impossibile da descrivere a parole. Prese tra le braccia il tornado di fuoco che era diventata Lily, le prese il viso tra le mani ponendo fine alle sue giravolte e la baciò dolcemente
"Mi hai fatto prendere un infarto e, per essere ottimisti, circa 100 lividi in tutto il corpo benedetta rossa ma avrei attraversato un oceano di dissennatori per poter ascoltare questa notizia. Mi rendi ogni giorno più felice, ti amo da morire Lily Evans" disse lui prima di tornare a baciarla con più passione gettandola sul letto. Continuarono a baciarsi ancora e ancora per gran parte del pomeriggio prima che la donna, dopo aver controllato l'orologio, disse
"Avremmo dovuto essere già dai Weasley per prendere Harry tesoro. Lui, Ron e i gemelli avranno già distrutto gran parte della loro casa a quest'ora" James non sembrava aver ascoltato nemmeno una parola di quelle dette dalla moglie poiché continuò a baciarla qualsiasi parte del corpo che riuscisse a raggiungere
"Dai James" esclamò esasperata tra una risata e un altra cercando di scrollarsi il marito di dosso. Dopo 10 minuti di strenua lotta, Lily riuscì a sgusciare via dalle braccia del marito che si alzò fingendo un viso offeso dicendo
"E va bene e va bene. Andiamo a prendere il nostro piccolo mostro. Ma sta sera non mi scapperai pesciolino rosso" la donna sghignazzò facendo l'occhiolino al marito prima di smaterializzarsi con una graziosa giravolta.
"Per i magici peli delle orecchie di Merlino quanto amo questa donna" pensò ad alta voce James prima di imitare la moglie sparendo a sua volta dalla stanza.

La tana era un tripudio di grida gioiose, preoccupate e arrabbiate tutte sovrapposte fra loro. James individuò il piccolo Harry che, al momento, stava alle spalle di Percy con un calice d'acqua nelle sue manine grassocce. Ron e i gemelli appena dietro di lui però, a differenza del figlio, trasportavano un calderone, anch'esso pieno d'acqua. I gemelli si avvicinarono ancora di più al loro fratello prima di esclamare
"Ehi Perce" il ragazzo si girò e venne colpito da un ondata gelida in pieno volto. I malfattori si dispersero per il giardino correndo mentre Percy chiamava a gran voce la madre, rosso in volto e completamente zuppo dalla testa ai piedi. James tentò in tutti i modi di non ridere quando il viso di Molly, che sentendo le grida del figlio lo aveva raggiunto per vedere cosa gli fosse successo, minacciò di prendere fuoco dal rossore prima di iniziare a gridare come una pazza rincorrendo i gemelli con un matterello tentando senza successo di colpirli. Harry, che al momento era nascosto dietro un rigoglioso cespuglio insieme a Ron, sghignazzava divertito. Il tocco da malandrino, era, per tradizione, la principale peculiarità della famiglia Potter, non contando il Quiddich certo, e, Harry, sembrava averle ereditate entrambe. James guardò orgoglioso il figlio mentre Lily portava sul volto la sua solita espressione rassegnata usata quando Harry si dimostrava così simile al padre. Il bimbo dai capelli corvini, si accorse dell'arrivo dei genitori e gridò
"Papà, Mama" prima di correre verso di loro. James e Lily restarono stupefatti in quanto Harry non aveva mai spiccicato una parola comprensibile fino ad allora. La donna iniziò a singhiozzare visibilmente commossa mentre il marito, ancora profondamente stupito, prese in braccio la sua piccola peste
"Cosa hai detto piccolo?" Chiese con voce piena di dolcezza l'uomo. Harry lo guardò fisso sorridendo
"Papà" disse il piccolo prima di abbracciarlo. James sospirò stringendo più forte a se il figlio sotto lo sguardo dolce della moglie.
"Andiamo rossa unisciti a noi. Abbraccio di famiglia" Harry guardò la madre sporgendosi verso di lei e la donna si unì a loro dopo essersi asciugata le lacrime con la manica della veste.

Stessero abbracciati per alcuni minuti prima che un rumore li ridestò da quel dolce momento familiare. Si guardarono intorno per scoprire la fonte del rumore e videro Arthur che, appena uscito dal suo capanno, stava in piedi di fronte a loro con un enorme macchina fotografica nelle mani.
"Un momento così bello doveva essere documentato" disse lui sorridendo alla famiglia
"Arthur, grazie mille per aver tenuto Harry. Spero che non abbia fatto troppa confusione" disse Lily dopo uno sguardo severo al piccolo che mise su un faccino innocente facendo gli occhi dolci alla madre che suo malgrado gli sorrise
"Ma no, non dovete ringraziare e poi la confusione in casa nostra è la normalità. Entriamo in casa così posso offrirvi l'idromele mandato da Silente. È più vecchio di lui e questo è tutto dire" James e Lily risero di gusto prima di rispondere
"No Arthur, grazie. Dobbiamo andare da Sirius a chiedergli se gli piacerebbe diventare padrino per una seconda volta" disse l'uomo con un sorriso che andava da orecchio a orecchio. Arthur non parse capire subito le parole dell'amico e, solo vedendo il viso di Lily diventare rosso fuoco, sorrise radioso e gridò verso l'altra parte del giardino
"MOLLY! Smetti di rincorrere Fred e George per Godric. Sta arrivando un nuovo membro a ingrossare le fila dei Potter" Un attimo dopo, un ansimante donna dai capelli rossi con in mano un serpente di gomma, si avvicinò a loro con un enorme sorriso sul volto. Il marito le lanciò uno sguardo interrogativo vedendo lo strano oggetto stretto nella sua mano destra. Molly estrasse la bacchetta dal suo grembiule rosa e, con un colpetto, lo trasformò in un matterello uguale a quello con cui cercò di colpire i gemelli precedentemente
"La magia accidentale di Fred e George sta diventando veramente snervante. Comunque maschietto o femminuccia?" Domandò eccitata la donna. James guardò il viso imbarazzato della moglie sorridendole tentando di metterla a suo agio. Lily ricambiò il sorriso del marito intrecciando le dita alle sue prima di rispondere
"Femminuccia. L'ho scoperto oggi" Molly iniziò a saltellare dicendo
"Per Godric che notizia meravigliosa. Potrei accompagnarti io per comprare tutto il necessario per la bambina. Sempre che ti faccia piacere" Lily rise della sua reazione un po' esagerata e, sicura che si sarebbe offesa a morte se avesse rifiutato la sua offerta, annuì dicendo
"Si avrò bisogno di aiuto però ci andremo dopo Natale. Adesso dobbiamo davvero andare. Grazie mille ci rivedremo sicuramente molto presto. Non voglio nemmeno immaginare quello che organizzeranno Fleamont e Euphemia quando lo sapranno. Inviteranno tutti i maghi del Regno Unito, forse di tutta Europa" terminò Lily e, il tono rassegnato che usò parlando dell'indole dei suoceri nell'organizzare feste di dimensioni spropositate, fece scoppiare a ridere il marito
"Si i Potter da sempre amano le feste anche il padre di Fleamont, Henry, era solito esagerare" disse Arthur unendosi alle risate di James e della moglie. Quest'ultimo, incuriosito dal sentir nominare l'ormai deceduto nonno, fece per parlare ma rinuncio subito ricevendo un occhiata truce dalla moglie. Così dopo aver rifiutato tutti gli inviti proposti loro dai Weasley, salutarono i loro numerosi figli e si intrufolarono nel camino della tana sparendo tra le fiamme smeraldine.

"Ehi felpato!" Gridò James una volta atterrato nel piccolo soggiorno dell'appartamento "Sei presentabile? Perché c'è la tua nuora preferita con in braccio il tuo figlioccio e non vorrei rischiare che il piccolo perda la vista vedendoti nudo" continuò sghignazzando facendo ridere perfino Lily. In risposta alla sua domanda, si sentì una risata molto simile ad un latrato e una sedia che strisciava sul pavimento
"Niente ripasso Ramoso? Non riesci a stare più di un pomeriggio senza vedere tuo fratello eh?" Disse un Sirius sorridente facendo capolino in sala. James continuò a sghignazzare abbracciando il suo migliore amico. Una volta terminato l'abbraccio, Sirius fece un inchino a Lily e al piccolo che si illuminò al vederlo. Iniziò a dimenarsi nelle braccia della madre sporgendosi verso il suo padrino che non si fece pregare e, alzandolo al cielo, se lo mise in spalla. Lily entrò in modalità madre protettiva e, dopo l'invito dell'amico, si sedette senza staccare gli occhi dal figlio che iniziò a giocare con i lunghi capelli del suo padrino
"Felpato, se stavi davvero ripassando per l'esame, cosa ci fanno sul divano tutti i tuoi libri?" Esclamò divertito James dando un pugno giocoso sulla spalla di Sirius che lo guardò fingendo un espressione seria
"Lunastorta non dovrà mai venire a saperlo. Parola di malandrino?" Chiese l'uomo non abbandonando la sua finta serietà. James lo imitò portandosi una mano sul petto e esclamò in tono solenne
"Parola di malandrino. Comunque abbiamo una sorpresa per te" l'amico lo guardò confuso. James sorrise e si girò verso la moglie che ricambiò il suo sorriso prima di distogliere lo sguardo dal marito e puntarlo sul suo ventre appoggiandogli una mano. Sirius si alzò in piedi in un lampo con il volto straripante di felicità
"Per Godric. Ho un altro figlioccio in arrivo?" Esclamò a gran voce prima di gettarsi a peso morto su James mentre Lily, sghignazzando, si allontanò per evitare di essere colpita
"Beh, in realtà" iniziò la donna alzando la voce mentre il marito cercava, senza successo, di sfuggire alle grinfie del suo migliore amico "È una femminuccia".
Alle parole di Lily, Sirius si bloccò di colpo permettendo a James di spingerlo via. Felpato cadde dal divano colpendo il tavolino di legno, situato davanti a loro, prima di raggiungere il suolo. Si alzò goffamente imprecando e massaggiandosi la nuca. Si sedette nuovamente accanto a James e lo fissò con lo sguardo più malandrino del suo repertorio
"Speriamo che non cresca mai o altrimenti il suo primo fidanzatino mi farà finire ad Azkabam" sussurrò all'orecchio di James che lo guardò rabbioso
"Oh andiamo felpato. Non è neanche nata e tu già mi metti in testa certe cose? Comunque informati se sia possibile richiedere una cella doppia". I due iniziarono a ridere di gusto sotto lo sguardo indagatore di Lily
"Che state tramando voi due?" Chiese quasi preoccupata
"Oh nulla amore. Comunque ci vediamo sta sera al paiolo magico felpato?" Disse James cambiando completamente discorso ricevendo un ennesima occhiata truce dalla moglie. L'amico annuì e li scortò al camino Harry li seguì correndo goffamente e, raggiunto il padre, si ancorò alla sua gamba sghignazzando. James lo prese in braccio e, prima di lanciare la polvere volante all'interno del camino, si rivolse nuovamente al capellone davanti a lui
"Ah un ultima cosa. Harry, piccolino, chi sono io?" Chiese dolcemente al figlio che aveva appoggiato la testa sulla sua spalla
"Papà" esclamò contento agitando i pugnetti grassocci ricevendo un bacio sulla fronte da James come ricompensa. L'uomo con un ghigno si affrettò a entrare nel camino seguito dalla moglie immergendosi nelle fiamme smeraldine lasciando l'amico dai lunghi capelli, in piedi nel bel mezzo del salotto del suo appartamento, con un'espressione sorpresa e orgogliosa sul viso sorridente.

La serata fu tranquilla anche troppo. Remus e Lily, con l'appoggio di Dorcas, stravolsero i piani fatti da Sirius e James e, invece del caotico pub com'era il Paiolo Magico, li costrinsero ad andare ad Hogsmade bandendo tutti i tipi di alcolici fatta eccezione per la leggerissima burrobirra. Anche l'orario di ritorno fu messo al bando e passò dal -Chissene fotte dell'esame- a -Siamo delle scolarette impaurite-. Sirius, supportato dal suo migliore amico, non smisero un secondo di lamentarsi per tutta la serata e, solo quando Dorcas e Lily li minacciarono di farli rimanere in astinenza per due interi mesi, si zittirono continuando a lanciare occhiate truci alle proprie consorti che sghignazzavano. Alle 23:00 spaccate, si salutarono e tornarono a casa. James si accorse solo allora che, la stanchezza dovuta alle poche ore di sonno avute durante le settimane precedenti, si fece sentire. Riuscì malapena a raggiungere il letto matrimoniale della stanza condivisa con la moglie, prima di cadere profondamente addormentato sotto il dolce sguardo di Lily che prese un piumone dal mobile in legno scuro presente di fronte al letto e, dopo essersi adagiata con cautela sulla spalla del marito, se lo gettò addosso coprendo tutti e due.
"James dai svegliati" esclamò Lily alla buon ora del mattino. L'uomo grugnì e le voltò le spalle continuando nel suo lieve russare
"James per Godric sono le 8 del mattino tra un ora dovrai affrontare un esame molto complicato lo sai vero?" Continuò la donna esasperata ricevendo in risposta un altro grugnito.
"JAMES FLEAMONT POTTER, ALZATI IMMEDIATAMENTE DA QUEL FOTTUTO LETTO" gridò Lily con il volto rosso dalla rabbia. L'uomo, finalmente, mise un piede fuori dal piumone poggiandolo a suolo e, dopo aver ricevuto una spinta dalla moglie che lo fece ruzzolare completamente fuori dal letto, si mise in piedi. James sorrise alla moglie prima di stiracchiarsi la schiena sbadigliando
"Che dolcezza essere svegliati con toni così soavi" disse chinandosi per baciare la tanto indignata donna che stava ancora seduta sul letto con il volto scarlatto
"Muoviti. Sirius e Dorcas saranno qui a momenti" disse fredda Lily prima di alzarsi per andare di sotto a preparare la colazione. James fu più rapido e gli sbarrò la strada. Prese la sua bacchetta dal comodino ed evocò un bellissimo mazzo di margherite bianche che porse alla moglie prima di baciarla dolcemente dicendo
"Mi scusi signor comandante. Faccio in un lampo" la rabbia di Lily si sciolse come cera e, dopo aver tirato un pugno nelle costole a James, lo scostò e uscì dalla loro stanza visibilmente più contenta.

Dopo essersi fatto una rapida doccia, messo la toga che gli avevano dato al ministero e tentato, senza successo, di domare i suoi capelli, James uscì dal bagno dirigendosi di sotto per la colazione.
"Buon giorno cucciolotto" disse ridendo di gusto nel vedere Sirius, mezzo addormentato, con la testa tenuta su dai gomiti appoggiati sul tavolo della cucina
"A te cerbiatto" rispose Sirius senza muoversi di un millimetro dalla sua comoda posizione facendo aumentare i decibel della risata di James
"Mancano venti minuti, dovremmo andare Sirius" disse con un ghigno sul volto Dorcas. Il suo compagno si alzò e James colse l'occasione al balzo estraendo la bacchetta dalla veste
"Aguamenti" esclamò evocando un bel getto d'acqua che si infranse sul volto mezzo addormentato dell'amico che iniziò a sputacchiare e imprecare insieme
"Tu, brutto mammifero cornuto, vieni qui" gridò Sirius iniziando a rincorrerlo per la stanza. Nel momento in cui lo raggiunse e lo scaraventò al suolo, si sentirono dei forti singhiozzi provenienti dalla porta della cucina. I due si bloccarono all'istante per vedere da chi provenisse quel pianto disperato e videro, un ometto dai capelli nerissimi e occhi verdi pieni di lacrime
"Sirius male Papà" esclamò tra i singhiozzi il piccolo Harry facendo alzare di scatto James e Sirius che lo raggiunsero in un lampo. Quest'ultimo lo prese in braccio con il viso visibilmente imbarazzato ma prima che potesse dire una sola parola, Harry iniziò a ridere come un pazzo. I due uomini e le due donne presenti nella cucina, guardarono il piccolo visibilmente confusi dal suo repentino cambio d'umore.
"Scherzo" gridò il piccolo con un sorrisetto malandrino uguale a quello usato tanto spesso da suo padre e dal suo padrino ai tempi di Hogwarts. Sirius, che ancora teneva in braccio il furfante che continuava a sghignazzare, scoppiò nella sua classica risata simile ad un latrato, imitato da James e Dorcas mentre Lily, ormai rassegnata dal fatto che Harry fosse la copia esatta del marito, si limitò a scuotere la testa
"Hai creato un mostro Ramoso. Così piccolo eppure così malandrino. Ti sei davvero superato" disse Sirius una volta controllate le risate e asciugate le lacrime
"Beh è tutto nel DNA mio caro Felpato" rispose orgoglioso James che, dopo aver dato un bacio al figlio, si girò verso la moglie che lo guardò con un amaro sorriso prima di esclamare
"Speriamo solo che nostra figlia erediti qualcosa da me oppure, con tre malandrini in casa tutto il giorno per tutti i giorni, tempo due anni e finirò al San Mungo. Comunque andiamo siamo in ritardo"

Il secondo livello del ministero era gremito di maghi e streghe dai volti preoccupati e tesi. Sirius e James erano gli unici che continuavano a scherzare e a ridere guadagnandosi occhiate truci da alcuni colleghi che tentavano di ripassare gli argomenti più difficili all'ultimo minuto
"Possibile che niente riesca a fare preoccupare voi due" chiese burbero un uomo da dietro le loro spalle. James e Sirius si girarono e videro, il loro prossimo capo, Alastor Moody, che li squadrava dalla testa ai piedi con il suo penetrante occhio magico
"Malocchio, vecchio mio. Come stai?" Esclamarono all'unisono i due malandrini con un sorriso radioso sul volto. Il vecchio Auror fece per rispondere ma venne interrotto da una voce profonda che conoscevano bene


Informiamo tutti coloro che sono qui per sostenere l'esame Auror che si svolgerà al secondo livello del ministero nella sala conferenze. Qualunque mago che si presenterà senza l'attentato dei tre anni di apprendistato e senza le pergamene ufficiali dei propri M.A.G.O, sarà espulso dall'esame stesso senza possibilità di poterlo affrontare prima di un anno. Ringraziamo tutti della collaborazione, l'esame avrà inizio fra 5 minuti. Vi preghiamo di raggiungere la sala per essere registrati prima dell'inizio del test. Grazie e buona fortuna a tutti



"Un giorno dovrò chiedergli per quale motivo utilizzi quel tono solenne per dire qualsiasi cosa, anche quella più stupida. Oh benedetto signor Shaklebolt" esclamò James provocando la classica risata del suo migliore amico e gli sguardi assassini di Moody e della moglie Lily. Così dopo aver dato un veloce bacio alle loro consorti e salutato il piccolo Harry che continuava a dimenarsi sulle braccia della madre per poterli raggiungere, tutti i maghi presenti nel corridoio si mossero più velocemente possibile verso la sala conferenze. Essa si trovava giusto al lato dell'ufficio di Moody perciò si offrì di accompagnarli attraverso i lunghi corridoi del ministero. James e Sirius si disposero accanto a lui in prima fila facendosi strada tra i loro colleghi che gli rivolsero sguardi metà divertiti e metà seccati
"Così diventerai finalmente il nostro capo Alastor. Non sei contento?" Chiese Sirius sghignazzando mentre l'uomo continuò a camminare senza degnarlo di uno sguardo
"Ancora non è detto Black. Posso ancora sperare che vi boccino" rispose freddo Moody provocando le risate di James mentre Sirius parve un po' irritato dalle sue parole
"Andiamo Malocchio anche tu sei consapevole che noi due siamo quelli più preparati qui dentro" disse James dopo qualche minuto rispolverando l'arroganza tanto odiata dalla moglie. L'Auror lo guardò e un sorriso gli deformò il volto sfigurato dalle tante battaglie passate
"Su questo non ci piove, resta il fatto che uno dei privilegi migliori che può avere un Auror è la serietà e, senza dubbi, questa caratteristica non vi appartiene" disse prima di fermarsi davanti ad una porta che si spalancò all'istante facendo uscire un alto uomo di colore sulla cinquantina.
"Benvenuti a tutti potete entrare" disse il signor Shaklebolt con la stessa voce solenne usata in precedenza
"Sua eccellenza" dissero in coro Sirius e James facendo un profondo inchino all'uomo davanti a loro che sorrise mostrando i suoi bianchissimi denti facendogli segno di entrare.

1 ora e mezza dopo, James e Sirius consegnarono il loro esame al signor Shaklebolt che li guardò confuso
"Avete ancora mezz'ora ragazzi. Non sarebbe meglio che controlliate le vostre risposte? Per essere più sicuri" disse l'alto uomo di colore con la sua profonda e rassicurante voce. James e Sirius misero su il loro ghigno -Made Malandrino- e risposero cercando di imitare la voce dell'uomo seduto di fronte a loro
"Suvvia signor Shaklebolt. Davvero credeva che avremmo avuto problemi con dei semplici test dopo aver superato"
"Brillantemente"
"Le prove fisiche che il ministero ci ha posto che, se posso permettermi, sono state"
"Di una facilità imbarazzante"
Il signor Shaklebolt lasciò che un sorriso scalfisse la maschera di serietà che portava sul volto, assistendo a quel simpatico siparietto messo su dai due prossimi Auror
"D'accordo andate. I risultati vi saranno consegnati via gufo tra due settimane. Buona fortuna" disse sorridendogli. James e Sirius, dopo avergli stretto la mano, lanciarono uno sguardo rassicurante ai molti loro nervosissimi colleghi e uscirono dalla sala
"Abbiamo di fronte due settimane di relax mio pulcioso amico" disse James con il suo classico sorriso a trentadue denti stampato sul volto. Sirius lo guardò per qualche secondo prima di aprirsi in un ennesimo sorriso malandrino
"Oh sì cornuto di un mammifero. Saranno due settimane movimentate"
I due iniziarono a ridere e non smisero fino a quando non si trovarono davanti ai camini dell'Atrium
"Io vado a festeggiare con la mia dolce consorte. Saluta Lily e il mio figlioccio da parte mia. A sta sera Ramoso" disse Sirius che, dopo aver abbracciato James, entrò dentro uno dei molti camini e venne inghiottito dalle bellissime fiamme smeraldine scomparendo alla vista. James stesse per un po' lì fermo, immergendosi dentro i suoi pensieri. Pensò alla figlia in arrivo, a suo figlio, a sua moglie, ai suoi amici e al lavoro che tra pochissimo avrebbe iniziato.
"Una vita perfetta" pensò ad alta voce sorridendo ricevendo occhiate confuse e divertite da gran parte dei maghi che si trovava tutto intorno a lui. Senza abbandonare il suo sorriso da ebete, entrò nel camino per tornare dalla sua famiglia.
   
 
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