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Autore: _fioredineve_    18/09/2016    2 recensioni
Non avrebbe più visto il giorno ma solo la notte.
Non avrebbe più visto i colori, ma solo il nero.
Non avrebbe più visto i volti delle persone a lei care, poteva solo immaginarli.
Lei che odiava il nero era costretta a viverlo.
La bambina spensierata e felice che era stata per quei dieci anni ora non c'era più.
Hermione Granger aveva perso tutta la sua allegria e innocenza alla sola età di dieci anni.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, George Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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21 21. Mani fredde, cuore caldo

Il silenzio regnava sovrano nel suo appartamento, succedeva sempre questo quando i due gemelli avevano i turni alterni ai rispettivi lavori.
Lì, fermo, sdraiato sul letto con lo sguardo perso verso il soffitto di un bianco pallido riusciva ad avvertire per la prima volta la mente sgombra da ogni pensiero, il corpo leggero, così come il cuore.
Si passò una mano sul viso, sereno, e si accorse di quanto fosse gelida.
Gli venne in mente una frase che Danielle usava spesso per definirlo 'Mani fredde, cuore caldo', glielo ripeteva costantemente. Il sorriso gli svanì dal viso, non riusciva più a ricordare il suono della voce della ragazza anche se la sua immagine era ancora viva e luminosa nella sua memoria.
Si alzò dal letto deciso a preparare qualcosa per la cena in modo da non dover lasciare tutto il peso a George, poteva non sembrarlo, ma preparare da mangiare era abbastanza faticoso, soprattutto dopo una lunga giornata di lavoro.
Aprì il frigo ma ogni sua aspettativa riguardo la cena finì in polvere, George aveva dimenticato di fare la spesa, o magari toccava a lui?
Guardò il calendario appeso al muro giallo pallido e si sentì un perfetto idiota: quella settimana toccava a lui fare la spesa. Guardò nuovamente l'interno del frigo e sbuffò chiudendolo, lasciò perdere la cena e prese il telefono di casa deciso a chiamare la pizzeria più vicina, la spesa l'avrebbe fatta il giorno successivo con calma, tanto sarebbe stato libero durante l'intera mattinata.
Annoiato tornò a guardarsi intorno, cosa avrebbe potuto fare?
La casa era completamente pulita, in televisione non c'era niente di eclatante, si lanciò a peso morto sul divano, sapeva che prima o poi sarebbe crollato sotto il suo peso ma sarebbe stata la scusante giusta per prenderne uno nuovo.
Chiuse gli occhi facendosi cullare dalla confusione della città, i motori delle automobili, il brusio della gente che passaggeva o andava di fretta per incontrarsi con qualcuno.
Avvertì la chiave girare nella toppa della porta, possibile che fosse già di ritorno? Guardò l'orologio appeso al muro, era fermo, doveva includere delle batterie nuove nella lista della spesa, anzi, avrebbe fatto bene a prepararla sul serio una lista della spesa, così da portarla a termine il più presto possibile.
La porta si aprì, ma nessuno parlò "Hei, Georgie, sei tu?" chiese tenendo gli occhi chiusi e tornando nella posizione precedente, il gemello non rispose e ciò gli dava noia, poteva almeno dirgli un 'buonasera'. Sbuffando si alzò, deciso a fargli una bella ramanzina ma si bloccò vedendo la figura dinnanzi a lui, quello di sicuro non era il suo gemello.
La figura delicata e minuta di un Hermione sorridente si trovava davanti a lui, aveva la gote tinte di una leggera sfumatura di rosso e un piccolo bagaglio al suo fianco.
"Ciao Fred"  disse lei quasi timidamente.
"He... Hermione, che ci fai qui?" chiese confuso, non la vedeva da circa due settimane ed era strano ritrovarsela lì.
"Sono venuta a trovarti, non sei felice?" Fred sorrise annuendo per poi stringerla in un abbraccio: non ne avrebbe mai avuto abbastanza del suo profumo e del suo calore, ogni volta riuscivano a farlo sentire bene, a casa.
"Come sei arrivata qui? Mica sei venuta da sola?" chiese poi confuso e preoccupato, l'ultima volta che era andata a trovarlo non aveva riacquistato ancora l'uso della vista e quindi non poteva ricordarsi di dove viveva, e come faceva ad avere le chiavi?
Poi, come un fulmine a ciel sereno capì, si passò una mano sul viso e con un sorrisetto compiaciuto le porse la domanda di cui, ormai, conosceva già la risposta"Ti sei organizzata con George, giusto?"
"Esattamente, ah mi ha detto di dirti che per stasera non torna a casa" disse poi con il sorriso sulle labbra.
"Ma come? E dove starà?" chiese preoccupato "Angelina è venuta con me, starà con lei"
"Io non ne sapevo niente" disse poi un po' infastidito dall'essere l'ultimo a sapere le cose "Perchè non me lo avete detto?"
"Perchè è stata un'improvvisata la mia, volevo farti una sorpresa e..." lasciò la frase a metà, arrossendo più del solito, Fred la guardò confuso, non capendo ciò che la ragazza volesse dirgli "E...?" la spronò a continuare, ma questa distolse lo sguardo arrossendo maggiormente, aveva paura che da un momento all'altro sarebbe svenuta lì davanti a lui.
"E... devo parlarti di una cosa importante" ecco la fatidica frase, quella che avrebbe tanto voluto evitare nel rapporto con lei, quel 'ti devo parlare, devo dirti una cosa importante' gli fece ripensare a tutti i disastri da lui combinanti, le bugie dette, quelle parole erano in grado di far risalire sensi di colpa anche inesistenti.
Deglutì, cercando di rimandare indietro quel nodo alla gola "Ti ricordi quella volta che... e-ecco... insomma..." sembrava mancarle il fiato, seguendo l'istinto le poggiò una mano sulla testa, tra la folta chioma riccia meno ribelle rispetto a qualche settimana prima, avvicinò la sua fronte a quella della ragazza e le sorrise dolcemente "Tranquilla, riprendi fiato" la ragazza annuì chiudendo gli occhi e prendendo un respiro profondo, Fred sorrise nuovamente ispirando l'odore di talco della ragazza, le guardò il volto, ancora leggermente arrossato, quel rossore le metteva in risalto quelle poche lentiggini presenti sulle sue gote, in quel momento si rese conto di averla sempre trovata estremamente dolce.
Era dolce nella sua goffagine, nella sua timidezza, nella sua forza. Lasciò scivolare la mano verso il suo viso, era così caldo contro il palmo della sua mano "Hai le mani fredde..." sussurrò lei tenendo sempre gli occhi chiusi "... le hai sempre avute" continuò lei  poggiando la sua, più piccola e calda, sul suo viso "Alla fine, come si dice, mani fredde, cuore caldo, no?" disse sorridendogli, e il cuore di Fred non resse.
Quella frase, quelle parole, erano così tremendamente familiari, senza pensarci poggiò le sue labbra contro quelle della ragazza, lasciandola sorpresa per quell'azione, le lacrime sgorgarono dai suoi occhi chiusi. Fu un bacio semplice, solo lo sfiorarsi delle loro labbra, poi la strinse a se, tenendola stretta come quel giorno in riva al mare, come quella volta in cui le raccontò la verità sul suo passato.
L'unica cosa diversa, in quel momento, erano i loro sentimenti, i loro cuori.
Senza fare domande Hermione ricambiò la sua presa, avvolgendo le sue piccole braccia al collo del ragazzo, non fece domande e gliene fu grato. In quel momento non aveva le forze di poter parlare di ciò che aveva appena fatto, non aveva le forze di dire alla ragazza cosa provava, non aveva le forze di dirle il perchè di quelle lacrime.
Fred si rese conto che, in una serata tranquilla come non mai, tutto era stato stravolto così, di punto in bianco.
Rimasero così a lungo, fino a quando il campanello dell'appartamento non suonò, Fred si asciugo il viso con la manica della felpa, porse una sorriso alla ragazza e andò ad aprire, ricordandosi di aver ordinato la cena quella sera.
Fred sapeva che per la sua azione tutto sarebbe cambiato da quella sera in poi... o forse no.

Holaaaaa!
Ebbene eccomi qui, in una domenica piovosa e noiosa.
Probabilmente vi aspettavate qualcosa di meglio, suppongo, vista l'attesa, ma, ahimè, la scuola è iniziata, l'ultimo anno è anche abbastanza impegnativo già dal primo giorno, comprendetemi.
A voi, invece, com'è andato?
Ma ora, passando al capitolo, vediamo di far quadrare la situazione: il titolo, nel capitolo l'ho ripetuto ben due volte, e spero abbiate capito il perchè, purtroppo quello che è successo a Fred in passato è una cosa che non si potrà mai dimenticare e ho tralasciato questa cosa negli ultimi capitoli che erano più incentrati su Hermione e sulla sua operazione; ho fatto anche in modo di ripetere quella frase per vari motivi, volevo dare a Fred la spinta necessaria a compiere un passo difficile, vi dico già da ora che ci saranno non pochi problemi a causa di questo 'bacio', alcune cose si complicheranno, ma altre rimarrano come sono, per questo c'è quel 'o forse no'; un altro motivo per cui ho voluto questo bacio è stato, appunto, per i ricordi di Fred e Danielle.
Spero di aver chiarito tutto, ma ovviamente, se volete altri chiarimenti basta chiedere.
Ora non mi resta che lasciarvi, ovviamente con le solite raccomandazioni.
A presto!

ps. ora me ne dimenticavo sul serio, la prima parte della whatif è pronta, ditemi pure se la volete o meno che la pubblico... anche se devo ancora cercare un titolo lol

Vera.


   
 
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