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Autore: Briseide12    21/09/2016    1 recensioni
Cosa si nasconde dietro la sicurezza e l'arroganza del giovane Malfoy? E' davvero così crudele? In questa storia si svela l'animo del principe delle serpi.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Quando il signor Oscuro arrivò, lei era al sicuro ormai. Non temevo più quello che sarebbe accaduto a me. Adesso lei sapeva…potevo anche morire in pace.
L’oscuro mi guardò con i suoi occhi di serpente, il suo sguardo era così terribile che distogliere il mio era la chiara conseguenza. << Draco, piccolo draco…sei il degno figlio di tuo padre…debole e miserabile. Non ti uccido solo per avere il piacere di vederti soffrire…Nagini dai un abbraccio a Draco >>, ascoltai con terrore le ultime parole, mentre Nagini avanzava verso di me e mi avvolgeva stringendomi forte tra le sue spire. Le dita come il resto delle mie estremità persero la sensibilità e il respiro divenne sempre più difficoltoso finchè mi ritrovai accasciato sul pavimento.
Considerato quello che faceva solitamente l’oscuro, mi considerai fortunato…l’unica cosa che importava era averla salvata.
Ritornai ad Hogwarts, mi sentivo diverso…mi sentivo bene con me stesso, amavo ed ero amato. Il mio pensiero era sempre rivolto a lei, con la viva speranza che questa situazione finisse, solo per riabbracciarla. Fui chiamato dal preside…era strano andare verso la scala con i gargoyle che apparteneva al precedente proprietario, stranamente la parola d’ordine era rimasta la stessa. Mentre salivo per raggiungerlo sentii il professore Piton parlare con qualcuno <<  Ho fatto tutto come abbiamo stabilito >> , quando entrai s’interruppe bruscamente…ma la sala era vuota. Mi sedetti fissando l’unico uomo che aveva avuto il fegato di proteggermi anche dall’oscuro. In realtà non ho mai saputo perché mi proteggesse. Cominciò a parlare << Draco ti ho chiamato qui per un motivo….io so bene cosa stai passando. Il problema è che lo sa anche l’oscuro adesso. >>. Io lo guardai spaventato, << Signore, cosa saprebbe? >>, Piton intrecciò le mani dietro la schiena e camminando avanti e indietro disse << Draco, l’oscuro come me conosce la Legimanzia >>. Quelle parole rimbalzarono nella mia mente e si scontrarono con la realtà…se lui sapeva io ero morto. Cercai di fingere di non capire, sfruttando la mia risaputa capacità di mentire. << Non capisco signore >>, lui mi guardò inarcando le sopracciglia si sedette affianco a me e disse << Draco, tu hai difeso la signorina Granger…perché la ami…tu un purosangue ami una mezzosangue >>. Le parole veritiere e affilate mi colpirono, sapendo che quella scoperta per me significava se non morte, sicuramente allontanamento dalla mia famiglia. Piton mi scrutò e pose la sua mano sulla mia spalla << Io so come ci si sente…..io ti capisco, ma il signore oscuro non lo farà. Devi fidanzarti con una purosangue, solo così potrai sfuggire alla morte >>, non potevo << Signore come faccio?....io…io…non posso fare a meno di pensare a lei >>. Era strano esprimere i propri sentimenti con qualcuno, mi sentivo in qualche modo libero. << Non smetterai mai di pensarla o amarla…non ti chiedo di fare questo. Tu devi solo fingere. >>, sentivo gli occhi bruciare e il pensiero di dover fingere ancora mi uccideva. Ho finto in tutta la mia vita, l’unico sentimento vero e scelto da me era quello per la Granger. Non risposi a Piton, mi alzai e me ne andai sentendo il suo sguardo addosso fino all’uscita, finchè non mi salutò con le ultime parole << Draco non siamo liberi. La finzione ci tiene in vita. Io ho pagato conseguenze terribili per le mie scelte, ma tu sei ancora giovane e puoi sperare nel cambiamento >>. Me ne andai sapendo che il cambiamento per i tipi come me non era auspicabile. Chi avrebbe mai apprezzato un ex-seguace dell’oscuro, quando tutto fosse finito. Io non potevo aspettare che le cose cambiassero, non volevo perderla e basta.
Tornai correndo da Piton, sbattei la porta e dissi << Non rinuncerò mai a lei >>. Mi guardò con gli occhi lucidi e nella mano stringeva la foto di una donna << So bene che non lo farai >>.
Avevo bisogno che lo sapesse non m’importava nient’altro. Fuggii in biblioteca e cercai di pensare che un giorno non avrei dovuto più nascondermi, forse. La Parkinson mi trovò in biblioteca si avvicinò melliflua come al solito e pensai che lei era la soluzione per aver salva la vita……forse preferivo la morte.
Tornai veloce ai sotterranei, non volevo averla intorno per molto, volevo solo rinchiudermi nella mia stanza a pensare. Appena raggiunta sul mio letto c’era un pacchetto avvolto in carta scura, aveva un biglietto che diceva “ A chi sa amare. P” . Lo aprii non volendo pensare a nulla e trovai quello che volevo.
Avevo di fronte a me una sfera di cristallo che mi permetteva di poter vedere chiunque io volessi ed il mio pensiero corse solo ad una persona.  “Voleo videre Granger” e l’amato volto comparve di fronte a me.
   
 
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