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Autore: Kimberly Horan    21/09/2016    1 recensioni
Sofia si trova a Londra per presentare la mostra a cui ha lavorato per circa tre anni. Giovane, intraprendente e con un carattere forte, sembra non esserci nulla per lei al di fuori del suo progetto e dello studio, questo finché non incontra il principe Harry. Tra i due scatta qualcosa fin da subito, ma far funzionare la loro relazione sarà più complicato del previsto. Cosa saranno disposti a rinunciare pur di coronare il loro sogno d'amore?
Genere: Commedia, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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Sofia era in piedi vicino alla macchina. Con fare nervoso si rigirò la borsetta tra le mani, si sistemò le pieghe del cappottino a tre quarti che indossava ed infine controllò che il cappellino sulla sua testa fosse al suo posto. Doveva ancora abituarsi all’idea di indossare cose del genere che, con ogni probabilità, da quel momento in poi avrebbe dovuto portare fino alla fine dei suoi giorni.
Un venticello gelido la fece rabbrividire. Le mani erano intorpidite a causa del freddo e nonostante questo, Sofia si ostinò a non indossare i guanti. La verità era che non riusciva a smettere di guardare l’anello che ave a al dito. Il suo anello di fidanzamento. Sorrise pensando che adorava la sensazione che provava nell’averlo al dito. Non tanto perché era prezioso, ma piuttosto perché era stato Harry a donarglielo per chiederle di sposarlo, e questo valeva più di qualsiasi altra gemma.
Dopo poco la regina la raggiunse. Camminò verso di lei lentamente ed Elizabeth sembrò quasi sorpresa di trovarla già lì.
‘‘Santo cielo, da quanto tempo stai aspettando?” Le chiese.
‘‘Non da molto tempo, maestà”, lo rassicurò lei. Quella mattina avrebbe potuto scendere con gli altri, ma se Sofia non arrivava in anticipo ad un appuntamento le prendeva l’ansia.
‘‘Sembra che sia io ad essere in ritardo allora”, commentò Elizabeth.
L’autista aprì le portiere e, prima Elizabeth e poi Sofia, salirono in macchina.
Sofia ebbe la strana sensazione che non avrebbe dovuto trovarsi lì. Anzi, ne era certa. Come tutti gli anni, la mattina di Natale la famiglia reale si recava nella vicina chiesa per assistere alla funzione religiosa. Mentre tutti gli altri vi si recavano a piedi, la regina veniva scortata in macchina, solitamente accompagnata da un membro della famiglia. Per questo motivo, quando quella mattina stessa le era stato detto che lei sarebbe andata in macchina e non a piedi, Sofia ne rimase piuttosto stupita. Per non parlare di Harry, che invece aveva sperato in una loro prima apparizione pubblica ufficiale. Per una questione di tempistiche, gli altri le avevano precedute, e lei era rimasta da sola ad aspettare.
‘‘Immagino che l’anello sia stato di tuo gradimento”, disse Elizabeth con fare indagatore.
Sofia abbassò istintivamente lo sguardo sulla mano. ‘‘E’ molto bello sì”.
‘‘E prezioso anche. Harry era preoccupato che potesse non piacerti”.
Sofia trattenne un sorriso. Se lo immaginava il suo Harry mentre entrava in paranoia per scegliere l’anello più adatto. ‘‘Avrei proprio voluto vederlo”, disse senza pensarci.
Elizabeth sorrise mentre guardava fuori dal finestrino. ‘‘Il tempo oggi è particolarmente bello, non trovi?”
Sofia si sporse in avanti ed alzò un sopracciglio. Quasi nessuno lo avrebbe proprio definito ‘’bel tempo’’, ma questo perché la maggior parte delle persone preferisce le belle giornate di sole splendente. Quelle con il cielo grigio e la leggera pioggerellina che cade sul terreno sprigionando un inebriante profumo di terra bagnata, sono generalmente apprezzate da pochi. E Sofia era una di quei pochi.
‘‘Indubbiamente”, le disse. ‘‘Ma solo se piacciono le giornate come questa”.
‘‘E a te piacciono le giornate piovose come questa?”
‘‘Le adoro”.
 
 
La macchina arrivò più tardi del solito. ‘‘Non dovrebbero essere già qui?” Chiese nervoso Harry.
‘‘Cosa c’è, non puoi vivere qualche ora senza la tua fidanzata?” Lo stuzzicò William. ‘‘Le cose cambieranno una volta sposati, allora di tempo ne passerete anche troppo insieme”.
Kate e Harry gli lanciarono un’occhiataccia e lui sorrise divertito. ‘‘Lascia che sia io a decidere se il tempo trascorso con mia moglie sarà troppo, oppure no. L’idea che ha avuto la nonna non ha molto senso: questa dovrebbe essere la nostra prima uscita come fidanzati!”
‘‘Beh l’annuncio sarà reso pubblico tra qualche giorno, quindi non è proprio esatto”, gli fece notare Kate.
‘‘Appunto! Vederla arrivare con la regina, e con un grosso rubino al dito, avrà un impatto mediatico di portata gigantesca. I giornalisti le si fionderanno letteralmente addosso”.
Prima di rendersene conto la macchina della regina aveva già parcheggiato davanti al vialetto.
‘‘Vedrai, è una chiesetta molto graziosa”. Harry sentì sua nonna che parlava con Sofia, mentre i flash dei fotografi le inondavano senza controllo. Sembravano letteralmente impazziti e sia William che Harry decisero di andare incontro alle due per rendere minore la pressione che avrebbero potuto esercitare su Sofia.
‘‘Ah Harry! Devi assolutamente accompagnare Sofia a fare una bella passeggiata nei dintorni, prima di ripartire per Londra. Credevo che l’avresti fatto senza che te lo dovessi dire io!”
Per un attimo Harry rimase meravigliato. Non erano esattamente le parole che si sarebbe aspettato di sentire da sua nonna il giorno di Natale. Inoltre sembrava essere incredibilmente di buonumore.
Dopo aver salutato a dovere la nonna, Harry fu finalmente libero di dedicarsi a Sofia. Provò l’irrefrenabile istinto di baciarla, però questo sì che avrebbe avuto un impatto mediatico micidiale e per quel giorno era meglio non esagerare troppo con la stampa. Inoltre, la cosa sarebbe stata veramente fuori luogo in quel momento. Non potendo fare altro le prese una mano e se la portò alle labbra per darle un bacio appena accennato. Sofia sorrise radiosa più che mai e lui non poté fare a meno che ricambiare. Le porse il braccio ed entrarono in chiesa.
L’arrivo trionfale in compagnia della regina fece scatenare la stampa inglese e del mondo. Domande su domande, supposizioni su supposizioni girarono a quantità industriale nel giro di nemmeno tre giorni, fino al giorno tanto atteso dell’annuncio ufficiale.
‘‘Devo andare alla toilette”, disse Sofia sistemandosi le pieghe dell’abito.
Harry rise divertito. ‘‘Questa è già la terza volta da quando siamo arrivati. Ti succede la stessa cosa anche quando vai a fare gli esami dell’università?”.
Lei lo guardò malissimo. ‘‘Gli esami dell’università sono nulla in confronto a questo”.
Lui si guardò intorno assicurandosi che nessuno li stesse guardando. ‘‘Un bacio ti farebbe tranquillizzare?” Le sussurrò malizioso.
Sofia fece spallucce. ‘‘Tentar non nuoce”. La cosa non fece in tempo a concretizzarsi, ovviamente. Era arrivato il momento di fare il loro ingresso nella sala conferenze, quindi avrebbero dovuto rimandare le effusioni amorose a più tardi.
Sofia si strinse al braccio di Harry. Le porte si aprirono e insieme entrarono nella sala.
La prima cosa che videro entrambi fu il bianco. In realtà quella fu l’unica cosa che videro. Decine, se non di più, di flash fotografici li inondarono accecandoli letteralmente. Il rumore degli scatti sembrava assordante e dopo un po’ ad entrambi venne da ridere per tutta quella situazione. ‘‘Hanno poche macchine fotografiche, vero?”
‘‘Sì, giusto una o due”, rispose Sofia visibilmente più rilassata nel vedere che Harry riusciva a scherzare.
I flash cessarono poco dopo, quando venne chiesto ai fotografi di interrompere le fotografie. E a quel punto fu il momento delle domande.
‘‘Prima di tutto congratulazioni. Sofia, dove è avvenuta la proposta di matrimonio?” Le chiese un giornalista.
‘‘A Sandringham, dopo il cenone della vigilia”. Lei ed Harry si guardarono. ‘‘E visto che Natale è la mia festa preferita, direi che Harry ha scelto proprio il momento più adatto per chiedermi di sposarlo. E’ stata una cosa molto romantica”.
‘‘E anche divertente, perché io ero terribilmente nervoso”. Tutti risero all’intervento di Harry.
‘‘Sofia, è stata una cosa inaspettata?”
‘‘A dire il vero sì, completamente. Anche perché tutti sapevano che Harry aveva intenzione di farlo, tranne me”.
Harry fece un’espressione colpevole e poi si mise a ridere.
‘‘La vostra relazione si è evoluta nel giro di pochi mesi, non vi spaventa l’idea di poter affrettare troppo le cose?”
I due si guardarono di nuovo prima di rispondere. ‘‘Onestamente no”, rispose Harry. ‘‘Ci amiamo e siamo entrambi certi che stiamo facendo la cosa giusta”.
‘‘Harry, considerando i numerosi flirt amorosi che ti sono stati assegnati negli anni passati, credi che non ci sarebbero stati così tanti scandali se avessi conosciuto Sofia qualche anno fa?”
Sofia corrugò leggermente la fronte. Che razza di domanda era quella? Guardò Harry e si meravigliò nel vederlo diventare improvvisamente serio.
‘‘Onestamente, se avessi conosciuto Sofia qualche anno fa credo che non mi avrebbe nemmeno guardato in faccia.”
Sofia lo ascoltò con molta attenzione. ‘‘Lei è una persona estremamente sensibile, intelligente e intraprendente e nutro il massimo rispetto per lei. L’aver perso mia madre è stato un duro colpo per me. Alla fine non sono diventato altro che un ragazzo ribelle e incurante delle regole che prendeva davvero poche cose sul serio. Perciò posso affermare con sicurezza che una donna come Sofia non avrebbe mai e poi mai potuto innamorarsi del tipo di persona che ero all’epoca. Per questo sono molto felice che lei abbia potuto conoscere l’uomo che sono ora”.
I due si guardarono di nuovo. ‘‘Se ci fossimo conosciuti prima, sicuramente oggi non avrei mai e poi mai potuto averla qui, al mio fianco”. Il suo tono di voce profondo si affievolì leggermente, visibilmente emozionato. Il modo in cui guardò Sofia la fece arrossire e lei abbassò leggermente lo sguardo imbarazzata.
Probabilmente lui aveva ragione: l’Harry di qualche anno prima, festaiolo, donnaiolo, con un passato di bravate alle spalle, non avrebbe suscitato il minimo interesse in lei. O forse sì. Se avesse scavato più a fondo, forse anche all'epoca avrebbe trovato l'Harry che aveva conosciuto. Perché se ora era l'uomo maturo, sensibile e gentile che amava, in un qualche modo doveva già esserlo anche in passato.
‘‘Quando si celebreranno le nozze?”
Lei ed Harry non avevano ancora avuto il tempo di pensare ad una data precisa. Erano appena rientrati dalle feste natalizie e la loro priorità era stata quella di annunciare il fidanzamento. Il resto era ancora tutto da organizzare.
‘‘Noi…non abbiamo ancora deciso”
I giornalisti ne rimasero delusi. Ovviamente. Perché sapere una data, quello sì che avrebbe fatto scalpore e avrebbe mandato tutti fuori di testa. Ma si ripresero praticamente subito e continuarono a fare le loro domande.
Quando finalmente fu tutto finito, Sofia poggiò la testa sulla spalla di Harry e chiuse forte gli occhi. ‘‘Non ci vedo più!”
‘‘Nemmeno io”, concordò Harry passandosi una mano sul volto. Sospirando cinse le spalle di Sofia con un braccio e la strinse delicatamente. Le baciò la testa e respirò a fondo il dolce profumo di viola.
‘‘Comunque hanno ragione: dobbiamo decidere una data”.


 
SPAZIO DELL'AUTRICE
Fiori d'arancio per i nostri Harry e Sofia! Che dovrebbero seriamente pensare ad organizzare il loro matrimonio da ora in poi. E la cosa non sarà facile, i matrimoni non sono mai facili da organizzare! secondo voi che succederà??
  
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