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Autore: Albusseverus1996    25/09/2016    1 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa fosse successo se Silente avesse scoperto e distrutto tutti gli Horkruks creati da Lord Voldemort uccidendolo prima della notte del 31 Ottobre 1981 nella quale morirono Lily e James Potter? Non vi siete mai chiesti come sarebbe diventato Harry se fosse cresciuto dall'uomo Re degli scherzi qual'era suo padre e la donna forte e coraggiosa che era Lily? Se così fosse questa Fan Fiction è giusta per te.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Note:
Buona domenica a tutti e benvenuti a questo nuovo capitolo de "Il canto della fenice"
Sono in un ritardo incredibile perciò non cercherò scuse ma vi darò licenza di schiantarmi,
maledirmi o affatturarmi con qualsiasi incantesimo di vostra conoscenza.
Detto questo, spero che il capitolo sia all'altezza
delle vostre aspettative e che sia valsa la pena l'attesa

Buona Lettura
Albusseverus1996




PENELOPE LILY POTTER


Le due settimane che seguirono furono a dir poco devastanti. James e Sirius si diedero alla pazza gioia e passarono più tempo al paiolo magico che a casa loro tra feste, alcool e alcuni strani bastoncini color verde che Sirius aveva scoperto durante uno dei suoi viaggi di ricognizione, o almeno così li chiamava, per le vie babbane di Londra. Quella mattina James era sdraiato sul divano del salotto di casa sua con una tazza fumante di pozione post sbornia preparatagli da Lily quando dal camino divamparono le solite fiamme verdi che preannunciavano l'arrivo di ospiti, in quel caso specifico, si trattava di Remus, Sirius e Dorcas.
"Buon giorno ramoso" dissero in coro i due malandrini mentre Dorcas si limitò a sorridergli a mo' di saluto. James si alzò barcollando, aprendosi in un sorriso radioso prima di abbracciare Remus e Sirius e riservare un inchino alla fidanzata di quest'ultimo
"Buon giorno a voi. Felpato è rimasta un po' di pozione se vuoi usufruirne" disse sghignazzando mentre buttava giù in un sol sorso il liquido verdognolo
"Già presa grazie. Questo è uno dei privilegi di avere per fidanzata un Auror specializzata in pozioni" rispose lui provocando risate generali a cui si aggiunse perfino Lily che aveva appena fatto capolino nella sala. James dopo aver appellato alcune burrobirre dalla sua dispensa invitò i suoi ospiti ad accomodarsi. Sirius, come al solito si sdraiò sul suo divano preferito obbligando gli altri a sedere sulle poltrone poste tutt'intorno al tavolo presente al centro del salone. Iniziarono a sorseggiare le loro bibite parlando del più e del meno.
"Ramoso il mio adorato figlioccio è ancora profondamente addormentato?" Disse Sirius quando le chiacchiere iniziarono a placarsi. James sorrise all'amico e fece per rispondere quando, due saette piene di piume, entrarono dalla finestra aperta del soggiorno atterrando bruscamente, facendo cadere molte bottiglie per fortuna ormai vuote, sul tavolino di legno. I due gufi reali alzarono contemporaneamente le loro zampe a cui erano state legate due lettere dall'aria ufficiale. Lily fu la più rapida di tutti e le slacciò dalle zampe degli animali che, dopo aver bevuto un po' d'acqua che la stessa donna aveva offerto loro, sparirono tanto velocemente quanto arrivarono
"Sono del ministero Sis, Jamie. Saranno i risultati degli esami" disse dolcemente Lily con un espressione ansiosa sul volto. James e Sirius si guardarono con un ghigno prima che il primo prendesse la parola
"Bene felpato. Come dici di procedere? Le leggiamo tanto per far scena scoprendo di essere stati presi con il massimo dei voti o ci presentiamo direttamente al ministero domani mattina per iniziare a lavorare?" Sirius iniziò a ridere alla sua maniera precipitando a peso morto dal divano e iniziando a contorcersi sul tappeto mentre gli altri tre si limitarono a lanciargli alcune occhiatacce. Felpato, una volta controllate le risate, si alzò da terra sistemandosi nuovamente sul divano prima di esclamare
"Sarà meglio leggerle. Lo sai che mi piace ricevere complimenti. Pronto?" Disse prendendo in mano la sua pergamena. James gli sorrise facendogli l'occhiolino e, contemporaneamente, staccarono la ceralacca posando gli occhi ognuno sulla propria lettera. La soddisfazione e il divertimento sui loro volti svanì mentre continuavano a leggere. Remus, Lily e Dorcas parvero confusi da questo cambiamento repentino di umore ma, al momento, nessuno voleva parlare per non rischiare di ricevere una sfuriata dai due. La rossa fu la prima a trovare il coraggio di porre la domanda di cui tutti volevano conoscere la risposta e, carezzando il viso del marito, chiese con tutta la dolcezza a sua disposizione
"Tesoro qualcosa non va?" James staccò gli occhi dalla sua lettera per guardare il viso della moglie. Fece per risponderle ma Sirius fu più veloce
"Promossi con il massimo dei voti. Dobbiamo presentarci al ministero dopo Natale per iniziare a lavorare come Auror" disse con voce visibilmente delusa e arrabbiata. Lily, Remus e Dorcas misero su un espressione incredula e fecero per chiedere il motivo di quella irritazione quando James prese qualcosa dalla busta e lo mostrò al suo pubblico
"Una fottuta targhetta con il nome di color viola.... VIOLA. Per Godric.. Tutti sanno che io e Sirius odiamo a morte il viola. E poi come se avessimo bisogno di qualcosa per farci riconoscere.. Noi siamo gli Auror più belli e famosi di tutta la Gran Bretagna. Oh Malocchio dovrà fare i conti con me quando lo vedrò" esclamò mettendo su un broncio degno di suo figlio mentre Sirius utilizzò l'espressione da cane bastonato che si abbinava perfettamente con i suoi lunghi e indomabili capelli ricci. Remus e Dorcas, dopo un attimo di confusione totale, scoppiarono in una risata strappa budella mentre Lily si mise le mani sul volto esasperata
"Voi due siete dei completi idioti" disse prima tirare due forti colpi sulla nuca dei due uomini.
"EHI!" Esclamarono all'unisono James e Sirius. La rossa si scagliò tra le braccia del marito che, un po' confuso, la strinse più forte a se prima di baciarla dolcemente
"Congratulazioni amore mio" disse con un filo di voce prima di ritornare a incollare le labbra a quelle del neo-Auror. Remus divenne scarlatto in volto e si allontanò piano piano da i due piccioncini avvicinandosi di più a Dorcas per evitare di essere travolto dalla loro passione. Sirius, al contrario, osservava la coppia con un ghigno interessato prima di rivolgersi alla sua compagna
"Meadowes, le mie congratulazioni?" La donna si alzò avvicinandosi al camino di casa Potter
"Oh. Andiamo a casa e te le farò li. Lontani da occhi indiscreti" disse con una voce tanto suadente da far venire i brividi
"Oh santo Godric.. Poi mi chiedete perché non voglio mai venire da voi" esclamò Remus arrossendo ancora di più. James scoppiò a ridere dopo essersi staccato da Lily e si voltò prima verso un imbarazzatissimo Lunastorta e, successivamente, verso Sirius che a stento tratteneva le risate
"Dobbiamo trovarti una sexy lupetta" disse James
"Almeno ti divertirai anche tu e non romperai più le pluffe ai tuoi due poveri amici" concluse in tono solenne Sirius. Solo quando il volto del loro amico licantropo si tramutò in un peperone molto abbronzato decisero di smetterla di metterlo in imbarazzo e, dopo i soliti saluti e un occhiolino malandrino lanciato da Sirius a James, i tre ospiti scomparvero all'interno del camino, nella quale, divampavano le solite fiamme smeraldine. James si scagliò subito sulla moglie che iniziò a ridere e a spogliarsi per bloccarsi poi subito dopo guardando l'entrata del salotto visibilmente imbarazzata. Il marito la guardò confuso prima di girarsi e vedere un ometto di un anno e qualche mese che li guardava con un sorriso malandrino
"Lotta!" Gridò il piccolo scagliandosi sul divano con i genitori che gli sorrisero e iniziarono a giocare con lui.

Il Natale passò molto velocemente così come Gennaio e Febbraio. James e Sirius riuscirono, grazie al loro essere petulanti, pesanti, esasperanti e presuntuosi, a farsi cambiare e, addirittura, a scegliere il colore delle loro targhette. Felpato scelse, ovviamente, il nero mentre Ramoso il rosso esclamando a gran voce, nel bel mezzo della sala riunioni del Dipartimento Auror, che gli ricordava i magnifici capelli della sua bellissima moglie. In solamente due mesi, James e Sirius riuscirono a diventare i due Auror più famosi e più odiati di tutto il ministero. Riuscirono a catturare e spedire ad Azkaban decine e decine di mangiamorte latitanti, tra cui Fenrir Greyback, l'orripilante lupo mannaro la cui missione era mordere quanti più bambini possibile per crearsi un esercito personale, Walden Macnair, mangiamorte senza scrupoli autore di centinaia e centinaia di omicidi e il vigliacco Igor Karkaroff preso mentre cercava di fuggire dal paese. Così facendo si accaparrarono il titolo, da parte della gazzetta del profeta, di Mangia-mangiamorte. Per questa ragione James, non ebbe problemi quando dovette richiedere un pomeriggio di permesso per poter assistere al classico esame che avrebbe dovuto sostenere sua moglie Lily per assicurarsi che la bambina stesse crescendo come si deve. Il ventre della donna continuava a crescere, settimana dopo settimana e, per il disappunto di James, non fu l'unico. Lily iniziò a subire l'effetto degli ormoni che impazzavano dentro il suo corpo e, alternava momenti di pura tristezza e depressione, spesso e volentieri impreziositi da pianti disperati, ad altri dove lanciava sorrisi radiosi a chiunque gli stava attorno. Voglie delle più strane, altamente schifose e con gli ingredienti più difficili da trovare, trasformarono James in una trottola impazzita. Da una settimana, o giù di lì, ogni volta che tornava a casa dopo una massacrante giornata lavorativa Lily se ne usciva con alcune richieste, a volte inquietanti, obbligandolo a smaterializzarsi su e giù per tutta la gran Bretagna per poterla accontentare
"Voglio un gelato con Nutella e panna con due coni con la base ricoperta di cioccolato" esclamò Lily in uno dei suoi momenti -Sono la donna più felice del mondo- mentre si stavano avviando dal medimago che avrebbe dovuto visitarla. James le lanciò uno sguardo esasperato e confuso prima di risponderle
"Nuteche?"
"Nutella. È una crema al cioccolato e nocciole creata dai babbani ed è la cosa più buona del mondo" disse lei con una lieve nota di risentimento nella voce. L'uomo avvertì subito il pericolo nel suo cambiamento di tono perciò mise su un espressione dolce sul viso
"Amore si ragionevole. Dove lo prendo io un gelato il due di Marzo per giunta con una crema babbana?" Sussurrò James baciando dolcemente la moglie sulla nuca. Lei gli lanciò un occhiataccia prima di sbottare
"Non mi importa una pluffa dove e come lo trovi. Io voglio il mio gelato. Adesso" quasi gridò e il famoso Auror, temendo di essere schiantato, o peggio, si smaterializzò nel bel mezzo della Londra babbana vicino al più famoso negozio di gelati e dolciumi di tutta la città dove, sfortunatamente, non trovò un bel niente. Un ora dopo, nella quale dovette smaterializzarsi, sotto consiglio di una commessa, in Italia, James tornò dalla sua psicopatica moglie con grosso e succulento gelato tra le mani. Il viso di Lily si illuminò alla vista del mega cono e, dopo aver concesso un rapido bacio al diligente marito, iniziò a mangiarlo con foga incamminandosi verso l'auto ministeriale che li aspettava per accompagnarli al San Mungo
"Tesoro ma come hai fatto a trovarlo? È delizioso. E poi che razza di sciarpa ti sei comprato?" Chiese la rossa curiosa guardando la lunga sciarpa bianca a strisce nere che James portava al collo. Lui le sorrise radioso e l'avvolse con un braccio prima di risponderle dolcemente
"Ho dovuto fare un viaggetto nel nord di Italia. E ho trovato un tizio sulla strada che le vendeva. Ha detto che rappresentano i colori della squadra di calcio della città così ho preso questa per me e una strana pluffa tutta colorata per Sirius" Lily guardò il marito forse nel tentativo di scusarsi per averlo fatto andare così lontano quando la macchina del ministero si bloccò di colpo e il conducente li informò di essere arrivati a destinazione

Il San Mungo, caotico come sempre, era pieno zeppo di maghi con i problemi più disparati, alcuni gravi e alcuni meno, ma tutti e, dico tutti, da sbellicarsi dal ridere. James fece fatica a trattenersi quando vide una donna con dei tentacoli che tentavano di strangolarla al posto dei capelli o un uomo che continuava a danzare gridando di dolore per via delle scarpe troppo strette e magicamente incollate ai suoi piedi. Iniziarono ad attraversare il corridoio e calò il silenzio per qualche secondo. La calma prima della tempesta come si suol dire
"QUELLO È JAMES POTTER IL MANGIA-MANGIAMORTE PER TUTTI I FOLLETTI" esclamò la donna polpo mentre un tentacolo le finiva in gola cercando di strozzarla. La calca di persone si mosse quasi immediatamente, accerchiando James e Lily. Il primo continuava a sorridere ai suoi Fan concedendo loro strette di mano e autografi mentre sua moglie, che da sempre non amava confusione e, soprattutto, le donne che si avvicinavano troppo a James, iniziò a irritarsi
"Se nessuno vuole finire schiantato o peggio vi consiglierei di allontanarvi all'istante da mio marito" disse quasi gridando con il volto che iniziava a tingersi di rosso per la rabbia. La mole di persone, intuendo il pericolo, iniziò a indietreggiare poco a poco dando il tempo alla coppia di sgusciare via dalla sala per trovare riparo in un corridoio mezzo vuoto
"Ah che gioia. È dai tempi di Hogwarts che non venivo accerchiato da donne urlanti" disse James con un ghigno ricevendo un occhiata omicida dalla moglie che, precedendolo, iniziò ad incamminarsi verso la sala in cui avrebbe dovuto sottoporsi agli esami. Continuarono a camminare in silenzio per qualche minuto prima di raggiungere la loro destinazione. Bussarono ad una porta sulla quale vi era una targa dorata con su scritto


EMMELINE VANCE
(Specializzata in Medimagia Ginecologica)



"Lily da quanto tempo" esclamò la donna rivolta verso Lily dopo averla invitata ad accomodarsi.
"Potter" continuò rivolta a James usando un tono di voce freddo e distaccato. Tra i due non correva buon sangue dai tempi di Hogwarts poichè lei e Lily, a scuola, erano molto legate, quasi sorelle prima che il grande capitano della squadra di Quiddich del Grifondoro, riuscisse a conquistare la rossa, cosa che tardò ben 7 anni, facendola allontanare da lei e dalle altre sue compagne di casa, o almeno era ciò che credeva lei.
"Vance" rispose James con un sorriso stiracchiato sul volto. Le due chiacchierarono per alcuni minuti, minuti in cui James, non avendo nulla di meglio da fare, nascose sotto la scrivania del Medimago alcune caccabombe azionabili a distanza comprate qualche mese prima da Zonko
"Sdraiati sul lettino Lils e vediamo come sta la pargoletta" disse Emmeline con voce schifosamente dolce alzandosi dalla scrivania e avvicinandosi alla barella presente nell'ufficio. Lily fece per sedersi ma suo maritò la blocco e, dopo averla alzata da terra con le braccia, la adagiò gentilmente sul lettino maritandosi, come ricompensa, un occhiata dolce e un rapido bacio sulle labbra che accettò di buon grado sorridendole di rimando. La rossa, sotto l'invito dell'amica, si alzò la maglietta scoprendo la pancia. James fischio il suo gradimento ricevendo un pugno, involontario a quanto pare, dal Medimago, che iniziò a disegnare forme geometriche molto complesse all'altezza del ventre di Lily mormorando parole incomprensibili. Il procedimento durò una ventina di secondi poi la donna si fermò di botto pronunciando
"Parvulus Scriptor"
Dalla punta della sua bacchetta iniziò a fuoriuscire un denso fumo nero che, una volta terminato l'incanto, si trasformò delineando un piccolo esserino sdraiato apparentemente nel vuoto che si dimenava piano all'interno di quello che avrebbe dovuto essere l'utero di Lily. James fissò lo sguardo su quell'immagine non riuscendo a distoglierlo neanche per mezzo secondo. Continuava a osservare la figlia con un sorriso a trentadue denti sul volto mentre Lily singhiozzava piano visibilmente commossa
"La bimba è in perfette condizioni forse un po' troppo movimentata per avere solo 3 mesi ma con una madre e un padre così non mi sorprende più di tanto" disse con un ghigno Emmeline prima di continuare "Sapete già il nome?" James e Lily si ridestarono dalla trance in cui erano caduti e risposero all'unisono
"Penelope" i due si guardarono iniziando a ridere prima che la rossa riprendesse la parola
"Da piccola adoravo quando mio padre mi raccontava le antiche leggende dei babbani e, tra quelle che mi affascinavano di più, ce n'era una che narrava di questa Penelope il cui marito, Ulisse, scomparve per vent'anni dopo essere partito per partecipare ad una guerra. Lei lo aspettò senza perdere mai la speranza rifiutando tutte le avance di altri uomini. Alla fine lui tornò a casa. Beh la leggenda ovviamente non è così striminzita ma impiegherei delle ore a spiegarla perciò accontentatevi" disse sghignazzando in risposta alle occhiate confuse di James e Emmeline
"E tu Potter? Quale ragione ti ha portato a scegliere proprio questo nome?" Chiese quest'ultima aspettandosi una risposta simile a quella data da Lily. L'uomo mise su un espressione depressa sussurrando
"Da piccolo avevo una puffola pigmea che si chiamava così. Era meravigliosa e ci giocavo tutto il giorno" la rossa a stento trattenne le risate mentre il medimago lo guardava incredula
"Che fine ha fatto?" Disse lei confusa dalla tristezza della voce del famoso Auror
"L'ha schiacciata Sirius inconsapevolmente, o almeno così dice lui anche se credo che non sia andata proprio così. Non gli ho parlato per una settimana. Povera Penelope che fine orribile. Morire tra le chiappe di un pulcioso e odioso randagio" Lily scoppiò a ridere e a rotolarsi sul lettino mentre Emmeline lo guardò come se fosse uno stupido comico da quattro soldi, incapace di far ridere il suo pubblico neanche somministrandogli una delle più potenti pozioni rallegranti. Avendo terminato la visita, continuarono per un po' a parlare prima di salutare la Medimago e uscire dal suo ufficio. James, tuttavia una volta uscito, attaccò il suo orecchio poco al di sotto della targa d'oro incollata alla porta di legno e, estraendo la sua bacchetta dal mantello, diede un colpetto di polso. All'istante all'interno dell'ufficio, si sentirono un paio di scoppiettii sovrastati però da un urlo
"POOOTTTEEEEER. UN GIORNO TI UCCIDERÒ È UNA PROMESSA" Lily gettò un occhiata severa al marito che le strinse la mano facendo un sorrisetto malandrino prima di esclamare
"È meglio andare" e, con una giravolta, lui e la moglie sparirono

Ormai mancavano poche settimane al parto e James non vedeva l'ora che nascesse sua figlia per due ragioni principali. Primo: aveva una voglia indescrivibile di tenere stretta e cullare la sua piccola Penelope; Secondo, e non per importanza: era sicuro che Lily lo avrebbe fatto rinchiudere al San Mungo molto presto se la piccola si fosse fatta attendere. L'Auror tanto amato e stimato da tutti i quotidiani del mondo magico si era tramutato in un gelataio, spalla su cui piangere, sacco da boxe per incantesimi non letali, sacco da boxe per lotta alla babbana e chi più ne ha più ne metta. Per fortuna Remus e Sirius si offrirono, quest'ultimo venne obbligato in realtà dalla sua compagna e dai suoi amici, di aiutarlo per soddisfare le assurde richieste della rossa o, nell'evenienza, salvare da una morte orrenda il povero James. Il piccolo Harry, per preservare la sua sanità mentale e la sua serenità, iniziò a passare tutti e gran parte dei pomeriggi, alla tana, sotto l'ottima e quasi maniacale supervisione di Arthur e, soprattuto, di Molly Weasley. Ogni sera, dopo essere tornato a casa il bambino, che era cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi mesi, raccontava di come aveva passato il pomeriggio con frasi sconnesse e parole incomprensibili. Lily sembrava rilassarsi solo vedendolo e Harry, percependo il cambiamento caratteriale della madre, iniziò ad impegnarsi a fondo per riuscire a farla sorridere con risultati ottimi. James si soffermava spesso e volentieri a guardarli e, anche dopo essere tornato da una giornata massacrante di lavoro, non riusciva a staccargli gli occhi di dosso mentre giocavano in maniera innocente o quando si addormentavano insieme sul divano cosa che continuava a ripetersi spesso soprattutto nei giorni i cui, il suo lavoro da Auror, richiedeva la sua presenza fino a notte inoltrata
"Quel mostriciattolo farebbe tranquillizzare anche un Ungaro Spinato se solo li lasciassero soli per qualche minuto" disse James una volta fatto capolino nel salotto di casa sua con Sirius che sghignazzò divertito prima di aiutare l'amico a sollevare delicatamente il suo figlioccio, mentre James faceva lo stesso con la moglie, portandoli dal divano, su cui dormivano beati, fino alla camera matrimoniale al piano di sopra e adagiandoli dolcemente sul grande letto posto al centro di esso
"Burrobirra?" Chiese Sirius non appena si chiusero alle spalle la porta della camera da letto cercando di fare meno rumore possibile con un espressione del tipo -Me lo devi-
"E burrobirra sia" disse James sghignazzando sonoramente

La serata fu abbastanza tranquilla. Da sempre Sirius portava molti benefici a James, uno su tutti, nei momenti di maggiore tensione, passare una serata con lui, la scaricava completamente e, in quel periodo, James era teso come un crine di unicorno. Aprì la porta di casa sua con molta cautela cercando di evitare anche il più piccolo scricchiolio per non rischiare di svegliare Lily e il loro amato figlioletto che dormivano spensierati al piano superiore. Tuttavia, una volta attraversato il corridoio per raggiungere le scale che portavano alla camera che condivideva con la moglie, una fonte di luce proveniente dalla cucina catturò la sua attenzione.
"Tesoro cosa fai sveglia?" Sussurrò James vedendo Lily che, seduta sul tavolo della cucina alla luce di alcune fiammelle viola, era intenta a divorare un enorme hamburger composto da diversi strati. La donna alzò lo sguardo stanco verso il marito prima di sorridere radiosa
"Beh mi sono svegliata e, non vedendoti a letto, sono scesa convinta che tu fossi crollato sul divano ma era vuoto. Ho iniziato a preoccuparmi e mi è venuta fame perciò ho ordinato un hamburger per ammazzare il tempo" spiegò lei dolcemente. James si sedette al suo fianco iniziando a guardare con desiderio il succulente hamburger, che la moglie stringeva tra le mani ma, pensando che avrebbe ricevuto come minimo una sfuriata se si fosse azzardato a chiederne un po', si limitò a guardarlo con l'acquolina in bocca. Lily, sicuramente sentendo lo stomaco del marito che iniziò a lamentarsi sonoramente richiedendo del cibo, rise di gusto e, con un colpo di bacchetta, lo divise in due metà perfettamente uguali porgendogliene una. James restò di sasso e indugiò qualche istante prima di afferrare la sua metà divorandola con due soli morsi. Aveva ancora la bocca completamente piena quando Lily appoggiò la testa sulla sua spalla
"Grazie" disse dolcemente prima di alzarsi incamminandosi verso la loro camera. James la bloccò confuso iniziando a lottare contro la grossa quantità di cibo che non riusciva a mandar giù. Dopo molti tentativi nella quale rischiò di morire affogato, ingurgitò il mezzo hamburger e disse con voce rauca
"Per cosa tesoro?" Lei lo guardò intensamente negli occhi prima di prendere il suo viso tra le mani e baciargli dolcemente le labbra. James si alzò rapidamente dalla sua sedia, ricambiando con molta più passione il bacio della moglie stringendola dolcemente a se per quanto lo consentiva il pancione
"Per cosa dici? In tutti questi mesi ti sei smaterializzato per tutt'Europa per cercare di accontentare tutte le mie folli richieste anche quando tornavi distrutto dal lavoro. Mi dispiace così tanto di averti trattato male" sussurrò Lily all'orecchio di James quando i due si fermarono per prendere fiato. L'uomo sorrise carezzandole dolcemente la guancia
"Oh per quello. Beh io adoro smaterializzarmi lo sai. Poi mi hai concesso di assaggiare pietanze e di vedere mezza Europa dovrei essere io a ringraziare te e poi non mi hai trattato tanto male. Beh a parte quando hai tentato di schiantarmi per aver lasciato la tavoletta del water abbassata, per aver tentato di maledirmi quando ho fatto cadere la cornice della nostra prima foto ad Hogsmade e per avermi lanciato la bottiglia di vino da 250 galeoni che ci avevano regalato i miei genitori per essermi dimenticato di dire al tizio delle crêpes, quando mi spedisti a Parigi, di mettere la granella di nocciole in cima della Nutella, perciò direi che non hai dato il meglio, o il peggio, di te non preoccuparti" disse James sghignazzando mentre Lily lo guardava torva dandogli pugni giocosi su una spalla
"Avresti anche potuto evitare di essere tanto specifico dato che già il mio livello di senso di colpa ha raggiunto l'anello di Saturno" esclamò lei mentre il suo viso iniziava a macchiarsi di rosso.
"Lily ricordi la promessa che ti ho fatto alcuni anni fa prima ancora di sposarci? Io farò sempre tutto il possibile per farti contenta a costo di raggiungere il tuo senso di colpa su Saturno per riportarlo qui. Ho promesso che ti avrei amata, protetta e che mai e dico mai avrei fatto sì che ti mancasse qualcosa e i Potter mantengono sempre le promesse. Io ti amo ogni giorno di più e dopo averti inseguita e sopportata i primi anni di scuola dove non facevi altro che insultarmi, scagliarmi contro le fatture più dolorose e rifiutare tutti i miei inviti ad uscire, non saranno di certo i tuoi ormoni impazziti a farmi credere che tu non sia la donna della mia vita" Il discorso di James commosse profondamente Lily che lo ascoltò annuendo, ridendo e piangendo tutto insieme. Il marito le asciugò le lacrime con un fazzoletto da lui evocato e, dopo un altro bacio passionale, la scortò nella sua camera dove, insieme al figlio, si addormentarono

Dopo l'ultima visita al San Mungo, James iniziò ad essere perquisito regolarmente da Frank Paciock, amico, compagno di casa e anch'egli Auror, ogni qual volta si presentava, insieme alla moglie, nello studio di Emmeline Vance. Quest'ultima non aveva gradito molto il simpatico scherzetto che gli era stato rifilato da James perciò iniziò a far finta che fosse solo una massa informe di pura infantilità e arroganza come non smetteva di ripetere durante le loro visite
"Credo che manchi davvero poco Lils potrebbe nascere tra pochi giorni" disse la Medimago dopo averla visitata per la 3 volta in una settimana. La rossa non parve molto contenta del parere dato dall'amica e mise su il broncio che James adorava dalla prima volta che aveva avuto il piacere di guardarlo sul vagone dell'Hogwarts Express
"Come pochi giorni? Mi fa un male cane e tra due giorni Harry compirà 2 anni e devo organizzargli la festa, comprare i regali, fare la torta, ingaggiare dei camerieri, inviare gli inviti....." Avrebbe continuato così per delle ore se James non avesse avuto la brillante idea ti tappargli la bocca con una mano interrompendo l'uragano di parole da lei creato.
"Lily calmati per favore non c'è bisogno di preoccuparsi tanto. I miei cari genitori si occuperanno dell'organizzazione. Li ho già avvisati e hanno accettato entusiasti l'incarico. Ho anche ordinato a Guss di impedire, ai vari gufi, di consegnare gli inviti che non siano diretti in Inghilterra. Con quei due non si sa mai almeno avremo la sicurezza di non superare i 200mila invitati" la rossa si rilassò leggermente alle parole che il marito le rivolse e, ancora imbronciata, annuì facendo sì che James le lasciasse libera la bocca. Emmeline, che si era riparata sotto la sua scrivania temendo di essere schiantata, fece emergere con molta cautela parte della sua testa per verificare di non essere più in pericolo di vita e, solo dopo aver appurato che Lily non avesse più il suo classico sguardo omicida, tornò a sedersi sulla sua comoda sedia di pelle girevole
"Adesso torna a casa, sdraiati sul letto e riposa. Domani passerò da casa vostra personalmente a visitarti ma se dovessi sentire dolore o per qualsiasi problema manda il tuo Patronus e arriverò prima che tu riesca a maledire il tuo odioso maritino, o forse te lo lascerò fare solo per godermi la scena" disse con un sorrisetto divertito. James la guardò fissa con sguardo pieno di risentimento prima di aiutare Lily ad alzarsi scortandola fuori dall'ufficio e dall'ospedale. Una volta arrivati a casa James, notando che la moglie era ancora profondamente irritata, disse con dolcezza
"Che ne dici tesoro se ci guardassimo quel film che ti piace tanto? Com'è che si chiama? Titanium?" Lily lo guardò divertita e rispose
"Si chiama Titanic e poi tu odi quel film ti addormenti sempre dopo dieci minuti" James, contento di aver trovato il modo giusto per far rilassare la moglie, schiuse il suo enorme sorriso prima di continuare
"Io sì ma tu lo adori. Perciò tu prepara tutto io vado a prendere Harry dai miei così potremo dedicare tutto il pomeriggio solo alla nostra famiglia" detto questo sparì nel nulla lasciando una Lily sorridente nel bel mezzo del corridoio di casa. Come previsto dalla rossa, James rischiò di addormentarsi per tutta la durata del film mentre Harry e Lily guardavano le immagini trasmesse da quello strano aggeggio con espressioni rapite sul volto
"Mama?" chiamò il piccolo nel bel mezzo della scena finale. La madre staccò gli occhi dallo schermo per guardare dolcemente il figlio prima di rispondere
"Dimmi tesoro" Harry indicò con la manina il televisore e chiese
"Pecchè no sale sua porta pure lui e resta acqua?" Lily lo fissò per qualche secondo prima di scoppiare a ridere. James, che aveva ceduto alla potenza soporifera del film babbano, si ridestò sentendo il trambusto creato dalla moglie
"Nooooooo Siriusss, la mia Penelopeeeeee..... Eh?....Cosa?.... Non stavo dormendo" balbettò stropicciandosi gli occhi lanciando sguardi confusi alla moglie che, al momento, rideva con le lacrime agli occhi mentre stringeva Harry a se un po' troppo forte
"Beh piccolo mio questa domanda rimarrà per sempre senza risposta temo"
Finito il primo, iniziarono con il secondo, poi il terzo e così via fino a tarda serata. Solo quando il piccolo Harry iniziò chiudere e riaprire gli occhi troppo spesso per via del sonno, i Potter decisero che era il momento di andare a dormire e, dopo aver portato in braccio il loro figlioletto fino alla sua stanza adagiandolo sul suo lettino e imboccandogli le coperte, James e Lily si diressero nella loro camera. Una volta distesi nel letto spensero le candele e chiusero gli occhi per alcuni minuti
"Hai visto che avevo ragione tesoro?" Disse ad un tratto l'uomo facendo sussultare la moglie che si girò a guardarlo senza che ce ne fosse davvero motivo vista l'oscurità in cui si trovavano
"In base a cosa?"
"Nostro figlio adora i film mentre a me fanno lo stesso effetto della pozione soporifera che mi rifilasti il 3 anno ad Hogwarts per evitare che ti chiedessi di venire con me ad Hogsmade. Perciò ha ereditato qualcos'altro a parte i suoi magnifici occhi da te" sussurrò James con voce palesemente divertita. Lily rise silenziosamente e, dopo aver tirato un pugno al marito, si girò di spalle e si addormentò imitata dopo qualche minuto dal marito

La mattina seguente James si svegliò, come al solito, molto presto e, facendo attenzione a non svegliare Lily che era ancora profondamente addormentata, si alzò e, dopo aver indossato l'uniforme di Auror e aver fatto un abbondante colazione, uscì e si smaterializzò
"Pensi che un giorno i cattivi capiranno che contro di noi non c'è storia?" Disse Sirius dopo aver atterrato due venditori ambulanti che trafficavano veleni e oggetti babbani sottoposti ad alcuni incantesimi che uccidevano, o almeno ci provavano, chiunque avesse la sfortuna di toccarli. James rise prima di rispondere all'amico
"Spero di no. È così divertente ricordaglielo ogni volta" Sirius annuì e fece per smaterializzarsi insieme ai criminali per portarli al ministero quando uno di loro si liberò dalle corde che lo tenevano stretto e iniziò a correre. James e Sirius iniziarono ad inseguirlo prima che un Patronus si parasse davanti a loro. Una bellissima cerva perlacea trottava verso di loro e Ramoso si pietrificò
"Fabian, Gideon a voi l'onore" disse Sirius rivolto ai gemelli Prewett che sbuffarono prima di iniziare a correre


JAAAAAAMEEEEEEEEEESSSSSS!
MI SI SONO ROTTE LE ACQUE VIENI IMMEDIATAMENTE QUI O GIURO CHE TI MALEDICO



Gridò la cerva con la voce di Lily facendo ridestare James dal suo momento di torpore
"Felpato informa Remus e i nostri genitori. Ci vediamo al San Mungo" disse scomparendo all'istante. Atterrò sull'uscio di casa sua prima di spalancare con foga la porta e iniziare a correre cercando la moglie. La trovò sdraiata sul divano del soggiorno che era completamente zuppo
"Il mio adorato divano di pelle" disse James piagnucolando guadagnandosi molte occhiate omicide dalla moglie che si mise seduta prima di gettarsi sulle braccia di James che le scoccò un bacio sulla fronte prima di smaterializzarsi. Per fortuna il San Mungo non era affollato come al solito perciò James, dopo aver evocato una barella su cui adagiò una Lily urlante, gridò con tutti il fiato che aveva nei polmoni
"EMMELINEEEE" la donna comparse dal nulla, come se fosse passata attraverso le pareti, gli si parò davanti spingendolo via bruscamente prima di stringere la mano della sua vecchia amica rassicurandola e spingendo la barella di corsa verso una delle prime sale. Essa era un semplice deposito pieno di svariate pozioni e oggetti più disparati ma sicuramente nulla che fosse necessario a fare partorire una donna. James guardò confuso la Medimaga che lo ignorò bellamente pronunciando parole incomprensibili sfiorando le pareti della sala con la sua bacchetta. Sotto lo sguardo stupefatto dell'Auror questa si trasformò. Apparirono un comodissimo lettino, apparecchi che James aveva visto l'anno prima durante la nascità del suo primo genito ma che non aveva la benchè minima idea della loro utilità e un paio di uomini e donne con dei camici verde acqua pronti per far nascere sua figlia. Ramoso, dopo aver sentito l'ennesimo grido di dolore di Lily, trasformò lo stupore del suo volto in un espressione risoluta e un po' indignata rivolgendosi ai Medimaghi comparsi nella sala
"Guardate il meno possibile o giuro su quanto ho di più caro al mondo che vi spedirò ad Azkaban prima che riusciate a dire Quiddich" disse lui provocando risate da parte della maggior parte delle Medimaghe e spaventando, e non poco, gli uomini presenti
"James ti sembra il momento di fare il marito geloso?" Disse Emmeline sbuffando. James fece spallucce e si chinò sulla moglie stringendole la mano.
"Perfetto adesso signorina Evans deve spingere più forte che può intesi?" Disse una donna con voce dolce. Lily annuì e spinse con tutta la forza che aveva in corpo urlando di dolore.
"Stai andando benissimo tesoro. Sei bravissima continua così" iniziò James con un sorriso stiracchiato sul volto mentre asciugava le lacrime di dolore che gli occhi di Lily continuavano a produrre in quantità industriale. La rossa continuò a spingere e spingere e, all'interno della sala, la sua voce urlante era l'unico suono presente prima che, il pianto di una bambina, facesse cessare le grida della donna e calare un silenzio pieno di emozioni.
"James" chiamò Emmeline con voce palesemente commossa. L'uomo si girò a guardarla e, sul suo volto, si aprì un sorriso di trentadue denti vedendo la donna porgergli un piccolo esserino tutto imbacuccato con pesanti coperte
"Congratulazioni" continuò la donna quando James prese in braccio la figlia. Iniziò a piangere come un bambino nel momento in cui la vide. Capelli spelacchiati e rossicci, occhi nocciola come i suoi, lentiggini sparse per tutto il viso e con le manine che si agitavano cercando di colpire Merlino sa cosa. La copia perfetta della madre. James si asciugò le lacrime e si avviò verso la moglie stremata dallo sforzo e ancora sdraiata sul lettino
"Voglio presentarti una persona" disse dolcemente alla bimba prima di adagiarla accanto a Lily che scoppiò in un pianto liberatorio e molto commosso
"È bellissima" sussurrò con un filo di voce accarezzando sua figlia. James sorrise mentre le sue lacrime non davano segni di volersi fermare
"È identica a te. È normale che sia bellissima. Ti amo Lily Evans più della mia stessa vita" Lily sorrise e allungò il collo per baciare il marito prima di dire
"Ti amo James Fleamont Potter"
   
 
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