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Autore: Julia Weasley    06/05/2009    10 recensioni
Regulus Black sta per iniziare il suo sesto anno a Hogwarts: suo fratello Sirius è appena scappato di casa, nella comunità magica è scoppiata la guerra con i Mangiamorte, e Regulus si ritroverà a compiere la scelta che gli cambierà per sempre la vita.
In questa storia, Regulus subirà un enorme cambiamento, da semplice studente con grandi progetti a Mangiamorte al servizio di Voldemort a, infine, eroe solitario che affronterà l'estremo sacrificio a testa alta. Tutto questo sullo sfondo di un rapporto fraterno piuttosto complicato e di un amore sofferto ma eterno.
Storia vincitrice del premio Best Saga dei Never Ending Story Awards.
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mangiamorte, Nuovo personaggio, Regulus Black, Sirius Black, Voldemort
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Primavera

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Era solo la fine di marzo, ma l’inverno sembrava solo un lontano ricordo. I prati di Hogwarts erano pieni di fiori, gli alberi si erano coperti di folte chiome colorate. Quel giorno il cielo era di un azzurro brillante, senza la minima traccia di una nuvola a guastare quel tempo magnifico.

“È proprio la giornata ideale per andare a Hogsmeade, vero?” commentò Rachel, mentre lei e Regulus s’incamminavano insieme agli altri studenti fuori dai cancelli della scuola, seguendo il sentiero che li avrebbe condotti al villaggio.
“Già” rispose Regulus, che però non era altrettanto entusiasta.

Sapeva che non sarebbe riuscito a distrarsi come lei avrebbe voluto, ma cercava di non farglielo pesare.

Arrivarono a Hogsmeade un quarto d’ora più tardi e decisero di andare prima di tutto ai Tre manici di Scopa.
Rachel ordinò una Burrobirra, Regulus del Whisky Incendiario e, quando lei gli lanciò uno sguardo indagatore, si giustificò dicendo:
“Sono maggiorenne e posso prenderlo”.
“Sì, ma non esagerare” lo ammonì lei, mentre si andavano a sedere a un tavolo per due vicino alla finestra.

Per un po’ di tempo rimasero silenziosi, poi Rachel provò a parlare del più e del meno ma lui rispondeva solo a monosillabi.
Quando si accorse di aver già finito il Whisky Incendiario, Regulus fece per alzarsi e ordinarne dell’altro, ma Rachel glielo impedì e lo costrinse a sedersi di nuovo.

“Si può sapere che ti prende?” gli chiese, anche se l’aveva già intuito da un bel po’.
“Secondo te? Credo che non ne verrò mai a capo”.
“Sì, invece. Guarda che non devi fare tutto da solo, ci sono anch’io ad aiutarti, ma dovresti rilassarti anche un po’… e soprattutto mantenere la testa lucida” aggiunse, lanciando un’occhiata al bicchiere vuoto.
“È facile per te parlare. Se fossi al posto mio, impazziresti, soprattutto se hai paura che chi ti è più vicino possa rischiare la vita perché non si fa gli affari suoi…” rispose lui, sarcastico.
“Gli affari tuoi sono anche miei” osservò Rachel imperterrita.

Regulus non disse nulla ma si sentì quasi sollevato: averla accanto significava non cadere a precipizio nel baratro verso il quale si era condotto da solo.
Mentre la osservava, si chiese come potesse essere così forte: non aveva mai un attimo di esitazione né di paura, mentre lui si sentiva contorcere le viscere dal panico ogni volta che pensava a cosa potesse aspettarlo. Ma forse era solo altrettanto brava a mascherare quello che provava.

“Senti, siccome tanto non pensi ad altro” fece lei ad un certo punto, “c’è una cosa che dovrei darti”.

Esitò un attimo, poi estrasse dalla borsa un foglietto su cui aveva scritto qualcosa e glielo porse.
Regulus lesse un indirizzo di Londra.

“Cos’è?”
“Se te lo dico non ti arrabbiare, però” esordì lei. “Tra l’altro non dovrei neanche dirtelo. È l’indirizzo di Sirius. Non ho detto che devi andare da lui, ma ho pensato che potrebbe sempre tornarti utile. Non fare quella faccia, è solo per scrupolo, non si sa mai cosa può succedere, e questo potrebbe servirti. Mi prometti che non lo butterai via?”

Lo disse tutto d’un fiato, per essere sicura di non venire interrotta, e infine gli scoccò un’occhiata ansiosa.
Lui sbuffò ma non se la prese con lei. Sapeva che Rachel stava cercando di fare il possibile per aiutarlo.

“L’ultima volta che ci siamo visti” disse, “mi ha chiaramente fatto capire che per lui conto quanto uno zellino bucato. Comunque, se proprio vuoi, non lo butterò. Ma, tanto per intenderci, vedi di farla finita con questa storia: prima devo scoprire che cosa sta combinando Tu-Sai-Chi, poi agirò di conseguenza. È prematuro occuparci del dopo, ok?”
“D’accordo, non parliamone più per oggi” confermò lei. “Usciamo da qui, comincia ad essere troppo affollato”.

Si alzarono, lui lasciò il conto sul tavolo e poi si diressero verso l’uscita.

Il paesaggio non era mai stato così bello: sembrava che Hogsmeade volesse incitarli a non pensare ai problemi che dovevano affrontare, almeno per quella giornata.
Il sole illuminava le casette dai tetti aguzzi e gli alberi ai lati della strada erano un misto di colori, dal verde brillante delle foglie al bianco, rosa e rosso dei fiori.

Fecero una breve visita da Mielandia, perché Rachel diceva che lui avesse bisogno di mangiare qualcosa di molto nutriente, poiché era sempre stato gracile, e in quel periodo di stress stava dimagrendo a vista d’occhio. Andò a finire che Regulus si limitò a prendere un Cioccocalderone, mentre lei ne comprò una scatola intera.
Continuarono la passeggiata attraverso il villaggio finchè non giunsero al limitare. Davanti a loro s’intravedeva la sagoma spettrale della Stamberga Strillante ma quel giorno neanche questa faceva più paura.
Dietro l’ultima fila di case, scoprirono una sorta di piccolo parco che non avevano mai notato. Sotto un albero di ciliegio in fiore c’era una panchina. Sia questa che il terreno intorno ad essa erano quasi completamente ricoperti dal manto rosa dei fiori caduti dall’albero a causa del vento, creando un quadretto piuttosto suggestivo.

“Che carino! Andiamo a sederci” propose Rachel.

Regulus accettò, anche perché dopo quella camminata si era stancato. Presto però la sua pazienza fu messa a dura prova: a ogni soffio di vento, una leggera neve di petali cadeva sulle loro teste. Lui aveva già una mezza idea di cambiare panchina, poiché ogni volta doveva scrollarseli dai capelli; al contrario, Rachel sembrava divertita dalla situazione.

“Mi piace tantissimo la primavera” disse, afferrando uno dei fiori che cadevano e osservandolo mentre lo teneva nel palmo della mano. “È sempre stata la mia stagione preferita. È tutto così allegro e vivace. Non riesco proprio a capire le persone che in questo periodo si sentono sempre fiacche: io non riesco a stare un attimo ferma!”
Si voltò a guardarlo, incontrando la sua smorfia beffarda.

“Cosa c’è da ridere?” chiese.
“Sembri una bambina piccola” rispose lui che, nonostante la buona volontà, non riusciva proprio a manifestare altrettanto entusiasmo.

“E tu sei sempre il solito guastafeste!” ribatté lei sorridendo e gettandogli le braccia al collo. “Se proprio vuoi fare il musone, aspetta quando ti trascinerò di nuovo al villaggio. Devo comprarmi un abito da cerimonia nuovo.

“Oh, no… Ma a che ti serve?” fece lui, circondandola con un braccio e attirandola a sé.
“Per il matrimonio di Lily Evans. Si sposa quest’estate”.
“Di già? E con chi?”
“Con James Potter, è ovvio”.

Regulus dovette fingere un attacco di tosse per soffocare l’ilarità che gli era venuta spontanea. Proprio non riusciva a immaginarsi Potter sposato. Gli era sempre sembrata la persona più immatura del mondo, l’esatto contrario di Lily Evans che, anche se gli costava ammetterlo, almeno fino a poco tempo prima considerava abbastanza intelligente.

“C’è poco da ridere” lo redarguì Rachel. “Lui è migliorato parecchio, e se te lo dico io, puoi credermi. Quei due si amano davvero”.

Seguì un lungo silenzio, causato non tanto dall’imbarazzo, quanto dal flusso inarrestabile di pensieri che li investì.
Impegnato com’era stato a cercare di risolvere il mistero dell’immortalità di Voldemort, Regulus non aveva mai riflettuto veramente sulla loro situazione.
Ci si sarebbe aspettato che la presentasse alla sua famiglia. In fondo, lui era l’unico discendente maschio dei Black, quindi l’unico che avrebbe potuto permettere alla famiglia di non estinguersi, e i suoi parenti ci tenevano molto ad avere una discendenza.

Magari Orion avrebbe trovato Rachel di suo gradimento, bastava solo non dirgli che fosse amica di una Nata Babbana e soprattutto che lo fosse anche di Sirius. Quanto a Walburga, Regulus dubitava che sua madre avrebbe visto di buon occhio qualunque ragazza, anche se fosse stata l’ultima discendente di Salazar Serpeverde, e non riuscì a trattenere una smorfia al pensiero dell’interrogatorio cui Rachel sarebbe stata sottoposta dalla signora Black. Ora che ci pensava, quelle due non sarebbero andate molto d’accordo.

Quello fu il momento in cui se ne rese conto per la prima volta: se mai avesse sposato qualcuno, l’unica che avrebbe voluto sarebbe stata Rachel.

Lei stava pensando più o meno le stesse cose, anche se la sua fantasia volava già più lontano, e s’immaginava circondata da tanti piccoli Black festanti.
Trattenne a fatica un sorrisetto, decisa a non fargli capire cosa le fosse venuto in mente, e posò la testa sulla sua spalla.

“Non dovresti angosciarti così. Secondo me ce la faremo” gli disse riprendendo il discorso di poco prima.
“Tu credi?” fece Regulus, scettico.
“Sì, certo. Quando questa storia finirà, potremo finalmente stare in pace. Prima o poi qualcuno sconfiggerà Tu-Sai-Chi, me lo sento”.
“Speriamo solo che non succeda tra vent’anni”.
“Comunque vada, sarò sempre al tuo fianco. A proposito, la sai una cosa?”
“Cosa?” chiese Regulus, sentendo un brivido percorrergli il collo quando lei gli si accostò all’orecchio e gli sussurrò:
“Mi sono davvero innamorata di te, Regulus”.

Lui sorrise, mentre il cuore cominciava a battergli all’impazzata.

“Anch’io” rispose, e intanto aveva la sensazione che gli stesse girando la testa.

Posò le labbra sulle sue e, come d’incanto, gli parve di aver dimenticato tutto. C’erano solo loro due, il resto del mondo non esisteva, con le sue guerre e i suoi problemi. Per la prima volta dopo mesi, nessuno dei due voleva preoccuparsi di ciò che sarebbe successo o chiedersi se in futuro sarebbe stato concesso loro di sentirsi felici come in quel momento.

 

 

 

*Angolo autrice*

Capitoletto dedicato alla mia stagione preferita, anche se non è che ultimamente sia stata molto presente. Adoro scrivere i capitoli romantici, e uno così ci voleva proprio per risollevarmi il morale! Spero che abbia rallegrato un po’ anche voi… È stata la prima volta che un'immagine mi ha ispirato su cosa scrivere nel capitolo, di solito mi danno l'anima alla ricerca di una foto che c'entri qualcosa con quanto ho pubblicato! Purtroppo, devo darvi due brutte notizie:
1- questo è stato l'ultimo capitolo allegro, dal prossimo si ricomincia con la discesa verso il baratro...
2- nel frattempo godetevi questo, perchè sabato non potrò aggiornare: sarò fuori casa da domani a domenica sera, perciò ci rivedremo lunedì, sigh...

Alohomora (hai proprio ragione, di solito le Serpeverde sono oche oppure pazze criminali… per fortuna ne esistono anche di migliori, io ne sono convintissima! Senza contare che anche a Grifondoro le oche regnano sovrane…vedi Calì e Lavanda…)
Pervinca Potter 97 (la fine metterà ko anche me, non preoccuparti, e credo che faticherò a riemergere… ma devo farmi forza, sto cominciando a scrivere i capitoli peggiori, dopo questo breve momento felice)
MEISSA_S (la catastrofe avverrà il più tardi possibile, intanto spero che ti sia goduta questo capitolo! Sono contenta di aver descritto bene la reazione di Regulus, dato che all’inizio non sapevo proprio cosa aspettarmi da un personaggio così misterioso!)
dirkfelpy89 (a chi lo dici… sono tristissima anche io!)
LMP (infatti, credo proprio che tu abbia ragione riguardo a Piton e Minus, pazienza, mi sono dedicata a ben altro! Anche io mi sono irritata ripensando alle parole di Sirius riguardo al fratello, ma non posso credere che credesse veramente a quello che diceva, non è possibile! E sì, la Rowling poteva anche evitare di farlo morire, comunque…)
lyrapotter (eh, lo vedrai nel prossimo capitolo come verrà a sapere degli Horcrux, non preoccuparti… ne approfitterò anche per inserire un altro personaggio che in questa storia sarà del tutto marginale, ma che nella saga avrà un’importanza decisiva nella sconfitta di Voldemort!)
Pan_Tere94 (non importa, anche le recensioni brevi mi fanno piacere se dicono tutto quello che c’è da dire! Grazie!)
_Mary (ihihi, devo ammettere che ho goduto quando Mrs Purr è stata pietrificata! XD Ah, sì, Rachel è molto testarda, come tutti i personaggi di questa storia, ora che ci penso!)

  
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