The Vision of Escaflowne
«Il Richiamo della Terra»
3
Il Patto dei Draghi
« Sono il tuo odio e le tue paure
ad attirare i draghi contro di te! »
Avanzare di
notte attraverso la foresta, non sembrava essere un problema per il giovane
drago, i suoi sensi erano del tutto attenti e nonostante il suo obiettivo
sembrava esser quello di raggiungere un preciso punto oramai non poco distante,
le voci degli umani che lo seguivano a poca distanza, sembrava preoccuparlo non
poco.
Un altro ruggito più vicino sembrò rianimarlo: la sua compagna lo aveva
raggiunto. Poteva sentirne l’odore ed udirne l’avanzare veloce poco distante da
lui.
Il Drago, li stava aspettando.
« Hitomi! Dove stai andando!? »
Era incredibile come fosse veloce quella ragazza. Si stava inoltrando
all’interno della foresta tutta sola. Allen svelto salì sul suo cavallo, anche
lui avvertito dall’imminente caccia al drago.
« Hitomi, dammi la mano! » le urlò quando fu abbastanza vicino, avrebbero fatto
prima a cavallo.
Quando furono entrambi abbastanza vicini Hitomi finì con il riuscire a salire in
groppa al cavallo di Allen.
« Presto, Signor Allen, vada più veloce! » esclamò, stringendo il suo pendente
fra le mani.
Cercava di concentrarsi, di visualizzare come sempre il luogo che desiderava
raggiungere.
Due draghi. L’Escaflowne. Van. Una grande tomba.
« Di qua! Signor Allen!! » urlò d’un tratto, facendo segnale all’uomo in sella
davanti a lei di cambiare direzione.
Un’altra visione: Van con la spada insanguinata. Un drago a terra, l’altro
pronto a divorarlo.
« Van! Non farlo! » urlò Hitomi.
« Hitomi, ma cosa? » rispose Allen, visibilmente perplesso. Nonostante fosse
abituato alle sue improvvise visioni, non era mai riuscito a comprenderla del
tutto.
« Presto Signor Allen, più veloce. Dobbiamo raggiungere il luogo dove sono
sepolti la madre ed il padre di Van! »
Un ruggito più vicino, tremendamente vicino, interruppe ogni parola.
Fu in un attimo e le fiamme li avvolsero.
L’istante successivo Hitomi era a terra, protetta da Allen, il cavallo alle loro
spalle, scappava imbizzarrito.
« Hitomi, stai bene? » domandò lui sollevandola per le spalle.
« Van! dobbiamo andare da Van! » e si sollevò in piedi, nonostante si fosse
sbucciata un ginocchio. Riprese a correre, seguendo una direzione ben precisa.
« Aspetta Hitomi! » ed Allen si lanciò all’inseguimento.
Van stava correndo con tutte le sue energie attraverso il confine della foresta.
Nonostante avesse cercato più volte di attirare l’attenzione del drago che
sembrava sfuggirgli, questo continuava a correre velocemente attraverso la
foresta.
Quando un altro ruggito si frappose a quello del drago che stava inseguendo,
capì di essere in netta minoranza. Nonostante i suoi uomini fossero addestrati
per saper fronteggiare un drago, sapeva che avrebbe comunque avuto numerose
perdite.
« Ehi! Drago! Sono qui! » urlò ancora una volta, cercando di attirare la sua
attenzione.
Ed ancora una volta il drago continuava imperterrito nella sua corsa.
Di questo passo avrebbe raggiunto..
Il fuoco alla sua sinistra lo fece voltare, il secondo drago aveva usato la sua
arma, ma contro di chi?
« Maledizione! » sbraitò, correndo più veloce. Si sorprese di essere stato
seminato dal drago. Ma poco dopo, si ritrovò d’innanzi la radura dove erano
seppelliti suo padre, sua madre ed anche Folken. L’Escaflowne, faceva di guardia
ai suoi cari.
Ciò che lo sorprese più di ogni altra cosa, fu quella di vedere i draghi
inchinati davanti al suo Guymelef.
« Van! »
La voce di Hitomi lo raggiunse e se la ritrovò pericolosamente vicina.
Quando i draghi la videro, la puntarono immediatamente.
Quella che doveva essere la femmina, gonfiò ancora una volta il suo petto pronta
a caricare l’ennesima fiammata.
« Hitomi spostati! » Allen si gettò contro di lei, facendole ancora una volta da
scudo, mentre cadevano a diversi metri di distanza da dove le fiamme avevano
arso l’erba.
« Maledetti! » Van si lanciò con la spada sguainata contro il drago a lui più
vicino.
« Allen pensa ad Hitomi! »
Spiccò un salto così alto da cogliere di sorpresa il drago, sapeva che il punto
debole si trovava all’altezza del cuore e che le sue scaglie proteggevano il
dorso ma non il ventre.
Ma Hitomi, si alzò prima che Allen potesse fermarla e si lanciò correndo verso
Van.
Sembrò non preoccuparsi quando si frappose fra il drago e l’uomo che amava.
« No Van, non farlo! » urlò lei, e sembrò che anche il Drago avesse compreso.
« Hitomi, va via! »
Ma le braccia di Van raggiunsero più velocemente le parole di Allen.
Fu in quel momento che si sprigionò una luce fortissima.
Entrambi si voltarono in quella direzione.
La gemma incastonata nell’Escaflowne, sede del Drag-Energyst, era entrata in
risonanza con il ciondolo di Hitomi.
Una fortissima luce li costrinse a tenere gli occhi chiusi.
« Ragazza che provieni dalla Luna dell’Illusione. »
Hitomi aprì gli occhi, Van era accanto a lei.
« Hitomi, cosa succede? » domandò lui, ma la ragazza osservava un’altra
direzione.
Seguendo lo sguardo Van si trovò a fissare gli occhi del drago che prima stava
per attaccare.
« Ragazza, sei destinata ad entrare in simbiosi con il destino del pianeta di
Gaea. »
Era il drago ad aver parlato.
« Re di Fanelia, il tuo destino è quello di proteggere la Ragazza dalla Luna
dell’Illusione. Quest’ultima è la chiave di volta per la salvezza di Gaea. Noi
draghi abbiamo ascoltato la voce del Drago, l’Escaflowne. Con la nostra vita,
concediamo il patto fra Gaea e la ragazza. Ma non è ancora finita. Le vittime
non sono ancora soddisfatte. »
Van deglutì, profondamente confuso, si volse a guardare Hitomi.
I suoi occhi erano assenti, vacui. Sapeva che cosa significava.
Stava avendo una delle sue visioni.
Stava fluttuando sulla capitale di Atlantide.
L’aveva già vista tempo addietro, nel suo periodo più bello.
Una creatura alata le passo accanto, senza guardarla. Era stupenda.
« Questo luogo... »
Il tempo cambiò prima ancora che potesse prevedere quello che sarebbe successo.
Scoppiarono dovunque incendi e la terra cominciò a tremare.
« Perché… deve essermi mostrato tutto questo? » si domandò Hitomi con le
lacrime agli occhi.
Poteva udire chiaramente le urla di coloro che venivano sorpresi dalle fiamme,
di coloro che venivano inghiottiti nelle viscere della terra. Sentiva la
loro stessa sofferenza.
« Perché devi sapere. Gaea subirà la stessa fine di Atlantide se non
riuscirai a rompere gli altri tre sigilli. »
Hitomi lo vide, era il drago che li aveva attaccati. Parlava con lei. Prima che
potesse sorprendersi di sentire la sua voce, quest’ultimo parlò ancora.
« I draghi ti hanno concesso il loro patto, ma ci sono ancora tre
sigilli da sciogliere o Gaea è destinata a soccombere insieme a te. »
La sua visione cominciava ad offuscarsi.
« Aspetta! Come farò a capire che cosa devo fare!? E cosa c’è nella Valle
dell’Illusione? »
« In quel luogo tutto avrà una fine ed un inizio. »
Hitomi sussultò: la terra sotto i suoi piedi si sbriciolò e cadde nella
voragine.
Un ramo l’afferrò e cominciò ad avvolgere il suo braccio.
« Ma cosa..?! No, no! Lasciami! »
E la sofferenza si moltiplicò quando il ramo stritolò il suo corpo in una morsa.
« Hitomi, Hitomi!! »
La voce di Van risuonava nelle sue orecchie.
Quando si rese conto di essere cosciente, riconobbe le sue urla.
Si ritrovò fra le braccia del Re di Fanelia.
« Van.. I draghi! » esclamò mettendosi a sedere, proprio in quel momento si
accorse che Van stringeva fra le mani due drag-energyst.
« Ma quelli sono.. »
« Si. Sono apparsi quando mi sono risvegliato. » rispose lui, ancora sorpreso.
« Allora anche tu... Signor Allen! »
La sua attenzione cadde inevitabilmente su Allen, era appoggiato contro un
albero, con gli occhi sbarrati, sembrava terrorizzato.
« Allen, che cosa ti succede? » domandò Van con sincera preoccupazione.
Allen ancora appoggiato al tronco dell’albero sembrava mortalmente pallido.
« Mio padre.. ho visto mio padre, davanti a voi.. »
Un’altra enorme luce li avvolse. Essa scaturiva dai drag-enegyst, dal ciondolo
di Hitomi e a chiudere il triangolo, l’Escaflowne.
« Ma cosa..!? » La luce fu nuovamente così intensa da costringerli a chiudere
gli occhi.
Hitomi però riuscì a vedere chiaramente quello che successe.
I due drag-energyst si librarono per aria. Il primo, corse nella sede di
attivazione dell’Escaflowne, il secondo diventò molto piccolo e corse nel
proprio ciondolo, quando vi entrò dentro, Hitomi sentì la potenza dell’energyst
dentro di se.
Ancora una volta, le tenebre.
*****
Ciao a tutti!
Finalmente è online il terzo capitolo della storia. Spero che vi sia piaciuto!
Come vedete la storia va ad infittirsi ed il tempo è sempre meno.
A questo proposito, trovo doveroso ringraziare le 4 persone che hanno aggiunto
la storia nei loro preferiti:
alexiell
leidia
Mione1986
shairah
A voi rivolgo un grazie, con la speranza di ricevere
commenti su questo capitolo.
Infine, rispondo ai commenti che mi sono arrivati.
Leidia: Ciao! Ti ringrazio per i tuoi complimenti, sono lieta che la
storia ti stia appassionando, spero mi farai sapere cosa ne pensi di questo
capitolo!
Selhnin: Ciao! Grazie per aver messo la mia storia fra quelle segui. Ho
proprio cercato di scrivere come se stessi descrivendo immagini dell'anime, sono
lieta che riesca a trasmettere la stessa cosa anche a chi legge. Sembra che il
mio esperimento stia funzionando. Infatti non è proprio nel mio stile scrivere
in questo modo. Probabilmente, una volta conclusa questa storia, scriverò
qualche one-shots, sulla mia coppia preferita. Ho riletto quella parte che mi
hai fatto notare che nonostante siano pensieri di Hitomi in terza persona, la
ripetizione non è molto piacevole alla lettura, per cui ho modificato. Grazie!
Mi servono degli occhi in più! Infine, ti rispondo dicendo che la storia va a
"rilento" proprio perché non voglio mettere tutti i capitoli in una volta.
Attualmente sono quasi arrivata a scrivere altri 9 capitoli, per cui puoi
tranquilla che la storia andrà avanti tranquillamente. Pubblicherò ogni 4-5
giorni, a seconda degli impegni vari. Non ci saranno ritardi comunque, ve lo
posso assicurare :)
Bene ragazze, allora aspetto nuovi commenti sul
capitolo!
A presto!
Usagi.