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Autore: coppolina93    06/05/2009    1 recensioni
E’ quando credi che niente nella tua vita cambierà, che all’improvviso essa assume un significato.
è una storia che ho voluto scrivere, non so se piacerà..è una storia normale, niente di strabiliante..leggetela
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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storia

grazie per le persone ke anke soltanto leggono la mia storia, diciamo ke nn m c sto dedicando molto, quindi probabilmente alcuni capitoli deluderanno, xò spero ke nel complesso piaccia..siccome nn h molto tempo x scrivere facciamo ke posto dopo ogni recensione..^.^ buona lettura

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“Storia, Filosofia, Greco, Mate e Fisica. Poco c’è di studio oggi.” Esaminare i compiti che avevo mi aiutava a convincermi che fosse opportuno iniziare a studiare presto. Era l’ultimo mese di scuola, potevo farcela.

Ero al pc quando si aprì una pagina di conversazione su msn: era Francesca(la mia migliore amica).

-Lo conosci quello nuovo?- si sa che fra le matricole le notizie corrono più velocemente, ma non pensavo che francesca potesse sapere qualcosa che non era passata prima per le mie orecchie. Quello nuovo? Chi poteva essere? E poi, da quando in quai se arriva uno nuovo lo sa tutta la scuola?

- No, chi è?-

- Si chiama Giuseppe- ancora non mi era chiaro il motivo di tale interessamento. Aspettai un po’ e poi risposi.

- E con questo?-

- Si è trasferito in III E, come fai a non sapere chi è? È figlio di due importanti, ora non mi ricordo i nomi. Gli stanno tutti, ma soprattutto tutte, d’appresso.- mai che Fra si ricordasse qualcosa di preciso. Comunque le risposi con indifferenza.

-Io di questo qua non ne ho mai sentito parlare e onestamente non me ne frega un fico secco, e poi il figlio di chissà chi che viene da noi?  E perché mai? Bah..-

La conversazione cambiò in fretta, non sapevo che dire a proposito del nuovo arrivato, ma già mi immaginavo come sarebbe stato il giorno dopo a scuola e tutto il mese a venire.

 

E non avevo tutti i torti. Quella mattina a scuola non si faceva che parlare di lui. Rina(una mia compagna che faceva parte della nostra classe solo per figura) aveva già raccolto abbastanza notizie da sfamare la curiosità delle mie compagne, poche erano quelle che avevano resistito.

In ricreazione c’era il caos più totale, o meglio, nel cortile c’era una desolazione anormale, erano tutti nel corridoio di sopra, dal super mega vip, a quanto avevo sentito dire “lui nn si scomodava a scendere”. Già le persone altizzose mi davano fastidio, figurarsi uno cosi, stava iniziando a darmi i nervi. Me lo avevano descritto nei minimi particolari.

- Irene è una cosa che non ti immagini, è alto, ma non troppo; ha i capelli castani e gli occhi marroni, la pelle abbronzata e un orecchino all’orecchio sinistro..è..è…è-

- Una persona normale- risposi, cosa poteva essere se no? A me sembrava la descrizione di un ragazzo comune e non capivo. Perché facevano tutto quel fracasso per uno cosi. Qualcuno che la pensava come me c’era. La buona e sana Irene di quinto non mi deludeva mai. La sua intolleranza nei confronti della situazione che si era creata, era anche più grande del mio nervosismo.

-Guardale, guardale! Fanno tutte le ochette, ma quanto può essere deficiente la mente umana?! È assurdo, e poi ci riteniamo esseri superiori agli animali, ma se siamo peggio di loro!- queste erano le parole della mia cara omonima che in quanto ad acidità non si risparmiava mai e che, la maggior parte delle volte, aveva ragione.

 

Avevo pensato un mese, ma fortunatamente la storia del “principino” durò poco. Già dopo due settimane non ne parlava più nessuno. Era successo, infatti, che il nuovo studente si fosse assentato una settimana intera per andare non so dove e mancando pochissimo agli esami, il preside lo avesse chiamato in presidenza. (Il nostro preside era una delle poche persone ancora sana di mente in quella scuola).  Comunque, morale della favola era che il signorino avrebbe dovuto abbassare la cresta e mettersi a studiare seriamente.

E fortunatamente dopo attimi di pazzia la gente ritorna ad essere normale, perché ,sarà stato anche il fatto che si era trovato la bambolina con cui stare nel tempo libero e cosi si era automaticamente fatto fuori la metà delle sue fans, il cortile ricominciò ad essere popolato dai suoi soliti fumatori. Io non lo volli mai vedere, sarebbe dovuto passare meno di un mese(che poi quale ragazzo sano di mente, cambia scuola un mese prima degli esami?! mah) e poi non lo avrei più avuto tra i piedi e forse non ne avrei più sentito parlare.

L’agitazione ricominciò quando si iniziò a parlare del ballo di fine anno. Lo avrebbero fatto come al solito fuori città e io non ci sarei andata. So che può sembrare un paradosso visto che faccio danza, ma le discoteche non mi sono mai piaciute, spesso mi sfiniscono e preferisco starmene a casa, cosi il fatto che non fosse in città era un’ottima scusa per non dover sopportare anche quella faccenda.

Le mie compagne, invece, sarebbero andate, non tutte, ma la maggior parte si, mi avrebbero raccontato loro i momenti più divertenti della serata. 

Chissà che avrebbe combinato il principino al ballo. Bè l'avrei scoperto presto.

  
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