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Autore: innamoratahobbit96    01/10/2016    3 recensioni
Questo è il seguito della storia "La migliore amica del re ", con nuovi personaggi e nuovi avvenimenti. Protagonisti sono i figli dei nostri nani de lo hobbit.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 11
 

 
Thorin si risvegliò, si strofinò gli occhi e sbadigliò, trovandosi sdraiato sul divano.
< < Cosa . . cosa è successo? > > mormorò alzandosi col busto e massaggiandosi la testa. Si guardò attorno e vide sua figlia appoggiata al tavolo, mentre lo guardava furiosa e a braccia conserte.
< < Flora > >
< < Stai zitto! – gli disse, per niente preoccupata della reazione di suo padre, il quale, stupito, alzò un sopracciglio – ci avevi promesso che non avresti bevuto! > >
< < Flora . . > >
< < No papà! Lascia parlare me! Siamo stanchi! Tra l’altro, non sei nemmeno venuto a vedere la gara di tiro con l’arco! > >
Balin era appena entrato nella stanza e si avvicinò timidamente alla sorella, guardando con delusione suo padre.
Thorin si rialzò velocemente e corse da suo figlio per abbracciarlo, tuttavia, Balin indietreggiò.
< < Perdonami > > mormorò inginocchiandosi e guardandolo dal basso.
< < Le tue scuse non funzioneranno > >
< < Vi prometto che non accadrà più > > disse disperatamente.
< < No Papà. Ci hai promesso tante cose e non hai mai mantenuto niente > >
< < Non è vero! – ruggì Thorin – vi ho dato al mondo, vi ho amato e vi amo, per voi darei la vita! > >
< < Non lo dimostri! > > singhiozzò Balin. Scosse la testa e uscì dalla stanza piangendo.
< < Tu non aprir bocca! > > la invitò Thorin, vedendola furiosa.
< < E’ inutile papà. E’ inutile affogarti nel dolore – il tono di Flora era diventato più dolce - La mamma non tornerà. Bisogna continuare a vivere > >
< < Non posso > > mormorò voltandosi e stringendo i pugni.
< < Papà . . non vedi che io e Balin stiamo soffrendo? La mamma è morta. Ora anche tu sembri morto > >
Thorin si voltò velocemente e diede uno schiaffo sonoro alla figlia, la quale cadde sul pavimento.
< < Non parlarmi più in quel modo signorina – le disse puntandole il dito – ricordati che sono tuo padre e mi devi rispetto per tutto quello che ho fatto per te, per Balin! > >
Flora singhiozzò e si massaggiò la guancia, diventata rossa per lo schiaffo. Si alzò velocemente e scappò, sotto lo sguardo incredulo di Thorin, il quale si accasciò con le ginocchia sul pavimento. Iniziò a tremare e si guardò le mani, le mani che avevano osato toccare sua figlia, la sua Flora.
< < Cosa ho fatto . . > > mormorò. Posò una mano sul cuore e abbassò lo sguardo, bagnando il pavimento di lacrime.
Flora, intanto, uscì dal palazzo, arrivò alle stalle e vide il suo vecchio amico Fundin. Si bloccò ed esitò prima di avvicinarsi.
Fundin stava accarezzando il muso del cavallo, baciandolo. Percepì di essere osservato, così, si guardò attorno e appena vide Flora in lontananza, le sorrise.
Flora sorrise a sua volta e corse verso di lui, gettandogli le braccia al collo, continuando a piangere.
< < Shhh. . calma piccola > > cercò di tranquillizzarla accarezzandole la testa.
La fece sedere e la abbracciò.
< < Cosa succede? > >
< < Papà . . – tirò su col naso – da quando mamma è morta, lui non è più lo stesso . . > >
< < Dwalin, mio padre – disse dolcemente - mi ha raccontato che è successa la stessa cosa quando è morto Balin, che Thorin considerava come un padre. È stato l’amore di Sharon ad aiutarlo ad andare avanti > >
< < Ci sto provando, ma . . non funziona > >
< < Tu sei fidanzata con Higil, Balin sta diventando un bravo arciere . . state crescendo . . forse Thorin si sente trascurato > > pensò.
< < E’ diventato più irascibile del solito . . come faccio ad aiutarlo? Anche lui deve sforzarsi > >
Le scese una lacrima, tuttavia, Fundin gliela fermò con il dito e le accarezzò una guancia.
< < Provate ad avvicinarvi maggiormente a lui. Tu e Balin siete riusciti a superare velocemente la perdita, ma lui no. Lui ha bisogno di voi, ha bisogno di sentire la vostra presenza > >
Flora gli sorrise e annuì, asciugandosi velocemente le lacrime, per poi abbracciarlo. Fundin le mancava, non poteva negarlo. Erano amici sin da quando erano piccoli e lo aveva trascurato molto in quel periodo. Non meritava la sua amicizia dopo averlo abbandonato, ma Fundin era ancora con lei, a consolarla nel momento del bisogno.
< < Lascia stare la mia ragazza! > >
< < Higil . . > > mormorò Flora alzandosi velocemente in piedi, mentre i due ragazzi si guardavano con aria di sfida.
< < Stai lontano dalla mia ragazza! > >
< < Mi ha solo aiutata Higil > > lo tranquillizzò poggiando una mano sul suo petto.
< < Io e Flora siamo amici da tanto tempo, tu non puoi negarmi di vederla > > disse Fundin con aria di sfida e incrociando le braccia.
< < Ora lei è MIA. Quindi non devi impicciarti > >
Cinse Flora per un fianco, attirandola a sé e si allontanò, guardandolo fulmineo.
Flora si voltò verso Fundin, gli fece l’occhiolino e gli mimò con la bocca un grazie, rassicurandolo che non lo avrebbe mai più abbandonato.
< < Stai calmo Higil! Fundin è un caro amico . . > >
A sentire quelle parole, Fundin sorrise forzatamente e sospirò, tornando alle sue attività quotidiane.
 



Intanto, Thorin si diresse verso la sua camera. Era debole, le gambe gli tremavano. Si appoggiò ad un mobile e iniziò a piangere nuovamente, quando sentì il vento scompigliargli i capelli. La finestra si era aperta all’improvviso e le tende svolazzavano.
Thorin andò a richiudere la finestra e indietreggiò, continuando a singhiozzare.
Sentì qualcosa toccargli la nuca, per questo si voltò di scatto. Ci fu un altro rumore dietro di lui. Si voltò ancora una volta, ma si accorse che era solo in camera.
< < Chi c’è? Cosa succede? > >
Un altro rumore.
Qualcosa era appena caduto.
Il ritratto di Sharon, incorniciato, appoggiato sul comodino, era appena caduto.
Corse a raccoglierlo, accarezzando con il pollice il viso di Sharon. Una lacrima gli rigò una guancia e si versò sul viso di Sharon. Thorin non fece in tempo a ripulirlo, in quando notò una luce abbagliante dietro di lui. Lentamente si voltò e la vide.
Il suo amore.
Il suo angelo.
Fece cadere il ritratto e si inginocchiò, incredulo.  Lei era dinanzi a lui, in piedi, con un bellissimo abito bianco.




Il desiderio di abbracciarla e baciarla era molto forte, tuttavia, sapeva di aver sbagliato ogni cosa, di essersi comportato in modo spregevole, non solo con lei, ma anche e soprattutto con i suoi figli, con i loro figli.
< < Thorin  > > mormorò Sharon scuotendo la testa, delusa. Thorin abbassò lo sguardo e annuì, vergognandosi di se stesso. Sapeva benissimo a cosa si riferiva.
< < Non merito l’amore di nessuno, lo so. Non merito di vivere in questo mondo > > disse con le lacrime agli occhi.
Sharon gli alzò il mento con due dita e lo guardò negli occhi, si perse in quegli occhi, arrossati dal pianto,  color oceano che ha sempre amato e che amerà per sempre.
< < Perché ? > >
< < Non posso farcela senza di te . . prima i miei genitori, mio nonno, Balin, tu . . non posso > > singhiozzò.
< < Hai Flora e Balin > >
< < Sono un emerito idiota – si asciugò una lacrima con la manica del vestito – mi odiano. Ho deluso tutti quanti e . . > >
< < Shhh – lo fermò Sharon posando l’indice sulle sue labbra – leggo la tua sincerità nei tuoi occhi. Ascolta amore – disse dolcemente prendendogli entrambe le mani – comprendo il tuo dolore. Non è facile sopportare la perdita delle persone che amiamo. Io, i tuoi parenti, i tuoi amici caduti in battaglia, morti per malattia . . siamo qui – disse posando una mano sul suo cuore – vivremo per sempre nel tuo cuore, fino a quando non ci ritroveremo, un giorno, a Valinor, tutti insieme > >
Thorin scosse la testa.
< < Guardami – gli prese il viso tra le mani e sorrise – tu hai ancora tanti anni da vivere e non sei solo. Hai i tuoi amici, Kili, Fili, Flora e Balin. Vivi per loro amore mio. Hanno bisogno di te più che mai > >
< < Ma li ho delusi . . > >
< < Sei il loro papà. Ti amano tantissimo. Ma se parlerai col cuore, riceverai il loro perdono > >
Sharon, vedendolo più tranquillo, gli asciugò le lacrime e si avvicinò per posargli un bacio passionale.
< < Ti amo Thorin, ti amerò per sempre > >
< < Anche io . . non sai quanto - sorrise Thorin stringendola – com’è Valinor ? > > domandò curioso.
< < Bellissimo amore. Ci sono bianche sponde e al di là di queste, un verde paesaggio sotto la lesta aurora. Ti prometto che ci rincontreremo > > concluse Sharon indietreggiando lentamente, per poi svanire lentamente, sotto lo sguardo felice di Thorin. La amava, eccome se l’amava. Ancora una volta non lo aveva abbandonato nel momento più buio della sua vita. Ancora una volta lo ha salvato e non la ringrazierà mai abbastanza.
Ti prometto che ci rincontreremo “
< < Non ti deluderò amore mio. Grazie > > sorrise ripensando alla frase e guardando verso il cielo.

 
  
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