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Autore: fenris    02/10/2016    2 recensioni
E se ci avessero sempre mentito?Cos'è veramente successo in Egitto più di tremila anni fa?Una storia di lotta e dolore,dove due popoli dovranno imparare ad appianare le divergenze e combattere assieme per fronteggiare un male più grande di loro.Riuscirà Mosè a vincere e restare fedele al suo voto di non uccidere nessun essere umano?
Ispirato in larga parte da Il principe d'Egitto/I dieci comandamenti,Kane's chronicles e Il dio del fiume
Nota: La storia non presuppone in alcun modo di descrivere una società storicamente fedele poichè non era il mio obbiettivo all'epoca in cui la scrissi. Mi scuso per ogni inesattezza storica che troverete e sarò più che grato se leggerete in ogni caso chiudendo un occhio. Le critiche a riguardo sono comunque ben accette.
Genere: Azione, Fantasy, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                     L'inizio dell'inferno

Centoquarantaquattro figure all'interno di una dimensione color arcobaleno osservavano attentamente una sfera al cui interno si vedevano le immagini del dio Osiride che cercava di tenere in equilibrio la bilancia del Maat. A un certo punto una dei presenti alzò una mano e l'immagine cambiò, mostrando un uomo falco seduto su un trono fatto di fuoco vivo su un'enorme barca dorata, che a sua volta navigava in un fiume di lava ribollente. L'essere sembrava in attesa di qualcosa e guardava ansiosamente la lava. “ Penso che questo sia abbastanza”, disse Gremory. In quel momento lei i suoi settantuno colleghi stavano tutti su una metà di uno stadio, mentre nell'altra metà sedevano le loro controparti, i settantadue generali delle schiere celesti. Uno di loro, un bell'uomo sui venticinque dai capelli argentati e l'armatura turchese alzò la mano per prendere la parola:” Gremory, con rispetto parlando, ma non penso che la situazione egiziana ci riguardi. Abbiamo già i nostri problemi e comunque non vedo come potremmo intervenire. Le piccole squadre che avete inviato non hanno trovato niente e sapete meglio di me che non possiamo andare lì in massa(1).”.

Asmodeus sbuffò, Michael non era cambiato da quando si chiamava Zeros, sapeva anche essere generoso e intelligente quando voleva, ma per il resto del tempo era un gran rompipalle:” Michael, dovresti sapere cosa significa tutto questo. Così come noi, anche Ra e Osiride sono guardiani dell'ordine, se loro cadono noi li seguiremo a breve. E ti ricordo che lì c'è anche gente che un tempo aveva fiducia in noi...o forse voi siete ancora incavolati per quello che vi disse Giuseppe.”. A quelle parole diversi degli angeli presenti fecero esplodere le loro auree per la rabbia. Qualche secolo prima, quando Giuseppe venne rapito un angelo di basso rango assistette a tutto...e non fece niente. Anni dopo, Giuseppe incontrò il Michael dell'epoca e gli rivolse parole molto pesanti e l'angelo rispose con insulti ancora più pesanti, da allora ci fu una vera rottura tra angeli e umani.

Comunque prima che qualcuno potesse fare niente un altro angelo si alzò, era Azrael, dalla pelle scura e i capelli bianchi. “ Lasciamo perdere i vecchi errori, è al presente che dobbiamo pensare. Asmodeus e Gremory hanno ragione, se gli egizi cadono noi faremo a breve la stessa fine...o vi siete dimenticati che in questo mondo tutto è collegato?! Se LUI si risveglia altri lo seguiranno ed è ancora troppo presto!”. A quelle parole diversi dei presenti si calmarono, Azrael era uno dei più saggi tra di loro e ben pochi avrebbero osato contrariarlo, c'era un motivo per cui veniva chiamato l'angelo della morte. Gremory per poco non scoppiò in applausi, ma si trattenne:” Grazie, Azrael, se vuoi la settimana prossima sono libera. Comunque, sperando che vi siate decisi a intervenire, dovremmo decidere come farlo. Qualche idea?”.

È incredibile come solo due parole così semplici possano scatenare un putiferio, ma la sala riunioni si trasformò in un autentico campo di battaglia, ognuno voleva far valere il proprio piano e solo il mattino dopo si arrivò a una decisione. Alla fine da una montagna di corpi emerse una demonessa dai capelli a punta color lilla e diversi cristalli su braccia, gambe e schiena. “ Bene, signori, è deciso, incaricheremo un umano di indagare, gli angeli gli insegneranno la magia esorcista e noi demoni lo addestreremo al combattimento.”,disse Leraje, mentre i suoi compagni e i serafini si riprendevano dal loro overdose di caffè(e non solo). Michael imprecò sottovoce, Leraje era uno dei demoni che meno sopportava, non faceva altro che lamentarsi di non avere neanche la metà del successo di Gremory con gli uomini e per di più il suo piano era quasi identico a quello che aveva proposto lui( solo che non aveva proposto addestramento e supporto).

Facendosi strada tra i corpi ancora addormentati uscì Raphael, una serafina dai capelli castani e gli occhi color oro:” Giuro che questa è l'ultima volta che bevo caffè. Ok, Leraje, il tuo piano è approvato, ma l'umano lo sceglieremo noi.”. In aria comparve di nuovo la sfera e dopo qualche secondo mostrò l'immagine di un uomo nel deserto che combatteva contro un'orda di scorpioni giganti a suon di bastonate. Gremory lanciò una bestemmia vedendo di chi si trattava:” I-il principe Mosè? Non mi pare esattamente la scelta migliore, non sarebbe meglio qualcuna delle guerriere o delle maghe che vivono attorno al Sinai?”. Raphael sogghignò, la reazione della succube aveva confermato i suoi sospetti:” A me sembra la scelta migliore. A quanto pare in realtà il caro Mosè è in realtà un ebreo, quindi questo lo rende un allievo perfetto per noi e visto quant'è sconvolto potrebbe anche decidere questo ruolo. Attualmente è al livello di un arcidiavolo di basso livello, ma con dieci anni di allenamento potrebbe arrivare anche ad essere un nostro pari. Come mai questo interesse, Mist?”.

Il generale infernale strinse i denti, l'uso del suo vecchio nome le aveva fatto capire di essere stata scoperta:” E va bene..Seraph. Durante la nostra ultima missione prima di essere promossi io e Asmodeus abbiamo trovato un bambino ebreo sul Nilo e abbiamo-Asmodeus tossì-cioè, ho deciso di affidarlo alla famiglia reale. Ma penso comunque sia meglio tenerlo fuori da questa storia, o quantomeno lasciargli il diritto di scegliere.”. Tutti i presenti acconsentirono, e aprirono dei varchi per tornare alle rispettive dimore, ma prima che Phenex e Malphas potessero andarsene vennero afferrati per il collo da due mani enormi. Dietro di loro Asmodeus ghignava come un pazzo:” Mi dispiace, ragazzi, ho ritardato per la riunione, ma mi hanno avvertito che la mia casa è come nuova, quindi....ORA CI DIVERTIAMO!”.

                                                                                                            ****************
Il bastone di Mosè distrusse l'ennesimo carapace, mentre gli ultimi scorpioni scappavano lontano da lui. Osservò i resti disgustosi dello scorpione morto e crollò a terra sfinito, erano ormai settimane che combatteva contro qualsiasi cosa vivesse in quel luogo da incubo. A parte un po' di piante in più da cui prendere cibo era anche peggio del deserto normale. In certi momenti aveva persino pensato di tornare a casa, ma poi si ricordava che per lui quella parola non aveva più senso, non poteva fare altro che vagare e sperare di trovare di trovare un posto in cui stare anche solo per un po' e magari trovare risposte alle sue domande. Beh, almeno avrebbe potuto farlo nel piano mortale, trovò un'altra piega nello spazio e l'attraversò. Si ritrovò in un' oasi piena di palme e alcune piante cariche di frutta e con un pozzo verso cui si diresse per bere, ma appena arrivato cadde a terra sfinito.

Furono delle risate di bambine a svegliarlo, e guardandosi intorno vide un folto gregge di capre guardate a vista da due bambine, che gli rivolsero uno sguardo sospetto. In effetti non avevano tutti i torti, era difficile fidarsi di un uomo sporco di sangue e sabbia e con i vestiti a brandelli, meglio far capire di non avere cattive intenzioni, quindi gettò il bastone(tanto più che era quasi rotto):” Potete stare tranquille, non ho intenzione di fare male a nessuno, se mi date dell'aqua me ne andrò sub...” Era stato interrotto dalle urla di un gruppo di uomini vestiti da beduini che presero le pecore a colpi di frusta e si rivolsero minacciosamente alle bambine:” VOI! Pensavamo di avervi detto di sloggiare, questo è territorio nostro ora. Tra l'altro vedo che qui non c'è neanche quel mostro di vostra sorella.”. Il più grosso degli uomini fece per colpire una delle piccole, ma Mosè fu più lesto e gli ruppe il naso con un pugno, per poi sbarazzarsi degli altri farabutti non appena provarono a colpirlo tutti assieme:” Vi conviene sparire, o dovrò impegnarmi sul serio. E un consiglio, valutate le vostre forze quando provate a occupare lo spazio altrui, queste bambine avrebbero potuto ammazzarvi in qualsiasi momento.”.

I bruti se ne andarono con la coda tra le gambe, mentre le piccole diedero dell' aqua a Mosè per ringraziarlo:” Chi erano quelli idioti?”, chiese loro:” Pastori amaleciti, un branco di ubriaconi che preferisce fregare i pascoli agli altri che cercarseli da soli. Saremmo già capaci di occuparcene da sole, ma nostra sorella maggiore ci ha sempre detto di non usare i nostri poteri contro gli esseri umani, quindi in genere se ne occupa lei. Oh, eccola lì.”. Quando Mosè vide chi aveva indicato la ragazzina finì quasi per affogarsi, perchè la sorella delle bambine era nientepopodimeno che Sefora. Lo stupore della ragazza fu pari al suo, divenne rossa e lo fissò senza dire niente per quasi un minuto, fino a quande le sue sorelle minori non si misero a ridacchiare, quindi si riscosse. “Ok, non so cosa ci faccia tu qui, ma spero che non sia per sposarmi. Già mio padre sta facendo il diavolo a quattro per convincermi a scegliere un marito.”. Mosè e le sorelle di Sefora risero sentendo quelle parole, ma si zittirono non appena avvertirono l'aura della ragazza aumentare d'intensità e in meno di un secondo Mosè si ritrovò incastrato a testa in giù nel pozzo.

                                                                                                             ***************
L'ex principe buttò uno sguardo alle pecore, era ormai da qualche giorno che Jetro, il padre di Sefora l'aveva accolto come nuovo pastore. Inizialmente lo sceicco era stato molto sorpreso di avere nella sua tenda il figlio del faraone, ma poi Mosè, anche per sfogarsi aveva deciso di raccontare tutto a lui e alla figlia. Impietosito, Jetro l'aveva invitato a restare, ma con tutta probabilità aveva anche il secondo fine di trovare un marito decente alla figlia. Mosè sospirò, Sefora era una bella ragazza ed era anche intelligente e molto forte(anche se parecchio manesca), ma non sarebbe mai stata felice con un uomo incapace di decidere per sé e lui stesso non sapeva che fare per il resto della vita in quelle terre, anzi non sapeva proprio che fare della sua vita. Avrebbe potuto diventare mercenario e combattere al soldo del miglior offerente, ma voleva mantenere la propria coscienza, oppure sarebbe potuto andare in Grecia, a Sparta cercavano sempre uomini robusti.. o forse poteva diventare come quegli eremiti che continuavano ad allenarsi e aumentare la propria forza spirituale nel tentativo di trasformarsi in dei, ma l'ipotesi era troppo noiosa.

La cosa che non riusciva ad ammettere forse neanche a sé stesso era che voleva tornare in Egitto e finire ciò che i maghi e il loro Golem non erano riusciti a concludere, ovvero liberare gli schiavi dalla schiavitù e chissà, forse sarebbe persino riuscito a conciliarsi con la sua famiglia. Ma non aveva la forza per farlo e dubitava che lì avrebbe potuto allenarsi come si deve. Mentre rimuginava venne interrotto dalla voce di Sefora:” Ehi, bel principe, sono venuto a portarti da mangiare.”. Mentre i due mangiarono insieme del pane Mosè guardò il Sinai, nei giorni scorsi aveva visto più volte le onde di energia bianca e nera che lo avvolgevano e in certi casi ne era rimasto quasi accecato, e con tutta probabilità se avesse osato avvicinarsi sarebbe caduto in coma, ciononostante un'idea malsana cominciò a nascere in lui.

” Sefora, tu hai mai provato a salire sulla montagna?”, la ragazza sussultò e il suo sguardo si fece cupo:” Una volta, avevo otto anni. All'epoca avevo appena risvegliato i miei poteri e mi credevo invincibile, così decisi di provare a salire sulla montagna per chiedere ai signori dell'inferno e del paradiso di allenarmi. Povera cretina, quando smisi di arrampicarmi avevo le mani sanguinanti e la prima cosa che vidi furono un serafino e un demone grande come una casa che combattevano senza risparmiarsi. Le pietre si spaccavano al loro solo passaggio e la terra tremava, probabilmente se non ci fossimo trovati in un altro piano di realtà ora qui non abiterebbe più nessuno, a dire il vero non so neanche perchè sono ancora viva. Quando riuscì a tornare all'accampamento caddi in coma per un mese. Quindi...TU NON OSARE NEANCHE AVVICINARTI, SONO STATA CHIARA?!”. Se ne andò, lasciando un povero Mosè con i timpani fracassati.

                                                                                            ***************
Una figura si mosse silenziosa tra le tende e si diresse verso la montagna, cercando di non fare il minimo rumore. Arrivata al monte attivò la seconda vista e si diresse verso una crepa spaziale, sperando di trovare quella giusta al primo colpo. Dall'altra parte tutto era apparentemente identico, ma il cielo era color bianco e nero e la montagna presentava diverse crepe dello stesso colore. Cominciò ad arrampicarsi e più volte fu sul punto di perdere la presa, ma riuscì a riafferrare sempre gli appigli. Dopo quelle che sembrarono ore riuscì ad arrivare in cima, dove c'era quella che sembrava un'enorme arena naturale. Andò al centro di essa e declamò a gran voce:” IO SONO MOSè, EX PRINCIPE D'EGITTO E DISCENDENTE DI ABRAMO. E SONO QUI PER PARLARE CON I SIGNORI DEL PARADISO E DELL'INFERNO!”.

Per lunghi secondi pensò che nessuno avrebbe risposto alla sua richiesta, d'altronde che si aspettava, che Satana e Lucifero(2) in persona e decidessero di prenderlo come allievo. Fece per andarsene, ma proprio in quel momento udì una risata femminile:” Vedo che sei cresciuto parecchio da quando ti ho preso dal Nilo, piccolo mio.”. Mosè si voltò e vide una demonessa dai capelli neri ricci e sei ali, a quanto pare il suo grido era stato udito:” Con chi ho l'onore di parlare, Sitri forse, o Paimon, o Lilith in persona? E soprattutto, come mai un essere di rango così alto viene a parlare con un demone decatuto?”. La donna rise di cuore:” Lieto di vedere che sei cresciuto con un cervello perfettamente funzionante, Mosè. Sappi che hai di fronte Gremory, Duchessa e signora di ventisei legioni. E sono anche colei che diciassette anni fa ti ha tirato fuori dal Nilo e in virtù di questo mi è stato concesso di parlarti prima degli altri.”.

L'uomo era a dir poco sconvolto, quindi era lei che doveva ringraziare per essere cresciuto in una finta famiglia, ma soprattutto era sbiancato sentendo l'ultima parola:” A-altri?”. In pochi secondi si aprirono diverse altre crepe spaziali, da cui uscirono creature più o meno umane, in tutto c'erano tre angeli e tre demoni, compresa Gremory. Tra queste Michael, Raphael, Asmodeus, Leraje e un Azrael. Tutti si sedettero a terra e cominciarono a parlare e a confrontare gli appunti, dopo qualche minuto Mosè parlò con tono cupo:” Quindi in sostanza mi volete usare. Ma a me cosa viene in tasca?”. Gremory sospirò, in fin dei conti il ragazzo aveva ragione, ma non aveva molta scelta:” La tua osservazione è corretta, ma puoi stare tranquillo, che non sarai lasciato allo sbaraglio. Tanto per cominciare ti stiamo offrendo una scelta, poi puoi star sicuro che avrai qualcosa in cambio. D'altronde abbiamo potere a sufficienza per darti ciò che desideri.”.

L'ex principe ci riflettè, sapeva che probabilmente stava per firmare la sua condanna, ma in fin dei conti non aveva più niente da perdere e forse avrebbe posto fine ai suoi dubbi. Alla fine si alzò e fissò Gremory dritto negli occhi:” E va bene, accetto. Indagherò su questi fatti dopo l'addestramento, ma in cambio dovrete aiutarmi a liberare tutti gli schiavi ebrei. Me lo devi.”. Gremory strinse la mano all'uomo, ma dentro di sé era un po' abbattuta, sperava che avrebbe lasciato perdere e fosse rimasto al sicuro, ma evidentemente il fato aveva altri piani. “ Molto bene, inizieremo subito, ma prima di tutto ti ci vorrà un compagno di allenamento. Ehi, tu, vieni fuori!”. Da una delle rocce uscì Sefora, lasciando stupefatto Mosè, che era certo di non essere stato seguito da nessuno. “ Quando mi avete scoperto?”, chiese seccata la ragazza, che ricevette risposta da Azrael: “ Praticamente subito, sei brava a nascondere il tuo potere ragazzina. Ma esistono ben pochi capaci di celarsi al nostro sguardo, comunque che ne dici, accetti?”.

Sefora guardò Mosè, che sentì un brivido lungo la schiena, e annuì. Qualche minuto dopo il povero guerriero stava incassando i pugni di un'autentica furia scatenata, riuscì per un attimo a bloccare i colpi di Sefora:” Esattamente quanto durerà questo allenamento?”. Asmodeus era vicinissimo e osservava i colpi che i due si infliggevano a vicenda:” Allora, prima sistema quella guardia, sei troppo scoperto, poi abbiamo calcolato che Osiride resisterà poco più di dieci anni, quindi...almeno per questo periodo.”. Mosè si beccò un calcio in faccia e crollò a terra:” Sono previste pause?”. Michael fece un ghigno bastardo:” Solo quando devi lavorare. Comunque le lezioni con me e i miei compagni saranno un po' più tranquille”. Mosè si rassegnò, sarebbero stati dieci anni molto, ma molto lunghi.

(1)la forza spirituale di un dio demone(la casta a cui appartengono i generali infernali) o di un serafino è semplicemente immensa. Se espressa al massimo per troppo tempo sul piano mortale(in cui luce e oscurità convivono in un equilibrio molto fragile) e senza un membro dell'altro partito a controbilanciarla la realtà si accartoccia su sé stessa e questo problema si presenta comunque se vengono in massa.

(2)in questo universo Lucifero è il re degli angeli e Satana quello dei demoni, sono esseri distinti,punto.e come i loro sottoposti possono dimettersi e lasciare il posto a qualcun altro che erediterà il loro nome.

Ok,questa è la più grande cretinata che si sia mai vista nella sezione epica,scusate immensamente per lo schifo che ho dovuto farvi soffrire.Prometto che i prossimi capitoli miglioreranno e cercherò per quanto possibile di farli arrivare puntuali,fortunatamente il mio programma di lezioni dell'università non è troppo fitto come pensavo,quindi dovrei avere almeno un po' di tempo per scrivere la sera.A proposito buon inizio di lezioni a tutti,soprattutto ai fedelissimi hikari e slender.

P.s. se ve lo chiedeste, l'aspetto di Azrael è ripreso da Darksider e quello di Leraje da Magi:the labyrinth of magic(manga meraviglioso che vi consiglio).
  
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