Serie TV > The Walking Dead
Segui la storia  |       
Autore: Giulz95    11/10/2016    1 recensioni
"Dopo un inverno così, la primavera non può che essere un toccasana, no?"
[...]
"Io non voglio mettervi in pericolo." Trattengo le lacrime. "E finché siamo per strada, finché mi sveglio urlando nel cuore della notte, finché ho queste allucinazioni... Sono un pericolo per tutti voi."
"Nessuno qui vuole che tu te ne vada, bambina." L'uomo mi prende la mano stringendola.
"Questo Avi... Sa che sei amata qui? Sa che non c'è nessuno che preferirebbe farti andare via?"
Cazzate. Tutte cazzate. Nessuno ti ama quanto me, Julie. Nessuno. Gli fai solo pena. E occasionalmente comodo.

...
Terzo capitolo della saga! e perdonate il solito ritardo :3
Genere: Angst, Azione, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daryl Dixon, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Rick apre un passaggio attraverso la rete di metallo che circonda il perimetro del cortile della prigione che lui e Daryl hanno trovato mentre erano a caccia. È un posto grande, con spazio a sufficienza per tutti noi e forse anche altra gente, ma è completamente infestato dai cadaveri dei detenuti, che passeggiano indisturbati per il cortile.
Non appena tutti sono passati dall’apertura, Glenn e Daryl richiudono il recinto con del fil di ferro, mentre i putrefatti del cortile si avvicinano all’inferriata, attratti dalla nostra presenza.
Quando la rete è di nuovo integra, ci spostiamo correndo verso l’entrata vera e propria del cortile.
 
“E’ perfetto.” Rick osserva le inferriate e il perimetro della prigione. “Chiudiamo quel cancello e impediamo che ne entrino altri. Tutti questi li eliminiamo.” Punta agli zombie nel cortile. “Entro stasera il posto è nostro.”
 
“Come chiudiamo il cancello?” Hershel chiede, preoccupato dal piano di Rick.
 
“Ci penso io” Glenn. “Voi copritemi.”
 
“No, è un suicidio.” Maggie scuote la testa vicino a lui, troppo innamorata per poter rischiare di perderlo.
 
“Sono il più veloce.”
 
“No.” Rick si volta verso di lui. “Tu, Maggie, T-dog e Beth li attirerete da quella parte.” Indica un punto lontano da noi, verso il bosco. “Li colpite attraverso il recinto. Daryl,” Guarda il cacciatore. “Tu e Julie salite sull’altra torre.”
 
Mi volto seguendo il cacciatore verso la torre mentre Rick continua a dare ordini agli altri, controllando nel frattempo che le frecce rimaste nella mia faretra siano abbastanza per parare il culo di Rick.
 
Una volta in cima alla torre Daryl mi guarda per un attimo, prima che Rick entri nel cortile.
 
“Stai bene?”
 
Annuisco, tendendo la corda dell’arco, pronta per scoccare la freccia.
 
“Sto bene.”
 
I minuti successivi sono veloci. Io e Daryl copriamo Rick dalla torre ovest, mentre Hershel, Carl e Carol fanno lo stesso da est. Scaglio frecce fin quando posso, centrando ogni vagante al cranio. Quando non ho più munizione per l’arco, lo lascio cadere sulle mie spalle, estraendo la mia Beretta in tempo per colpire uno zombie pericolosamente vicino alle spalle di Rick. L’uomo riesce a chiudere il cancello del cortile, fissandolo con due moschettoni, per poi entrare nella torre nord e chiudersi dentro.
 
“Ce l’ha fatta.” Sorrido a Daryl, che dopo aver annuito urla verso la seconda torre.
 
“Sparate!”
 
Rick spara l’ultimo colpo dal suo fucile dopo qualche decina di minuti, e l’ultimo zombie cade a terra, abbattuto. Il cortile sotto di noi è ora conquistato. Abbasso la pistola osservando Daryl, che mi sorride e mi stringe a sé con un braccio sulle mie spalle. Poso la testa sotto il mento e scoppio in una risata quasi isterica. Abbiamo trovato un posto dove stare, ce l’abbiamo fatta.
E la voce di Avi non è riuscita nemmeno per un minuto ad avere la mia attenzione.
 
 ...
 
Prima che cali la notte, accendiamo un fuoco in mezzo al cortile. Daryl ha macellato gli scoiattoli che lui e Rick sono riusciti a catturare oggi pomeriggio, dopodiché è salito sul camion ribaltato davanti ai cancelli mormorando agli altri che avrebbe fatto lui il primo turno di guardia, come sempre. È ormai buio pesto, la sola luce è quella delle fiamme, e l’odore di carne arrostita quasi copre quello di putrefazione. L’atmosfera è calma, pacifica. Vedo Lori osservare Rick dalla distanza, mentre egli percorre il perimetro per quella che sarà la ventesima volta. Beh, forse non proprio pacifica, ma almeno tranquilla.
 
“Domani raduneremo i corpi.” T-dog parla dopo aver posato il suo piatto. “Voglio tenerli lontani dall’acqua. Se riuscissimo a scavare un canale sotto la recinzione, avremmo acqua a volontà.”
 
“Il terreno è buono, potremmo piantare dei semi, coltivare dei cetrioli, dei pomodori, della soia…” Hershel fa passare della terra umida sulle sue mani, sentendone la consistenza con i polpastrelli.
 
“E’ il terzo giro che fa.” Dico, osservando Rick. “Se ci fosse stato un buco nel recinto l’avrebbe trovato.”
 
Dopo qualche secondo di silenzio alzo le spalle velocemente, riempio una ciotola di carne di scoiattolo per Daryl e mi incammino verso la sua postazione di guardia. Quando lo raggiungo, poso la ciotola sul camion e lascio che mi aiuti ad arrampicarmi in cima ad esso, accanto a lui. L’uomo si abbassa per prendere il suo piatto, e inizia a mangiare voracemente.
 
“Se non ti portassi da mangiare, non mangeresti niente.” Sorrido, stringendomi nella sua camicia di flanella che ho sulle spalle.
 
“Sì, beh… A quanto pare il piccolo Shane ha un bell’appetito.”
 
Lo guardo scioccata per un attimo prima di spingere leggermente la sua spalla con la mia.
 
“Che stronzo.”  Rido con lui per un attimo prima di tornare seria. “Rick ci ha fatto fare molta strada. Siamo tutti qui. Shane non ce l’avrebbe mai fatta, non senza lasciare qualcuno indietro.”
 
Qualcuno tipo me, viste le mie attuali condizioni.
 
“Cosa voleva Hershel?” Daryl mi chiede, portandosi un pezzo di carne alla bocca. Lo fisso per un secondo prima di sorridere.
 
“Gli hai chiesto tu di parlarmi.”
 
L’uomo alza le spalle prima di distogliere lo sguardo.

“Ho provato a chiedere. Continuavi a dirmi cazzate.”
 
“Sì, beh, sono migliorata in quello.” Scherzo.
 
“No, per niente. Non puoi nascondermi niente. Specialmente quando non stai bene.”
 
Perdo il sorriso guardandolo negli occhi. Dopo un attimo mi volto verso il buio della foresta, evitando il suo sguardo.
 
“Abbiamo parlato.” Sospiro. “Mi ha dato una mano.”
 
“Che cos’hai?”
 
“Niente che lui possa curare.” Scuoto la testa. “Ma parlarne è stato… Liberatorio.”
 
Daryl ci pensa su per un po’ prima di lasciare la ciotola atterra e pulirsi le dita sui pantaloni. Si avvicina a me per poi prendermi la mano e tirarmi tra le sue braccia. Rimango immobile, scioccata dalla sua reazione.
 
“Sono stati mesi di merda, è vero.” Parla senza lasciarmi andare e senza guardarmi in faccia. “Ed io non ho avuto tempo per parlarti sul serio. Ti ho vista allontanarti sempre di più e ho dovuto chiedere aiuto ad Hershel perché mi è sembrato che stessi sparendo poco a poco. Ho avuto paura, perché per la prima volta non posso tenerti al sicuro. Ma se c’è qualcosa, qualsiasi cosa…”
 
“Daryl.” Poso le mani sul suo petto, allontanandolo abbastanza per guardarlo negli occhi. “E’ solo stress. Davvero.” Sorrido. “Ora che abbiamo trovato questo posto… Sono sicura che le cose cambieranno.” Gli poso la mano sul volto. “In meglio.”
 
Daryl annuisce prima di posare un bacio leggero sulle mie labbra. Quando scendiamo dal camion mi prende per mano, camminando verso gli altri, il che mi sciocca non poco, dato che ancora dopo tutto questo tempo, nonostante tutti sappiano di noi, si guarda bene dall’essere troppo affettuoso con me davanti al resto del gruppo. Sono arrivata alla conclusione che si tratta del suo carattere, e di qualcosa che ha a che fare con la paura di venire deriso da suo padre e suo fratello, anche dopo che essi sono morti. O spariti. O quant’altro.
 
Quando arriviamo dagli altri, Beth sta cantando una canzone che riconosco subito. ‘The parting glass’, dei Clancy Brothers. Avi adorava questa canzone, ed ogni serata con i suoi amici finiva con armonizzazione di questa melodia. Sorrido, e anche se in gola mi si stringe un nodo, dopo qualche secondo mi unisco a lei, cantando.
 
“Of all the comrades that e'er I had
Were sorry for my going away
And all the sweethearts that e'er I had
They would wish me one more day to stay
But since it falls unto my lot
That I should rise and you should not
I'll gently rise and I'll softly call

Good night and joy be with you all
Good night and joy be with you all”

 
“Bellissimo.” Hershel è il primo a parlare, e mi guarda stupito come mi accorgo stanno facendo anche gli altri. “Non sapevo cantassi, Julie.”
 
Alzo le spalle guardandomi intorno e sedendomi accanto a Beth.
 
“Non lo faccio. Non più.” Sorrido. “In un’altra vita, era il mio lavoro.”

“Meglio andare a dormire.” Rick, che nel frattempo è tornato, si rivolge a noi dal suo posto accanto tra la moglie e il figlio. “Io starò di guardia laggiù. Domani sarà un giorno importante.”
 
“Che vuoi dire?” Chiede Glenn.
 
“So che siete tutti esausti.” Rick alza lo sguardo dalle sue mani, incontrando quello di ognuno di noi. “Quella di oggi è stata una grande vittoria. Ma purtroppo dobbiamo fare ancora un piccolo sforzo.” Fa una pausa prima di continuare. “Gli zombie sono quasi tutti guardie o prigionieri. Hanno preso questo posto anche troppo presto. Significa che le provviste sono probabilmente intatte. Potrebbe esserci un’infermeria, magari uno spaccio.”
 
“Un’armeria.” Daryl si siede accanto a me, stendendo il braccio dietro la mia schiena. Sorrido leggermente guardando a terra.
 
“Dovrebbe essere fuori dalla prigione, ma non troppo lontana. Nell’ufficio del direttore ci saranno direzioni per localizzarla. Armi, cibo, medicine! Questo posto potrebbe essere una miniera d’oro!”
 
“Le munizioni sono troppo poche.” Hershel scuote la testa, in disaccordo con Rick. “Le finiremmo senza nemmeno scalfirli.”
 
“Potremmo entrare.” Si voltano tutti verso di me, sbigottiti dalle mie parole. “E’ rischioso, ma se manteniamo una formazione e rimaniamo uniti, potremmo anche farcela.”
 
“Esatto. Uno affianco all’altro. Dopo quello che abbiamo passato possiamo farcela, ne sono sicuro.” Rick sorride, sicuro delle sue parole, prima di guardare suo figlio negli occhi “Questi stronzi non hanno speranze.”
 
Rick annuisce e dopo qualche secondo si alza. Lori lo insegue, e li sento discutere a qualche metro da noi. L’uomo le risente ancora di non averlo sostenuto sulla questione di Shane, e sinceramente non ha tutti i torti. Ma Lori ha bisogno di lui, e ha bisogno di suo marito, non del suo leader. Appoggio la testa alla spalla di Daryl, chiudendo gli occhi dopo un attimo.
Domani sarà una lunga giornata, ed io ho intenzione di parteciparvi.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Walking Dead / Vai alla pagina dell'autore: Giulz95