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Autore: Signorina Granger    12/10/2016    6 recensioni
INTERATTIVA || Conclusa
Quasi un secolo dopo la Seconda Guerra Magica, non c'è alcuna minaccia contro la pace e da cinquant'anni il Torneo Tremaghi è tornato in auge.
Quest'anno le scuole in gara sono Hogwarts, Ilvermorny e Durmstrang e il Torneo avrà sede nella scuola americana.
Tre scuole, tre prove, tre campioni e un solo vincitore... Chi l'avrà vinta, alla fine?
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 35: In partenza 
 
L’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito, torna diverso.
 
Venerdì 31 Maggio 



Il baule era appoggiato sul pavimento, già pronto e chiuso per fare ritorno a Durmstrang insieme a lei.
Non le dispiaceva affatto l'idea di tornare a casa dopo tutti quei mesi... era stato un anno che di certo non avrebbe scordato facilmente, ma l'idea che il suo percorso a scuola fosse finito in quell’inusuale modo era spiacevole per certi aspetti. 

Seduta sul letto Marlena teneva lo sguardo sulla finestra, osservando per l'ultima volta le colline e il bosco che riusciva perfettamente a vedere dalla sua camera nel Veliero, conscia che a breve sarebbe dovuta andare al castello per l'ultima volta e pranzare prima di tornare a Durmstrang. 

Un lieve bussare alla porta aperta la riscosse, sentendo la familiare voce di Markus:

“Posso entrare?” 

La ragazza si voltò, sorridendo all'amico e invitandolo silenziosamente ad avvicinarsi con un cenno. Markus obbedì e sedette sul letto accanto a lei, posando a sua volta lo sguardo sul vetro attraverso il quale filtrava la luce del sole. 

“È strano tornare a casa, vero?” 

“Molto... è stata un’esperienza fantastica, però sono contenta di tornare a Durmstrang, anche se la prospettiva degli esami mi inquieta un po'.” 

“Vale anche per me, però mi sono detto che dopo le Prove non posso farmi spaventare da degli esami, no?” 

Marlena sorrise alle parole del ragazzo, annuendo mentre si voltava verso di lui, guardandolo quasi con orgoglio:

“Immagino che tu abbia ragione... anche perché te la sei cavata egregiamente, Campione.” 

“Mi chiamerai così ancora a lungo?” 

“Naturalmente, io ho sempre tifato per te... non dimenticarlo.”   Gli sorrise e lui ricambiò, abbassando lo sguardo sul pavimento mentre rifletteva sulle parole dell’amica: di certo non l'avrebbe mai dimenticato... anche perché Lena non aveva tifato per lui solo durante il Torneo, bensì negli ultimi sette anni. 


“Lo so Lena... e ti sono davvero grato per avermi sempre supportato. In effetti, credo che sia arrivato il momento per ricambiare.” 

Markus si infilò una mano in tasca e, intuendo cosa volesse fare, Marlena sgranò gli occhi, puntandogli contro un dito quasi con aria minacciosa

“Non pensarci neanche Markus Bauer, mi hai capito? Mettili immediatamente via, non mi darai un centesimo!” 

Markus sbuffò, guardandola quasi con aria seccata: ovviamente aveva previsto una reazione del genere, ma non aveva comunque nessuna voglia di demordere per primo... aveva vinto ma non gli importava granché del premio, non avrebbe sopportato l'idea di ricevere mille galeoni senza darne nemmeno uno alla sua migliore amica. 

“Io invece credo proprio che li prenderai... anche perché non me li riprenderò. So che sei orgogliosa Lena, ma se non vuoi farlo per te allora fallo per la tua famiglia. Pensa al tuo piccolo Pawel, che adori alla follia.” 


Un lieve sorriso spuntò sul volto di Marlena sentendo nominare il fratellino, esitando per un attimo prima di scuotere il capo:

“Grazie Markus, ma te li sei guadagnati. Tienili tu, davvero.” 

“Non ci penso neanche, poche storie! Guarda che chiamo Alek e non credo che tu voglia sorbirti entrambi mentre cerchiamo di convincerti!” 


Il tono leggermente minaccioso di Markus la fece quasi sorridere e il ragazzo, approfittando della sua breve distrazione, le mise in mano un sacchetto con metà della sua vincita senza tante cerimonie.

“Ehy, così non vale!” 

“Certo che vale Lena! E non provarci neanche a rimetterli in camera mia, ho già sigillato la porta... piuttosto andiamo a pranzo, ho una certa fame e devo salutare Ley... e poi Alek mi stressa da almeno un'ora per andare a mangiare, se non lo accontentiamo è capace di azzannare noi.” 

Markus alzò gli occhi al cielo, alzandosi e porgendole una mano mentre Marlena ridacchiava. Lei la prese e si alzò, lasciando i soldi sul letto e ripetendosi che avrebbe fatto in modo di restituirglieli... anche se conoscendo il soggetto, Markus sarebbe stato capace di spedirglieli anche 20 volte fino a mandarla in esasperazione. 

“Grazie Markus... ti voglio bene.”  Prendendo il ragazzo a braccetto Marlena appoggiò la testa sulla sua spalla, facendolo sorridere e annuire mentre uscivano insieme dalla stanza per raggiungere Alek e andare ad Ilvermorny:

“Anche io Lena... questo e altro per i miei fratelli acquisiti!” 


                                                                                  *


“Oh, per l'amor del cielo, via quel muso lungo! Non hai vinto, e allora? Sei arrivato secondo, poteva andare peggio.” 

“È questo il punto, Anderson! Sono arrivato secondo per due secondi, è quasi peggio di arrivare penultimi...” 

Jake gemette con aria grave, facendo roteare gli occhi di una Scarlett piuttosto esasperata: a lei non importava molto di chi avesse vinto il Torneo... in effetti il giorno prima era stata solo felice di poter andare incontro a Jake e abbracciarlo quando lui e gli altri erano tornati al castello all’ora di pranzo. 

“Non è la fine del mondo Jake, te la sei comunque cavata bene anche nelle prime due Prove... non si vince sempre, ed è un bene. Se così non fosse nessuna vittoria darebbe mai soddisfazione, non credi?” 

Il sorriso allegro di Scarlett affievolì il broncio di Jake, che accennò un sorriso a sua volta mentre la guardava con aria divertita:

“Com’è che oggi sei così poetica?” 

“Chissà, forse è la scuola che sta finendo, oppure il caldo... giudica tu.” 


                                                                                *


“Ok, vediamo di fare un riepilogo della situazione. I bauli ci sono tutti?” 

“Si.” 

“Divise?” 

“Addosso.” 

“Gabbie?” 

“In teoria si, ma Len non riesce a trovare Tina.”     Abby alzò gli occhi al cielo mentre, nel corridoio che collegava le loro camere, lei, Johnny, Sam e Luke con un foglio in mano stavano assemblando tutti i bagagli che avrebbero in seguito portato nell’Ingresso.

“Come mai la cosa non mi sorprende? Il giorno in cui Len troverà quella gatta in fretta un uragano si abbatterà su Hogwarts.

Anche Lucas alzò gli occhi al cielo mentre il suo gatto, Mercury, lo fulminava con lo sguardo dalla gabbia dove l'aveva chiuso: sembrava che al micio non andasse proprio di starsene lì, e Tina doveva pensarla allo stesso modo visto che si era defilata. 

“Grazie per la fiducia, come al solito... l'ho trovata!” 

Marlene spuntò dal nulla con un gran sorriso stampato in volto, tenendo la gatta in braccio e sollevandola quasi come se si trattasse di un trofeo di cui andar fieri. 
Sam e Abby soffocarono una risatina mentre guardavano l'amica gongolare e chiudere la gatta in gabbia, che soffiò con irritazione ma non osò ribellarsi di fronte allo sguardo ammonitore della padrona. 

“Bene, e anche questa è fatta! Forse per una volta riusciremo a non prenderci all'ultimo minuto!” 

“L'hai detto anche sette mesi fa Len, e alla fine ci siamo ritrovati a correre da tutte le parti per preparaci mentre rischiavamo di perdere la Passaporta.” 


Johnny inarcò un sopracciglio con aria scettica, facendo sbuffare la mora che si strinse nelle spalle con noncuranza, zigzando tra i bauli per raggiungere Abby senza finire con la faccia smaltata sul pavimento:

“Poco male, un po’ di ottimismo non fa male a nessuno! Abby, non sei d'accordo con me?” 

“Beh... Per così dire...” 

“Visto, la Tassa è d'accordo, quindi ora possiamo andare a pranzo visto che ho molta fame... quando abbiamo la Passaporta Johnny?” 

“Alle 14... credete che questa volta riusciremo a fare tutto in orario?”  Il Corvonero inarcò un sopracciglio mentre Marlene prendeva Lucas sottobraccio, guidandolo verso le scale con un sorriso allegro stampato in volto, come se non vedesse l'ora di tornare ad Hogwarts. 
In effetti dopo tutti quei mesi il castello tanto familiare e rassicurante mancava eccome a tutti, così come anche gli amici che non vedevano da Ottobre... Lucas in particolare moriva dalla voglia di stritolare Marie in un abbraccio, rincorrendola per tutto l’Ingresso o la Sala Comune dei Grifondoro se necessario: non gli era mai importato granché di metterla in imbarazzo davanti a tutti, anzi la cosa lo divertiva parecchio.

“Len, sei sicura di non aver scordato niente in camera? Non avremmo tempo di tornare di sopra, dopo...” 

“Tranquillo Luke, sono sicura al 100% di aver preso tutto... e poi non è certo colpa mia se Tina si nasconde sempre ovunque!” 

Mentre i bauli e le gabbie con i loro animali si libravano a mezz'aria e li seguivano nel corridoio, la Grifondoro si voltò e lanciò un’occhiata in direzione della gatta, che sembrava abbastanza immusonita e la fulminò anche con lo sguardo, giurando vendetta. 
La ragazza sbuffò appena, intuendo che Tina le avrebbe tenuto il muso per tutto il resto del giorno mentre si voltava di nuovo, ponendo lo sguardo davanti a se per evitare di destreggiarsi in una delle sue famose cadute da manuale. 

Era strano pensare che il giorno di partire fosse già arrivato... e anche se mancavano solo tre settimane al Diploma e gli esami erano alle porte non si sentiva nemmeno troppo preoccupata, dicendosi che delle verifiche sarebbero state bazzecole in confronto alle Prove che aveva dovuto superare nel corso dell'anno... persino quella di Trasfigurazione, la materia con cui era stata in guerra praticamente fin dal suo primo giorno. 

Quando l'avevano vista dopo la Prova sia Abby che Lucas avevano stritolato la ragazza in un abbraccio, sollevati di riaverla indietro tutta intera. In effetti la Grifondoro non se l'era presa troppo per la sconfitta, ribadendo che era riuscita a non farsi divorare da un Erkling o a non finire dritta al suolo, che quindi si sentiva comunque soddisfatta di se stessa... 

Alle parole del ragazzo Abby sorrise, stringendosi nelle spalle mentre seguiva i due amici insieme a Sam e Johnny:

“Chi può dirlo... ma la speranza è l'ultima a morire, come dice sempre mia nonna.” 

“Tua nonna non dice anche qualcosa riguardo al colesterolo alto, Abby?” 

“Si Luke, grazie per la precisazione.” 


                                                                              *


“Scrivimi, mi raccomando... tienimi aggiornata su come andranno gli esami.” 

“Certo, ma fallo anche tu! Non fare quella faccia Ley, ci vedremo subito dopo il Diploma... che vuoi che siano, tre settimane?” 

Markus sorrise e Hailey sbuffò, fulminandolo con lo sguardo e borbottando qualcosa che suonò molto come “insensibile” prima che lui ridesse, abbracciandola con aria divertita:

“Naturale che mi mancherai, ma non è la fine del mondo... passerà in fretta, te l'assicuro. Concentrati sullo studio invece, non vorrei che il mio fascino eccezionale causasse la tua bocciatura...” 

“Ci vuole ben altro per farmi rimanere bocciata, cosa credi? Io e Scarlett da domani cominceremo con il ripasso intensivo, tremo solo al pensiero...” 

Hailey sospirò con aria sconsolata, appoggiando il capo sulla spalla del ragazzo che sorrise, accarezzandole i capelli mentre intorno a loro, nel piazzale davanti alla scuola, c'era un gran andirivieni di studenti che si salutavano o che rincorrevano qualche gatto sfuggito alle gabbie. 

“Lo so, dovrò cominciare anche io... Alek tenterà di filarsela di continuo e Lena lo acchiapperà al lazo, niente di nuovo.” 

“Sono sicura che studiare con voi dev’essere molto divertente, ne combinate una ogni dieci minuti!” 

Hailey sorrise con sincero divertimento, immaginandosi chiaramente la scena appena descritta dal ragazzo, che si strinse nelle spalle sfoggiando una faccia da angioletto innocente:

“Può darsi... ma io non c'entro nulla, sono un bravissimo ragazzo!” 

Ma non farmi ridere, prima o poi qualcuno metterà su un monumento in onore di Marlena Rosa, vista la sua infinita pazienza! A proposito, sei riuscito a darle i soldi o ha rifiutato come avevi predetto?” 

Hailey inarcò un sopracciglio, guardandolo con curiosità mentre gli allacciava le braccia dietro al collo, osservandolo sorridere con aria soddisfatta:

“In effetti l'ha fatto, la conosco troppo bene. Ma sono abbastanza sicuro che finirà con l’arrendersi, io non demordo facilmente e se ho preso una decisione non lascio mai perdere.” 

“Beh, è davvero bello quello che hai fatto... però capisco che non voglia accettare, è normale: qualunque persona con un minimo di orgoglio lo farebbe, solo qualcuno di completamente innamorato dei soldi accetterebbe senza alcuna replica. Ma so che farsi in modo di averla vinta, come al solito.” 

“Hai detto bene Ley, io ce l'ho quasi sempre vinta... non per vantarmi, ma ieri mi sono accaparrato la Coppa Tremaghi.” 

Un sorrisetto comparve sul volto de ragazzo e lei annuì, guardandolo con aria divertita e orgoglio allo stesso tempo:  era molto felice per lui ovviamente, ma quando l'aveva visto andarle incontro tenendo la Coppa per un manico e un sorriso a trentadue denti gli era saltata in braccio, senza fare a meno di provare un po’ di soddisfazione: in un certo senso, poteva dire di essersi presa la sua rivincita su Jake Miller. 


Sentendosi chiamare Markus sollevò lo sguardo dal volto della ragazza, vedendo Marlena e Alek in piedi a qualche metro di distanza, guardandolo come se lo stessero aspettando. 

Con un mezzo sospiro abbassò di nuovo gli occhi su Hailey, rivolgendole uno sguardo sconsolato:

“Temo di dover andare... mi mancherai Silverstone, cerca di non combinare guai in mia assenza.” 

“Contraccambio. Tranquillo, Scarlett mi terra d’occhio, me la caverò.” 

“Idem, Lena si occuperà come sempre di far sì che io e Alek non rimaniamo uccisi in qualche modo... mi raccomando Hailey, falli neri ai M.A.G.O.!” 

Sorrise, strizzandole l’occhio prima di appoggiare le labbra su quelle della ragazza, baciandola un'ultima volta per le successive settimane.

Quando si staccarono lei ricambio il sorriso, annuendo:

“Ci puoi scommettere! Ma non preoccuparti, avrai eccome mie notizie... Quando cominceremo le prove scritte è probabile che ti invierò una lettera ogni due giorni.” 


Il suo sorriso non poteva che confermare le sue parole e Markus ricambiò mentre le rivolgeva un cenno di saluto, allontanandosi per raggiungere Alek e Marlena e tornare al Veliero insieme a loro:

“Credo che farò lo stesso... ci sentiamo presto Ley, non sentire troppo la mia mancanza!” 

Lei sorrise, ricambiando il cenno mentre lo guardava strizzarle l'occhio prima di voltarsi, incamminandosi verso Alek e Lena e mettendo le braccia sulle spalle di entrambi quando li ebbe raggiunti, incamminandosi insieme a loro. 

Hailey li stava ancora seguendo con lo sguardo con una nota di amarezza quando una voce familiare la fece sorridere d’istinto:

“Modesto, il ragazzo.” 


“Oh si, il più modesto che io conosca.”    Dopo qualche istante Hailey si voltò, sorridendo a Scarlett che era comparsa dal nulla accanto a lei:

“Che ci fai qui, Rossa?” 

“Che domande, sono venuta a farti supporto morale visto che stai guardando il tuo grande amore che si allontana all’orizzonte...” 

“Come sei poetica... ma bando alle ciance e alla malinconia Scarlett Anderson, il Grande Ripasso ci aspetta!” 

La Serpecorno mise un braccio sulle spalle dell'amica con una risoluta, facendole piegare le labbra in una lieve smorfia mentre giravano sui tacchi per tornare all’interno della scuola

“Detta così sembriamo dirette in guerra, Ley...”

“Beh, in un certo senso... da cosa vuoi iniziare? Conoscendoti, immagino che non vedi l'ora di dedicarti a due ore di interessantissime rivolte di Centauri, folletti e chi più ne ha più ne metta!”

Il tono ironico dell'amica fece aumentare la smorfia di Scarlett, che annuì con aria sarcastica:

“Oh, assolutamente... ma prima non potremmo appellarci al diritto della siesta?”

“Siesta? che roba è?”     Hailey inarcò un sopracciglio, guardandola con aria confusa e facendole sgranare gli occhi:

“Come sarebbe a dire? Per essere una che ama le altre culture sei ignorante su quella spagnola! La prossima volta dovrebbero invitare Beauxbatons, ho idea.” 

“Se lo dici tu...” 













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Angolo Autrice:

Come avevo predetto, ecco anche il penultimo capitolo... e grazie come sempre a chi ha recensito :) 

So che è abbastanza breve ma è un capitolo un po’ di transizione, quindi portate pazienza... con il prossimo chiuderò la storia trattandosi ovviamente dell’Epilogo, quindi spero davvero che vi piacerà. 

Il Vincitore alla fine è Markus, anche se è arrivato praticamente in parità con Jake a livello di voti... in ogni caso congratulazioni Hadley ^.^ 

Ci sentiamo molto presto con l’Epilogo! 

Signorina Granger  



   
 
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