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Autore: eliseCS    17/10/2016    1 recensioni
Per "festeggiare" il fatto di aver finito gli esami ho deciso (invece di cominciare a concentrarmi sulla tesi) di cominciare a pubblicare questa ff che ho per le mani da un po' di tempo.
Dopo quella sui fondatori e quella su Draco e Astoria la new generation non poteva certo mancare, quindi eccola qui.
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Una ragazza comincerà a scoprire le sue potenzialità in modo alquanto singolare.
Ricordi torneranno pian piano a galla.
Una profezia (forse, l'autrice è ancora un po' indecisa al riguardo)
E ovviamente non si può chiedere ai Potter di restare fuori dai guai, no?
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[...] Non sapeva che invece quello era stato solo l’inizio, come non sapeva che quella crisi era in qualche modo collegata a quello che uno strano bambino dai capelli scuri e spettinati le aveva detto diversi anni prima dietro la siepe di un parco giochi.
Per Elise quello strano incontro era ormai diventato un vecchio ricordo sbiadito e senza importanza, nulla più di un insolito e confuso sogno.
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Un piccolo assaggio dal prologo
Buona lettura
E.
(Pubblicata anche su Wattpad)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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31 - Interrogatorio
 
 
 
“… ma che scena commovente…”
 
Zia e nipote si girarono contemporaneamente di scatto, prima che potesse reagire in qualsiasi modo Jade era stata sbalzata all’indietro finendo a sbattere contro il muro.
Elise rimase da sola a fronteggiare Jack che pareva più minaccioso che mai.
Nel giro di poco gli incantesimi cominciarono a volare tra loro, ma questa volta Elise era ben pronta a rispondere.
 
Uno dei suoi ultimi incantesimi era riuscito addirittura a colpire l’uomo al braccio, lacerando la camicia che indossava e la pelle sottostante.
La ragazza cercò di approfittare di quell’attimo per raggiungere la zia, che per fortuna non sembrava aver riportato danni, ma Jack glielo impedì buttandosi letteralmente addosso a lei per bloccarla forse pensando che, se non poteva batterla sul piano degli incantesimi avrebbe potuto farlo su quello fisico.
 
Mossa sbagliata.
 
Dimenandosi nella sua stretta Elise toccò per sbaglio la pelle lasciata scoperta dalla stoffa là dove il suo stesso incantesimo aveva colpito Jack, e nel giro di pochi secondi quello stesso meccanismo che si era verificato quando aveva guarito Dan si era innescato automaticamente.
Capendo che qualcosa non andava fu l’uomo a cominciare a dibattersi per cercare di farle mollare la presa, cercando addirittura di usare i suoi poteri.
Ebbe giusto il tempo di lanciare una Maledizione – che Elise scansò per un pelo – prima di crollare a terra, completamente svuotato.
 
“Cosa mi hai fatto?” sibilò ad Elise ancora inginocchiato sull’asfalto.
“Dovresti andare a ringraziare Shayleen per questo: se non fosse stato per lei non sarei mai stata in grado di fare una cosa del genere” rispose lei tranquillamente.
Dopodichè lo schiantò senza troppi problemi: almeno avrebbe potuto consegnarlo al signor Potter senza doversi preoccupare di un suo eventuale tentativo di fuga.
Fece anche apparire delle corde con cui lo legò, giusto per precauzione.
 
“Elise…” la voce di Jade le giunse inaspettatamente flebile.
La ragazza la raggiunse in fretta per poi constatare con orrore che era ferita: la Maledizione che Jack aveva lanciato e che lei era riuscita ad evitare aveva colpito la donna.
Esitò, sapeva cosa sarebbe successo se l’avesse guarita, ma allo stesso tempo non poteva stare lì a guardare senza fare niente.
Non poteva perderla adesso che si erano appena ritrovate.
“Va bene così” la rassicurò la donna intuendo i pensieri della nipote.
“Fallo”.
 
 
Mezz’ora più tardi Elise era a suonare il campanello di casa Potter.
Aveva momentaneamente lasciato indietro Jade e Jack – quest’ultimo ancora privo di sensi, legato e opportunamente disilluso per non dare nell’occhio – per andare ad annunciarsi: finchè il signor Potter non avesse detto altrimenti nessuno dei due sarebbe stato in grado di entrare nella proprietà.
 
James sembrò subito entusiasta di vederla quando ebbe aperto la porta, ma il suo sguardo si rabbuiò all’istante non appena si accorse di chi stava aspettando fuori dal cancello.
“Ti ha seguita” constatò.
“In realtà… è con me” si affrettò a spiegare Elise prima che il ragazzo potesse giungere a conclusioni affrettate.
James la guardò con tanto d’occhi nel momento in cui lei concluse dicendo: “… e mi servirebbe il permesso di tuo padre per farla entrare, non è al sicuro là fuori”
 
L’Auror scelse proprio quel momento per arrivare.
Salutò cortesemente la ragazza ma anche lui si fece subito serio quando si rese conto da chi era accompagnata.
“Cosa sta succedendo Elise?” le domandò.
“Le consiglierei di chiamare qualcuno che venga a prendere Jack. L’ho disilluso, per questo fa fatica ad individuarlo. E c’è stato un incidente, quindi al momento non può usare i suoi poteri proprio come è successo con Dan…” raccontò velocemente.
“E anche zia Jade era ferita, ho dovuto guarirla, quindi non dovete preoccuparvi neanche dei suoi, di poteri. Non può più usarli. Ma lei è dalla nostra parte, quindi se a lei va bene volevo chiederle il permesso di farla entrare per parlare, altrimenti posso portarla al mio appartamento…”
Il signor Potter la guardò confuso: “Zia Jade?” domandò.
“Sì, ecco, questa è una delle cose che sono da spiegare”
Il mago scosse la testa: “Ok, una cosa per volta. Vado a chiamare qualcuno che venga a prendere quell’altro – bel lavoro con lo Schiantesimo – sei sicura che non possa più usare la magia?”
“Dan ha mostrato qualche segno di recupero?”
“No…”
“Allora sì, sono sicura”
 
“Perché l’hai portata qui? Sei impazzita?” esclamò James non appena suo padre si fu allontanato.
“Stamattina mi sono incontrata di nuovo con lei – non fare quella faccia, non era una cosa programmata! – abbiamo parlato e mi ha spiegato un po’ di cose. Anzi, no. in realtà mi ha spiegato tutto… Solo che a quanto pare Jack l’ha seguita, e se lo ha fatto potrebbe voler dire che magari aveva dei sospetti già da tempo e potrebbe averlo detto anche a Shayleen e…”
“Ok, ok, ho capito. Sei convinta che anche lei sia dalla parte dei buoni
“Lei è dalla nostra parte, James”
“Però… zia Jade? Sei seria?”
“Molto spiritoso. È mia zia e quello è il suo nome, non vedo cosa ci sia di male”
“Ma non si chiamava Cheryl?”
“Nome falso”
“Ah, e quindi allora come faresti di cognome alla fine?”
“Shivell…”
 
Dei rumori provenienti dalla strada richiamarono la loro attenzione.
Cinque Auror tra cui il signor Potter e il signor Weasley si erano materializzati nella strada per fortuna deserta e si stavano accertando delle condizioni di Jack.
 
“No, lei è con me!” accorse Elise praticamente urlando nel momento in cui uno degli Auror manifestò la volontà di voler portare via anche Jade.
Il signor Potter si rivolse a lei: “Elise, è la procedura. Dobbiamo portarla al Dipartimento per interrogarla…”
“Può rispondere alla vostre domande anche qui. Collaborerà, avete la mia parola” lo interruppe lei. “Vero?” chiese poi conferma alla donna.
“Certo. Ma se vogliono portarmi al Ministero non è un problema, davvero”
“Non sappiamo se Shayleen ha altre spie in giro, se scopre di te che collabori come la mettiamo?”
L’espressione di Jade si rabbuiò all’istante: Elise non aveva tutti i torti, anzi.
“Ci sono spie al Ministero?” si inserì il signor Potter.
La donna si rianimò: “Sì, di sicuro. Non così tante come vent’anni fa, ma almeno un paio di persone in qualche dipartimento strategicamente importante ci sono. Però non chiedetemi chi: a parte me, Jack e Nancy, Shayleen ha sempre fatto in modo che le identità rimanessero segrete” rispose pacatamente.
Il signor Potter sembrò piacevolmente colpito dal fatto che la donna non era stata riluttante a rispondere.
Era invece un po’ meno contento per il fatto che la risposta alla sua domanda fosse stata positiva.
Doveva subito avvisare Kingsley.
 
“In effetti avrei anch’io qualcosa da dire al Primo Ministro, se è possibile” disse Elise intuendo quali fossero i pensieri dell’Auror.
“Credo di aver trovato un modo per far entrare persone esterne a Skelton House”.
 
 
 
 
Alla fine solo Jack era stato portato via e aspettando l’arrivo del ministro Shacklebolt si erano riuniti nel salotto che la signora Potter aveva (di nuovo) messo a disposizione.
Nell’incrociarla Jade le aveva riservato un’occhiata attenta e prolungata, per poi rivolgere il suo sguardo a James.
Alla fine sorrise.
“Era lui vero?” domandò alla nipote. “Il bambino con cui hai giocato al parco il giorno che gli Starlet sono venuti a prenderti” specificò ampliando poi il sorriso all’occhiata meravigliata che Elise le aveva rivolto.
“Appena siamo rimaste da sole non ha smesso un attimo di parlare di te, lo sai?” disse rivolgendosi direttamente al ragazzo facendo arrossire Elise all’istante.
Anche James sembrava essere stato preso in contropiede da tutta quella confidenza e si stava grattando nervosamente la nuca.
 
Dopo un altro paio di minuti il Primo Ministro fece finalmente il suo ingresso.
Entrò nella stanza salutando i presenti bloccandosi nel rilevare la presenza di Jade.
Con un gesto involontario la sua mano raggiunse automaticamente la tasca della veste dove teneva la bacchetta.
“Non ce ne sarà bisogno, Ministro. In questo momento temo di avere i poteri magici di un qualsiasi babbano” commentò la donna sentendosi chiamata in causa.
Il mago aggrottò la fronte: “Qualcuno potrebbe farmi la cortesia di spiegarmi cosa sta succedendo qui? Weasley è venuto a fare rapporto dicendo che avevano uno degli assalitori della famosa imboscata al parco e che tu – si rivolse al signor Potter – volevi vedermi al più presto. E adesso questo?” tornò ad indicare Jade.
“Lavora anche lei per Shayleen, come mai non è insieme al suo collega?”
Jade fece per spiegare lei stessa, ma venne fermata da un brusco: “Non l’ho chiesto a te, Shivell”.
A quel punto aveva gli sguardi interrogativi di tutti i presenti puntati addosso.
Elise in particolar modo.
 
“Come fa a…?”
“A sapere il suo nome?” completò l’uomo abbassando i toni.
“Come forse ricorderai quando ci hai fatto vedere il suo viso la prima volta ero piuttosto perplesso: ero sicuro di averla già vista però non con il nome con cui l’avevi presentata tu. È il Ministero che assegna gli incarichi al personale scelto per vigilare sui giovani maghi e streghe che possono esserci negli orfanotrofi. Facendo un paio di ricerche e ricollegando tutto a Shayleen e a Evan ho tratto le mie conclusioni. Capirete quindi come mai sono più che curioso di sapere come mai questa donna sta collaborando a chissà quale piano con colei che le ha ucciso il fratello”.
 
 
 
 
Ci volle un’altra ora abbondante prima di concludere l’interrogatorio a Jade.
Visto che né il signor Potter né il Ministro sembravano mai convinti fino in fondo della veridicità delle risposte che la donna dava alle loro domante era stata lei stessa a proporre che le venisse somministrato del Veritaserum, così magari avrebbero smesso di perdere tempo.
 
Alla fine quella si era rivelata una mossa vincente visto che ora Elise non era più l’unica a fidarsi di lei.
Ormai non restava che un’unica cosa da appurare.
 
“Ancora non capisco cosa voglia ottenere Shayleen. Rendendo Elise in grado di fare quella cosa poi…” commentò Kingsley massaggiandosi le tempie con la punta delle dita.
“Shayleen non ha mai detto apertamente quali fossero i suoi piani” rispose Jade. “Da quello che mi raccontava Evan all’inizio sembrava stesse cercando di trovare il modo per trasformare i Rigidi in Puri. Credo volesse sfruttare la cosa per essere riconosciuta come il capo o qualcosa del genere. Ma adesso… non vorrei che avesse deciso che la cosa non le interessa più. Trovare Puri che la seguano non è mai stato un problema per lei, probabilmente il suo intento è quello di rendere inoffensivo chiunque non la pensi come lei e possa potenzialmente intralciarla. E lo fa attraverso Elise”
 
“Hai detto che quando assorbi la magia da qualcuno poi ti senti come rinvigorita, dico bene?” chiese il Ministro rivolgendosi alla ragazza, che annuì.
“È una cosa temporanea o permanente?” domandò ancora interessato.
Elise riflettè un attimo: “No, non è temporaneo. Anche adesso credo di sentirmi… più forte” rispose infine.
Il mago annuì a quella risposta come se le parole di Elise avessero appena dato conferma ad una sua teoria.
“Mettiamo che Elise conservi sul serio la magia che assorbe, che questa la faccia diventare di volta in volta più forte…” cominciò ad esporre.
“Così Shayleen rischia di rendere Elise più potente di quanto già non sia, più potente di lei, magari…” completò il signor Potter.
“Ma questo non ha senso” si inserì James. “Poniamo che davvero le serva tutto quel potere per fare qualsiasi cosa voglia fare: non poteva raccoglierlo direttamente lei, qualsiasi cosa abbia intenzione di fare? Perché farlo fare a qualcuno per poi correre il rischio che non collabori?”
“Perché lei non può”
I presenti guardarono Elise invitandola a spiegarsi.
 
“L’hai detto tu, no, che nessuno di voi e neanche Shayleen è in grado di guarire le persone come faccio io” disse inizialmente rivolta a Jade che confermò annuendo.
“Quando io… assorbo la magia, beh, di mezzo c’è sempre un processo di guarigione. Anche con Jack è successo perché per sbaglio l’ho toccato quando era ferito, e nonostante io non avessi intenzione di farlo il processo si è innescato automaticamente” spiegò.
“Shayleen non può farlo perché non ne è in grado, le manca il passaggio fondamentale” concluse.
 
Seguì un lungo momento di silenzio durante il quale tutti cercarono di trarre le loro conclusioni.
“Bene” prese alla fine la parola il Primo Ministro. “Finchè non capiamo quale sia il vero obiettivo di Shayleen penso che sarebbe opportuno evitare situazioni che possano richiedere un intervento di guarigione da parte di Elise, credo che siamo tutti d’accordo su questo”
 
“Ora, mi sembrava di aver capito che tu avessi trovato un modo per entrare a Skelton House dall’esterno senza permesso. Di cosa si tratta?” domandò poi ad Elise cambiando discorso.
La ragazza annuì.
Era ormai quasi ora di pranzo e di certo non voleva metterla nei guai, ma chi meglio della diretta interessata avrebbe potuto confermare la sua ipotesi?
 
“Silly!” chiamò ad alta voce sotto lo sguardo confuso (il signor Potter e Kingsley), interrogativo (James) e sorpreso (Jade) dei presenti.
Un paio di secondi e *crack*, l’elfa si materializzò al centro del salotto.
 
“La padroncina ha chiamato?” domandò con la sua vocetta rivolgendosi ad Elise dopo essersi inchinata profondamente.
I presenti non si perdevano un suo movimento.
Il signor Potter in particolare non sembrava molto entusiasta che qualcuno – non che avesse qualcosa contro gli elfi domestici, eh! – fosse riuscito ad eludere gli incantesimo che proteggevano la casa.
 
“Sì, Silly, grazie per essere venuta così presto. Non sarai nei guai con Shayleen, vero?” si assicurò subito.
“Oh, no. La padrona non è in casa”
Dopo che i presenti si furono scambiati degli sguardi preoccupati – meglio non pensare a dove potesse essere Shayleen in quel momento – Elise continuò.
“Ti ho chiamata perché volevo chiederti una cosa. Ieri mi hai detto che alcune regole non valgono per voi elfi domestici, e infatti con te sono riuscita a smaterializzarmi da dentro la casa nonostante l’incantesimo di Shayleen”
L’elfa annuì per dimostrare che la stava seguendo.
“Mi stavo quindi chiedendo se a questo punto, visto che poi sei arrivata qui senza problemi, non potessi portare qualcuno con te a Skelton House. Qualcuno che non è stato invitato…”
 
Prima che potesse fare qualcosa l’elfa aveva cominciato a dare testate contro il muro più vicino dicendo, tra un colpo e l’altro, qualcosa come : “Silly cattiva. Silly molto cattiva”.
Il signor Potter si era subito alzato dal divano per cercare di trattenerla ma l’elfa si calmò solo dopo che Elise le ebbe ordinato di smetterla.
 
“Silly, lo so che Shayleen ti avrà ordinato di non dirlo, ma è importante” la implorò Elise. “A me puoi dirlo, per favore”.
L’elfa sussurrò un “Sì” per poi essere nuovamente trattenuta dal signor Potter prima che potesse si nuovo raggiungere la parete.
“Basta Silly, basta. Sei stata molto brava, non devi punirti per questo” si affrettò a tranquillizzarla Elise. “Se vuoi adesso puoi andare, grazie per il tuo aiuto” la congedò.
Non c’era motivo di trattenerla oltre e rischiare che Shayleen si accorgesse che per qualche momento aveva lasciato la casa senza il suo permesso.
 
“Ottimo lavoro, Elise” si complimentò Kingsley non appena l’elfa fu sparita. “Questa è stata senza dubbio una buona idea, potremo elaborare un buon piano”
 
“Direi che per oggi può bastare. Meglio che vada a sentire a che punto sono con l’altro prigioniero, anche se non nutro grandi speranze”
Il Primo Ministro salutò tutti per poi lasciare la stanza per raggiungere il camino in cucina e usare la Metropolvere per tornare al suo ufficio.
 
Dalla porta del salotto – che fino a quel momento era rimasto sigillato e insonorizzato – fecero capolino Albus e Lily.
“Finalmente! Cominciavamo a pensare che non aveste più finito” esclamò il primo.
“Proprio non capisco tutta questa segretezza… siamo tutti maggiorenni qui!” commentò l’altra.
“Vogliamo andare?” aggiunse poi. “Sapete che la nonna si agita sempre quando qualcuno è in ritardo…”
 
Elise guardò James: “Io… tolgo il disturbo. Non sapevo doveste uscire…”
Il ragazzo scoppiò a riderle in faccia: “Elise, guarda che tu vieni con noi. Sarei passato io a prenderti ma mi hai risparmiato il viaggio”
La ragazza alzò un sopracciglio.
“Ecco… tu mi hai fatto conoscere la tua famiglia, adesso è il tuo turno a conoscere la mia” si spiegò meglio. “Vedrai che ti piacerà, i pranzi di nonna Molly sono epici, e sono sicuro che le sarai subito simpatica anche se forse avrà qualcosa da ridire sul fatto che sei troppo magra… oh, e a questo punto anche tua zia è invitata se vuole…”
 
Inutile dire che a nessuno venne data la possibilità di rifiutarsi.













Buon lunedì a tutti!
Capitolo un po' di passaggio, ma sapete come si dice: la quiete prima della tempesta...
Con il prossimo capitolo inizierà l'ultima "parte" della storia: i vari fili della trama verranno tirati e pian piano si comincerà a capire qual è il vero piano di Sahyleen.
Non vi lascio il solito spoiler perchè il capitolo è ancora in fase di revisione, e non vorrei lasciarvi qualcosa che poi potrei rischiare di cambiare...
Grazie come sempre a chi legge la storia, la mette tra le preferite/seguite/ricordate e chi mi lascia una recensione facendomi sapere cosa ne pensa! I vostri pareri sono sempre preziosi e ben accetti :)
Alla prossima settimana
E.
   
 
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