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Autore: Albusseverus1996    17/10/2016    1 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa fosse successo se Silente avesse scoperto e distrutto tutti gli Horkruks creati da Lord Voldemort uccidendolo prima della notte del 31 Ottobre 1981 nella quale morirono Lily e James Potter? Non vi siete mai chiesti come sarebbe diventato Harry se fosse cresciuto dall'uomo Re degli scherzi qual'era suo padre e la donna forte e coraggiosa che era Lily? Se così fosse questa Fan Fiction è giusta per te.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Note:
BuonGiorno a tutti e benvenuti a questo nuovo capitolo de "Il canto della fenice"
Sono in un ritardo assurdo. Ne sono consapevole e mi dispiace ma ho dovuto dedicare

gran parte, o per meglio dire, tutto il mio tempo all'università.
Tuttavia sono riuscito a tirar fuori qualcosina giorno per giorno in quel poco tempo
a mia disposizione per strutturare un capitolo che, dopo averci lavorato un po' su
questo fine settimana, ha soddisfatto le mie enormi esigenze.
Spero che aspettare così tanto ne sia valsa la pena perciò vi lascio immergere nella lettura.
Buona Lettura a tutti e non dimenticate di lasciare una recensione se, ciò che leggerete, sarà all'altezza delle vostre aspettative
Albusseverus1996



UNA DOLCE NOVITÀ


Amici, parenti, colleghi e, per il disappunto di Lily, gran parte dei giornalisti di tutta la Gran Bretagna, si presentarono al San Mungo per poter dare il benvenuto alla nuova arrivata. Regali di ogni genere, iniziarono ad occupare gran parte delle pareti della stanza nella quale, Lily e la piccola neonata, sotto la stretta supervisione dei Malandrini e di Dorcas, stavano riposando l'una tra le braccia dell'altra. James continuava guardarle senza riuscire a distogliere lo sguardo neanche per un millesimo di secondo con volto stupefatto e pieno di un amore troppo grande per poterlo descrivere con delle semplici parole; Remus, visibilmente assonnato, cercava di tenersi sveglio nei modi più disparati; Dorcas, da vera Auror, stava in piedi vicino all'entrata per atterrare ogni fan del -Mangia-mangiamorte- più famoso del Ministero britannico che avesse commesso il grande errore di tentare di forzare gli incantesimi di protezione da lei posti per aver la possibilità di far gli auguri al proprio eroe di persona; Sirius sorseggiava una burrobirra seduto su di una poltrona da lui evocata, sbuffando sonoramente e cercando di attirare l'attenzione del suo migliore amico che, al momento, si trovava in uno stato di profonda beatitudine
"Ramoso" chiamò Sirius con un filo di voce agitando le braccia dalla sua comoda postazione. James, tuttavia, non mosse un muscolo, lo sguardo sempre fisso sulla moglie e la figlia addormentate. Felpato sbuffò sonoramente prima a di alzarsi, avvicinarsi al suo migliore amico, mettere su il suo sorriso malandrino e gridare a pieni polmoni
"AL QUARTO ANNO MI SONO PORTATO A LETTO LA TUA LILY!" Dorcas, che nel frattempo aveva appoggiato la testa su di un regalo molto grosso, sobbalzò spaventata dalle urla e alzò la bacchetta puntandola nel nulla; Remus cadde all'indietro dalla sua sedia per alzarsi subito dopo con gli occhi sgranati e un espressione confusa sul volto; James, che finalmente aveva distolto lo sguardo dalle sue donne, squadrò l'uomo ghignante che stava davanti a lui dalla testa ai piedi completamente rosso in volto
"CHE COOOSAAAA!?!? Come hai potuto pulcioso di un cane bastard...." iniziò ad urlare ma Sirius, dopo essersi scagliato contro di lui buttandolo al suolo tappandogli la bocca con il proprio mantello mentre James tentava invano di liberarsi dalla sua presa e ucciderlo tutt'insieme, scosse il capo e sussurrò
"Non c'è bisogno che mi ringrazi per averti liberato dalla tua inquietante trans ma evita di essere tanto euforico o sveglierai la mia figlioccia" l'Auror riverso al suolo annuì e Sirius, molto, ma molto lentamente, tolse il mantello dalla sua bocca e si alzò aiutando l'amico a fare lo stesso.
"Ma cosa ti salta in mente!? Avresti potuto svegliarle" Sussurrò Dorcas, visibilmente arrabbiata, dopo essersi avvicinata a Sirius. Questi scoppiò nella sua classica risata/latrato prima di rivolgersi nuovamente alla donna
"Si vede che non conosci a fondo la nostra Evans"
"Ha il sonno pesante"
"Così pesante che, una delle poche volte che passò tutta la notte nel nostro dormitorio ai tempi della scuola, continuò a dormire tranquillamente mentre Sirius ci dava dentro con una povera Corvonero giusto a lato del nostro letto. Il viso del nostro povero lupacchiotto è rimasto scarlatto per una settimana" dissero prima Sirius, poi Remus e per finire James ognuno a continuare il discorso dell'altro cosa che succedeva frequentemente e risultava abbastanza strana e irritante ai più. Dorcas sorrise cercando di imitare, con ottimi risultati, il sorriso utilizzato spesso dai malandrini
"E così ci davi dentro eh Sis?" Chiese con una nota glaciale nella voce. Sirius fece spallucce e disse
"Beh, come puoi ben vedere, nessuna può resistere al mio fascino" la donna gli rivolse un occhiolino prima e un pugno ben assestato al centro del del suo petto facendolo piegare in due dal dolore poi.

"Emmeline per l'amore di Godric lasciami andare. Il mio piccolo Harry compie due anni oggi e siamo già in un ritardo pazzesco per la sua festa" esclamò Lily qualche istante dopo essersi svegliata e aver poggiato dolcemente la piccola su un passeggino rosa che Molly Weasley l'aveva costretta a comprare durante la loro gita a Diagon Alley di qualche mese prima. La Medimaga la guardò con un espressione comprensiva ma al tempo stesso decisa
"Devi riposare Lily e prendere ancora qualche pozioncina in più. Non è consigliabile partecipare ad una festa subito dopo di un parto a maggior ragione se, suddetta festa, è organizzata da dei Potter" disse enfatizzando molto la parola Potter provocando grosse risate da parte di tutti i presenti all'interno della stanza eccezion fatta per James che s'imbronciò lanciandole sguardi omicidi
"Non avrei mai pensato di poterlo dire ma concordo in pieno con la rompipluffe Vance. Per quanto isterica, gelosa della mia straordinaria moglie e della mia meravigliosa famiglia e sembri sempre più vicina a diventare una zitella in menopausa precoce, ha ragione Lily. Chissà cosa avranno organizzato quei due pazzi dei miei genitori" Emmeline e Lily fecero per controbattere a tono ma furono precedute da alcuni dolci vagiti provenienti dal passeggino che fecero sì che tutti i presenti in sala si immobilizzassero
"Buon giorno principessa di papà" disse con un tono di voce infantile e incredibilmente dolce James dopo aver preso tra le braccia la piccola neonata. "Non aveva i capelli rossi? Perché adesso sono blu?" Chiese preoccupato in direzione di Emmeline che si avvicinò all'istante iniziando a esaminare accuratamente il volto di Penelope. Dopo qualche minuto di tensione, la Medimaga tirò un enorme sospiro di sollievo e disse con voce divertita
"E così sei una metamorphomaga eh piccolina?" La neonata iniziò a agitare le sue manine in aria mentre ai malandrini, imitati da Lily e Dorcas, quasi cadde la mascella dallo stupore
"Ma com'è possibile?" Chiese James dopo essere riuscito a recuperare e riposizionare la sua bocca e quella di Sirius. Emmeline lo guardò con il volto ancora profondamente offeso per le parole che lui le aveva rivolto in precedenza
"Qualcuno della tua famiglia deve avere il gene. Molte volte resta latente anche per varie generazioni. Non sappiamo bene cosa lo faccia prevalere sugli altri. Gli studi fatti sul tema si sono rivelati inconsistenti. Una sola cosa è certa qualche tuo antenato, probabilmente odioso e arrogante come lo sei tu, era un metamorphomago su questo non c'è dubbio" disse con voce fredda come il ghiaccio continuando a guardare James con puro odio. Quest'ultimo fece spallucce e tornò a fissare con occhi pieni di amore la sua piccola bambina.

"Non è bellissima?" Disse James rivolto a Sirius
"Si lo è" rispose lui
"Guardala non è meravigliosa?" Continuò con voce petulante. Sirius sbuffò sonoramente e rispose con voce esasperata
"Lo so Ramoso"
"Guarda i suoi occhi, nocciola come i miei. Guarda che viso dolce che ha. Guarda i suoi capelli adesso sono rosa? O forse è salmone? Beh sono meravigliosi lo stesso"
"James giuro sulla mia Harley Devidson che se non la smetti di fare il padre smielato all'istante ti schianto e ti appendo al soffitto dell'Atrium del nostro ministero con indosso solo i tuoi boxer con i boccini" James distolse lo sguardo dalla piccola e guardò il suo migliore amico con un grande sorriso sul volto
"È che sono così pieno di felicità che potrei anche mettermi a venderla tra i marciapiedi del centro di Londra" Disse lui quasi saltellando dalla gioia facendo sorridere Dorcas, che stava seduta sopra le gambe di Sirius, e attirare l'attenzione di Remus che, seduto il più distante possibile da loro cercando tranquillità, era immerso nella lettura poiché, dal primo settembre, avrebbe iniziato il suo lavoro da insegnante a Hogwarts e, dopo aver inghiottito una buona dose di buon cioccolato svizzero che James aveva comprato per lui in uno dei suoi viaggi per l'Europa, disse con voce ironica
"Hai il mio pieno appoggio Ramoso. Almeno così ci sarà un po' di calma per preparare le mie lezioni e studiare in santa pace" Sirius iniziò a ridere di gusto e diede una pacca sulla spalla del prossimo insegnante di Difesa Contro Le Arti Oscure di Hogwarts mentre James li guardava fingendosi profondamente offeso. Fece per parlare ma un urlo lo bloccò. La felicità e la spensieratezza, svanì dal suo volto. Guardò prima Remus poi Sirius che, dopo essersi alzati e aver estratto le proprie bacchette, gli rivolsero un cenno di intesa. Adagiò la piccola Penelope sulla sua culla e si apprestò ad aprire la porta della sala precipitandosi nel corridoio seguito a ruota dai suoi amici. James scoppiò a ridere come un pazzo imitato da Sirius e Dorcas mentre Remus non riusciva a credere ai suoi occhi. Lily stava lì, in piedi, nel bel mezzo del corridoio pieno di finestre e pieno di luce, con i capelli scarlatti che sembravano danzargli sulle spalle, sul volto un espressione di piena soddisfazione, la bacchetta ancora alzata. Ai suoi piedi, vi erano tre uomini probabilmente schiantati e, ad alcuni metri da lei, vi era una terrorizzata Emmeline
"Lily! Oh andiamo che motivo c'era di schiantare i miei assistenti?" Disse lei con voce palesemente preoccupata mentre con molta, moltissima, cautela, si avvicinava ai suoi assistenti svenuti per sincerarsi delle loro condizioni sotto lo sguardo profondamente divertito di Lily
"Vedi Emmeline? Ho recuperato a pieno le mie forze e adesso, se vuoi scusarmi, ho da festeggiare il compleanno del mio piccolo e adorato figlioletto" disse tranquilla la rossa. La Medimaga fece per controbattere ma, sotto gli inviti silenziosi di James e Remus, cambiò idea e annuì sconfitta. Lily sorrise radiosa, le diede le spalle e si avviò verso la sua stanza
"Ciao tesoro" disse scoccando un bacio sulle labbra del marito e, continuando a sorridere, svanì dentro la sua camera.
"Quanto amo questa donna" pensò ad alta voce James. Sirius lo guardò con un ghigno malandrino sul volto dicendo
"Era dall'ultimo anno a Hogwarts che non schiantava nessuno. Sarà meglio andare, non vorrei che ci avesse ripreso gusto" James rise e, dopo aver dato una pacca sulla spalla al suo migliore amico, segui la moglie.

Dieci minuti e mille raccomandazioni dopo, Lily e James, con la piccola Penelope stretta tra le loro braccia, e il resto della combriccola, uscirono furtivamente dal retro del San Mungo per poter evitare i molti giornalisti che aspettavano come dissennatori il momento in cui si fossero fatti vedere per scattare le prime foto ufficiali della bimba o per riuscire a racimolare qualche loro parola o frase per poi modificarla e ampliarla creando un intervista smielata da vendere al migliore offerente. Ad aspettarli in strada a bordo della sua Ford Anglia azzurro cielo, vi era Arthur Weasley felice come non mai. Appena li vide scese dalla macchina e si avvicinò a loro di corsa
"Oddio è meravigliosa. Tantissimi auguri ragazzi" disse lui con voce commossa. James e Lily sorrisero a mo' di risposta mentre Sirius, che si trovava accanto a loro, iniziò a saltellare dalla felicità
"Arthur, per Merlino, tu possiedi un automobile babbana?" Arthur si unì al balletto improvvisato da Sirius e disse con voce piena di orgoglio
"Sì ma ci ho lavorato un po' su sai? Incantesimi di ingrandimento irriconoscibili, volo, invisibilità. Sono molto contento che ti piaccia ma vi prego di non farne parola con Molly. A lei..... Beh... Questo mio hobby non piace e, come dire, disconosce delle migliorie che ho apportato all'automobile" il suo volto si imporporò e James e Sirius scoppiarono a ridere
"Non preoccuparti. Adesso andiamo o Lily potrebbe schiantarci. Diventa isterica quando non vede il nostro piccolo Harry per più di 12 ore" disse il primo dopo essere riuscito a recuperare il controllo di se. Lily gli lanciò una delle sue occhiate assassine prima di aprire la portiera dell'auto azzurra sbattendosela, con troppa foga, alle spalle. James sorrise radioso e, dopo un occhiata di scuse rivolta ad Arthur, lui, Sirius, Remus e Dorcas entrarono sedendosi sui comodi e esageratamente spaziosi sedili in pelle. Arthur estrasse la sua bacchetta dal mantello e diede due colpetti sul volante. L'auto iniziò a vibrare sbuffando una gran quantità di vapore. Il motore gemette sonoramente e, dopo alcuni scoppiettii poco rassicuranti, iniziarono a muoversi sfrecciando a velocità incredibilmente elevata per le vie affollate e trafficate di Londra. Sirius era al settimo cielo e, da bravo cagnolino qual'era, se ne stava con il volto fuori dal finestrino lasciando che la sua lingua si muovesse sballottata a destra e a sinistra dal vento; Dorcas rideva di gusto guardando quella divertente scenetta; Lily teneva stretta Penelope e continuava a lanciare occhiatacce ad Arthur che sembrava un bambino all'interno di un negozio di caramelle; Remus, che da sempre odiava qualsiasi cosa che sia collegato alla velocità, stava aggrappato al sedile terrorizzato; James continuava a fischiare la sua approvazione e a guardare la sua bambina per assicurarsi che stesse bene. La piccola rideva con il suo sorriso sdentato e agitava le braccia probabilmente dichiarando il suo gradimento all'alta velocità.
"Arthur? Non avevi parlato di volo? Ebbene?" Chiese con voce malandrina James. L'uomo sorrise e non si fece pregare. Schiacciò un pulsante posto al centro del cruscotto e gridò tra un sorriso e un altro
"Reggetevi ragazzi" l'auto prima diventò invisibile e successivamente le sue ruote si staccarono piano dall'asfalto prendendo quota fino a raggiungere le nuvole continuando nella sua folle corsa verso villa Potter.

Atterrarono nel retro dell'immenso giardino della villa dopo un ora di viaggio molto movimentato ma allo stesso tempo divertente e rilassante per tutti, tranne che per Remus naturalmente. Egli non fiatò per tutto il viaggio, il volto pallido e completamente terrorizzato.
"IO...... Mai più..... Stupidi aggeggi..." Balbettò tra un conato e un altro una volta sceso dall'auto. Sirius e James scoppiarono a ridere mentre tenevano la fronte del loro caro amico che, al momento, sembrava volesse buttare fuori anche l'intestino.
"Povero il nostro Lunastorta" disse James fingendo dolcezza nella voce
"Ecco scoperto il motivo per cui non ha mai voluto partecipare ai provini per la squadra di Quiddich a scuola. Soffre di Mal d'aria il nostro piccolo lupetto" continuò Sirius ridendo spudoratamente. In tutto questo Lily e Dorcas si erano volatilizzate.
"Ehm... Mi dispiace Remus. Ho un po' esagerato con l'acceleratore" disse con voce mortificata Arthur che, una volta sceso dalla sua auto e una volta viste le condizioni in cui si trovava l'amico, iniziò a muoversi intorno a loro cercando un modo per poterlo aiutare. Dopo qualche minuto Remus, un po' provato e con un sapore orribile in bocca, si alzò, evocò un fazzoletto per asciugarsi le labbra e fece un sorriso stiracchiato all'uomo dai capelli rossi "Stai tranquillo Arthur. Non ho mai amato volare a differenza di questi due screanzati che mi ritrovo per amici" Sirius e James fecero un profondo inchino seguito da un occhiolino e, dopo aver appurato che il loro amico stesse bene, iniziarono ad attraversare il giardino di Villa Potter. "Ramoso ho una novità per te" disse Sirius rompendo il silenzio che si era creato. James lo guardò curiosissimo ma, quando Felpato fece per parlare, dal nulla spuntò un bambino dai capelli corvini e dagli occhi verdissimi che correva a più non posso verso di loro seguito da un altro bimbo della sua stessa età ma dai capelli rosso fuoco e con il viso coperto di lentiggini Made in Weasley.
"Papà, Sirius!" Esclamò il primo felicissimo prima di gettarsi sulle braccia di suo padre. Sorrisi spontanei si aprirono sul volto di James e di Sirius come succedeva ogni volta che Harry pronunciava i loro nomi
"Tantissimi auguri mostriciattolo" Dissero in coro i due Auror con voce molto più dolce del miele. Il piccolo Harry li abbracciò entrambi con foga e successivamente si girò a guardare il suo amichetto Ron che sorrideva radioso.
"Papà.. Vuoi... Quiddich?" Chiese il piccolo dopo che James lo adagiò al suolo. Quest'ultimo rivolse un sorriso malandrino verso Sirius che ammiccò prima di annuire.
"D'accordo piccola peste prima però devo fare una cosa. Ci vediamo tra 5 minuti vicino al campo e cerca la mamma che ha una sorpresa per te" Harry lo guardò con il volto pieno di curiosità. Fece per chiedere quale fosse la sorpresa ma venne interrotto dal solito forte crack che preannunciava l'arrivo di altri ospiti. Ron iniziò a correre per scoprire l'identità dei nuovi arrivati ed Harry, a malincuore, lo seguì. James e Sirius continuarono la loro avanzata verso la porta della villa e, una volta raggiunta, la spalancarono. Sirius fece per dirigersi verso la porta da dove provenivano una moltitudine di voci e grida diverse ma James si fermò davanti alla scale che portavano ai piani superiori.
"Nostalgia delle nostre camere Ramoso?" Chiese Sirius con un ghigno sul volto. James rise scuotendo la testa
"Vorrei fare due chiacchiere con nonno Harry e con nonna Agnes" Sirius lo guardò confuso prima di annuire, aprire la porta e uscire sul giardino affollato. James non aveva nemmeno salito il primo gradino che un urlo pieno di arroganza e divertimento lo fece bloccare e scoppiare a ridere
"AMICI CARI, LA FESTA ADESSO PUÒ DEFINITIVAMENTE INIZIARE. È ARRIVATO IL MANGIA-MANGIAMORTE E IL PADRINO PIÙ BELLO E POTENTE DI TUTTO IL MONDO MAGICO. TANTI AUGURI AL MIO FIGLIOCCIO CHE COMPIE DUE ANNI E ALLA MIA FIGLIOCCIA APPENA NATA. SU I CALICI"

James, una controllate le risate, iniziò a salire le molte scale piano dopo piano fino ad arrivare al terzo. Attraversò velocemente il primo corridoio, svoltò a sinistra, poi a destra. Continuò a vagare per il piano molto simile ad un labirinto solo molto più illuminato. Le pareti, rigorosamente tinte di rosso e oro, sembravano emanare luce propria. La moquette che ricopriva il pavimento era di un bianco immacolato priva di qualsiasi macchia o sporcizia. Mobili stracolmi di libri e detector magici, spuntavano qua e là accostati alle pareti. Armature canterine così pulite da potercisi specchiare, quadri dei maghi e delle streghe piu famosi del mondo magico, facevano inchini e salutavano gioiosi a chiunque passasse da lì, ogni tipo di stranezza ma nessuna traccia della sala cercata da James.
"Guss!" Esclamò lui spazientito. Un nanosecondo dopo un piccolo e anziano elfo domestico si materializzò davanti a lui.
"Il signor James ha chiamato, signore?" Disse con un filo di voce l'elfo. James gli rivolse un sorriso dicendo
"Si amico mio. Stavo cercando la sala dei Potter non è che per caso mio padre l'ha spostata?"
"Oh sì. Lo ha fatto. Segua Guss signor James. Guss sa dove si trova" James annuì e seguì Guss che aveva iniziato a saltellare per il corridoio.
"Guss come mai mio padre ha spostato la sala di nuovo?" Chiese curioso l'Auror dopo qualche minuto di silenzio.
"Perché il signorino Harry aveva scoperto la sala e il ritratto del signor Maximilian raccontava storie di paura. Oh povero signorino Harry. Cattivo Guss non ha controllato bene il signorino Harry" esclamò l'elfo con gli occhi lucidi mentre cercava di battere la testa contro la dura parete del corridoio. Servirono tutti i riflessi da cercatore di James per impedire al elfo di farsi davvero male e, dopo che lo ebbe guardato con rabbia, disse
"Guss ti ho detto mille volte che le punizioni non sono ammesse in questa casa. Comunque è figlio di un malandrino nessuno può stargli dietro" Guss sorrise molto commosso e si soffiò sonoramente il naso con un fazzoletto rosso regalatogli da Sirius tanto tempo prima
"Oh.... Signor James... Lei è sempre così gentile con Guss..." Disse singhiozzando l'elfo. James gli diede qualche pacca sulla spalla che piegarono le gambe esili dell'elfo che tuttavia sorrise radioso e continuò a scortarlo per i lunghi corridoi. Dopo altri 10 minuti di cammino nel quale regnò il silenzio, Guss si bloccò nel bel mezzo del corridoio toccando la parete alla sua destra che iniziò a brillare di un azzurro cielo
"Parola d'ordine?" Disse una voce incorporea con il classico tono ironico usato spesso da Fleamont Potter. L'elfo si schiarì la voce e pronunciò
"Fleamont Potter è il nonno più sexy del pianeta"
"Mi trovi pienamente d'accordo" rispose la parete con una risata trasformandosi in una porta di un legno pregiato a James sconosciuto. Quest'ultimo era tra il divertimento e l'esasperazione nel costatare per l'ennesima volta l'infantilità di sua padre e, dopo aver ringraziato il piccolo elfo, entrò nella sala chiudendosi la porta alle spalle. L'interno di quest'ultima era completamente privo di mobili ma le pareti erano piene zeppe di quadri che parlavano e litigavano fra loro. La forma circolare della sala sembrava stata fatta apposta per permettere a tutti i ritratti di guardarsi e rivolgersi a piacimento la parola senza compiere molta fatica.
"Jamie! Nipotino mio caro! Quanto tempo che non ci vediamo come stai?" Esclamò il ritratto di un anziano uomo dai capelli e barba d'argento. Indossava una magnifica toga rosso acceso riccamente decorata con filamenti d'oro e d'argento. James sorrise e si avvicinò ancor di più al ritratto di suo nonno aprendo le braccia come per poterlo abbracciare. Parlarono e scherzarono per una decina di minuti prima che, un anziana signora dai capelli bianco-rossicci legati in un elegante chignon, fece la sua apparizione nel quadro con uno sguardo severo sul volto.
"Harry!" Gridò lei rossa di rabbia. L'uomo non sembrò essere molto preoccupato dall'indignazione presente sul viso della donna. Si sedette sulla sua comoda poltrona rivolgendo lei un enorme sorriso caratteristica principale di un Potter
"Tesoro già di ritorno?" Disse con voce dolce cercando di scalfire la maschera d'ira presente sul volto dell'anziana signora che però, forse abituata alle sue adulazioni, non fece una piega e continuò a guardarlo malissimo
"Oggi sono andata a visitare il ritratto dei miei genitori al ministero e li ho trovato mio padre abbastanza fuori di se. Pare che qualcuno, di cui disconosce l'identità, mentre dormiva, abbia colorato di rosso e oro i suoi capelli, la sua poltrona e il suo carissimo serpente. Tu ne sai qualcosa?" Chiese con una voce fredda come il ghiaccio. Harry la osservò divertito prima di rispondere con voce tranquilla
"Beh se mai scoprisse l'autore di tale gesto che me lo faccia sapere così potrò congratularmi con lui come si deve. Adesso, dato che è da circa due anni che il nostro nipotino non veniva a farci visita, puoi riservare la predica per quando se ne andrà?" La donna parve inizialmente molto confusa dalle sue parole. Infuriata com'era al suo arrivo all'interno del ritratto, nemmeno si accorse della presenza del nipote che si schiarì la voce prima di parlare nuovamente
"Ehi nonnina cara. Come stai?" Chiese con voce divertita James. Il volto della donna si trasformò all'istante da rabbioso e minaccioso a una maschera di dolcezza arricchita da un sorriso a trentadue denti. Rivolse un altro sguardo al marito come per dire -Dopo facciamo i conti- prima di rivolgersi al suo amato nipotino
"JAMIE! Finalmente ti sei deciso a far visita ai tuoi poveri vecchi nonni" disse lei saltando di gioia. Nonno Harry colse l'occasione al balzo e l'avvolse tra le sue braccia, carezzandole il viso e concedendole tutte le attenzioni di questo mondo, o per meglio dire, del mondo dei ritratti. Nonna Agnes parve riluttante ma alla fine si sciolse e immerse il suo viso nel petto del proprio marito che sorrise facendo un gesto di vittoria con la mano. In tutto questo James stava in piedi davanti a loro leggermente imbarazzato
"Emhh.... Mi dispiace interrompervi ma di sotto, al momento, sta impazzando una festa e, dato che si tratta del compleanno di mio figlio, io dovrei essere lì con lui. Perciò vorrei chiedervi una cosa. Mia figlia è una metamorphomaga. Sapete dirmi chi è il fortunato che nella nostra famiglia ha il gene?" Chiese lui con una chiara impazienza nella voce. L'anziana coppia inizialmente gridò di felicità alla notizia della nascita di una nuova Potter subito dopo però misero su un espressione confusa
"Mio caro nipote, nessun Potter è stato mai un metamorphomagus. Penso che sia qualcuno della famiglia della tua consorte" disse Harry con voce tranquilla. James, profondamente spiazzato dalle parole del nonno, si bloccò, iniziando a vagare tra i suoi fitti pensieri. Un forte crack lo fece ridestare dalla sua trans facendolo sobbalzare
"Signor James signore. Il signorino Harry ha mandato Guss a cercarla per portarla, con la forza se è necessario, a giocare a Quiddich signore" James guardò l'elfo domestico, che era visibilmente imbarazzato, prima di ridere di gusto e annuire.

La squadra formata da James, Sirius, Harry, Fabian e Gideon, vinse facilmente tutti gli incontri che si svolsero. Il piccolo Harry era entusiasta e continuava a giocare con il boccino d'oro che lui stesso acchiappò nella finale del piccolo torneo indetto da Fleamont proprio precedendo quest'ultimo. Ormai l'oscurità e la stanchezza iniziavano a prendere il sopravvento e per ciò i molti elfi domestici iniziarono a accendere numerosissime candele di color oro facendole fluttuare tutt'intorno al grande giardino. Grandi quantità di alcol di diversa natura cominciarono a fare il loro ingresso e i molti bambini presenti, iniziarono ad addormentarsi beati sul morbido prato del giardino
"Ehi Felpato" gridò James dopo aver sistemato la sua dolce figlioletta nella culla rosa e averla resa immune al freddo grazie ad un incantesimo riscaldante
"Si?" Rispose Sirius mezzo ubriaco mentre carezzava i capelli della sua amata Dorcas
"Cosa dovevi dirmi di importante questo pomeriggio?" Felpato si alzò di scatto facendo cadere la sua fidanzata rovinosamente al suolo. La donna iniziò ad imprecare sonoramente ma lui la ignorò. Corse a gran velocità verso i gemelli Prewett che si erano addormentati sotto ad una grande quercia situata nel perimetro del giardino
"Fabian! Gideon! Svegliatevi. Adesso!" Disse a gran voce Sirius scuotendo i due uomini dai capelli scarlatti
"Ancora 5 minuti mamma andiamo" sussurrò Fabian
"Vai a svegliare Molly prima" fece Gideon. Sirius perse la pazienza. Portò la sua bacchetta alla gola pronunciando l'incantesimo "Sonorus" e, prima che potesse anche solo dire un altra parola, i due gemelli si alzarono di scatto sistemandosi i vestiti.
"Beh? Che motivo hai per disturbare il nostro dolce sonno Sissy?" Felpato rivolse ai due sguardi omicidi prima di esclamare con voce rabbiosa
"Non è che vi siete dimenticati di fare qualcosa?" Fabian e Gideon si guardarono leggermente imbarazzati
"Oh"
"Beh meglio tardi che mai no?" Dissero uno a continuazione dell'altro. Sirius sbuffò sonoramente prima di annuire. I gemelli sorrisero e dopo un occhiolino scomparvero fra gli alberi. Felpato tornò dalla sua bella che era furiosa
"Beh!?!? Ti sembra modo?" Disse Dorcas rossa in volto. Sirius le sorrise prima di baciarla dolcemente cingendole con braccio le sue spalle.
"ADESSO BRUTTI SCANSAFATICHE" urlò alzando lo sguardo verso il cielo. Tutti i presenti lo guardarono come se fosse impazzito prima di sentire un enorme scoppio. Il cielo, che ormai era diventato nero come la pece, si illuminò di moltissimi colori diversi. Draghi, fenici e fate iniziarono a volare fendendo nuvole e alberi. Gli ospiti restarono senza fiato. Dopo una buona mezz'ora in cui i fuochi artificiali crearono molte immagini delle più disparate e meravigliose bestie magiche, essi si unirono insieme fino a formare il volto di Sirius. James, Dorcas, insieme a tutti gli invitati, si girarono a guardare l'uomo sorridente con divertimento e stupore e, come se le sorprese non fossero già state abbastanza numerose e sconvolgenti, il volto colorato di Sirius che ancora fluttuava nel cielo iniziò a parlare

 

Salve a tutti miei cari amici. Ringrazio in anzitutto Fabian e Gideon Prewett per i loro fuochi d'artificio Siamo qui per celebrare la nascita della mia seconda figlioccia Penelope e per i due anni del piccolo mascalzone che risponde al nome di Harry Potter. Perciò i miei auguri più affettuosi piccoli Potter ma avrei qualcosa da dire riguardo ad un altra faccenda non meno importante perciò MASCALZONE A ME L'ANELLO



Quando la voce di Sirius terminò quest'ultima frase, il piccolo Harry aprì gli occhi, rovistò nei suoi jeans e estrasse una scatolina. Corse in direzione del suo padrino e glielo porse sotto lo sguardo stupefatto e già commosso di Dorcas
"Ben fatto mostro" disse Sirius dopo aver abbracciato il piccolo che, una volta compiuto il suo compito si dileguò per poi sdraiarsi nuovamente sul prato. Sirius guardò Dorcas negli occhi e dopo aver urlato "CONTINUATE" verso il nulla, si inginocchiò ai piedi di una Dorcas ormai in lacrime

 

Non sono mai stato un tipo romantico e questo è ormai appurato. Posso solo dire che la forza, la determinazione con cui ha combattuto durante la guerra, l'ironia e la bellezza disarmante di questa donna hanno fatto sì che anche un rubacuori come il grande Sirius Black cadesse nelle grinfie del tanto sadico cupido e perciò mi vorrei congratulare con lei. Detto questo mia cara Dorks vorrei chiederti qualcosa di importante poiché quando incontri la tua metà non ha senso aspettare. Dorcas Meadowes vuoi tu diventare la moglie di quel gran pezzo di stregone qual'è Sirius Black?



La voce si spense e calò il silenzio. L'unico rumore proveniva da Dorcas i cui singhiozzi erano divenuti incontrollabili. Continuava ad annuire con foga mentre le lacrime le rigavano il volto inzuppando i capelli di Sirius che stava giusto sotto di lei con un sorriso a trentadue denti sul volto
"Ehi Dorks chiudi i rubinetti ti prego mi stai rovinando l'acconciatura" la donna sorrise prima di sollevarlo per le spalle stringendolo a se con tutta la forza in suo possesso
"Beh? Ti ho fatto una domanda mi sembra" chiese l'uomo con la sua classica voce ironica. Dorcas alzò lo sguardo quanto basta per fissarlo negli occhi grigi e dolci di Sirius esclamando
"SI, CERTO CHE SÌ STUPIDO IDIOTA"
   
 
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