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Autore: Fluke    22/10/2016    1 recensioni
Non c'è niente di meglio di una vacanza per superare lo stress di un brutto periodo.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Durante l'infanzia di Harry
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-Mi manca la casa dei miei genitori. – borbotta James da sotto la trapunta -È bellissima in questo periodo dell'anno.

Lily, nel bagno che dà a ridosso sulla loro camera da letto, finisce di spazzolarsi i capelli prima di scoccare un'occhiata pensierosa al marito.

Anche lei non può fare a meno di ricordarsi della casa dei suoi suoceri con un moto di nostalgia: enorme, stile coloniale. Un giardino immenso e librerie di mogano zeppe di libri.

Metterla in vendita è stato molto più doloroso di quanto si potessero aspettare, ma sono mesi che nessuno dei due lavora. È stato necessario.

-Riesco quasi a vederla...

Con un sospiro, Lily fa il giro della stanza, abbassando tutte le tapparelle e tirando le tende.

È una notte tranquilla.

Harry sta dormendo pacificamente (una volta tanto, grazie al cielo) e nonostante ottobre si stia avvicinando, non fa troppo freddo da doversi mettere qualcosa di più pesante di un vecchio pantalone felpato e una T-shirt di James.

Appoggia la bacchetta sul comodino prima di abbassare le coperte: scopre il viso di James, intento a mordersi un'unghia fissando il nulla.

-Ehi?

Lui alza finalmente lo sguardo su di lei, accennando un sorriso un po' troppo tirato per i suoi gusti.

-Ehi, splendore.

Lily si arrampica sul letto, tirandosi la coperta fin sopra la testa e stringendosi al marito: appoggia la testa sul suo petto con un sospiro mentre lui le passa pigramente un braccio attorno alle spalle.

Nessuno dei due riesce a prendere sonno rapidamente, e nelle ultime settimane, oltre al terrore alla quale ormai si sta abituando, Lily ha aggiunto alla sua lista di preoccupazioni lo stato emotivo di James.

Non sta bene, l'ha capito da un pezzo: è molto più cupo, più nervoso. Assente.

Ci sono i giorni buoni (che generalmente coincidono con le visite di Sirius o Peter) in cui tutto sembra andare per il verso giusto: James recupera la sua verve, chiede il maggior numero possibile d'informazioni riguardo l'andamento della guerra e di tanto in tanto abbozza una risata.

Ci sono i giorni normali, in cui va tutto relativamente bene: si aiutano per casa, giocano con Harry, sorridono e scherzano. A volte James finisce per chiudersi in silenzi un po' troppo lunghi, ma finisce con il ridestarsi sempre da qualsiasi fantasia cupa l'abbia distratto.

E poi ci sono i giorni no: quelli in cui James evita qualsiasi interazione, rimanendo a letto, schiantandosi sul divano o continuando a guardare nervosamente fuori dalla finestra, giocherellando con la propria bacchetta come se si apettasse un attacco da un momento all'altro.

Quello – nota Lily – è stato un giorno no.

-Hai i piedi freddi.

-Mmm?

James apre appena gli occhi, rivolgendole un'occhiata vagamente infastidita.

-Piedi. Freddi. Prenditi un paio di calze.

-Non ho voglia di alzarmi.

James sbuffa, accennando un sorrisetto.

-Guarda un po' te con chi mi è toccato sposarmi.

Lily non risponde: si limita a guardarlo, da così vicino. Osserva i suoi occhi chiusi, e le ciglia, scure e folte. Osserva la piccola cicatrice che ha sulla mascella, e il neo che ha appena sopra il labbro.

Osserva tutto quanto e sente l'amore che prova per lui colmarla: le basta così. Le basterebbe, davvero, quello che ha ora, in quell'esatto istante, per poter essere felice per il resto della propria vita. Stare stretta a James sotto le coperte, essere sicura della sua presenza, avere Harry, sano e felice, proprio lì, lontano al massimo un metro.

Appoggia leggera le sue labbra alla guancia del marito, e gli passa lentamente una mano tra i capelli.

-James?

-Mmm.

-Una volta finito tutto quanto...regaliamoci una vacanza, okay?

James apre gli occhi, assonnato, e le rivolge uno sguardo confuso.

-Che vuoi dire?

-Voglio andare in vacanza. Ovunque. Con te e Harry, quando tutto questo...questo schifo sarà finito.

Lui accenna un sorrisetto sarcastico, freddo.

-E tu sei davvero così convinta che saremo tutti e tre vivi quando la guerra sarà finita?

Non passa neanche un secondo, che si rende conto dell'errore.

Lily si irrigidisce, allontanandosi da lui: gli rivolge uno sguardo pieno di risentimento.

-Scusami. Mi spiace, davvero.

Lei continua a fissarlo, serissima, impegnandosi al massimo per evitare di cedere al panico. Se lo facesse, ricomincerebbe a piangere, ed è così stanca di piangere.

-Non ti sopporto quando fai così.

-Mi dispiace. Davvero. Non volevo.

Allunga una mano verso il volto della moglie, cauto: quando lei lo lascia fare, lui sospira, grato, baciandole piano la fronte.

-Sono un idiota.

-Già.

-Ma sono bello. E a quello, almeno, non puoi resistere.

-Credici pure.

Lui ridacchia, e nel sentirlo genuinamente divertito Lily prova quasi un'ondata di sollievo.

-Comunque...dov'è che vorresti andare?

James rimane in silenzio per qualche istante, pensieroso.

-Solo noi tre, giusto?

Lily sospira, esasperata.

-Sì, Sirius non è incluso nel pacchetto.

-Era solo una domanda, era solo una domanda...

Ci pensa su ancora qualche secondo prima di rispondere.

-Tailandia.

Sorride, intercettando lo sguardo perplesso di lei.

-Tailandia?

-Tailandia. Quanto di più lontano ci sia dall'Inghilterra. Stavo per dire Russia ma, sai, tra la Guerra Fredda e tutto il resto...

Lily studia il volto di James per un attimo, contemplando l'idea.

-Non sembra male. Fa molto esotico.

-Già...e tu, invece? Che hai in mente?

-A dirla tutta, stavo pensando a un paio di settimane in Cornovaglia.

James la guarda per un istante prima di scoppiare a ridere, forte, del tutto ignorando Harry, che, Lily ci può giurare, inizia a mormorare pericolosamente dal lettino.

-Quando inizierà a strillare, ci pensi tu a farlo riaddormentare.

Lui si schiaccia una mano sulla bocca, senza riuscire a trattenere le risate. Finisce con il calmarsi nel giro di almeno trenta secondii, ma il divertimento con cui la guarda non fa altro che infastidirla ancora di più.

-Hai finito?

-M-mi spiace, ma...oddio, non puoi negare che sia un po' divertente! 

-Che c'è di tanto divertente?!

-Scusami, sopravvivi a una guerra e al mago oscuro più potente di tutti i tempi, e vuoi andare in Cornovaglia...

 

 

 

 

Note dell'autrice:

La Cornovaglia è bellissima, comunque.

  
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