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Autore: Briseide12    30/10/2016    1 recensioni
Cosa si nasconde dietro la sicurezza e l'arroganza del giovane Malfoy? E' davvero così crudele? In questa storia si svela l'animo del principe delle serpi.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Le vesti di Ron non mi si addicevano, mi guardavo allo specchio e vedevo un’espressione che nel lentigginoso non avevo mai visto :alterigia e sicurezza.
Entrai nella sala dei Grifondoro e tutti mi accolsero come un eroe e con la Granger al mio fianco mi sentivo tale. Era una sensazione diversa essere guardato con ammirazione e non con timore reverenziale, sentirsi dalla parte del giusto almeno per una volta nella vita. Osservai la Granger che non faceva neanche caso all’ammirazione che destava, sapeva di avere un compito e lo doveva portare a termine. L’amavo soprattutto per questo. Mi sentii osservato mentre attendevo che la Granger tornasse, seduto vicino al fuoco della sala di Grifondoro, mi guardai intorno e degli occhi profondi verdi mi seguivano senza tregua. La vidi e mi trattenni dal chiamarla per cognome << Ginny come stai? >>, lei si avvicinò furtivamente a me e con fare sospettoso mi osservò gli occhi come ipnotizzata << Tu non sei tu >>; imitai la goffaggine del miserabile e con un’espressione vuota che tante volte avevo visto in lui ,le chiesi il perché. Si sedette di fronte a me e accarezzando grattastinchi mi disse << Non so il modo in cui guardi Hermione e come sei entrato nella sala…mi fa pensare che questa esperienza ti abbia cambiato profondamente >>. Tirai un sospiro di sollievo, mancava solo che la piccola lentigginosa spifferasse tutto agli altri, mandando in fumo tutti i miei sacrifici. Mi grattai la testa e dissi << Questi mesi hanno cambiato tutti anche tu sei diversa, sei più cresciuta. Quando il signore oscuro non ci sarà più, potremo riprenderci la nostra vita >>. Dopo queste mie parole che confermarono maggiormente in lei il mio cambiamento, sollevai gli occhi e vidi la Granger che scendeva veloce dalla scala del dormitorio aveva la borsa stracolma di libri, la fronte madida di sudore e un volto che esprimeva urgenza. Non pensai più a Ginny e correndo dalla Granger mi avviai a seguirla dovunque lei mi avrebbe condotto.
Mi prese per mano e affrettando il passo mi condusse al bagno delle donne, spalancò la porta e con fare improvviso apparve Mirtilla Malcontenta e cantilenando della bellezza della morte mi rivolse il suo sorriso peggiore << Stai celando la tua identità, ma i morti vedono tutto >> e mi passò attraverso facendomi percepire il terrore della morte ed il freddo della tomba. Ignorai il fantasma e seguii la mia compagna di avventura che perlustrava i rubinetti finchè con voce eccitata sospirò un << Eccolo !! >> . Mi trovai alle sue spalle il profumo dei suoi capelli mi avvolgeva, inspirai profondamente e pronunciai la parola “apriti” in serpentese. Il meccanismo della camera scattò e la porta si aprii scendendo circolarmente verso il basso e un enorme botola comparve nel pavimento. Non avevo mai visto come fosse, a quanto vedevo dal viso sconcertato della Granger neanche lei. << Non ci sono scale dovremo saltare immagino >> sentivo un po’ d’incertezza in lei e senza pensarci dissi << Scendo io, aspettami qui >>. Lei mi afferrò la manica dell’orribile maglione di Weasley e con la fronte bassa mi disse << Ti ho già perso troppe volte….scenderemo insieme >>. Mi prese la mano e saltammo insieme nel vuoto, era totalmente buio e il primo contatto con il luogo lo sentii sbattendo contro uno scivolo circolare, quando raggiunsi la fine della scivolata mi resi conto che avevo la Granger in braccio e che l’avevo stretta durante tutta la discesa. Non so con quale attinenza lo collegai al ricordo del parco giochi e mi resi conto di ridere, quando la mia risata risuonò amplificata dall’eco della camera dei segreti.
La Granger mi accarezzò il braccio e con un sussurro pronunciò lumos, permettendoci di vedere quel posto così strano. Assomigliava ad una vecchia diga abbandonata e le ragnatele scendevano copiose dal soffitto, l’aria era umida e la temperatura era piuttosto bassa lì. Mentre camminavamo tra le rocce sparse rovinosamente sul pavimento dello stesso materiale, sentii rumori forti provenire da sopra di noi. La guerra era iniziata. Hermione mi afferrò la mano che salda alla mia m’infondeva calore e conforto, procedetti condividendo con lei un reverenziale silenzio dato dalla comune consapevolezza, le persone che amavamo stavano lottando tra di loro. Deglutì con forza ricacciando la paura di perdere i miei genitori, non erano loro ad avermi reso schiavo erano i miei natali a rendermi tale. Una sala vasta disseminata da statue di antichi serpeverde tra cui primeggiava anche il mio trisavolo , incorniciava un sentiero lastricato e la carcassa del basilisco comparve davanti a noi illuminata dalla luce spettrale delle nostre bacchette.
Mi spinsi in avanti e avvicinandomi alle fauci in putrefazione del basilisco, afferrai un dente avvelenato e velocemente lo staccai di netto. Al termine di questa azione un grido straziante rimbombò nei meandri del luogo e le pozze d’acqua disseminate nei sotterranei ribollirono erompendo in un enorme onda che ci travolse senza avvertirci.
Mi ritrovai zuppo e di nuovo con il mio aspetto, la Granger si mise a ridere con la sua risata argentina e con la sua voce da saputella disse << Dev’essere la stessa acqua della Gringott contro i ladri…..ho portato un’altra bottiglietta di Ron liquido >> e non riusciva a trattenere le risate, mentre mi osservava bagnato. Non si era accorta di esserlo anche lei, completamente zuppa di fronte a me, i vestiti resi aderenti delineavano le sue forme e le gocce d’acqua sulle ciglia le conferivano uno sguardo ancora più brillante.
Mi avvicinai a lei e con il mio aspetto, la strinsi a me e la baciai per lungo tempo, mentre le gocce d’acqua ci attraversavano il viso e i vestiti umidi ci raffreddavano il corpo. Non ci saremmo fermati se una voce terribile che tante volte avevo udito dal vivo disse << Recuperate i vostri morti, avrete un’ora di tempo per decidere da che parte stare >>. Ci separammo e bevvi la seconda pozione polisucco.
 
 
   
 
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