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Autore: ellydarklight    04/11/2016    4 recensioni
Storia scritta in collaborazione tra me e LadyEloredane
Harry è stato tradito dal mondo magico, muore ad Azkaban ma la Morte lo riporterà indietro nel tempo.
Genere: Angst, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun contesto, Più contesti
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storia scritta in collaborazione con LadyEloredane http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=119189


L'ULTIMO DONO DELLA MORTE
dodicesimo capitolo

Pov’s Harry

Torno nel mio dormitorio ed essendo l’unico del primo anno rimasto a scuola non mi preoccupo di fare poco rumore rientrando in camerata.
Mi giro e sul mio letto c’è una figura famigliare.
Hella.
Ha l'aspetto di una bambina undicenne, proprio come me, indossa un vestito bianco come la neve ed un mantello nero come la pece, è scalza ed i suoi capelli sono raccolti in due lunghe trecce.
Come al solito è circondata da farfalle. Alcune posate sul suo abito altre svolazzano ovunque per la stanza sbattendo delicatamente le loro ali.
Si gira verso di me e mi sorride.
-Buon Natale padrone, sono qui per darti un altro dono, a tua scelta, ho notato che i tuoi piani stanno procedendo bene, ma il tuo compagno ed il tuo primo nemico sono sospettosi-, mi dice con voce delicata
- Hella, Mia Dea, non devi preoccuparti. Per ora procede tutto bene come tu stessa hai notato, non ho bisogno di altri doni. Il solo fatto che mi hai dato una seconda possibilità per era più che sufficiente… Inoltre sono già abbastanza forte così e quando riavrò i tuoi Doni con me lo sarò ancora di più-, mi avvicinò a lei, sedendosi sul bordo del letto.
-Non voglio che ti accada nulla sino a quando non riavrai i Doni. Posso darti la memoria, il potere e la conoscenza di Tom Riddle, sfruttando il pezzo di anima che è dentro di te, questa volta i suoi poteri saranno permanenti, non scompariranno dopo aver tolto quell'immonda creatura da questo mondo -, disse, carezzandomi il volto con dolcezza.
-Devo pensarci…-, mormorò abbassando il capo.
Il potere che Hella mi sta offrendo è grande e la conoscenza è vasta.
Con quel Dono potrò essere già allo stesso livello di Tom a quest’età, allenandomi in pochi anni potrò superare Dumbledore così da potermelo levare dalle palle, ma troppo potere in così poco tempo può essere controproducente, devo ponderare bene la mia decisione.
-Va bene, padrone -, mi dice alzandosi in piedi. -Posso chiederti che intenzione hai di fare con il tuo padrino ed i traditori? -.
-Ho già un piano per quanto riguarda la liberazione di Sirius, devo mettere a punto alcuni dettagli e mettere le mani sullo schifoso ratto. Per quanto riguarda i Weasley devo agire con cautela per non attirare l’attenzione su di me-, rispondo sdraiandomi.
-E con i tuoi parenti Babbani? -, domanda ancora e un sorriso sadico spunta sulla mia faccia, non posso farne a meno, voglio dargli tutto ciò che meritano, -Ancora non lo so, ma sarà sicuramente divertente e piacerà anche a te -.
La risata di Hella riempie la stanza, -Tornerò domani, maestro, e potrai comunicarmi la tua risposta e discutere con me quanto vorrai, ora dormi amore mio, il tuo corpo mortale è stanco-.
Mi sdraio sul letto mentre Hella scompare, lasciandomi una carezza leggera come ali di farfalla sul volto.
La stanchezza della lunga giornata, unita al rito compiuto con i miei amici, si fa sentire e io scivolo velocemente in un sonno profondo e spero privo di sogni.

Mi sveglio… 
Davanti a me ci sono degli occhi di mille e nessun colore…un ragazzo, sui sedici anni, vestito interamente di nero mi fissa e sorride.
-Buongiorno Hella-, saluto la Morte stiracchiandomi per nulla impressionato dalla forma che ha assunto quel giorno.
-Ben svegliato padrone, è quasi mezzogiorno -, m’informa facendo un mezzo passo avanti. -Hai pensato alle mie proposte?-, domanda arrivando subito al nocciolo della questione.
Mi passo una mano tra i capelli, -Hella ci ho pensato. Odio Voldemort, odio tutto ciò che ha a che fare con lui, ma lui è comunque stato un ragazzo geniale, un mago molto potente ed un leader, è anche una grandissima fonte di conoscenza e informazioni… quindi accetterò quest’ulteriore dono che vuoi farmi-.
Hella sorride, soddisfatta dalle mie parole, -Per quanto riguarda l'uomo-ratto? -.
Al sentir nominare Peter il mio sguardo di fa duro, - Comprerò Peter da Ron per 5 galeoni, l’idiota si farà tentare da quelle ciqnue monete d’oro e mi cedra quel traditore senza troppo rimpianti. Non lo consegnerò subito alle autorità, prima lo torturerò, voglio provare delle maledizioni che ho letto, ed infine lo lascerò al ministero senza memoria di quanto gli ho fatto non vogliamo di certo che canti come un uccellino un’altra volta, vero? -, domando guardando il giovane di fronte a me.
Egli sorride, ferino, pregustandosi lo spettacolo che gli mostrerò, -Buon piano, mio signore, per quanto riguarda la pietra filosofale invece? Quando vuole prenderla? -.
-Presto, molto presto, dovrei sostituirla con un falso e fare tutto in segreto… potrei riportare alla sanità mentale i genitori di Neville con quella pietra? Ho bisogno di imparare l'alchimia ma qui a scuola tutti i testi sembrano perduti o sempre in prestito… comunque la pietra dopo andrà al legittimo proprietario-, dico meditabondo. Ho notato da qualche settimana che i libri di alchimia, anche quelli che trattano solo in maniera superficiale l’argomento, non sono mai disponibili nella fornitissima per così dire biblioteca di Hogwarts, ciò ha fatto arrabbiare parecchio Draco e insospettire Hermione. 
-Si la pietra può risanare le loro menti se agirete in questo modo legherete a voi Neville per sempre, sarà in debito con voi -, dice Hella, sedendosi al mio fianco. -Riguardo ai libri… -, fa una smorfia infastidita. -Tutti i libri di alchimia li ha presi il tuo preside, non vuole dare ai giovani tale conoscenza, che può essere pericolosa per i suoi piani. – 
-Ancora riesce a stupirmi quel vecchiaccio -, sospiro. -Alchimia, Erbologia e Pozioni sono materie che si intrecciano tra loro, Draco ha già iniziato ad interessarsi a tale branca della magia, se non fosse per il vecchio pazzo ci sarebbe ancora una classe…-.
- Per sconfiggerlo devi essere paziente ed anche sentire il suo unico amore, il suo vecchio nemico, quello che per primo ha detto di fare le cose per un "bene superiore", l'ex signore oscuro Gellert Grindelwald, è ancora vivo nella sua prigione, una volta morto il suo titolo verrà preso dai Bones, sua sorella Gerte Grindelwald era la bis nonna della tua amica Susan, Susan sarà l'unica erede di tre grandi famiglie, chiunque la sposerà erediterà tutti i titoli, le guerre hanno portato molte famiglie all'estinzione, potresti sfruttare questo a tuo vantaggio -, mi illustra Hella e nella mia mente inizia a formarsi le prossime mosse che metterò in atto.
Nonostante i Bones sono sempre stati mezzosangue hanno sempre avuto un grande rilievo politico nella società, quindi anche il titolo Bones è un grande prestigio, non sono molti i purosangue che si mischierebbero a loro, Grete era un’eccezione, ma comunque vengono rispettati… la famiglia Mørk era una famiglia norvegese molto antica, purosangue, erano una famiglia oscura ma l'ultima discendente si innamorò di un mago della luce inglese, un nato Babbano, il primo dei Bones.
Abbot era invece una famiglia inglese purosangue, lord Abbot aveva sposato una nata Babbana, quindi Hannah, che attualmente è l'unica erede è una mezzosangue come me.
Poi ci sono famiglie come i Lovegood o i Malfoy che raramente producono più di un erede.
Luna Lovegood è l'unica erede dell'antica casata Lovegood e se i Lestrange dovessero morire anche quel titolo passerebbe a lei insieme a quello dei Isihlungu.
La guerra aveva fatto morire un sacco di famiglie, un sacco di magli, avrebbero dovuto figliare tutti come conigli, o come i Weasley, per riportare il livello della popolazione magica normale e magari ridare i titoli delle famiglie estinte ai loro discendenti facendole rivivere.
Avrei dovuto orchestrare bene le mie mosse future se volevo che la Società Magica tornasse ai suoi antichi fasti.
Sapevo già che una volta salito al potere avrei dovuto trovare un modo per permettere agli Eredi di più famiglie di procreare più figli in modo che le famiglie ormai ritenute estinte ritornino in “vita”.
-Maestro, lei può chiamarmi tutte le volte che vuole ora che ha il mantello, ma non posso restare a lungo qua con te almeno sino a quando non riunirai tutti e tre i Doni-, la voce di Hella mi strappa dai miei pensieri. 
-Scusami Hella ero perso in una cosa che hai detto, la maggior parte delle famiglie si sta estinguendo… io e Draco siamo gli unici eredi delle famiglie Malfoy e Potter, oltre a quelle di cui abbiamo ereditato il titolo poiché unici eredi ancora in vita anche se alla lontana dovremo per forza dare almeno un erede…-, dico con l’angoscia nella voce. L’idea di tradire Draco per dare un erede alla famiglia Potter mi distrugge, ma se voglio che il mio nome continui a esistere… la morte mi sorride -Padrone, esistono pozioni usate fin dal Medioevo pozioni che permettono ad una donna disegnata di avere i tuoi figli senza che tu abbia rapporti con lei e con i giusti accorgimenti, che sono sicura che il vostro amante farà, il bambino o la bambina avrà i vostri tratti e il vostro patrimonio genetico senza spartire nulla con la donna che lo partorirà. Potrete così avere tutti i figli che vorrete senza tradire il vostro amante mortale, mio signore -.
Le parole di Hella mi tolgono un enorme peso dal cuore. Quando sarà il momento io e Draco dovremmo scegliere una donna che porti in grembo nostro figlio, qualcuno di abbastanza potete da gestire una gravidanza del genere.
Io e Draco siamo maghi molto potenti e sicuramente i nostri figli lo saranno a loro volta, ma non è questo il momento di pensarci e di lasciare che la mia fantasia corra in avanti di parecchi anni. 
Prima di realizzare ciò devo sbarazzarmi di Voldemort, Dumbledore e di tutto il marciume che c’è nella nostra società.
-Procediamo con il trasferimento di conoscenza, Hella -, dico posando lo sguardo risoluto sul giovane.
-Questo padrone farà un po’ male, sto per trasferire più di 50 anni di vita e conoscenze e molti poteri dentro di te -, mi avverte ricambiando il mio sguardo.
-Procedi pure, Hella-, la Morte mi guarda preoccupata, -Maestro è meglio se si siede o si sdraia-, mi suggerisce e io mi stendo sul letto, facendole cenno di procedere.
Dolore.
Tanto, troppo dolore.
Credo sia come ricevere 20 Cruciatus tutte insieme…le urla di dolore che escono dalla mia bocca è l’unico suono che odo, nemmeno la voce di Hella supera quel suono per raggiungermi nella speranza di calmarmi.
Tutto questo dura per qualche ora, ma il tempo mi sembra infinito.
Quando tutto finisce fisso il soffitto prima di scoppiare a ridere.
La mia mente è ricolma di tutte le conoscenze e le memorie di Tom Marvolo Riddle.
Non mi stupisce più di quel tanto nell’apprendere tramite i ricordi di Riddle che il caro preside ha avuto la sua parte nel renderlo un Signore Oscuro, non che Tom sia mai stato sano mentalmente.
È sempre stato uno psicopatico con manie di grandezza, ma il caro e vecchio Albus ha creato quello che è ora.
Continuo a ridere ed Hella mi guarda spaventata, -Padrone sta bene? -, chiaramente pensa di aver fatto un errore con quel suo preziosissimo dono. 
-Va tutto bene- le rispondo tirandomi in piedi a fatica.
La mia mente era già profondamente segnata prima del passaggio di conoscenza, di memorie e poteri di Riddle a causa di un mix di eventi che mi hanno segnato profondamente.
La guerra a cui sono stato praticamente costretto a partecipare, gli abusi dei miei adorati familiari, il tradimento di coloro che ritenevano una seconda famiglia, il mio soggiorno indesiderato ad Azkaban aveva portato la mia mente al limite, ma morire ha segnato il punto di non ritorno.
Ero pazzo già prima che questo accadesse, ora che la mia mente è unita a quella di uno psicopatico non può di certo esserne uscita bene avrò bisogno di tempo per ottenere una sorta di equilibrio e della vicinanza di Hella.
Draco questa volta non potrà aiutarmi e so già che dovrò trovare un modo per farmi perdonare perché lo trascurerò nei prossimi giorni, sospiro lasciandomi andare contro Hella.
Invece di venire accolto dal petto muscoloso del ragazzo di cui ha preso le sembianze mi ritrovo ad appoggiare la testa sul seno sodo e prospero della stupenda donna che mi ha accompagnato durante il mio viaggio di morte e rinascita.
-Non temiate mi prenderò cura io di voi, padrone -, mi mormora all’orecchio, mentre le farfalle che l’accompagnano ovunque si librano attorno a noi e i miei occhi si chiudono per la stanchezza.

Pov’s Voldemort

Natale.
Che stupida festività Babbana.
Ma infondo cosa potevo aspettarmi? Che le nuove generazioni di maghi conoscessero l’importanza di festeggiare lo Yule il 21 di dicembre, giorno in cui la magia elementale è all’apice?
Già quando ero studente io stavano iniziando a sparire le tradizioni dell’Antica Religione, ma allora a capo di Hogwarts vi era Armando Dippett, che lasciandosi influenzare da quella serpe travestita da leone di Dumbledore aveva iniziato a impedire agli studenti che rimanevano a scuola di festeggiare Yule apertamente, nel parco come era sempre accaduto sin dalla fondazione della scuola.
Avevo assistito al degrado della Società Magica di cui io facevo parte. Avevo creduto che Grindelwald avrebbe potuto riportare agli antichi fasti il nostro paese, ma era stata un grande e profonda delusione.
Per questo avevo iniziato a raccogliere attorno a me i giovani Purosangue, i rampolli delle più antiche e influenti Casate d’Inghilterra, fondando i Cavalieri di Valpurga, che poi sarebbero stati conosciuti come i Death Eaters.
Avevo grandi idee e molti progetti per la comunità di cui anch’io facevo parte, ma per realizzarli avevo bisogno di denaro.
Quindi avrei dovuto usare qualsiasi mezzo per ottenere dei finanziamenti.
Non mi vergogno a dire che in più di un’occasione ero ricorso a riti oscuri, sacrifici umani e si, mi ero anche abbassato a condividere il letto con alcuni membri dell’Alta Società Magica che fossero uomini o donne non aveva differenza, contava solo il risultato.
In pochi anni avevo visto accrescere il mio potere, tessendo trame e muovendo pedine su una scacchiera invisibile tranne che hai miei occhi e ben presto venni conosciuto anche al di fuori della mia cerchia ristretta con il nome di Lord Voldemort.
Presenziare alle esclusive feste dell’Alta Società era all’ordine del giorno, il bel viso che avevo ereditato da quello sporco Babbano di cui portavo lo stesso nome e la mia capacità di catturare completamente l’attenzione di chi mi stava attorno, ma soprattutto il fatto che sapevo bene quali argomenti toccare per convincere quelle persone a appoggiarmi accrebbe la mia fama.
E man mano che la mia ascesa continuava e il potere nelle mie mani aumentava il declino di Dumbledore era sempre più inevitabile, avrei dovuto pazientare ancora poco prima di potermelo levare dai piedi per sempre e mettere mano su Hogwarts una volta per tutte e riportala ai suoi antichi fasti.
Nel frattempo intrecciavo alleanze con le Creature Oscure, ingrossando le file del mio esercito. I miei fedeli Death Eaters correvano su e giù per il paese portando terrore e distruzione ovunque andassero.
Le morti e sparizioni di Mezzosangue e Nati Babbani erano all’ordine del giorno. Tutto procedeva secondo i miei piani, avevo anche trovato un modo per ingannare la Morte creando ben sei Horcrux in cui avevo messo un pezzo della mia anima.
Nessuno conosceva il volto di Lord Voldemort. Avevo fatto in modo che rimanesse celato in tutti quegli anni in modo da poter mantenere l’immagine pulita di Tom Riddle in modo da poter poi elevare a protettore della Comunità Magica sconfiggendo Voldemort, il Signore Oscuro.
Ma i miei piani erano andati in frantumi quando Snape, mi aveva informato dell’esistenza di una Profezia che mi riguardava.
Ancora risentivo la sua voce tremante che recitava i versi della mia condanna.

Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore... 
nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull'estinguersi del settimo mese... 
l'Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto...

Era chiaramente incompiuta la Profezia, come Snape gli aveva detto non era riuscito ad udirla completamente, e nonostante lui avesse mandato alcuni tra i suoi più fedeli a casa di Sybill Trelawney, la donna era già sotto la protezione del vecchio bastardo.
Mi ero quindi concentrato sull’individuare la coppia che lo aveva sfidato per tre volte, sopravvivendo.
La cerchia si era ristretta a Frank e Alice Longbottom e a James e Lily Potter.
I primi due eredi di Casate Purosangue importanti, lui era un Longbottom e lei una Redragon mentre i secondi erano una coppia mista lui era l’erede de Potter e di altre tre famiglie Purosangue ormai estinte e lei era una misera Nata Babbana.
Sarebbe stato sicuramente il figlio dei Potter, il Mezzosangue, a minacciare il suo potere.
Si era messo sulle loro tracce, ma erano come spariti nel nulla. Dumbledore li aveva sicuramente messi sotto Incanto Fidelius così come i Longbottom.
Aveva lasciato perdere la prima coppia di maghi, a cui avrebbe pensato una volta sbarazzatosi dei Potter, e si era concentrato sulla ricerca del Custode Segreto finendo di uccidere i Potter che aveva lasciato in vita con grande magnanimità.
Nessuno di loro aveva parlato, rivelando dove fosse nascosta la giovane coppia.
Non aveva risparmiato nessuno poiché conoscendo il carattere impulsivo di James Potter si aspettava che uscisse dal buco in cui si era nascosto per vendicare i suoi parenti morti, ma così non era stato!
Aveva trascurato il suo lavoro, il suo esercito e i suoi piani per scovare quel piccolo bastardello e alla fine tutto era stato ripagato.
La soluzione ai suoi problemi era strisciato verso di lui. Il piccolo e codardo Peter Pettigrew si era rivelato essere il Custode dei Potter e come il piccolo ratto che era aveva rivelato ogni cosa supplicandolo di donargli il potere che gli serviva per non farsi continuare a deridere dagli altri maghi.
Ben presto aveva fatto capire a Peter che a comandare era lui.
Si era fatto condurre a Godric’s Hollow sino alla casa dei Potter la notte del 31 ottobre 1981 pronto a mettere fine a tutta quella storia una volta per tutte.
Era entrato con facilità nella casa, le cui barriere erano cadute nel momento esatto in cui Codaliscia aveva cantato come un uccellino, e con altrettanta facilità si era liberato di James Potter.
Un Avada in mezzo agli occhi e Potter giaceva scomposto sui primi gradini della scala che conduceva al piano superiore.
Le aveva percorse e subito dopo aveva attraversato il corridoio, fatto saltare in aria la porta della camera dove era stata applicata una debole barriera protettiva e si era ritrovato davanti Lily Potter.
La donna stava davanti alla culla, pronta a difendere il bambino.
Le aveva ripetuto diverse volte di levarsi, che le avrebbe lasciata salva la vita ma questa continuava a supplicarlo di non fare del male al moccioso, di prendere lei.
Stufo l’aveva ammazzata senza tanti rimpianti. Avrebbe trovato a Snape un’altra puttana con cui trastullarsi e con quel pensiero aveva lanciato l’Avada al bambino.
Di certo non avrebbe mai immaginato che questi rimbalzasse addosso alla creatura e tornasse indietro, colpendolo, disintegrando le sue spoglie mortali e lasciando di lui solo un essere privo di corpo, un parassita che doveva vivere possedendo altri corpi di maghi, mediocri come l’idiota che stava singhiozzando in quel momento.
-P-padrone…p-padrone…per…per favore… -.
-Taci -, sibilai infastidito dalla sua voce piagnucolante. -Mi hai deluso una volta di troppo, l’unico motivo per cui ancora non ti ho ammazzato è perché ho bisogno del tuo corpo per impadronirmi della pietra -.
-Mi dispiace…padrone -, singhiozzo. -È colpa di quella bestiaccia, padrone -.
Emisi uno sbuffo scocciato. Avevano provato a introdursi nel corridoio del terzo piano la notte di Halloween usando come diversivo un troll di montagna, ma si erano travati la strada sbarrata da un enorme Cerbero, famosi per la loro resistenza agli incantesimi di lato livello, quindi aveva dovuto battere in ritirata.
-Dobbiamo procurarci un uovo di drago -, mormorai.
-Perché padrone? -, domandò Quirinius.
-Fai ciò che ti dico senza fiatare per una volta -, ringhiai prima di liberare la mia magia e farlo così cadere a terra, contorcendosi dal dolore.
Ascoltai con delizia le sue urla per diversi minuti prima di richiamare la mia magia.
Il mio contenitore si alzò tremolante e si avvicinò al letto, ma a metà strada vomito tutto il contenuto del suo stomaco sul pavimento di pietra prima di barcollare e infine svenire.
Rimase in piedi solamente perché mi impadronii del suo corpo completamente. Con un gesto secco ripulii il disastro che aveva fatto prima di sedermi sulla poltrona accanto al caminetto in cui crepitava un fuocherello che riscaldava l’ambiente.
Sapeva che la sua strada si sarebbe di nuovo intrecciata a quella di Harry Potter e alla fine era accaduto.
Quell’estate si erano incontrati per la seconda volta. L’odio che aveva provato nel rivederlo era stato sostituito dalla curiosità quando aveva percepito il selvaggio e oscuro potere che aveva sprigionato inconsapevolmente.
Lo aveva osservato durante quei mesi di scuola, studiandolo. Il ragazzo gli ricordava molto se stesso alla sua età.
Brillante, intelligente e con un grande potere con la sola differenza che lui veniva da una nobile famiglia Purosangue di cui era erede assieme ad altre tre famiglie ed aveva la fama di averlo sconfitto che lo aiutava a circondarsi di persone importanti o con un potenziale magico mentre lui era un Mezzosangue come un altro, che doveva lottare con le unghie e con i denti per farsi accettare e riconoscere dai suoi compagni.
Se non fosse stata una minaccia al suo potere e ai suoi piani l’avrebbe sicuramente voluto nei suoi ranghi.
Sarebbe stato un fantastico Death Eaters.
Si domandò dove fosse in quel momento. Non aveva presenziato alla cena di Natale assieme agli altri studenti e con lui era assente anche il rampollo Malfoy e quella Nata Babbana.
Erano spariti poco prima del calar del sole. Forse stavano festeggiando Yule, infondo Malfoy seguiva l’Antica Religione e poteva aver convertito gli altri due ragazzini.
Ma infondo non aveva poi molta importanza doveva pensare a come trovare un uovo di drago per attuare il suo prossimo piano.
Devo anche sperare che questo corpo non casa a pezzi prima della fine del mio piano, non so per quanto il sangue di unicorno funzionerà.
Molti libri della sezione proibita sembrano sempre non disponibili ed anche tutti i libri di alchimia sembrano scomparsi… non posso prendere nessuna informazione sulla pietra e l'elisir di lunga vita, il vecchio deva sapere che sono qui.
 
POV Ron
 
Natale era arrivato, noi Weasley non festeggiamo lo Yule da molte generazioni, mamma invece lo festeggiava da giovane ma fortunatamente ha deciso di non farlo per il bene della famiglia.
La festa di Natale a scuola é stata bellissima, anche se preferivo andare a casa, ma per colpa di Potter siamo dovuti rimanere tutti qua.
Potter non si era ancora staccato dall'insopportabile so-tutto-io e il futuro death-eater. 
Aveva passato il pranzo a parlare con i gemelli, non è giusto, io dovrei essere il suo migliore amico, loro stanno interferendo con la mia missione… devo dirlo a mamma.
Mamma gli aveva spedito un maglione, niente di che, ma il giusto regalo per farlo sentire in famiglia, a lui era piaciuto. Lui mi aveva regalato un libro, che non leggerò mai, l'aurore é un avventuriero famoso ed il libro è una sua avventura, so che costa molto, questo vuole dire che ci tiene a me… ai gemelli invece aveva regalato della stupide collane senza significato.
Purtroppo Potter, Malfoy e Granger erano scomparsi prima di cena, dopo aver mangiato una tutti gusti più uno, forse avevano trovato il gusto vomito… non si sono più visti fino al pomeriggio successivo.
 
   
 
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