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Autore: Crystal25396    22/11/2016    2 recensioni
Che non ci si possa smaterializzare all’interno dei confini di Hogwarts è un particolare che chiunque abbia mai letto “Storia di Hogwarts” conosce. Eppure quella mattina, qualcuno vi era riuscito.
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Dal secondo capitolo:
Quando Hagrid, dopo aver bussato, ottenne il permesso di entrare, i due trovarono il preside seduto alla sua scrivania, che li osservava dietro i suoi occhiali a mezzaluna.
«Oh, Hagrid! Qual buon vento ti porta? Qualche problema o questione che vorresti discutere sul tuo nuovo incarico?»
«No signore. Non ho problemi con quello, ma con questo qui» rispose Hagrid facendo cenno allo strano tizio col cravattino, che si stava guardando attorno incuriosito, con un’espressione innocente e bambinesca sul volto.
Quando si rese conto che l’attenzione era rivolta tutta verso di lui, l’uomo fece un profondo inchino verso il preside, salutandolo con un amichevole «Salve!»
«L’ho trovato vicino al Lago Nero. Credo che abbia qualche rotella fuori posto…»
«Ehi!» esclamò l’uomo con aria imbronciata.
«…e che sia un Babbano.»

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Cross-over Harry Potter / Doctor Who
La storia può essere letta anche da chi non ha mai visto Doctor Who.
Genere: Fantasy, Science-fiction, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Remus Lupin, Rubeus Hagrid, Severus Piton, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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Capitolo 2
Il Dottore
 
 

 
Hagrid era seduto nella sua capanna mentre sorseggiava una fumante tazza di tea che si era appena preparato, canticchiando un allegro motivetto.
Quello sarebbe stato un anno magnifico, non vedeva l'ora che Harry e gli altri arrivassero e che Silente desse l'annuncio. Voleva gustarsi l'espressione stupita di tutti. Era agitato e imbarazzato al pensiero di questo suo nuovo incarico, la realizzazione di un sogno, e non voleva assolutamente deludere il professor Silente: il preside aveva dimostrato di avere grande fiducia nelle sue capacità e non aveva intenzione di farlo pentire di avergli offerto questo importante ruolo. Glielo doveva.
Il suo canticchiare allegro venne interrotto quando Thor iniziò improvvisamente ad abbaiare alla finestra, in direzione del lago, e le sue orecchie colsero uno strano rumore. Un rumore sordo e metallico che non aveva mai sentito e che non sapeva minimamente a cosa attribuire. Il rumore, però, cessò quasi subito e con esso anche Thor si calmò. Per un attimo credette di esserselo immaginato, ma quando lo sentì di nuovo e poco dopo avvertì la voce di un uomo gridare, poggiò la sua tazza sul tavolo e uscì di casa.
Davanti la Foresta Proibita, sulle rive del Lago Nero, un uomo agitava un oggetto luminoso in aria. Era visibilmente agitato.
«Ehi!» gridò in direzione dell'uomo, avvicinandosi. «Tutto bene tu?» domandò quando ormai l'aveva raggiunto.
«Ehm... Sì! Anzi no. No, direi di no. Non va affatto bene, a dirla tutta.» disse l'uomo, che ancora si guardava attorno agitato.
Era molto giovane e decisamente alto. Beh, non certo quanto Hagrid. Diciamo che era alto per una persona normale. La prima cosa che notò fu il mento, decisamente grande, e subito dopo si soffermò sugli occhi, piccoli e incavati. Ma a dirla tutta, potevano anche essere di una misura normale. Il fatto è che sembrava essere privo di sopracciglia e questo gli donava uno sguardo ancora più misterioso. Sì, misterioso e buffo, perché al momento sembrava non riuscire proprio a calmarsi. Continuava a muoversi nervosamente senza un apparente motivo e dopo essersi passato una mano fra i capelli, passava nervosamente a sistemarsi il cravattino.
«Posso aiutarti?»
«No, non credo. O forse sì! No, direi di no.» disse squadrando Hagrid dalla testa ai piedi.«A proposito, dove e quando siamo? No! Non dirlo.» lo fermò prima che potesse rispondere.
Hagrid lo vide annusare l'aria e accovacciarsi, strappando alcuni ciuffi d'erba.
«Scozia, 1993. Martedì?»
Leccò i ciuffi d'erba che stringeva in mano, iniziando poi a sputacchiare disgustato.
«No, Mercoledì. Mercoledì primo settembre 1993. Perché mi ha portato qui?» disse poi lanciandosi alle spalle i filamenti verdi che poco prima aveva messo in bocca.
Hagrid lo fissava allibito senza fiatare. Non sapeva cosa pensare. Quel tizio aveva... Indovinato giorno, mese e anno assaggiando aria ed erba? Che poi, indovinato... Perché non avrebbe dovuto sapere nemmeno in che anno fossero?
Si riscosse solo quando lo vide avvicinarsi troppo al Lago Nero.
«Ehi, fermo! E' pericoloso.»
«Il lago?» domandò lui curioso.
«No, non il lago... Le sirene! E la piovra. Meglio non averci niente a che fare con quella, non sai mai cosa ci gira per la testa. E se te lo dico io…» spiegò con aria di chi la sa lunga.
«Mmmh» bofonchiò l’uomo tornando indietro.
«Allora, riflettiamo: niente TARDIS, solo cacciavite. 1993. Il Late Show? No, quello è partito il mese scorso e non certo in Gran Bretagna... Lady D! Nooo, ma che dico, accadrà fra quattro anni... Ma allora perché sono qui?»
Hagrid si sentiva completamente impotente. Vedeva l'uomo fare congetture a suo parere completamente senza senso e lui si sentiva ancora confuso dalla sua misteriosa apparizione. Parlava di cose strane, sembrava tutto tranne che un Babbano, ma ad essere sinceri dubitava anche del fatto che fosse un mago. Anche perché la domanda sarebbe rimasta sempre la stessa: come aveva fatto a comparire lì? Non ci si poteva Materializzare nei confini di Hogwarts.
A un certo punto lo vide sospirare rassegnato. Si voltò verso di lui e con aria tranquilla gli si rivolse con un «Oh, salve!», come se facesse veramente caso alla sua presenza solo in quel momento.
«Ehm… Salve»
«Scusa, ho avuto un problema. Un grosso problema, a dirla tutta. Temo che rimarrò bloccato qui per un po’. Posso sapere chi sei?»
«Hagrid…»rispose ancora un po’ scosso. Quell’uomo lo stava confondendo ogni minuto che passava.
«Hagrid! Piacere di conoscerti Hagrid! Cavolo, ma lo sai che sei proprio grosso?» disse parandosi davanti a lui, rendendo così evidente la notevole differenza di altezza.
«Ehi! Non è carino…» disse infastidito «E poi, se è per questo, tu sei molto più strano. Stai qui a dire cose senza senso e a girare a vuoto. Che poi, come hai fatto ad arrivare qui? Chi sei?»
«Beh, vedi, il TA… la mia macchina» si corresse scuotendo la testa «La mia macchina, sì… Beh, lei, mi ha portato qui per non so ancora quale motivo e poi se n’è andata. Così ora io sono bloccato qui. E non so neanche il perché!» piagnucolò.
«La tua macchina? Non sarai mica un Babbano?»
«Ma no… Certo che no!» rispose agitando la mano come per sminuire la cosa. Ridendo diede delle pacche amichevoli sull’enorme schiena di Hagrid. Poi lo guardò negli occhi e tornando serio chiese con estrema sincerità «Che cos’è un Babbano?»
«Basta, questo è troppo!» sbottò Hagrid infastidito «Meglio che ti porto dal professor Silente» decretò prendendolo  per un braccio e conducendolo su per la collina.
L’uomo, però, non fece resistenza e si limitò a seguire docilmente Hagrid, lasciandosi scappare qualche commento di ammirazione quando giunsero ed entrarono nel castello, non mostrando invece alcun segno di sorpresa quando, pronunciata la parola d’ordine, il gargoyle si spostò, lasciando loro libero accesso.
Quando Hagrid, dopo aver bussato, ottenne il permesso di entrare, i due trovarono il preside seduto alla sua scrivania, che li osservava dietro i suoi occhiali a mezzaluna.
«Oh, Hagrid! Qual buon vento ti porta? Qualche problema o questione che vorresti discutere sul tuo nuovo incarico?»
«No signore. Non ho problemi con quello, ma con questo qui» rispose Hagrid facendo cenno allo strano tizio col cravattino, che si stava guardando attorno incuriosito, con un’espressione innocente e bambinesca sul volto.
Quando si rese conto che l’attenzione era rivolta tutta verso di lui, l’uomo fece un profondo inchino verso il preside, salutandolo con un amichevole «Salve!»
«L’ho trovato vicino al Lago Nero. Credo che abbia qualche rotella fuori posto…»
«Ehi!» esclamò l’uomo con aria imbronciata.
«…e che sia un Babbano.» concluse Hagrid con un’alzata di sopracciglia.
«Un Babbano?» ripeté Silente sorpreso.
«A tal proposito, è già la seconda volta che vengo chiamato così, posso sapere cosa significa esattamente?» domandò l’uomo rivolto all’anziano preside.
«Lei è un mago?» chiese a questo punto Silente.
«Un mago? Oh cielo, no! Mi hanno chiamato in tanti modi, ma mago mai. La magia non esiste…» lasciò la frase in sospeso quando notò la strana occhiata che Hagrid e il professor Silente si erano scambiati. Fece vagare lo sguardo sulle pareti e solo in quel momento notò che i personaggi raffigurati nei dipinti lo stavano osservando, parlottando tra loro. Perfino un cappello posto sulla libreria accanto all’enorme scrivania si muoveva, come se cercasse di osservarlo meglio.
«No… Non è possibile! Insomma, la magia non esiste!» disse sempre più confuso e con un tono sempre meno convincente. Si grattò nervosamente la nuca e dopo essersi sistemato il cravattino chiese:
«Siete… Maghi?»
«Direi proprio di sì» confermò Silente.
«E i Babbani…»
«Persone senza poteri magici» chiarì Hagrid.
«Oh. Forte… No, ma che dico. Non è per niente forte, proprio per niente! Voi non dovreste esistere… come potete esistere…?»
«Affascinante. Molto affascinante. Un Babbano che è riuscito a giungere qui… La prego, si accomodi» disse Silente facendo cenno verso la sedia davanti a lui. «Questo nuovo anno si prospetta parecchio interessante. Ora proveremo a fare un po’ di chiarezza. Hagrid? Grazie per aver portato qui il signor…»
«Dottore»
«Il signor Dottore»
«Solo Dottore, grazie» lo pregò, ricevendo un cenno affermativo con il capo da parte del preside.
«Ora credo sia meglio che tu vada. Avrai molte cose da fare.»
«Dovere, professor Silente»
Hagrid lanciò un’ultima occhiata all’uomo col cravattino e subito dopo uscì dalla stanza, lasciando i due uomini soli.










***
Angolo dell’autore
 
Eccoci qui! Adesso sì che possiamo dire che la storia è realmente iniziata.
Spero vivamente che il Dottore vi risulti IC: come ho già detto, è una cosa a cui tengo particolarmente.
Il Dottore è arrivato ad Hogwarts e a quanto pare proprio il primo di Settembre! E sapete tutti cosa significa questo...
Se non seguite Doctor Who state tranquilli: tutto verrà spiegato a suo tempo ;)
Ringrazio tutte le persone che si sono avventurate in questa storia e in particolare Chiarag711 e _purcit_, che l’hanno aggiunta alle seguite.
Mi farebbe molto piacere sapere che cosa ne pensate. Se mai voleste lasciare una piccola recensione, un commento, farmi notare qualche errore o quello che volete, sappiate che farete di me un persona felice ^_^
Alla settimana prossima!
 
-Crystal-
   
 
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