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Autore: princess_sweet_94    23/11/2016    1 recensioni
[STORIA RIPUBBLICATA]
Kathleen ha sempre vissuto con un unico interrogativo: sapere chi fossero i suoi genitori. Nessuno le ha mai detto nulla e neanche il suo tutore, l'uomo che l'ha cresciuta, ha mai risposto a tale domanda.
La situazione sembra complicarsi nel momento in cui la ragazza riceve la lettera e che le cambierà la vita...
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Enjoy❤
Genere: Avventura, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Il freddo cominciò ad arrivare con l’inizio di novembre ma questo non impedì certo gli estenuanti allenamenti di Quidditch che Harry doveva sostenere sempre più spesso.
La sera rientrava alla Torre gelato e bagnato, così come il resto della squadra. Baston ignorava tutto e non faceva che ripetere che ce l’avrebbero fatta continuando con quel ritmo.
<< Certo, se prima non ci prendiamo una polmonite cronica >> commentò Fred irritato al rientro dall’ultimo allenamento prima della partita, facendo sloggiare un paio di studenti del secondo da una poltrona e gettandovisi sopra avvicinandola quanto più poteva al camino.
<< Sai, in questi casi vorrei tanto saper fare degli incantesimi al tempo >> borbottò George avvicinando una poltrona al fuoco con la mano destra, mentre con la sinistra reggeva un pezzo d’ovatta sul naso sanguinante.
<< Che cosa è successo al tuo naso? >> domandò Ron.
<< Colpa mia >> rispose Fred << L’ho scambiato per un bolide… >>
<< Almeno tu sei riuscito a colpire qualcosa >> sbottò l’altro.
<< Spero solo che il giorno della partita il tempo migliori >> disse Harry cupo << Non riuscirei mai a giocare con un tempo così… >>
<< Tranquillo, abbiamo giocato in situazioni peggiori e ce la siamo sempre cavata… be’, più o meno >> disse George.
<< Ricordi il giorno del tifone? >> chiese Fred << Charles Bistrot venne spazzato via e dovemmo sospendere la partita. Lo hanno ritrovato dopo due settimane a 300 km da qui, confuso e acciaccato >>.
<< Quella fu l’ultima volta che giocò a Quidditch >>.
<< Poveretto >> disse Kate alzando lo sguardo per la prima volta dal suo libro. Incrociò lo sguardo di George, arrossì e lo distolse subito tornando a leggere.
Dopo di ciò passarono l’ultima settimana a riposare, Ron prestò a Harry il libro Il Quidditch attraverso i secoli, che lui trovò molto interessante, mentre Fred e George si godevano giorni di meritato ozio.
La vigilia della prima partita erano tutte i quattro nel cortile, in un angolo appartato: si stringevano l’un l’altro vicino ad una fiammella blu, una creazione di Hermione.
Kate era schiacciata tra Ron e Harry, mentre Hermione reggeva davanti a sé la fiammella che regalava un piacevole tepore; un attimo dopo Ron proruppe in un << Oh oh >> che non promise nulla di buono.
Alzò lo sguardo e vide Severus che si dirigeva verso di loro, aveva un ghigno malevolo sul volto che non piacque a nessuno dei quattro.
Si strinsero di più attorno al fuoco per non farlo vedere.
<< Che cosa nascondi là dietro, Potter? >> domandò. Harry estrasse il libro che stava leggendo: Il Quidditch attraverso i secoli.
<< È proibito portare fuori dagli edifici scolastici i libri della biblioteca >> disse Piton prendendolo << Cinque punti in meno per Grifondoro >>.
Kate lo guardò truce ma lui la ignorò apertamente, voltandosi se ne andò.
<< Questa regola se l’è inventata >> ringhiò Harry a denti stretti.
<< Mi chiedo cosa si sia fatto alla gamba >> Kate osservò il professore zoppicare via.
<< Non lo so >> rispose Ron << Ma spero gli faccia molto male >>.
 
Quella sera, la sala di ritrovo di Grifondoro era più chiassosa che mai. Tutti erano eccitati per la partita dell’indomani. Harry, Hermione, Ron e Kate erano seduti vicino ad una finestra ed Hermione stava correggendo i loro compiti di Incantesimi; si rifiutava categoricamente di farli copiare (<< Altrimenti come imparate? >>) ma lasciandoglieli correggere i tre ottenevano lo stesso le soluzioni esatte.
<< Qualcosa non va? >> Kate aveva notato che Harry era piuttosto nervoso e continuava a guardarsi intorno.
<< Sono solo agitato per domani… avessi almeno il libro per distrarmi >> rispose amareggiato.
<< Be’, chiedi a Severus di ridartelo, no? >>
<< Già… non sarebbe male come idea >> e si alzò.
<< Vuoi che venga? Magari se glielo chiedo io… >>
<< No, tranquilla. Ci vado da solo >> e uscì dal buco del ritratto. In quell’istante si avvicinarono Fred e George.
<< Allora, emozionati? >> domandò Fred sedendosi tra Ron e Hermione, mentre George occupava il posto di Harry dall’altro lato di Hermione, quasi di fronte a Kate, al tavolo circolare.
<< Dov’è il nostro Cercatore? >> chiese.
<< Non sarà andato a suicidarsi spero >> rispose Fred << Baston lo vuole intero per domani >>.
<< No, è solo sceso da Piton >> spiegò Kate << È andato a riprendersi un libro >>.
<< Non è che tenterà di lesionarlo, vero? >> chiese Oliver Baston, capitano della squadra di Grifondoro, avvicinandosi al gruppetto.
<< Perché mai dovrebbe? >> chiese Hermione alzando gli occhi dalla pergamena.
<< Perché lui, cara, è il Direttore di Serpeverde e domani è contro di loro che giocheremo >> spiegò Fred con solennità.
<< Severus non lo farebbe mai! >> scattò Kate, offesa << Non gioca sporco e poi è un professore, perché dovrebbe ferire i suoi studenti? Per una partita di Quidditch, poi! A lui non interessa nemmeno come sport, è solo la rivalità tra Case che lo fa… >> ma non scoprirono mai cosa faceva perché il buco del ritratto si aprì e ne entrò un Harry ansante.
<< Harry! >> esclamò Baston << Cosa hai… non devi… la partita… devi essere in forma per domani! >> era scandalizzato.
<< Scusate ragazzi ma devo parlare con loro, in privato >> rispose prendendo fiato << Vi dispiace? >> aggiunse mentre Fred, George e Baston si allontanavano.
<< Cosa è successo, Harry? >> domandò Hermione.
<< Piton. Era in Sala Professori, con Gazza. Aveva la gamba mezza maciullata e stava parlando di un cane a tre teste >> spiegò velocemente << Credo che sia stato lui a far entrare il Troll dai sotterranei per usarlo come diversivo ed andare al corridoio del terzo piano >>.
<< Cosa te lo fa pensare? >> domandò ancora Hermione.
<< Lo abbiamo visto. Io e Ron, mentre venivamo a cercarvi in bagno, stava correndo verso il corridoio >>.
<< Dici che vorrà prendere la cosa che è nascosta sotto la botola? >> domandò Ron.
<< No >> sentenziò Kate, lo sguardo freddo e basso verso il tavolo << No. Lui non potrebbe mai rubare qualcosa che Silente ha nascosto dentro la scuola >>.
<< Come fai a spere che Silente…? >> cominciò Ron.
<< Ma è ovvio >> rispose Hermione << Perché mai, altrimenti, ci sarebbe qui quel mostro? È stato Silente a mettercelo per fare la guardia, chi altri? >>
<< Quindi qualunque cosa ci sia là sotto, Silente sa cos’è e sta cercando di proteggerla >> ragionò Harry.
<< Io non credo che Severus la voglia rubare, non ne ha ragione. E poi lui è stato tutto il tempo in Sala Grande, mi ha vista entrare e uscire e appena sono uscita io Raptor è venuto ad avvertirvi… >> si bloccò << Raptor >> sussurrò << E se fosse stato lui? >>
<< Cosa? >> esclamarono in coro i tre.
<< Scherzi? >> rise Ron << Raptor? >>
<< Perché no. È stato lui ad avvertirvi del Troll quando doveva essere in Sala Grande. Cosa ci faceva nei sotterranei la notte di Halloween? >> insisté.
<< Vorresti dire che Raptor ha usato il Troll come diversivo, è andato al terzo piano, ha cercato di eludere la sorveglianza ma Piton lo ha intercettato ed è così che si è procurato quella ferita? >> disse Ron scettico.
<< Bè… è un’ipotesi” mormorò Hermione incerta << Ma io non credo che sia stato nessuno dei due >> sentenziò infine << Insomma, sono insegnanti! >>
<< Hermione, credi davvero che tutti gli insegnanti siano dei santi? >> la rimbeccò Ron << Io sono d’accordo con Harry, penso che Piton sia capace di tutto. Raptor è da escludere: quel tipo ha paura della sua stessa ombra, figuriamoci liberare un Troll e affrontare un cane a tre teste >>.
<< Bè, anche se non è stato Raptor io non credo che Severus farebbe mai una cosa simile! >> sbottò Kate alzandosi, gli occhi verdi che scintillavano << Lo conosco, non farebbe mai una cosa simile. Solo perché non sta simpatico agli studenti non significa che… >>
<< Ma, Kate, ha parlato del cane! L’ho sentito! Si chiedeva come poteva tenere a bada tutte e tre le teste! >> rispose Harry, cercando di essere ragionevole.
<< Hai detto che era con Gazza no? E allora lui cos’è, il suo complice? >> ormai era irritata e furente << Pensate quello che vi pare ma io sono sicura che c’è un’ottima spiegazione. Anzi! Domani vado da lui e ci parlo! >> sentenziò infine, girando i tacchi e salendo le scale diretta al dormitorio.
 
Ma la mattina dopo fu praticamente impossibile cercare di parlare con Severus: in Sala Grande non c’era per la colazione e quella mattina ci sarebbe stata la prima partita della stagione, quindi non avrebbe potuto parlagli. Non restava che aspettare il pomeriggio.
Mentre si imburrava delle fette di toast venne raggiunta da Hermione che posò davanti a loro un paio di libri.
<< Senti >> cominciò subito << so che sei arrabbiata con Ron e Harry ma loro non lo vogliono accusare perché lo odiano. Harry ha solo detto quello che ha sentito e a chiunque verrebbero dei sospetti… >>
<< Li stai difendendo? >> sbottò voltandosi a guardarla << Anche tu la pensi così, immagino >>.
<< Cosa? No! Io non credo che Piton abbia tentato di eludere la sorveglianza del cane. Forse… credeva che quello fosse un diversivo e voleva controllare che nessuno tentasse di entrare nel corridoio però è stato attaccato dal cane >> ribatté Hermione un po’ incerta. Evidentemente non sapeva spiegarsi nemmeno lei come mai ma quella ragione parve plausibile ad entrambe una volta detta ad alta voce. Poi si avviarono al campo passando davanti a Harry e Ron senza salutarli.
La partita cominciò ben presto: tutti i componenti di entrambe le squadre entrarono accolti dagli applausi, montarono in sella alle scope e, al fischio di Madama Bumb, l’arbitro della partita, si alzarono in volo.
La partita era iniziata.
<< E la Pluffa è stata intercettata immediatamente da Angelina Johnson del Grifondoro… che brava Cacciatrice è questa ragazza, e anche piuttosto carina… >>
<< JORDAN! >>
<< Chiedo scusa, professoressa >>.
A commentare la partita era Lee Jordan, l’amico dei due gemelli Weasley, sorvegliato a vista dalla professoressa McGranitt.
<< La ragazza è davvero veloce, lassù. Effettua un passaggio puntuale ad Alicia Spinnet, un’ottima scoperta di Oliver Baston, che l’anno scorso ha giocato soltanto come riserva… indietro alla Johnson e… no, la Pluffa è stata intercettata dal capitano del Serpeverde Marcus Flitt, che se la porta via: eccolo che vola alto come un’aquila… sta per… no, bloccato da un’ottima azione del Portiere del Grifondoro Baston, e il Grifondoro è di nuovo in possesso della Pluffa. Ed ecco la Cacciatrice del Grifondoro Katie Bell… bella picchiata intorno a Flitt, poi di nuovo si… AHI!... Deve averle fatto male quel Bolide sulla testa! La Pluffa ritorna al Serpeverde. Ecco Adrian Pucey che parte a tutta birra verso i pali della porta ma è bloccato da un secondo Bolide lanciatogli da Fred o George Weasley, non riesco a distinguerli… >>
<< È Fred! >> quasi urlò Kate. George volava dall’altra parte del campo in cerca di un Bolide da sparare su Flitt.
<< Comunque, davanti a lei il campo è sgombro >> continuò Lee << E si allontana, schiva un bolide micidiale… è davanti alla porta - vai, Angelina! – il Portiere Bletchley si tuffa… manca il bersaglio… IL GRIFONDORO HA SEGNATO! >>
L’aria gelida fu saturata dall’applauso dei Grifondoro a dalle urla e dai fischi di Serpeverde.
<< Spostatevi un po’, voi, scorrete più giù” >>
<< Hagrid! >>
Hagrid si fece strada nelle tribune e si mise accanto a lei, Hermione e Ron.
<< Finora ho guardato dalla mia capanna >> disse lui mostrando un grosso binocolo << ma non è lo stesso che allo stadio! Il Boccino finora non s’è visto, eh? >>
<< No >> rispose Ron << Finora Harry non ha avuto un granché da fare >>.
<< Almeno s’è tenuto fuori dai guai >> rispose Hagrid alzando il binocolo. Harry volava intorno al campo scrutandolo alla vista del Boccino.
La partita continuò con fare monotono, Harry non faceva che sorvolare il campo alla ricerca del Boccino ma quello non sembrava volersi mostrare. I punti continuavano ad essere segnati da entrambe le squadre quando, a metà partita, il Boccino non fu avvistato a pochi centimetri da Adrian Pucey. Harry e Terence Higgs, il Cercatore di Serpeverde, si gettarono all’inseguimento. Erano testa a testa, entrambi con le mani tese mentre tra gli spalti i ragazzi trattenevano il fiato… Harry diede un’accelerata potente…
WHAM! Un boato di rabbia venne dai Grifondoro: Marcus Flitt aveva tagliato la strada a Harry di proposito e la sua scopa sbandò mentre il ragazzo cercava disperatamente di reggersi in sella.
<< Fallo! >> gridarono i Grifondoro.
Madama Bumb fischiò un rigore a Grifondoro mentre Dean Thomas, al fianco di Ron, si sporgeva dalle tribune e urlava: << Arbitro, mandalo fuori! Espulsione! Cartellino rosso! >>
<< Qui non siamo ad una partita di calcio, Dean! Non si possono espellere i giocatori >> gli urlò in risposta Ron << E poi cos’è un cartellino rosso? >>
<< Quel piccolo… avrebbe potuto buttare di sotto Harry! >> esplose Kate. Intanto Lee Jordan trovava difficile mantenersi distaccato.
<< Quindi… dopo questa lampante e ignobile scorrettezza… >>
<< Jordan! >> ringhiò la McGranitt.
<< Voglio dire, dopo questo fallo palese e schifoso… >>
<< Jordan, ti avverto… >>
<< E va bene. Flitt per poco non ammazza il Cercatore di Grifondoro, il che naturalmente può succedere a chiunque, quindi rigore per Grifondoro battuto da Spinnet che mette in rete senza difficoltà. Il gioco prosegue con i Grifondoro ancora in possesso di palla >>.
Qualcosa nell’aria si mosse a alcuni ragazzi notarono Harry che zigzagava su per il campo ma il resto era ancora concentrato sulla partita.
<< Palla al Serpeverde… Flitt ha la Pluffa… oltrepassa Spinnet… supera Bell… viene colpito in faccia da un Bolide, e spero gli abbia rotto il naso… ma no, professoressa, sto scherzando… il Serpeverde segna… oh, no! >>
I Serpeverde esultavano mentre, lentamente, a strattoni e balzi, la scopa di Harry volava sempre più in alto.
<< Harry! Guardate Harry! >> strillò Kate, talmente forte che tutta la tribuna di Grifondoro alzò lo sguardo. Gli occhi di tutti furono puntati su di lui: la scopa di Harry si era messa a fare le capriole e, con un violento strattone, lui venne disarcionato rimanendo appeso solo per una mano. Tutti trattennero il fiato mentre i gemelli Weasley accorrevano in suo aiuto cercando di trarlo in salvo su una delle loro scope ma era praticamente impossibile avvicinarvisi, poiché quella scattava in sempre più su. Compresa la gravità della situazione tutta la squadra si mise in cerchio sotto di lui nel tentativo di acchiapparlo se sarebbe caduto; intanto Flitt si era impossessato della palla ed aveva segnato cinque volte senza che nessuno se ne accorgesse.
<< È il malocchio! Qualcuno sta facendo il malocchio alla scopa di Harry! >> esclamò Kate. Hermione afferrò il binocolo di Hagrid e scrutò le file dagli spalti, poi trattenne il fiato.
<< Kate! >> quasi urlò << È Piton… Piton sta… >> ma lei gli aveva già strappato il binocolo di mano e guardava in quella direzione. Gelò. Severus teneva gli occhi fissi su Harry e borbottava tra sé.
<< Si… >> sentenziò infine con la gola secca << Lui… Hermione… >> quasi non riusciva a parlare.
<< Lasciate fare a me! >> esclamò lei e si dileguò fra le file.
Kate aveva il cervello disconnesso: perché Severus stava facendo il malocchio ad Harry? Perché stava tentando di ammazzarlo? Che Harry e Ron avessero ragione su… ma i suoi pensieri vennero interrotti: Harry si era rimesso in sella e ora stava scendendo in picchiata verso il terreno. Ruzzolò a terra e si rialzò. Tutti gli occhi erano fissi su di lui e poi… Harry si portò le mani allo stomaco ed ebbe dei conati.
<< Quello fra poco vomita! >> urlò Hagrid.
<< Harry! >> urlò qualcuno. Il ragazzo aprì la bocca e sputò qualcosa di piccolo e dorato nelle proprie mani, poi alzò in aria il Boccino d’oro.
La folla esplose in un boato enorme e scesero tutti in campo, la squadra stava abbracciando Harry e Kate, Ron, Hermione (che nel frattempo era tornata) e Hagrid si infilarono in mezzo alla folla e lo accerchiarono.
<< Abbiamo vinto! Abbiamo vinto! >> cantavano i gemelli Weasley tenendosi a braccetto, Hagrid diede una manata sulla schiena di Harry, Ron urlò, Hermione applaudì e Kate gli saltò tra le braccia.
<< Mi dispiace >> riuscì solo a sussurrare stringendolo ma ciò che era successo la sera prima venne subito dimenticato e Hagrid, afferrandoli per la collottola, li portò via dal campo verso la sua capanna.
 
<< È stato Piton >> spiegò Ron << Stava facendo il malocchio alla tua scopa. Lo abbiamo visto tutti >>.
<< Stupidate! >> rispose Hagrid agitando la mano, non aveva sentito una sola parola di quello che era accaduto presso di lui, sugli spalti << E perché mai Piton doveva fare una cosa del genere? >>
Harry, Ron ed Hermione si guardarono come per decidere se dire o no la verità ma Kate non partecipava assolutamente: era seduta nell’angolo più in ombra della stanza e guardava il suo tè ormai freddo.
<< Che cos’hai, Kate? >> domandò Hagrid vedendola in quello stato ma lei non rispose, temeva che se avesse aperto bocca avrebbe vomitato.
<< È solo un pochino sotto shock… >> mormorò Hermione.
<< Ovvio, ha appena scoperto che colui che l’ha cresciuta è un ladro assassino >> disse Ron con semplicità; questo la fece stare anche peggio.
<< Ron! Sei un insensibile! >> esclamò Hermione, tirandogli uno dei grossi biscotti rocciosi di Hagrid.
<< Ahi! Ma cosa…! >> si lamentò lui massaggiandosi il braccio.
<< No >> disse infine lei, sempre osservando il proprio tè come se volesse affogarvisi dentro << ha ragione. Se non lo avessi visto con i miei occhi non ci avrei mai creduto: Severus… stava facendo il malocchio alla scopa di Harry. Bisogna mantenere il contatto visivo quando si vuole eseguire questa maledizione e lui non gli toglieva gli occhi di dosso… io… non posso crederci >> asserì infine posando la tazza sul camino e nascondendo il viso tra le mani.
Sentiva il mondo crollarle addosso. Hagrid si alzò e le andò vicino posandole una delle grosse mani sulla spalla mentre riempiva la sua tazza di tè ancora intatta.
<< Higrid, la notte di Halloween Piton ha cercato di eludere la sorveglianza del cane a tre teste; crediamo voglia rubare quello a cui il cane fa la guardia >> disse Harry.
Hagrid lasciò cadere la teiera: << Voi come fate a sapere di Fuffi? >>
<< Fuffi? >> Kate alzò lo sguardo su di lui.
<< Quel coso ha un nome? >> domandò Ron.
<< Certo che ha un nome, è mio! >> rispose Hagrid << L’ho comprato da un tizio l’anno scorso, in un pub, l’ho prestato a Silente per… >> ma si interruppe << No, non chiedetemi altro. È una cosa segretissima! >>
<< Ma Piton sta cercando di rubarlo! >> insisté Harry.
<< Sciocchezze! Piton è uno degli insegnanti che protegge la… Sentite, non so perché, o chi, stesse facendo il malocchio alla scopa di Harry ma questa è una cosa più grande di voi. Vi state immischiando in una cosa che non vi riguarda. È una faccenda tra Silente e Nicolas Flamel… >> di nuovo si bloccò << Non dovevo dirvelo. Non dovevo assolutamente dirvelo >> borbottò raccogliendo la teiera e rimettendola sul fuoco mentre i quattro si lanciavano occhiate piene di significato.
  
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