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Autore: Julia Weasley    18/05/2009    13 recensioni
Regulus Black sta per iniziare il suo sesto anno a Hogwarts: suo fratello Sirius è appena scappato di casa, nella comunità magica è scoppiata la guerra con i Mangiamorte, e Regulus si ritroverà a compiere la scelta che gli cambierà per sempre la vita.
In questa storia, Regulus subirà un enorme cambiamento, da semplice studente con grandi progetti a Mangiamorte al servizio di Voldemort a, infine, eroe solitario che affronterà l'estremo sacrificio a testa alta. Tutto questo sullo sfondo di un rapporto fraterno piuttosto complicato e di un amore sofferto ma eterno.
Storia vincitrice del premio Best Saga dei Never Ending Story Awards.
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mangiamorte, Nuovo personaggio, Regulus Black, Sirius Black, Voldemort
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Addii

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La casa in cui abitava Rachel era una bella villa monofamiliare, con un giardino molto curato, mentre sul retro aveva un accesso diretto a una spiaggia privata.
Quando i signori Queen avevano visto per la prima volta quella casa, se ne erano innamorati a prima vista e avevano deciso di comprarla seduta stante.
Loro figlia adorava quella spiaggia e, infatti, il suo passatempo preferito fin da bambina era stato farvi lunghe passeggiate alla ricerca di conchiglie, stare seduta sulla sabbia ascoltando il rumore delle onde che si infrangevano contro gli scogli e, quando il cupo clima britannico lo permetteva, fare delle nuotate piuttosto temerarie, dato che da quelle parti l’acqua del mare era sempre gelida.

In quel periodo, a maggior ragione, fare un bagno sarebbe stata una follia. Gli ultimi numeri della Gazzetta del Profeta avevano accennato a presunti avvistamenti di Dissennatori al di fuori dei confini di Azkaban, e le prove di ciò erano evidenti.
Rachel non vedeva il sole da almeno cinque giorni: il cielo sopra casa sua era costantemente nuvoloso e la temperatura era molto più bassa del normale, tanto che, nonostante fosse estate, faceva davvero freddo.
All’alba, inoltre, una fitta nebbia aleggiava intorno alla villa, dando un aspetto spettrale al paesaggio circostante.

Così, anche quella mattina presto, quando Rachel si svegliò e guardò fuori dalla finestra, l’unica cosa che vide fu un’immensa cortina di nebbia che non le permetteva di scorgere neanche a un palmo dal naso.
Sbuffò a lungo, irritata, guardando senza una precisa ragione ogni angolo della sua stanza. Era arredata con gusto e senza le tipiche decorazioni esagerate delle solite famiglie Purosangue. I mobili erano di legno chiaro, come anche il letto a baldacchino con le coperte blu notte, la cornice dello specchio di un argento lucente e il pavimento di parquet disposto a formare una serie di disegni astratti. Ovviamente l’occupante della stanza vi aveva messo del suo, attaccando un grande stendardo di Serpeverde alla parete più libera.
Fu dopo aver riguardato quest’ultimo che Rachel decise di darsi una mossa. Si vestì e scese al piano di sotto.

I suoi genitori erano già svegli e al momento stavano facendo colazione nella sala da pranzo. Quando Rachel entrò, vide che suo padre stava leggendo attentamente La Gazzetta del Profeta, con un’espressione corrucciata. Sua madre invece la salutò, senza riuscire a mascherare uno sguardo ansioso.

“Buongiorno, Rachel. Anche oggi sembra che tu non abbia chiuso occhio per tutta la notte”.
“Colpa del tempo. Sono meteoropatica” mentì lei.
“Roba da matti” commentò suo padre, senza staccare gli occhi dal giornale. “C’è stato un altro omicidio”.

Rachel non parlò, ma era così tesa che la sua agitazione fece quasi tremare il tavolo.

“Nessuno che conosciamo” la rassicurò suo padre. “La famiglia Enders… sì, li ho sentiti nominare. Erano Purosangue con idee filo-babbane”. Abbassò la copia del Profeta e rivolse uno sguardo preoccupato a moglie e figlia. “Io non credo che dovremmo rimanere qui. Siamo troppo esposti. Potremmo essere i prossimi ad apparire in prima pagina”.
“E dove dovremmo andare?” chiese Diane, sua moglie.
“Io non me ne vado” intervenne Rachel, testarda. “Abbiamo un sacco d’incantesimi di protezione, e solo chi vogliamo può avvicinarsi a questa casa”.
“Appunto, ma chi ci assicura che le persone di cui ci fidiamo non ci tradiranno, prima o poi?”

Rachel non rispose, perché sapeva bene che suo padre non avesse detto quella frase a caso.

“Sono arrivate lettere per me?” chiese, rivolta a sua madre, cercando di cambiare discorso.
“No, cara…” rispose Diane, lanciando un’occhiata esitante a suo marito Perseus, il quale parve chiaramente irritato.

“Ascoltami bene, signorina” esordì lui, “Vedi di farla finita con questa storia. Sei tornata da scuola dicendo che stai insieme a quel Black, e fin qui non ho avuto niente da obiettare, se non per il fatto che quella famiglia è rinomata per le sue idee sul sangue puro, identiche a quelle di Tu-Sai-Chi. Quando ti ho chiesto se ti fosse mai venuto il minimo dubbio che lui potesse essere un Mangiamorte non ti sei nemmeno degnata di rispondere. Ora, è una settimana che non si fa sentire e tu passi il tempo ad aspettare che ti scriva. Ti vuoi rendere conto che se i miei sospetti sono reali, stai mettendo in pericolo di vita tutti noi?”

“Invece ti sbagli” rispose Rachel, avvampando.
“Io credo di no. Te lo dico io. Quel Black è un Mangiamorte tale e quale a sua cugina e presto vedrai che grazie a lui riceveremo una visita di Tu-Sai-Chi in persona”.
“Se neanche lo conosci, come fai a dire una cosa del genere? Ma lasciamo perdere, tanto come al solito rimarrai della tua idea! Se proprio volete andarvene, fate pure, ma io resterò qui. Ormai sono maggiorenne, posso anche vivere per conto mio!” ribatté lei, infuriata.

Poi si alzò da tavola senza aver neanche toccato cibo, e uscì dalla porta d’ingresso, sbattendola con violenza e ignorando il freddo e la nebbia che la circondava.
Era troppo arrabbiata per accorgersi di quello che succedeva intorno. Non solo non riusciva a dormire da almeno sette giorni perché non aveva notizie di Regulus, ora ci si erano messi anche i suoi genitori a fare il diavolo a quattro.
Di solito erano sempre andati d’accordo ma in quel periodo c’erano state parecchie discussioni. A Perseus Queen i Black non piacevano, non gli erano e non gli sarebbero mai piaciuti. E Rachel non poteva indurlo a cambiare idea su Regulus, altrimenti avrebbe dovuto spiegargli tutto quello che lui stava facendo per colpire Voldemort.

L’unico pensiero che la consolava e le permetteva di andare avanti era che, se il suo nome non compariva sul giornale, questo significava che fosse ancora vivo.
La sua ultima lettera la aveva ricevuta il giorno dopo la visita a villa Malfoy, ed era stata molto vaga e misteriosa. Dopo di che non si era fatto più sentire.
Lei gli aveva promesso di starne fuori, ma ora aveva deciso che, se non avesse ricevuto sue notizie entro ventiquattro ore, si sarebbe presentata direttamente a Grimmauld Place.

Ma non ce ne fu bisogno.

Per tutta la mattinata Rachel cercò riparo dal malumore camminando in riva al mare percosso da violente raffiche di vento, allontanandosi parecchio dalla sua casa. Gli incantesimi di protezione la circondavano si estendevano nel raggio di due chilometri, quindi non correva nessun rischio. Si era da poco fermata al limite dei confini protetti quando, guardando in direzione della villa, vide una figura a metà strada che si avvicinava, con il chiaro intento di raggiungerla.

Il cuore le batté forte ancora prima che la sua mente capisse di chi si trattava: era come se lo sapesse già.

In un attimo si Smaterializzò e riapparve davanti a Regulus, abbracciandolo, sollevata.

“Finalmente, Reg, ma che fine hai fatto? Stavo entrando nel panico. Non avrai mica bussato a casa? I miei non ti vedono di buon occhio…”
“No, immaginavo di trovarti qui” rispose lui. Sapeva dai suoi discorsi quanto tempo trascorresse sulla spiaggia.

Rachel si staccò da lui e lo osservò in viso. Non sembrava in gran forma. Per caso, si accorse che gli stessero tremando le mani.

“Che cos’hai? Hai scoperto qualcosa in questi giorni?”
“Può darsi. Devo… devo fare una cosa, oggi…” disse lui, quasi bisbigliando, come se non avesse nemmeno la forza di parlare ad alta voce.
“Di cosa si tratta? Vengo con te” disse Rachel, ma lui scosse la testa.
“Non puoi. Devo farlo da solo”.
“E naturalmente non mi dirai cosa devi fare, giusto?”
“Lo saprai. Sono venuto per… salutarti” disse Regulus, nello sforzo evidente di nascondere qualcosa di fondamentale.

Lei ancora non capiva. Credeva che fosse solo agitato per quella missione. Soltanto una piccola parte di sé aveva una bruttissima sensazione, e fu quella che lo indusse a baciarlo come non aveva mai fatto prima.

Regulus non riuscì a non abbandonarsi a quel tripudio di sensazioni che gli scorrevano come fiamme sotto la pelle, pur sapendo che più si lasciava andare, più sarebbe stato difficile e straziante separarsi da lei.
Quello, nonostante tutto, era il momento più complicato dell’impresa, darle l’ultimo addio, perché sarebbe stato perennemente sul filo del rasoio, e in ogni momento avrebbe potuto cedere alla tentazione lancinante di mollare tutto e fuggire via con lei. Non era nemmeno sicuro di riuscire a mascherare il terrore che lo attanagliava e gli causava brividi gelidi lungo la schiena.
Inoltre il solo pensiero di farla soffrire lo affliggeva. In quel momento avrebbe preferito che Rachel non avesse mai provato niente per lui.

Ogni minuto che passava, lei si rendeva conto sempre di più che qualcosa non andasse. Regulus non si era mai comportato in quel modo tanto istintivo. Sembrava che avesse bisogno dei suoi baci e delle sue carezze come dell’aria che respirava.

“Non sei normale, oggi” disse, allontanandosi quanto bastava per guardarlo dritto negli occhi. “Che cosa ti sta succedendo? Devi fare una cosa pericolosa, vero?”
“No… insomma, potrebbe essere pericoloso, ma non troppo” mentì lui con un enorme sforzo.
“Allora prometti, anzi, giurami che domani mi farai avere tue notizie”.
“Certo. Domani mattina avrai mie notizie” ripeté lui, sentendosi veramente crudele a fare una promessa che, sì, avrebbe mantenuto, ma in un modo che lei non si sarebbe aspettata.
“Scommetto che non sei neanche andato da Sirius, come ti avevo suggerito”.
“L’ho fatto, invece” rispose Regulus, suscitando in lei un’espressione di meraviglia.
“Davvero?”
“Sì, ma ho deciso di non coinvolgerlo in questa storia”.

Rachel lo guardò con un sorriso soddisfatto, come se gli avesse letto nel pensiero com’era andata esattamente.

“Sappi che sono fiera di te” gli disse. “Te l’avevo detto, tempo fa, che vi volevate bene”.

Regulus preferì non commentare l’ultima affermazione: sarebbe stata la goccia che lo avrebbe fatto cedere. Poi, accortosi dello sguardo che lei gli rivolgeva, chiese:

“Che cosa c’è?”
“Stavo pensando… ti ricordi com’eri al primo anno? Eri un bambino pauroso e piagnucolone, tuo fratello te lo rinfacciava sempre. Diceva che avresti continuato a frignare per il resto dei tuoi giorni, e invece si sbagliava di grosso. Sei diventato più coraggioso di quanto io stessa abbia mai creduto”.
“Ma se sto tremando come una foglia…” osservò lui, scettico.
“E allora? Non è questo il punto. Tutti hanno paura. La vera differenza sta tra quelli che la ignorano e quelli che invece se ne fanno impadronire. Non m’importa cosa pensano gli altri. Tu per me rimarrai sempre un eroe”.
“Aspetta a dirlo” fece Regulus, ma dentro di sé non potè che esserle grato. Aveva temuto che rivederla l’avrebbe distolto dal suo obiettivo, e invece come al solito Rachel era riuscita a stupirlo, infondendogli il coraggio necessario a proseguire fino in fondo. Era veramente straordinaria, e non poteva credere che gli fosse stato concesso di stare con lei, anche se per poco tempo.

“Ti amerò per sempre” disse, “qualunque cosa accada”.

Rachel era sia felice, perché lui non l’aveva mai detto per primo, sia preoccupata per l’ultima affermazione.

“Che cosa deve accadere?” chiese.
“Niente, non farci caso”.

Lei obbedì. Avrebbe tanto voluto impedirgli di andarsene, ma sapeva di non potere. Stavolta doveva lasciarlo fare.

 

 

 

*Angolo autrice*

Oh no, ci siamo. Non voglio aggiornare il prossimo capitolo… Devo proprio farlo? ç_ç Sono immensamente depressa quindi passo a ringraziarvi senza fare troppe storie…

Alohomora (ma certo che saluta Rachel, ti pare che la lascia così? Anche se lei non sa cosa deve fare veramente e soprattutto che Regulus è consapevole di cosa lo aspetta)
MEISSA_S (è vero, se solo fossero riusciti ad andare d’accordo prima, magari Regulus ci avrebbe pensato due volte prima di diventare un Mangiamorte. Che rabbia!)
dirkfelpy89 (eh già, l’hai proprio definita benissimo. Anche io mi sono presa un colpo quando l’ho vista… )
Pervinca Potter 97 (a chi lo dici: io avevo le lacrime che inondavano la tastiera mentre scrivevo lo scorso capitolo..ç_ç)
LMP (non ho voluto far morire Regulus senza averlo fatto almeno riappacificare con Sirius, insomma sarebbe stata una crudeltà! Almeno Sirius non avrà un ultimo ricordo negativo di suo fratello)
Hermione Jean Granger (abbiamo pianto insieme, allora! Aspetta solo il prossimo capitolo e vedrai che pianti che ci faremo… Per fortuna l’epilogo sarà un po’ più -come dire?- consolante, anche se ancora non ho esattamente deciso come fare. Ma lo farò, stanne certa)
Basta_MarySue (io li adoro tutti e due –però Reg di più =P- e più scrivo su di loro più li amo! Purtroppo sì, la ff sta per finire. Dovrebbero mancare circa 3 capitoli più l’epilogo)
_Mary (è stato Regulus a fare in modo che Sirius lo ritenesse un codardo, soprattutto perché sa che suo fratello è in contatto con Minus, e quindi non voleva che quel topo di fogna facesse sospettare Voldemort… anche secondo me Sirius nell’Ordine della Fenice non crede a quello che dice: è solo amareggiato, proprio come dici tu)
lyrapotter (anche io ho provato a sperare che l'attrice che interpreta Narcissa potesse essere un po' meglio nel film -il trucco a volte fa miracoli- ma evidentemente per lei è impossibile. Io ho sempre ammirato Regulus, proprio come te: magari esistessero ragazzi come lui nella realtà...)
Pepesale (bentornata! Mi ha fatto molto piacere che ti sia piaciuto il confronto tra i due fratelli e anche la reazione di Rachel quando è venuta a sapere la verità. Grazie delle recensioni dettagliate, come sempre!)

Visto che ormai sono costretta ad andare fino in fondo, aggiornerò il prima possibile, almeno mi toglierò il problema al più presto.

  
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