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Autore: fenris    27/11/2016    4 recensioni
Fin da quando Kagome ha attraversato il pozzo lei e i suoi compagni hanno dovuto affrontare ogni genere di pericoli: demoni, guerrieri resuscitati, sacerdotesse malvage e molto altro ancora. Ma in realtà tutto quello che hanno affrontato finora non è che la superficie di un abisso senza fondo e forze ben più terribili di Naraku stanno emergendo e forse solo un'alleanza all'apparenza impossibile potrà salvare questo mondo. Pronti a scoprire quanto è davvero pericoloso questo mondo? Allora entrate pure.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome, Kagura/Sesshoumaru, Miroku/Sango
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                        Allenamento e tanto dolore

Inuyasha ringhiò, maledicendo il nuovo compagno di viaggio, che aveva costretto la squadra a fare un esercizio praticamente impossibile: sarebbero dovuti rimanere in equilibrio con una mano per un'ora su dei paletti, infossati in un fiume e per di più faceva pure un caldo infernale, gli unici esentati erano Shippo e Kirara, che invece stavano correndo da tutta la mattina trascinando dei massi.

“ Ehi, maledetto, ma a che serve questa tortura?”, l'artista marziale era a due paletti di distanza da Inuyasha e finora non aveva neanche sudato.

” Te l'ho già detto, dovete risvegliare e usare coscientemente l'energia spirituale e non abbiamo tempo per usare il metodo classico. Dovete attivare i Tanden e...Kagome, correggi la posizione!”. La ragazza del futuro cadde in acqua per l'ottava volta, facendosi una doccia fuori programma e venendo seguita poco dopo da Sango e Miroku, entrambi alla sesta caduta, mentre Inuyasha era scivolato tre volte(nonostante la sua forza mancava un po' di equilibrio). Loro erano i più determinati nell'allenamento, soprattutto Miroku, intenzionato a dover usare il meno possibile il suo vortice, ma nel frattempo a parte il loro improvvisato insegnante avevano tutti le mani a pezzi, mentre il povero Shippo si sarebbe venduto la trottola pur di sedersi.

Un paio di ore dopo Kagome stava preparando il fuoco dopo aver fasciato le mani a tutti, mentre Kenichi guardava gli altri sconsolato e si inchinò in segno di scusa.

” Perdonatemi, ragazzi, è che dalle mie parti già alla vostra età io e i miei compagni eravamo abituati ad allenamenti ben peggiori di questo e conoscevamo già certe cose che purtroppo do per scontate. Penso sia meglio ricominciare le spiegazioni da capo.”.

“ Sarebbe ora.”, ringhiò Inuyasha, che venne spedito a cuccia da Kagome. Kenichi ignorò la cosa e cominciò a spiegare.

” Vedete, dentro ogni essere senziente esistono tre zone dette Tanden, dove l'energia spirituale viene generata, raccolta e inviata a tutti i punti di pressione, o meridiani presenti nel corpo. I Tanden sono sono il Seika Tande, posto poco sotto l'ombelico, il Chudan Tanden, al centro del torace e infine il Judan Tanden, poco sopra gli occhi. Sono questi i punti su cui vi dovete concentrare se volete risvegliare e manipolare il Ki a un livello superiore di quello attuale.”. Miroku inarcò un sopracciglio.

” Hai già detto che in certo senso possiamo usarlo, che intendevi?”, il guerriero di Okinawa sospirò.

” Il fatto è che praticamente ogni essere umano che si metta a combattere contro esseri soprannaturali a lungo comincia a risvegliarlo a poco a poco, ma senza un vero addestramento o una predisposizione innata come i demoni o altre creature non può manipolarlo come si deve. Tu e Sango in particolare non avete mai sopportato colpi che avrebbero ucciso chiunque altro o cose del genere?”. Tutti i presenti annuirono, se avessero dovuto contare tutti i colpi che avrebbero già dovuto mandarli all'altro mondo avrebbero fatto notte.

“ Inoltre-proseguì Kenichi-ci sono due categorie di persone capaci di usare il Ki, che si differenziano in base ai loro metodi. I guerrieri, come me, si basano soprattutto sulla potenza, spingendo al massimo il fisico e anche se possiamo usare gli elementi dopo aver scagliato un attacco non possiamo più controllarlo, inoltre possiamo usare solo un numero limitato di elementi, giusto tre o quattro al massimo. Poi ci sono gli incantatori, come sacerdotesse e monaci, che invece posseggono un controllo molto superiore a scapito di una minore forza d'attacco, e loro possono usare tutti gli elementi che vogliono(anche se ovviamente ognuno ha i suoi preferiti)e influire sull'ambiente circostante come vogliono.”.

Qualche minuto dopo stavano mangiando e a Kagome venne un piccolo dubbio.

” Kenichi, scusa, io ho già sentito parlare di Ki e meridiani nel...cioè, da dove vengo, ma comunque gli unici utilizzatori che ho incontrato da queste parti sono stati monaci, sacerdotesse e ovviamente i demoni, ma nessuno di loro aveva le tue conoscenze. Perchè all'isola di Okinawa sapete così tanto sull'argomento?”, l'artista marziale fece un sorriso triste e posò il cibo a terra.

"Perchè i miei antenati erano dei vigliacchi, Kagome. Ora vi racconterò una storia che probabilmente vi farà infuriare e non vi biasimerò se non vorrete più vedermi...”.

                                                                                                            ***********

Rin mise la mano aperta contro una roccia e si concentrò con tutte le sue forze, la sua aura uscì e prese la forma di una sfera di pura tenebra, che impattò contro l'obbiettivo causando un piccolo polverone. Quando il fumo si diradò però il masso presentava solo una grossa crepa e Rin sospirò, nonostante avesse seguito le spiegazioni di Gatsu sui Tanden e sui meridiani non riusciva ancora a rendere il suo potere realmente utile, non le sarebbe servito a niente in combattimento, ma doveva continuare a provare. Mentre la bambina continuava a sfogarsi sul suo bersaglio Gatsu insegnava al suo nuovo discepolo come utilizzare i meridiani in uno scontro diretto.

” I meridiani più importanti sono quelli presenti nelle articolazioni e nei punti di giuntura tra le ossa, se riesci a mettervi la giusta quantità di yoki quando ti occorre potrai muoverti a velocità impercettibili e se dal tuo corpo la passerai alle armi ci sarà ben poco che non potranno tagliare. Incominciamo.”. Per l'occasione erano a petto nudo, Gatsu impugnava un bokken, mentre Sesshomaru usava Tenseiga e cominciarono a combattere, Sesshomaru lanciava fendenti sempre più veloci, cercando di far scorrere l'energia nelle articolazioni come gli era stato detto, ma era più difficile di quanto si aspettasse, soprattutto se nel frattempo doveva schivare e contrattaccare ai colpi dello spadaccino, che non si risparmiava e riusciva addirittura a permettersi di parlare.

” Tanto per curiosità, a che regina ti riferivi l'altro giorno?”.

Sesshomaru ringhiò, anche se aveva accettato un umano come maestro non gli avrebbe mai confidato i suoi segreti.

” Mi dispiace, ma sono faccende riservate.”, Gatsu sogghignò e ricoprì il bokken di luce, per poi procurare un piccolo taglio bruciato sul volto dell'altro.

” Non per me. Ma se vuoi mantenere la tua riservatezza, ti permetto di non dirmelo se mi sconfiggi”, il demone cane per tutta risposta incrociò Tenseiga con il bokken e ricominciò a duellare, cercando di superare la guardia quasi perfetta di Gatsu, e fu molto vicino a riuscirci con una lunga serie di fendenti, ma si rivelò una finta del maestro, che scagliò la spada guaritrice a terra e puntò il suo bastone da allenamento contro la gola dell'allievo.

” Bene, mi devi una storia.”. Sesshomaru crollò a terra e imprecò, si era fatto fregare come un bambino...di nuovo!

“ E va bene, vedi , tempo fa una donna provò a aiutarmi a vendicarmi di un demone che mi aveva ingannato. Però venne uccisa dallo stesso demone e anche con Tenseiga- indicò la spada ancora a terra- riuscì solo a darle qualche altra ora di vita. Però avevo sentito parlare di un eremita che vive da queste parti e che è capace di mantenere in vita i moribondi e a volte a guarirli. Portai quella donna da lui e riuscì a metterla in animazione, ma non a guarirla completamente. Stando a quanto mi ha detto per guarirla servirà il cuore di qualcuno della sua famiglia e ho deciso di darle il cuore del suo stesso assassino, glielo caverò dal petto mentre ancora batte!”. Mentre diceva queste parole posò gli artigli a terra e il suo veleno trasformo l'erba in poltiglia, mentre Gatsu si mise una mano dietro la testa.

” Faide familiari, eh? A volte capitano anche dalle nostre parti e sono un'autentica rottura, soprattutto se ti portano via la fidanzata.”.

Appena finì di parlare si trovò Tenseiga alla gola, mentre il demone cane era livido di rabbia.

” Stà zitto e non osarne farne parole con nessuno. Difenditi.”, lo spadaccino sospirò.

” Vuoi che non sveli a nessuno la parte migliore di te? Bene, io invece ti parlerò della parte peggiore del mio popolo. Ti sei chiesto perchè io so così tante cose sull'energia spirituale?”. Le due spade si scontrarono a mezz'aria, facendo tremare l'aria e maestro e allievo iniziarono una danza lunghissima, puntando ognuno ai punti vitali dell'altro. Gatsu schivò un fendente e cercò di colpire Sesshomaru alla gola:” Secoli fa anche qui in Giappone c'erano molti più guerrieri e incantatori, ma scoppiò una guerra tremenda tra noi e voi.”, Sesshomaru riuscì a stento a parare il colpo e cercò di colpire il cuore:” Fu una carneficina da entrambe le parti e peggiorò ancora quando qualcuno di voi inventò delle diavolerie per limitare il potere dei mezzodemoni dalla nostra parte. Poco prima dell'ultima battaglia alcuni dei combattenti umani più forti decisero che non valeva la pena morire per una causa già persa e disertarono, scappando sull'isola di Okinawa, dove comunque ancora oggi noi sopportiamo l'assedio di demoni potentissimi, che seguirono lo stesso esempio di quei traditori.”. Con un fendente dal basso Tenseiga saltò nuovamente in aria e Sesshomaru ancora una volta si ritrovò disarmato, mentre Gatsu continuava a parlare:” Poi qualche mese fa gli anziani hanno sentito che in questo posto c'è qualcosa di malefico e hanno deciso di riallacciare i contatti, mandando me e altri tre a riportare le conoscenze sul Ki, più qualche trucchetto sui meridiani che abbiamo imparato dai cinesi. Preferisci ancora che non sveli il tuo lato più tenero?”. Sesshomaru sbuffò.

” E va bene, fai come ti pare. Ma ora prendiamo Rin e andiamo a cercare qualcosa da mangiare. Lei starà morendo di fame ”.

                                                                                                                 *************

Kikyo e Kohaku erano arrivati in un tempio abbandonato che presentava ancora una certa aura. La sacerdotessa versò del sale in circolo e poi prese il pastone che aveva preparato con tutti gli ingredienti, vi inzuppò le mani e poi ne mise un po' sul collo di Kohaku, dove si trovava il frammento di sfera. Il ragazzo si sdraiò a terra e la sacerdotessa gli mise un pezzo di cuoio in bocca.

” Kohaku, farà molto male, ma per favore, cerca di resistere.”, pose le mani sullo sterminatore e cominciò a cantilenare e l'aria si riempì di elettricità sotto forma di scariche elettriche bianche. Kohaku cominciò a sussultare , la fronte di Kikyo s'imperlò di sudore e il sale santificato prese fuoco. Gli spasmi di Kohaku aumentarono e cercò di andarsene, ma la forza di Kikyo lo teneva inchiodato sul posto e non poteva far altro che cercare di urlare o mordere il panno che aveva in bocca. Le scariche aumentarono di numero e forza, mentre anche le mani della sacerdotessa cominciarono a tremare, mentre lei cercava di trattenere il dolore stringendo i denti. Ma il dolore del compagno era ancora peggiore, neanche quando era morto aveva provato una simile agonia e i suoi muscoli urlavano al posto del loro proprietario e dopo quelle che per i due sembrarono ore uno scoppio d'energia distrusse il tempio e Kikyo e Kohaku vennero scaraventati fuori.

Quando la sacerdotessa si riprese sentì un mal di testa atroce e guardandosi le mani vide che erano diventate ustionate, proprio come la schiena del suo compagno a pochi passi di distanza svenuto, ma almeno era vivo e soprattutto non aveva più quella dannata scheggia in corpo. Si avvicinò al ragazzo a fatica e prese la scheggia tra le mani, mentre respirava a fatica, probabilmente il rituale che aveva appena praticato aveva ridotto ulteriormente il tempo a sua disposizione.

Prese il frammento di sfera con una mano e con l'altra si massaggiò la fronte, cercando di calmare il dolore.

” Vuoi degli analgesici?”, disse una voce tra le ombre e Kikyo puntò un dito sulla direzione della voce e cominciò a caricare energia.

” Primo, non li hanno ancora inventati. Secondo, non li accetterei mai da te.”. Naraku uscì dal suo nascondiglio tra gli alberi e sogghignò.

” Sai, con le mani annerite e la fronte sudata sei molto più carina, meno sogno irragiungibile e più donna reale.”, la sacerdotessa per tutta risposta sparò un fulmine, che però l'avversario schivò semplicemente spostando la testa.

” Miravi meglio una volta.”, in tutta risposta ricevette un sorrisetto dall'altra.

” So ancora mirare.”. Naraku si voltò d'istinto e vide che a mezz'aria il fulmine si era trasformato in una serie di sfere di luce e ora stava tornando indietro. Non fece in tempo a schivare e finì per incassare in pieno il colpo, che frantumò parte della corazza, quindi alzò il viso infuriato.

” Hai imparato qualche trucchetto, vedo. Sembra che anch'io dovrò mostrare il mio asso nella manica.”. Alzò una mano e lì si materializzò una spada che Kikyo non aveva mai visto e che sembrava emanare sia l'aura di Naraku che quella di Inuyasha.

” Ti piace? L'ho chiamata Hakai no kiba(1) .”, si fiondò sull'avversaria col chiaro intento di tagliarla in due, ma lei riuscì a buttarsi a terra e in attimo prese una freccia e la caricò di fiamme sacre. Naraku tentò di tagliarla in due, ma ottenne solo una deflagrazione che lo ricoprì di ustioni, quando ne uscì fissò la donna con uno sguardo livido di rabbia:” Niente male...bambola.”.

Kikyo rispose con uno sguardo altrettanto furioso e intorno a lei apparvero tantissime sfere di luce.

” NON CHIAMARMI MAI PiU' BAMBOLA(2)!”, scagliò il suo attacco contro il mezzodemone, ma questa volta la traiettoria degli attacchi era piuttosto prevedibile e riuscì a farsi scudo con la lama, ma arrivato di fronte all'avversaria si limitò a scaraventarla contro un albero con un pugno. Quando lei si riebbe si accorse che Naraku era scomparso e che lei non aveva più il frammento di sfera.

” Merda!”, l'unico motivo per cui lei e Kohaku erano ancora vivi era perchè Naraku li considerava ancora utili. Gliel'avrebbe fatta pagare cara, nessuno(e con nessuno intendo nessuno) poteva chiamarla bambola e sopravvivere.

                                                                                                                                             *****

(1)zanna della distruzione,per chi se lo chiedesse.

(2)qualsiasi riferimento a Space jam è ASSOLUTAMENTE CASUALE, chiaro?

                                                                                                                                           *****

E anche questa è fatta, spero che questo escursus semi comico- semi drammatico vi sia piaciuto e che i combattimenti vi abbiano intrattenuto, nel prossimo si tornerà in parte alla trama originale.                  
  
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