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Autore: sibley    29/11/2016    1 recensioni
[STORIA REVISIONATA E MODIFICATA]
Draco ed Hermione si ritrovano ad un forzato settimo anno, un settimo anno in cui devono fare i conti con la realtà che hanno vissuto finora e con un segreto che si portano dietro da troppo tempo. In questo scenario fanno da sfondo anche nuove relazioni sul nascere, ma soprattutto gli amici dei due che sono determinati a far sputare loro il rospo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Più contesti
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Gregory Goyle era quasi certo di essere stato scoperto da Blaise. Blaise doveva aver sicuramente intuito che era entrato solamente per impicciarsi dei suoi affari, ma d'altro canto non aveva altre intenzioni se non quelle di scoprire il più possibile su quel branco di ragazzini che avevano avuto l'ardire di fargli uno scherzo di pessimo gusto. Subito dopo essere uscito dalla stanza di Millicent Bulstrode aveva compreso che Draco Malfoy gli aveva fatto quello scherzetto insolente solo perché prima di andare a colazione di qualche giorno prima aveva detto che si era innamorato di Hermione Granger. Draco era dannatamente geloso, a quanto pareva, e Goyle avrebbe sfruttato questo fatto per far finire nei guai il biondino platinato.

In parte, Goyle detestava l'idea di essere stato suo scherano per così tanti anni, per così tanto tempo ed in parte stava effettuando quella "piccola vendetta" proprio per prendersi un po' della soddisfazione che sicuramente Draco si era preso in tutto quel lasso di tempo in cui Goyle e Tiger gli avevano fatto da spalla - e più che da spalla, l'avevano proprio coperto in troppe maniere - ed ora che poteva addirittura avere Draco Malfoy in pugno, non aveva alcunissima intenzione di lasciare la propria unica speranza di farsi valere. Era altresì sconcertato dall'idea che Hermione Granger - solitamente molto diplomatica - non avesse ancora provato ad avvicinarlo per ragionare con lui e convincerlo a star fuori dagli affari del suo gruppetto. Si chiese distrattamente se la riccia non fosse impaurita da lui e provò un moto d'orgoglio per la sua stazza così imponente che gli consentiva di incutere timore in chicchessia.

Era però ormai certo che Blaise Zabini nascondesse qualcosa, altrimenti non ci avrebbe messo così tanto tempo ad andare ad aprire quella dannata porta. Aveva bisogno di estorcere le informazioni che gli occorrevano per la sua vendetta. Però ebbe immediatamente una buona idea - forse la prima dopo anni di vita - e comprese che aveva nuovamente bisogno dell'aiuto di Millicent Bulstrode. Le avrebbe spiegato che il suo aiuto sarebbe servito per un secondo scoop direttamente collegato con il primo, che le avrebbe fatto avere ulteriore popolarità nella redazione del Settimanale delle Streghe ed era sicuro che non avrebbe rifiutato una possibilità di far carriera come giornalista così succulenta. Decise di andare verso il dormitorio femminile dove sicuramente avrebbe trovato Millicent Bulstrode. Bussò rapidamente alla porta e la ragazza si precipitò ad aprire. 

"Gregory?"

"Ho la possibilità di farti avere una nuova notizia che sicuramente ti renderà la più gettonata tra le giornaliste del Settimanale."

"Lo sai, le notizie sono sempre ben accette, entra."


Goyle entrò nella stanza piuttosto spartana che Millicent condivideva con Pansy Parkinson, Daphne ed Astoria Greengrass. Miracolosamente nessuna di esse era nella stanza in quel momento, poiché non era certo che una di esse non facesse il passaparola con Pansy - o direttamente ci fosse lei nella stanza - ed era sicuro che Pansy - essendo in realtà piuttosto acuta e non poi così stupida come spesso dava l'impressione di essere - avrebbe capito immediatamente quello che Goyle stava per chiedere a Millicent e sarebbe corsa dai professori a denunciarlo o peggio, sarebbe corsa dai suoi amichetti ad avvertirli dando loro il tempo di preparare una difensiva.

"Non è legale quello che sto per chiederti."

"...dipende dallo scoop che hai intenzione di offrirmi. Potrei accettare comunque, se ne valesse la pena..."

"E sono certo che sia così."

"Certo? Hai già qualcosa in mano?"

"Nulla di concreto..."

"Allora non è certo. C'è la possibilità che veniamo scoperti?"

"Possibile, ma solo fino ad un certo punto."

"Dammi una percentuale, Goyle."

"Diciamo che al venti percento dei casi potrebbero scoprirmi..."

"Venti percento? No, è troppo."

"Ma! - lasciami finire - se venissi scoperto non farei il tuo nome. Direi di aver agito totalmente da solo."

"Saggio ragazzo. Ora mi piace di più."

"Direi che è solo mia la responsabilità, ma tu devi aiutarmi... io non sono un genio in Pozioni."

"Ti occorre una Pozione?"

"Direi di sì."

"Pozione Polisucco, immagino."

"Immagini bene, cara Millicent."

"Chissà come mai..."

"Puoi procurarmela?"

"Certo, ma dovrai aspettare."

"Posso aspettare..."


***

Millicent si mise immediatamente al lavoro sulla Pozione Polisucco, procurandosi gli ingredienti tramite alcuni contatti non propriamente legali. Riuscì a preparare la Pozione quasi miracolosamente, dal momento che spesso e volentieri rischiava di venir scoperta da insegnanti che passavano casualmente davanti all'aula in disuso. Non aveva l'ingegno necessario per trovare un posto ancor più nascosto, ma in ogni caso era stata abbastanza furba da chiudere la porta magicamente in maniera da avere perlomeno il tempo di rendere invisibile il calderone e gli ingredienti. Goyle le chiedeva quasi tutti i giorni se la Pozione fosse pronta, con sua somma scocciatura. Millicent ricordava chiaramente il periodo in cui si era aggregata alla combriccola di Draco Malfoy ed aveva fatto tutto ciò per amore. Amore non corrisposto, ovviamente. Draco era già innamorato perso di Hermione Granger, anche se questo non lo poteva sapere al tempo... ora tutto assumeva un significato più chiaro. 

< Draco Malfoy le si era avvicinato silenziosamente una sera, mentre Millicent stava leggendo un libro sugli Schiopodi Sparacoda. Si era dimostrato gentile e simpatico con lei, mentre tutti l'avevano sempre evitata come la peste. Capelli giallo steppaglia, occhi nocciola che non venivano mai notati a causa del pesante ciuffo di capelli che ricresceva incessantemente e che le copriva quasi del tutto gli occhi. Sfortunatamente i suoi genitori non si erano nemmeno mai preoccupati della sua linea fisica - a differenza delle altre famiglie Purosangue - e l'avevano lasciata mangiare qualsiasi tipo di schifezza possibile ed immaginabile, col tremendo risultato che all'età di dodici anni era una sorta di piccola mongolfiera rotolante. Aveva deciso a quattordici anni di dimagrire drasticamente e nel giro di qualche mese aveva perso buona parte del suo peso, ricorrendo un po' anche alle Pozioni, ma principalmente a sé stessa.

"Millicent Bulstrode... come va?"

"Oh..."
- era arrossita vistosamente

"Intendo dire... tutto bene?"

"Ehm, sì... sì. Sì tutto bene, grazie. Tu?"

"Tutto alla perfezione."

"Ottimo."

"Mi chiedevo... ti andrebbe di venire con me, Tiger e Goyle alla prima riunione del Club dei Duellanti? Sono curioso di vedere chi saranno gli insegnanti..."

"Certo, sicuro! ehm... volevo dire... va bene..."
si corresse immediatamente maledicendosi per la risposta troppo entusiasta.

"Splendido. Ci vediamo domani, Millicent."

"A-a domani, D-Draco."
>


Dopo l'uscita dell'articolo che aveva scritto aveva intuito che tutti quegli strani appuntamenti - in cui però Tiger e Goyle non mancavano mai - non erano altro che una facciata per far credere di avere una fidanzata. Si era chiesta spesso perché proprio lei, ma infine aveva capito che con la sua stazza avrebbe intimorito chiunque e a Draco stava bene far credere sia di avere una ragazza, che di avere una terza guardia del corpo pronta a tutto per evitare che qualche Mezzosangue si decidesse a suonargliele di santa ragione. Si era sentita usata e un po' maltrattata, ma aveva deciso che l'uscita dell'articolo era una punizione sufficiente anche per questo. L'aveva quasi detestato per un paio di giorni, ma continuava a riflettere sulla vendetta che quasi involontariamente gli era capitata sottomano e che aveva attuato assieme a Gregory Goyle. Aveva imparato a tenere per sé le emozioni, tutto ciò che provava era debitamente messo a tacere ogni volta che provava ad uscire ma anche adesso che stava per consegnare all'ex migliore amico di Draco Malfoy una Pozione con la quale sarebbe stato in grado di farsi rivelare qualsiasi cosa, si sentiva nonostante tutto un po' in colpa. Non le piaceva l'idea di dover infrangere le regole, ma ci teneva troppo al lavoro che era riuscita a conquistarsi e non le andava di perderlo per l'ennesima mancanza di pezzi decenti.

Goyle bussò alla sua porta con i tre tocchi concordati. Millicent aprì la porta e sporse fuori soltanto la mano sinistra. Non appena sentì che una manona afferrava la Pozione Polisucco ritrasse la mano e chiuse la porta. 

***

Goyle assunse la Polisucco estrapolando alcuni capelli impigliati nella federa del cuscino di Draco Malfoy. Non appena ingurgitò la pozione (che era di un piacevole verde smeraldo ed aveva un vago retrogusto di menta) mutò nel corpo più minuto e allungato del biondino Serpeverde. Decise di incontrare prima Blaise Zabini, così da strappargli lo scoop che era certo nascondesse, prima di tentare la fortuna con altri che forse non avevano più nulla di segreto. Rimase nella stanza, continuando ad assumere piccole dosi di Pozione Polisucco ad ogni scoccare dell'ora, mentre attendeva il ritorno di Blaise da chissà dove. Quando il moro entrò nel dormitorio, seguito da Draco Malfoy, il viso pallido di Goyle/Malfoy divenne ancor più cereo.

***

La Preside McGranitt era fuori di sé, totalmente. Gridava come un'ossessa all'indirizzo di un Gregory Goyle che aveva ancora i capelli semi lunghi e biondicci mentre riprendeva le proprie sembianze poco a poco e non sembrava ancora rendersi conto di cosa stesse succedendo. Draco Malfoy era roseo in viso, furente dopo essere stato placato poco prima da Hermione Granger, chiamata anch'essa a rispondere della situazione. Una marea di confusi farfuglii sulla loro storia, sull'articolo uscito e su un tentativo di trasformazione da parte del rampollo dei Goyle erano piovuti addosso alla Preside che non aveva di sicuro seguito gli articoli sul Settimanale delle Streghe e dunque non aveva saputo nulla.

"Quindi... stareste cercando di dirmi che il signor Goyle ha assunto la Pozione Polisucco per informarsi sulle vostre relazioni sentimentali..."

"Precisamente."
- pigolò la Granger.

"In totale, il signor Goyle ha infranto ventisei regole della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Ventisei regole sono più che sufficienti per venir espulsi definitivamente. Come se tutto quello che avete combinato in questi anni non fosse stato sufficiente per mettere in una brutta posizione il signor Goyle. Granger, Malfoy, potete andare. Gregory, attendi l'arrivo dei tuoi genitori qui. Vado a scrivere al Ministro per spiegare la tua espulsione."

Draco ed Hermione uscirono dalla stanza con aria quasi desolata. Non avevano di certo intenzione di far espellere Goyle, ma di certo non potevano permettergli di girare indisturbato per la scuola a pedinarli. Draco si voltò verso Hermione.

"Sorridi."

"Non mi va."

"Sorridi."

"Solo se mi dai un bacio."

"Un bacio?"

"Sì. Baciami ancora, Draco."


E la baciò.

Angolo Autrice:

Siamo giunti quindi alla fine!
Avevo questo capitolo pronto da un po', ma a causa di vari problemi con il portatile non ho potuto postarlo prima.
Spero che questa storia vi sia piaciuta, sia a chi l'ha seguita dall'inizio sia a chi l'ha iniziata dopo la revisione.
Vi ringrazio per aver letto fino a qui.

Baci, sibley.
  
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