Nota:Non mi scuso per
questa mia enorme
assenza, vi lascio subito alla lettura di questo atteso (spero)
capitolo.
LA
BATTAGLIA DEL
MINISTERO
Hermione
si svegliò come ogni mattina alla solita ora.
Mentre si
preparava per andare a fare colazione, nulla le sembrò
diverso dal solito.
Quando
entrò in Sala Grande però, vide la maggior parte
degli studenti tenere in mano
la Gazzetta del Profeta e indicarla.
Come se
non bastasse, il Preside si avvicinò a lei e le disse di
seguirla nel suo
ufficio.
Una volta
arrivati, la fece e sedere e le raccontò qualcosa che non
avrebbe mai
immaginato.
Quando
Silente terminò il suo discorso,Hermione, ancora in preda
allo shock, ebbe solo
modo di dire:”Quindi la situazione
è
questa.”
“Quindi
la situazione è questa” disse Halphas
rivolto ai genitori.
“Ho
sbagliato qualcosa nel rito ed
ora tutta la Comunità Magica sa la vera identità
dei Granger.”
Voldemort
squadrò il figlio, poi
sibilò:”Questo è sicuramente un
avvenimento inaspettato, ma non
piangerti addosso. Oggi dobbiamo rimanere
concentrati, mettiti subito al lavoro, a partire da quella
cosa.”
“Spero
vivamente che queste scoperte
non mettano in dubbio il tuo schieramento,Hermione.”
“Ma si
figuri,Preside, di certo non
rivedrò cosi facilmente le mie convizioni cosi
facilmente.”
Silente le
rivolse uno sguardo penetrante, non sapeva e non avrebbe mai saputo che
le sue
convinzioni le aveva già cambiate da tempo, e i recenti
avvenimenti ne erano
solo una conferma.
Uscì
frastornata dall’ufficio del Preside, ma non ebbe tempo di
riflettere sulle
recenti scoperte che vide un Neville tremante venirle contro.
“Mia
nonna torturata…al
Ministero…TU-SAI-CHI” riuscì a
spiaccicare il ragazzo.
“Sicuramente
un piano di Halphas”
pensò Hermione.
“Ti
prego, accompagnami dal Preside
per avvisarlo.”
“Ma
Neville, ci sono appena stata.”!
Il
Grifondoro non la ascoltò neanche e la trascinò
di peso nella direzione
opposta.
Hermione
si chiese come mai non era sconvolto come tutti gli altri dalla notizia
sul
giornale, ma poi capì che era troppo preoccupato per
pensarci.
Si
ritrovò
di nuovo davanti l’ufficio del Preside.
Appena li
vide, Silente li guardò interrogativamente e Neville subito
si fiondò a
spiegare l’avvenuto.
“Lo
sciocco ha creduto
alla visione, per fortuna, è il momento di incastrare
Voldemort e il figlio.”
“Dirigiamoci
immediatamente al Ministero, Neville. Hermione, anche tu sei invitata.
Oh, e
devo avvertire i membri dell’Ordine.”
Hermione
restò sbalordita quando vide che anche il Preside essere
fregato dalla visione
di Halphas, chissà se l’arrivo del Preside era
previsto nei piani del suo
ragazzo, ma non aveva modo di avvisarlo.
“Tutto pronto, quindi. Recupera la Profezia
per me. Se riuscirai a toccarla, vuol dire che è solo
un’invenzione del vecchio
pazzo. In caso contrario, mi occuperò personalmente del
ragazzo e anche del
caro Preside.”
“NO.
Silente a me. Ha controllato la mia vita per 14
anni. Mi devo vendicare.”
“Mi
piace il tuo atteggiamento, ma cerca di restare
calmo se lo affronterai.”
“Farò
del mio meglio.”
La
vastità dell’Ufficio Misteri
sorprendeva Neville sempre di più.
Era la terza
volta che rimaneva
imbambolato ad osservare gli alti scaffali.
Quando
ciò accadeva, Silente o
qualche altro membro dell’Ordine lo scuoteva e gli ricordava
il motivo per cui
era lì. Avevano ragione,sua nonna era in pericolo e non
poteva perdere tempo in
sciocchezze.
Mentre il
compatto gruppo avanzava lentamente, Silente
pensò:”Ma quando si
faranno vivi?”
Dopo qualche
minuto, il vecchio Preside si accorse che un
punto dell’Ufficio in particolare aveva di nuovo attirato
l’attenzione dello
sciocco ragazzo.
Con orrore si
accorse che era la finta profezia creata da lui
stesso 15 anni prima.
Non ebbe neanche
il tempo di richiamare Neville che un ombra
nera si avventò sulla sfera di cristallo e la fece
scomparire.
“Eccoli” disse
sottovoce Halphas ai Mangiamorte.
“State fermi qui,
agirete solo quando ve lo dirò.”
Grazie ad un
trucchetto del padre, per una frazione di
secondo Halphas divenne solo un ombra nera.
Riuscì
quindi a recuperare più facilmente del previsto la
sfera.
Realizzò
solo un attimo dopo che era riuscito a toccare la
profezia. Era falsa, l’ennesimo giochetto di Silente.
Con la sua
mossa, però, aveva attirato l’attenzione del
vecchio pazzo e degli altri. Era il momento di uscire allo scoperto.
“Bene bene, chi l’avrebbe
mai detto,Silente che questa profezia fosse falsa. I tuoi soliti piani,
scommetto?”
La reazione fu
immediata. Vide le facce confuse dei membri
dell’Ordine e quella terrorizzata del Preside.
In un angolo
scorse anche…Hermione?
Cosa ci faceva
lì?
Purtroppo
avrebbe dovuto scoprirlo più tardi, non era il
momento per pensarci.
“Di cosa parli,mostro?
Sei un bugiardo, tu e Voldemort siete il male!” gracchiò
Silente.
“Noi il male? Dimmi un
po’, chi ha ucciso Severus Piton?”
Aveva appena
sganciato una bomba. Silente
sbiancò, il resto dei presenti
guardarono sconcertati il preside.
“Non
mi importa cosa
hai combinato con Piton,Silente, voglio solo fare fuori questo piccolo
bastardo”
disse una voce
che
conosceva molto bene.
“Ah,Modi Grifondoro,
chi si rivede. Fa ancora male la ferita?”
replicò beffardo Halphas.
“Basta chiacchere, mi
sono stufato. E’ il momento
di…ATTACCARE.”
Alla parola
“attaccare”, i Mangiamorte si mossero in gruppo e
attaccarono.
Tramite il
contatto telepatico, Halphas disse ai suoi
scagnozzi di non attaccare Hermione.
“Chissà dove sono i
miei genitori” si chiese il ragazzo.
Nel caos della
battaglia, Halphas ne approfittò per scagliare
due anatemi mortali su Modi e Neville.
“Mancati entrambi”
ringhiò.
“Cos’è, hai perso lo
smalto?” lo provocò Modi.
“Ti faccio vedere io.”
La battaglia si
fece sempre più feroce e all’improvviso cadde
il gelo sui membri dell’Ordine.
Al centro
dell’Ufficio Misteri,ormai distrutto, comparve la
coppia oscura, Voldemort e Bellatrix Lestrange.
“Scusate
il ritardo” sibilò
il Signore Oscuro, facendo
venire i brividi a tutti i presenti.
La battaglia
ricominciò, più violenta di prima.
Halphas
riuscì a mettere K.O. per qualche secondo Modi
Grifondoro e si concentrò su Malocchio.
Scagliò
un Anatema che uccide sull’ex Auror.
Non
capì se fosse riuscito a colpirlo perché fu
aggredito da
una potente scarica di colpi inviata da Silente.
Sfidare il
vecchio fu più complicato di quello che si
aspettasse.
Riusciva a
notare che l’energia magica del Preside si
abbassava ogni incantesimo che lui lanciava, ma non riusciva mai ad
avere la
meglio.
Improvvisamente
una maledizione del vecchio lo sfiorò.
Sfortunatamente
Hermione lo vide e pensando che venisse
colpito, si gettò su di lui per difenderlo.
Per Silente fu
facile capire la situazione.
Hermione era
stata scoperta.
Un sorriso folle
si formò sul volto del Preside.
“Avada
Kedavra!”
Il raggio di
luce verde colpì in pieno Hermione.
Halphas
sgranò gli occhi, impietrito per la sorpresa. E in
quel momento odiò ancora di più Silente.
“NOOOOOOOOOO.”
Il suo urlo
risuonò per tutto l’Ufficio Misteri.
Il tempo parve
fermarsi, il respiro di Halphas anche.
Guardò
Silente e corse verso di lui, semplicemente.
Magicamente si ritrovò nell’Atrio del Ministero
con al suo seguito i suoi
genitori e qualche Mangiamorte. Davanti a lui, il mostro, il nemico da
devastare, Silente.
Stava per
scagliare tutta la sua forza verso il vecchio, ma
arrivarono gli Auror.
I suoi genitori
lo spinsero verso i camini, ma si ricordò di
una cosa fondamentale.
Hermione, o
almeno, il suo corpo, era ancora nell’Ufficio
Misteri.
E corse, ancora
una volta.
Tornò
in quel posto maledetto.
C’erano
ancora i Mangiamorte, Modi.
Ma non si
preoccupò di niente, se non di quel fragile corpo,
disteso in un angolo dell’Ufficio.
Lo raccolse e
tornò indietro alla massima velocità.
Nell’Atrio
trovò gli Auror a terra, con sua madre e suo padre
che affrontavano Silente.
Appena lo
videro, si mossero rapidi, insieme verso i camini.
Erano sfuggiti a
quei maledetti.
Ma il suo cuore
era ancora al Ministero.
Si
passò una mano sul volto e si accorse che i suoi occhi
erano pieni di lacrime.
Silente gli
aveva tolto una delle poche cose che lo rendeva
ancora umano.
“Me la pagherai cara.”
ANGOLO DELLO
SCRITTORE:
Che dire? Dopo
tanto ritardo, spero che questo capitolo, il
più lungo di tutti quelli pubblicati in precedenza vi sia
piaciuto.
La fine si
avvicina, sempre di più, ma questa storia ha
ancora molte cose da riservarvi.
L’unica
cosa che vi dico del prossimo capitolo, è che ci
sarà
un salto temporale
LightPhoenix