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Autore: S h a d o w h u n t e r _    09/12/2016    13 recensioni
AU // Malec //
Pazzo, ecco come si definiva, un folle.
Si guardò la mano sporca di sangue secco, emettendo quello che alle sue orecchie giunse come uno strano verso strozzato.
Quel sangue non era affatto il suo, lo sapeva bene, ma era proprio quello il problema.
[...]
Alec non era mai stato il tipo di persona che si faceva coinvolgere, soprattutto in quel genere di situazioni, ma di fronte a quegli occhi verdi, non aveva avuto alternative.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo.

Alec spinse il cancello dell'entrata del cimitero, stringendosi di più nel cappotto per ripararsi dall'aria gelida.
Percorse lentamente il sentiero alla sua destra cosparso da ciottoli, ormai estremamente familiare dopo tutto quel tempo.
Erano difatti passati quattro anni dalla sua morte, ed ogni prima domenica del mese aveva preso l'abitudine di recarsi alla sua tomba.
Dopo pochi minuti si inginocchiò lentamente di fronte alla sua lapide, sforzandosi di ignorare il fastidioso nodo che gli stringeva la gola.
Fece scorrere un dito sulle linee del suo nome, poggiando poi la mano sulla M.
Come ogni volta, fu assalito dal rimpianto e dalla tristezza.
Passato il dolore iniziale, col tempo e con l'aiuto delle persone a lui più vicine era riuscito a capire che la sua morte non era stata una sua responsabilità, che nessuno avrebbe potuto fare niente per impedirlo, nemmeno lui.
Nonostante ciò, non riusciva a scrollarsi completamente di dosso il senso di colpa per non aver fatto abbastanza, per non essere arrivato in tempo.
Si ritrovò a pensare a tutto quello che era successo, cercando di capire cosa avrebbe potuto fare per evitare che si arrivasse a tanto, se c'era qualcosa nelle sue azioni che avrebbe potuto cambiare per impedire che ciò si verificasse.
Avrebbe tanto voluto avere una risposta a quella domanda, ma non l'avrebbe mai trovato.
Strinse gli occhi per evitare che le lacrime gli scorressero sul viso: aveva già pianto abbastanza, e di sicuro non l'avrebbe voluto vedere così fragile.
Una mano gli strinse delicatamente la spalla, distraendolo da quei cupi pensieri.
Sorrise lievemente, sapendo già chi era senza bisogno di voltarsi.
« Tutto bene? »
Alec annuì appena, alzando lo sguardo per incrociare quelle iridi verdi che tanto amava.
Magnus lo scrutava con un'espressione preoccupata, le sopracciglia appena corrugate in una smorfia che metteva ancora in più in evidenza la cicatrice bianca, regalo di Russ.
Ogni volta che Alec si ritrovava ad osservare quella piccola imperfezione sul viso altrimenti perfetto del ragazzo, non poteva fare a meno di ripensare a quanto era stato vicino dal perderlo per sempre.
Dopo aver visto Russ che lo trascinava via, si era catapultato verso le scale il più velocemente possibile, per poi correre come non aveva mai fatto in tutta la sua vita.
Per alcuni interminabili istanti di terrore aveva creduto di non farcela, di non riuscire ad arrivare prima che fosse troppo tardi.
Quando aveva svoltato l'angolo, Magnus era in ginocchio di fronte a Russ, con il sangue che gli imbrattava il viso e una pistola puntata alla testa.
Non c'era stato tempo per avvicinarsi ulteriormente, né tanto meno di fermarsi per prendere la mira; lasciando che fossero gli anni di pratica e di allenamento a guidare la sua precisione, aveva alzato la pistola, sparando dritto verso Russ.
Aveva tirato un respiro di sollievo solo quando aveva visto l'uomo accasciarsi al suolo con una chiazza vermiglia che si estendeva al centro del petto, lasciando Magnus vivo e quasi totalmente illeso.
L'espressione di meraviglia, riconoscenza ed amore che il ragazzo gli aveva rivolto una volta aperti gli occhi e capito quanto era successo, sarebbe rimasta impressa nella sua mente fino alla fine dei suoi giorni.
Dopo aver stretto Magnus in un abbraccio ed essersi assicurato che stesse bene, lo aveva portato verso il vecchio deposito dove, oramai, lo scontro doveva essersi concluso.
Due uomini stavano tenendo un Ezekiel a dir poco infuriato, mentre Headley stava guardando con espressione allibita Braxton ridotto ad un ammasso sanguinolento di carne.
Alec scioccato almeno quanto l'uomo da quella scena, aveva fatto scorrere lentamente lo sguardo sui presenti, più che curioso di sapere chi fosse stato l'artefice di quel capolavoro.
La sua attenzione venne ben presto attirata da Isabelle e Shane: la ragazza studiava con la massima naturalezza le sue mani chiazzate di rosso sulle nocche, mentre l'altro faceva il possibile per non incrociare lo sguardo del moro.
Bingo.
Per un attimo, al pensiero di sua sorella ed il suo migliore amico che si accanivano insieme su Braxton aveva quasi provato pena per quel poveretto.
Quasi.
Poco dopo tutti gli uomini di Headley ed Ezekiel ed i rispettivi capi erano stati trascinati in prigione, dove avevano atteso di essere sottoposti al processo: tra l'accusa di traffico d'armi e tutti gli omicidi di cui potevano essere accusati, nessuno di loro avrebbe rivisto tanto presto la luce del sole.
Anche Magnus era stato ascoltato dal giudice che, tenendo conto del fatto che la sua collaborazione era stata fondamentale per sgominare la banda, aveva optato per due anni di libertà vigilata.
Tutto sommato se l'era cavata discretamente bene.
Lontano da cattive influenze e dalla convinzione di essere indegno di vivere in mezzo a delle persone "per bene", il ragazzo aveva trovato un vero lavoro che non implicasse lo svolgimento di azioni illegali e aveva abbandonato completamente la strada della criminalità.
Non che Alec gli avrebbe mai permesso il contrario, ovvio.
E considerando che si era trasferito a casa sua non appena tutta quell'assurda faccenda si era conclusa, il moro non aveva avuto alcun problema ad assicurarsi che rigasse dritto.
« Alexander? Mi ascolti? »
Alec scosse appena la testa, sforzandosi di tornare con i piedi per terra.
Il suo ragazzo lo guardava con un'espressione perplessa stampata in volto, probabilmente chiedendosi cosa gli stesse passando per la mente.
Alec replicò con un piccolo sorriso imbarazzato, passandosi una mano tra i capelli. Poi, dando un ultimo sguardo alla tomba di sua madre, si alzò in piedi trascinando Magnus con sé.
« Vieni Mags, andiamo a casa. »




Magnus si svegliò improvvisamente, sbattendo le palpebre per cercare di calmarsi.
Lanciò uno sguardo alla sveglia posta al lato della sua testa, che lampeggiava le quattro e mezza di notte.
Sospirò passandosi una mano tra i capelli scuri e trascinandosi a sedere.
Gli capitava ormai spesso di svegliarsi nel cuore della notte, con il pensiero che tutto ciò che gli era accaduto fosse solo l'ennesimo sogno di una vita perfetta.
Abituato a trovarsi in continuo pericolo di vita, convinto di non meritare nulla di buono, ancora non riusciva a credere a come la sua esistenza era stata improvvisamente stravolta in meglio.
A ripensarci gli venne da ridere.
Più volte aveva cercato di allontanarsi dall'unico che pensava potesse salvarlo, facendo il possibile per proteggerlo da sé stesso; adesso non riusciva nemmeno lontanamente ad immaginare di non avere il suo bellissimo cavaliere al suo fianco.
Ancora si chiedeva come fosse possibile che un ragazzo così bello, dolce e buono, avesse scelto proprio lui per accompagnarlo passo dopo passo nel lungo percorso che era la vita.
Avrebbe potuto avere di meglio senza alcun dubbio, ma ogni volta che gli manifestava i propri dubbi al riguardo, Alec gli rispondeva che il meglio era proprio lì al suo fianco, e che non avrebbe voluto nessun altro che non fosse lui.
Si mosse piano sul letto, girandosi per guardarlo in viso.
I suoi stupendi occhi azzurri erano nascosti dietro le palpebre chiuse, in un'espressione così innocente che provocò una capriola nel cuore di Magnus.
La bocca rosea e che tanto gli piaceva baciare era leggermente socchiusa, il respiro regolare e tranquillo.
Con una dolcezza che non credeva nemmeno di possedere, gli passò delicatamente una mano tra i riccioli corvini, beandosi della loro soffice consistenza.
Amava farlo, gli trasmetteva un senso di tenerezza.
Poi, gli accarezzò una guancia, il tocco leggero come polvere.
Lo amava così tanto e così intensamente da temere che un giorno o l'altro il cuore gli sarebbe esploso, incapace di contenere oltre quel sentimento.
Si avvicinò lentamente, nascondendosi nel suo abbraccio e intrecciando dolcemente le gambe alle sue.
Le punte dei loro nasi si sfiorarono appena, e fu sufficiente per mandarlo in subbuglio.
Che incantesimo mi hai fatto occhi blu?
Sorrise, lasciandogli un leggero bacio sulla punta del naso, mentre con un mano lo stringeva più a sé.
Alec emise un rantolio non ben identificato, stringendo gli occhi prima di cominciare ad aprirli lentamente.
Quando le sue pupille misero a fuoco le iridi verdi di Magnus sorrise, richiudendo gli occhi.
« Mags, è ancora presto, dormi. » lo pregò dolcemente, la voce tipicamente roca di una persona appena sveglia.
Magnus gli si strusciò addosso, dandogli un altro leggero bacio, questa volta sulle labbra.
« Ti amo, Alec. » gli disse.
L'altro lo guardò di nuovo, e Magnus poté bearsi della vista di quel fantastico mare in tempesta che non faceva altro che sconvolgerlo.
Alec gli passò una mano sulla guancia, guardandolo con occhi innamorati: « Ti amo anch'io, principessa. »
Magnus rise, accoccolandosi meglio tra le sue braccia e ispirando quel suo profumo al sandalo che tanto amava.
Alec lo strinse a sé, lasciandogli un tenero bacio tra i capelli.
Perché era così tra di loro: in quei piccoli attimi di pura intimità, non potevano non pensare al fatto che bastava stare insieme, per essere a casa.
Che bastavano solo loro.
E il loro amore.





E.. fine.
Già, alla fine anche questa storia si è conclusa e ci dispiace anche un bel po', ci eravamo molte affezionate!
Non sappiamo bene come ringraziarvi, ma vorremmo farlo un@ per un@ per averci seguito capitolo dopo capitolo, arrivando fin qui. Per noi è davvero molto, grazie. <3
Se fosse per noi staremmo qui fino a mattina a dirvi grazie per averci sostenuto, aprezzato e fatto presente il proprio parere positivo e negativo che sia stato. Ma purtroppo non ci pare il caso xD
Per l'ennesima volta, davvero grazie per averci seguito, speriamo che questa storia sia stata di vostro gradimento, noi vi mandiamo un grosso bacione! <3
Alla prossima(speriamo!)! <3
Bye! <3


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