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Autore: Shingo    22/05/2009    0 recensioni
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Ladynotorius, assistente amministratrice.
Salendo per le scale scricchiolanti e impolverate della casa Jake si sentì stranamente malinconico,odiava quel tipo di case. Non ne aveva ragione,ma le odiava.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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SHADOWS < Jaaaaaaaake,muovitiiiii,dobbiamo partire ora! >
< Sii arrivo,,stai tranquilla mamma! >

Jake aveva 12 anni,viveva con sua mamma in America.
Stavano andando in villeggiatura nella casa dei nonni materni, molto lontano dalla città,nella campagna dell' Oaiho.

< Su muoviti! Non abbiamo tempo da perdere!! >
< Si mamma..ecco,sto salendo in macchina >
Quattro ore dopo giungevano alla casa dei nonni, morti entrambi qualche anno prima in circostanze misteriose. La polizia di quel posto desolato e smodatamente lontano dalla città non aveva perso tempo a cercare l'assassino,visto la difficoltà nel trovare una risposta al caso.

Esisteva un altra casa, però, a cento miglia da là, l'unica. Ci viveva una coppia di coniugi,Blair e Chuk, conoscenti dei nonni,che erano morti anche loro tempo prima.

Fra i coniugi e i nonni di Jake esisteva un legame,infatti,Blair,moglie di Chuk,si era infatuata del nonno di Jake, Denn, giovane e affascinante, e insieme avevano vissuto la loro storia d'amore,fin quando Serena,la moglie di Denn,non li aveva scoperti,ed aveva ucciso Blair.

Chuk,adirato per la morte della moglie,uccise a sua volta Denn credendo fosse stato lui ad assassinarla
Serena non trattenne l'ira ed uccise a sua volta Chuk, per vendicare il marito.

Fece scomparire i cadaveri dandoli in pasto ai lupi e quando si fu accertata che di loro non fu rimasto nulla,si tolse la vita nello scantinato della sua casa, sconvolta per gli avvenimenti di quegli anni.

Da quel momento la villa era rimasta abbandonata,ed era spettata per diritto alla mamma di Jake,unica erede della famiglia.

< Ecco,di sopra c'è la tua camera..fai veloce che la cena sarà pronta a minuti >
< Certo mamma,arrivo subito >
Salendo per le scale scricchiolanti e impolverate della casa Jake si sentì stranamente malinconico,odiava quel tipo di case.
Non ne aveva ragione,ma le odiava.
Avevano un atmosfera troppo cupa,tetra,e poco curata.
La sua camera era buia e spoglia,e non c'era corrente elettrica al piano di sopra,perciò sistemò le sue valigie come potè.
Nel tempo che gli rimaneva,il ragazzo esplorò il piano di sopra della casa.
C'erano un sacco di porte,molte delle quali erano chiuse a chiave,Jake si domandò il perchè,ma non avette tempo necessario ad elaborare una risposta perchè già nuovamente la mamma gli stava gridando dalla cucina di scendere a cena.
Cenarono lentamente e in silenzio, nessun rumore proveniva da fuori,la zona era completamente deserta.
Poco dopo sentirono bussare alla porta.
< Strano,questa zona è disabitata da anni > Disse la mamma di Jake
Andò ad aprire il portone vecchio e cingolante della casa.
Fuori,nessuno.

Un rumore sordo venne dalla finestra della cucina,un vetro era stato rotto.
< Jaaaaake,che stai facendo? >
< Mamma,non sono stato io! >
< Come no!? E chi allora? >
Sbam,si chiuse il portone alle spalle della donna.
La mamma di Jake corse in cucina,la finestra era in mille pezzi.
< Mamma,mamma!! > stava urlando Jake dal salotto
< Chi ha rotto il vetro Jake? > rispose lei
< Non lo so mamma,c'è qualcuno fuori! >
Un altra finestra cadde in pezzi.E poi un altra,e un altra ancora,fin quando tutte le finestre al pian terreno non furono frantumate.
Ora,quelle di sopra iniziavano a cadere in pezzi.
Fuori sembrava non esserci nessuno,i due non riuscivano a spiegarsi le circostanze di cui erano vittime.
< Mamma,che sta succedendo? >
< Non lo so Jake!!tu nasconditi dietro al divano che mamma va a dare un occhiata! >
La donna lentamente si mosse verso la cucina,in cerca di una spiegazione.
Jake intanto,si era stancato di stare ad aspettare,corse in bagno,e guardò fuori dalla finestra,un ombra si muoveva nel giardino.
Non riusciva a capire cosa fosse.
Quell'ombra ora si stava dirigendo verso la cucina.
Ci vollero alcuni minuti a Jake per realizzare che l'ombra si stava muovendo proprio verso la sua mamma.
Verso la finestra volarono alcuni coltelli,e un'accetta.
Jake corse in cucina,la sua mamma non c'era.
Si voltò,nessuno.
Si ricordò che in cucina c'era una penisola,ci guardò dietro,chiuse gli occhi.
Sua mamma stava stesa proprio lì,con un coltello conficcato in testa,e l'accetta che le lacerava il petto.
Altri coltelli perforavano le pareti accanto,dovevano essere arrivati quand'ormai la mamma era caduta a terra.
Del sangue cospargeva i pavimenti,e ininterroto sgorgava dal corpo inerme della madre,e andava a sporcare vestiti e mobilio.
Jake urlò con tutto il fiato in corpo..Corse in salotto,si nascose dietro al divano.
Un'altra accetta si andò a schiantare contro il portone di casa,e poi un'altra,e di nuovo una,il portone pian piano cadde sotto la morsa dello sconosciuto invasore.
L'ombra si mosse alla ricerca di Jake,sembrava non averlo visto,ma un gemito del bambino piangente la richiamò verso il divano.
Lentamente si mosse verso di lui,mentre il bambino ad occhi chiusi piangeva e tremava.
La creatura dovette inciampare su qualcosa,perchè cadde a terra misteriosamente,ecco,era stato il tappeto ad aggrovigliargli la caviglia.
A Jake parve una speranza in più a cui potersi aggrappare,per fuggire,ma l'unica cosa che seppe fare fu rimanere nascosto dietro al divano a fissare quell'essere.
Non riusciva a vedergli il viso,ma,fu sicuro di averlo già visto da qualche parte.

Lo sconosciuto si rialzò,e continuò la sua camminata per raggiungere il bersaglio,sfoderò un coltello dalla lama affilata e lunghissima, e lo affondò sul ragazzino,che impotente sentì pian piano la forza abbandonargli il corpo,e diventare l'ambiente freddo.Il sangue colò dal suo fianco,ma non bastava,un altro coltello venne scagliato sulla vittima,e gli sfaciò la caviglia.

Jake riuscì come ultima cosa a vedere due occhi vitrei,che ricordavano tanto quelli di Serena.
Ripensandoci,Jake aveva visto molte volte le foto dei nonni,ma non li aveva mai conosciuti di persona.
Perchè erano morti quando lui era piccolo,e la sua mamma viveva lontano da loro.

Ma come poteva essere proprio la nonna a fargli questo?
jake ricordava che da giovane la nonna aveva avuto qualche problema,e l'avevano dovuta portare in clinica,ma da lì era uscita quasi subito.
Gli occhi,si quegli occhi vitrei erano quelli del suo assassino.

Jake chiuse gli occhi.
Un accetta gli diede il colpo finale spezzandogli le gambe.
Era finita.

L'ombra si allontanò dalla casa,mentre i due cadaveri giacevano dimenticati.
Nessuno si curò di loro.


La casa rimase così come l'avevano lasciata,e cadde in macerie in seguito ad un uragano,degli anni dopo.
è la mia prima fan fic quindi è un pò brutta,ma accetto sia critiche che complimenti,e magari potreste anche dirmi dove posso migliorare ^^ Grazie a chi ha seguito la Fan Fic e a chi me la recensisce ^^ Un bacio Fra poco FAN FiC su naruto *-* Shingo
  
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