Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: fenris    20/12/2016    3 recensioni
Fin da quando Kagome ha attraversato il pozzo lei e i suoi compagni hanno dovuto affrontare ogni genere di pericoli: demoni, guerrieri resuscitati, sacerdotesse malvage e molto altro ancora. Ma in realtà tutto quello che hanno affrontato finora non è che la superficie di un abisso senza fondo e forze ben più terribili di Naraku stanno emergendo e forse solo un'alleanza all'apparenza impossibile potrà salvare questo mondo. Pronti a scoprire quanto è davvero pericoloso questo mondo? Allora entrate pure.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome, Kagura/Sesshoumaru, Miroku/Sango
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                             Ritorni e visioni

Sotto la luce del tramonto Kanata, Kikyo e Miroku stavano guardando le pergamene che la sacerdotessa aveva trovato tempo fa, mentre poco lontano gli altri si stavano allenando in attesa che Totosai completasse la spada per Inuyasha. Il monaco di Okinawa mi mise la mano sul mento pensoso.

” E' un miracolo che nessuno sia mai riuscito a trovare questi scritti negli ultimi secoli. E hai detto che è stato Enma in persona a dirti dove trovarli?”, Kikyo annuì.

” So che sembra impossibile da credere, ma sì, l'ho visto in sogno . E in qualche modo....so che era lui, il suo potere era semplicemente sconfinato. A proposito, sai che significa questo?, gli porse la pergamena con il titolo “evocazione dei kami” e gli occhi di Kanata e Miroku uscirono dalle orbite e il monaco più giovane cominciò a balbettare.

” K- Kanata- sensei, non mi dirà che una cosa del genere è davvero possibile?”. Il compagno di Kenichi abbassò lo sguardo cupo.

” Non so, rispetto al passato molte conoscenze sono andate perse e si dice che in passato alcuni sacerdoti fossero capaci di evocare essere molto potenti, ma in ogni caso erano più simili a certi demoni che alle divinità. Quelle, beh, per ora vi risparmio i dettagli, ma sono qualcosa di molto più complesso di quanto possiate pensare e sono spariti da anni.”.

Miroku stava per chiedergli che cosa intendesse, ma proprio in quel momento Inuyasha venne scaraventato in mezzo a loro, si rialzò con uno scatto e ringhiò.

” KOHAKU, SANGO, QUESTA ME LA PAGATE!”, e si ributtò nella mischia, mentre Kikyo lo guardò scioccata.

” Che dicevi sugli dei?”, chiese a Kanata, che sospirò.

” Ve lo dirò dopo, è un discorso molto complicato e se Kenichi non ve l'ha detto c'è sicuramente un motivo, ora godiamoci lo spettacolo.”. I tre si misero a vedere lo scontro, Sango e Kohaku si erano alleati e avevano creato una formazione difensiva che neanche Kenichi e Maka erano riusciti a oltrepassare, e inoltre Kohaku grazie agli allenamenti delle ultime settimane per controllare l'energia interna ora poteva usare l'acqua e proprio ora stava tempestando Jinenji con delle lame d'acqua, ma la dura pellaccia del mezzodemone gli creava qualche problema e poco dopo riuscì a superare lo sbarramento e tentò di colpire il piccolo sterminatore con la zappa, ma venne anticipato da Sango, che lo colpì alla testa con l'Hiraikotsu.

” Mi dispiace fare questo a un amico di Kagome, ma non lascerò più che qualcuno tocchi la mia famiglia.”. Il fratello minore sorrise e sollevò la kusarigama.

” Grazie, sorellona, però....”, vide che Inuyasha era tornato e stava per colpire la sorella:” SARò IO A DIFENDERE TE!”, ricoprì le falci di un sottilissimo strato d'acqua e lo scagliò contro l'amico, che parò l'attacco con la spada, per poi fiondarsi su di lui incrociando le armi.

Kenichi lo guardò divertito, forse era la prima volta che Inuyasha si divertiva davvero combattendo, ed era orgoglioso di aver risvegliato in lui questo sentimento, ora doveva metterlo alla prova. Formò degli spuntoni di metallo su entrambe le braccia, si ricoprì di vento e partì all'attacco e Sango, Kohaku e Inuyasha dovettero formare un'alleanza improvvisata per contenere l'attacco, ma lui trovò il punto debole della formazione in Sango(che ancora non riusciva a usare nessun elemento) e la mise al tappeto con un colpo al collo, poi parò un fendente di Kohaku.

” Ti taglio in due, stronzo.”. L'artista marziale con una presa spedì lo sterminatore a terra, per poi occuparsi di Inuyasha, che aveva sfoderato la stessa trasformazione che aveva usato contro Naraku, non c'era alcun bisogno di trattenersi. Stavano per colpirsi a vicenda quando squillò la voce di Totosai.

” INUYASHA, HO FINITO!”, in quel momento vennero afferrati da Maka, che aveva sfoderato per l'occasione il suo aspetto demoniaco, era alta tre metri, totalmente ricoperta di pelo nero, le orecchie erano triplicate di dimensioni, dal muso spuntavano delle zanne dall'aria poco rassicurante e la coda era diventata enorme, sembrava più una mazza che un arto e lei stessa in sostanza sembrava un incrocio tra una donna e un orso più che un innocuo tanuki.

“ Andate a raccattare Koga, Ayame e i due idioti, poi andiamo a prendere quella cosa.”, disse con voce minacciosa e i due annunirono spaventati, quindi Kenichi andò a prendere i demoni lupo, che erano stati messi al tappeto dalla maestra d'armi mezz'ora dopo l'inizio dello scontro, ma venne avvicinato da Kanata, che aveva un'espressione molto seria.

” Kenichi, senti, non hai detto nulla ai tuoi allievi su “quella” questione, vero?”.

L'artista marziale annuì grave.

” No, sono ancora troppo radicati nelle loro convinzioni, non so se riuscirebbero ad accettarlo, anche noi siamo rimasti scioccati quando l'abbiamo saputo, no? E immagino non serva ricordarti quanta gente ha perso il senno nel tentativo di raggiungere quel livello.”, il monaco sospirò.

” Sì, neanch'io l'ho detto a coloro che ho addestrato.....ma dovremmo farlo prima o poi, che ci piaccia o no.”. Kenichi ripetè il gesto di prima e svegliò con uno schiaffo a testa i suoi allievi, e dopo aver calmato Koga(di nuovo) andarono a vedere la nuova creazione di Totosai, trovandosi di fronte a qualcosa di totalmente inaspettato. Il fabbro infatti aveva tra le mani una sorta di bracciale lungo quanto l'avambraccio di Inuyasha, era blu con alcune rifiniture verdi e al centro si trovava un occhio rosso con la pupilla a fessura azzurra e il suo nuovo proprietario lo guardò sbigottito.

” Totosai, ma che hai combinato? Mi avevi detto che avresti creato una spada!”. Il vecchio demone si immusonì.

” Questa è una spada, Inuyasha. Prova a indossarlo.”, aprì il bracciale in due con uno scatto e lo porse al mezzodemone, che fece un passo indietro, voleva davvero indossare qualcosa che proveniva da Naraku, colui che aveva completamente distrutto la sua vita? No, non voleva, ma forse era l'unica speranza per distruggerlo, sospirò e indossò il bracciale, pentendose subito.

Un'ondata di dolore invase il suo corpo, mentre tantissimi piccoli aghi si conficcavano nel braccio e da una fessura uscì una lama identica a Hakai no kiba, ma più corta. Inuyasha si piegò a terra tenendosi il braccio e Miroku cercò di aiutarlo, ma lui lo mandò via, non aveva bisogno dell'aiuto di nessuno, cominciò a inviare energia all'arma cercando di dominarla, ma il dolore si limitò ad aumentare. Cercò di mettere sempre più forza, ma si sentiva come se bruciasse e nel bel mezzo dell'agonia vide qualcosa:era in un villaggio in fiamme, persone terrorizzate correvano dappertutto e dei soldati a cavallo gettavano torce o uccidevano chiunque fosse troppo lento. Anche lui correva, era inseguito da uno di quei soldati, che stava per colpirlo con una lancia, ma qualcuno lo gettò a terra e quando si riprese si accorse di essere sotto una donna che si era preso il colpo al posto suo e ora lo guardava con occhi vitrei, ma prima di spirare definitivamente lo accarezzò alla guancia e poi ricadde su un fianco. A quel punto svenne anche lui e quando si ritrovo era di nuovo nella caverna di Totosai a terra, per fortuna non sentiva più il dolore e riuscì ad alzarsi a fatica.

” Che diavolo è successo?”, il demone fabbro scosse la testa.

” Per qualche motivo la lama non ti accetta e non le sono piaciuti i tuoi tentativi di dominarla.”, Kenichi incrociò le braccia.

” Forse piuttosto che forzarla dovresti arrenderti ad essa.”.

Sentendo quelle parole Inuyasha si alzò di scatto e fissò negli occhi il suo maestro.

” Arrendermi?! Mai, sarebbe come arrendermi a quel verme e non ne ho la benchè minima intenzione.”, Maka sospirò.

” Temo che dovrai farlo, anche noi prima di imparare a controllare il ki ci siamo dovuti arrendere a esso e io ho dovuto farlo pure con il mio lato demoniaco. Arrendersi significa accettarla come parte di te, altrimenti non potrai mai usarla come arma.”. L'altro mezzodemone ringhiò e si rivolse a Totosai.

” Ma si può sapere perchè hai deciso di costruirla in questo modo?”, l'interpellato sospirò.

” Non so dirtelo, è come se quegli stessi frammenti mi abbiano chiesto di dar loro quella forma. Evidentemente lei ti vuole come suo padrone.”. Inuyasha si mise le mani tra i capelli.

” Beh, io non voglio esserlo. Arrendermi a questa cosa vuol dire arrendermi a Naraku, quindi....”, fece per togliersi il bracciale, ma non voleva saperne di sbloccarsi e il mezzodemone sbuffò:” Di bene in meglio.”.

                                                                                                                   ****************

Dentro una fossa scavata nel terreno sotto la luce della luna si trovavano i resti di creature morte che andavano mescolandosi e ruotando su sé stessi e Naraku li osservò soddisfatto, aveva cercato alcuni dei demoni più forti in circolazione, per poi ucciderli e prendere le parti migliori e in questo Hakai no kiba gli era stata molto utile, anche se non era più un'arma fisica e aveva dovuto riassorbire il cuore di Onigumo per usarla come si deve(e sperava di dimenticare in fretta il discorso fattogli da quello schifo), in fin dei conti non tutto il male veniva per nuocere. A un certo punto Byakuya atterrò accanto a lui, con l'aria seccata come al solito.

” Allora, sicuro di quello che stai per fare?”, il mezzodemone prese i pezzi di Tokijin che aveva ricevuto dallo stesso Byakuya giorni fa.

” No, ovviamente, ma sai come funziona, alto rischio uguale alto guadagno. Comunque, novità?”, il demone delle illusioni si sdraiò a terra(ignorando il grugnito del capo).

” Allora, Inuyasha e i suoi compagni hanno incontrato altri due tizi come quel Kenichi e una di loro è una mezzodemone. Poi sono andati da Totosai, dove hanno incontrato Sesshomaru, che ha incontrato a sua volta un altro di quegli umani di cui ti parlavo tempo fa. Non so altro.”.

Naraku imprecò, se Sesshomaru fosse stato addestrato da uno come Kenichi poteva considerarsi già morto, quindi non aveva tempo da perdere. Caricò l'arma con la sua energia e la gettò nella fossa, che si illuminò di una luce blu e rossa, che si compresse in un uovo dello stesso colore, che cominciò a ruotare su sé stesso, mentre a poco a poco divenne visibile qualcosa, un grosso ammasso viola. Dopo alcuni minuti l'uovo si ruppe e da esso uscì un'autentica mostruosità, un orco viola con le corna gialle, due occhi rossi maligni con una fessura nera, zanne e artigli affilati come rasoi e due enormi ali sulla schiena. L'essere ghignò e respirò l'aria a pieni polmoni.

” Ah, l'aria pura è una delle cose che mi sono mancate di più mentre ero una spada. È bello rivederti, Naraku.”, il mezzodemone sorrise nello stesso modo del “figlio”:

” Anche per me, Goshinki. Purtroppo i collaboratori competenti scarseggiano. Ti andrebbe di finire il compito che ti affidai l'ultima volta con un nuovo obbiettivo?”. Il rinato Goshinki drizzò le corna-

” La spada che hai rotto sul collo di Inuyasha e che rischia di ucciderti, vero? Beh, perchè no, almeno potrò provare i ritocchi che mi hai dato.”, Naraku inarcò un sopracciglio, già quando l'aveva creato la prima volta era rimasto parecchio infastidito dalla totale incapacità della sua emanazione di tenere a freno la sua abilità telepatica e farsi i fatti propri, ma insieme ai nuovi poteri che aveva ottenuto questo l'avrebbe portato alla vittoria tenendo lui al sicuro.

Mentre però pensava alla prossima mosse sentì un dolore tremendo al braccio e vide che la spada aveva preso forma, tentò di disattivarla, ma non ci riuscì e il dolore aumentò, sentiva come decine di aghi gli fossero stati conficcati nel braccio e nel bel mezzo dell'agonia vide qualcosa. Era su delle mura che circondavano una casa e guardandosi vide che non solo era più basso, ma indossava un kimono rosso fin troppo familiare e aveva delle unghie molto lunghe e altrettanto familiari. Guardando in basso vide un gruppo di mostriciattoli che si accanivano su una donna che tentava disperatamente di tenerli lontani con una katana, ma venne sopraffatta dopo pochi minuti e si ritrovò gli artigli di un kappa nello stomaco, ma prima di cadere a terra rivolse il suo sguardo a Naraku e lui capì subito il messaggio.

” Scappa.”. A quel punto era di nuovo nella radura dove aveva resuscitato Goshinki, che aveva uno sguardo strano.

” Tutto bene?”, lui grugnì.

” Sì, ora va. Poi ti farò sapere.”, l'orco volò via dopo un'iniziale incertezza con le sue nuove ali e lo stesso fece Byakuya, mentre il loro padrone sbattè i pugni a terra per la rabbia. La donna che aveva visto morire assomigliava in maniera inquietante a LEI e per lui era stato come vederla morire un'altra volta e se possibile, in maniera ancora peggiore dell'altra. Ma la cosa più inquietante era che in qualche modo lui era qualcun'altro in quel momento, che cazzo significava? Oh, al diavolo, l'obbiettivo era sbarazzarsi dei suoi nemici e della parte fisica di Hakai no kiba, magari avrebbe inviato Kanna per indebolire Inuyasha e poi Goshinki avrebbe dato il colpo di grazia, poi la strada sarebbe stata tutta in salita.

                                                                                                                     *************
Inuyasha guardò la spada che si era attaccata a lui con uno sguardo schifato, accidenti a lui quando aveva accettato di indossare quella cosa. Kenichi e gli altri continuavano a dire che per controllarla avrebbe dovuto considerarla come parte sé, come aveva fatto per il suo lato demoniaco, ma lui non riusciva proprio ad farlo. La sua parte demoniaca restava comunque una parte di lui, per quanto selvaggia, e l'allenamento di Kenichi gli aveva dato la disciplina adatta a controllarla, ma non riusciva a pensare a quella cosa come a una nuova parte di sé senza ricordare che era stata creata e usata da Naraku. Ora stava andando al pozzo per riprendere Kagome, aveva bisogno di lei più che mai(anche se non lo avrebbe mai ammesso ad anima viva), era l'unica con cui si sentiva di parlare della sua visione. Tra l'altro la donna che era morta lì era praticamente identica a sua madre, ma lei era stata uccisa da un gruppo di demoni che cercavano lui, che cavolo significava? Mentre rifletteva su questo venne travolto in pieno da qualcosa e rotolò a tutta velocità senza che nessuno riuscisse a fermarlo e dopo minuti interi sbattè contro il Goshinboku, procurandosi un bernoccolo formato montagna.

Quando riaprì gli occhi per capire cosa cavolo fosse successo si accorse di avere Kagome tra le braccia e per di più aveva messo una mano proprio “lì”. Trenta secondi dopo i bernoccoli erano diventati due e la ragazza si stava massaggiando la mano.

” La prossima volta ti riattacco a quest'albero fino al prossimo millennio.”, il mezzodemone si rialzò a fatica e cercò di massaggiarsi la testa.

” Dannata, ma si può sapere come cazzo hai fatto a finirmi addosso in quel modo?”. A quel punto Kagome si bloccò e divenne rossa.

” Ecco, ammetto di aver ancora qualche piccolo problema a controllare la mia nuova velocità. Non sei il primo a cui finisco addosso di recente.”, disse ripensando a quello strano impiegato che aveva incrociato il giorno prima. Inuyasha sbuffò.

”Beh, avrai modo di imparare a farlo, Kenichi ha promesso di metterti sotto con gli allenamenti. E anche Kanata ha detto che dovrà insegnarti parecchie cosette e se fossi in te avrei un po' paura, non aveva un'espressione molto rassicurante quando l'ha detto. Andiamo ora o hai paura di finire addosso a qualcun altro?”, Kagome trattenne il respiro fino a gonfiare le guance e poi cominciò a rincorrerlo:.

ASPETTA CHE TI PRENDA, POI VEDI QUANTO HO PAURA!”, i due cominciarono a correre come pazzi fino al villaggio e Inuyasha si dimenticò di quello che era successo, d'altronde perchè rovinare un momento così con la paura?

                                                                                                                              *****

Buonasera a tutti, chiedo scusa se ho postato questo capitolo troppo in fretta e se l'ho trattato in modo così superficiale, ma avevo voglia di recuperare in fretta. Spero che la lotta d'allenameto di Inuyasha e degli altri vi sia piaciuto e che la scena finale vi abbia strappato qualche risata, cercherò di aggiornare il più possibile in queste vacanze, ma non garantisco, purtroppo tra poco ho esami. Chiedo inoltre a chiunque abbia letto fin qui di dedicare un minuto di silenzio a coloro che sono morti nell'attentato di Berlino(noi umani siamo solo bestie, dal primo all'ultimo) e concludo augurandovi buon Natale ora nel caso non riesca a farmi vivo prima.
  
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