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Autore: Hil 89    27/05/2009    2 recensioni
Ciao gente! Eccomi qui con un'altra storia. Ormai sono arrivata al 60esimo capito e il titolo è rimasto lo stesso, quindi non lo cambio più! Comunque è il settimo anno per il mitico trio, ma l'arrivo di Lucas Flatts sconvolgerà la vita di una grifoncina in particolare... Nello stesso tempo l'arrivo di altri misteriosi personaggi, sia buoni che cattivi, movimenteranno il settimo anno ad Hogwarts e forse porranno la parola fine su quella guerra che dura da molti anni!..Mi raccomando, commentate! Baci HiL
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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70.          Che lo scontro abbia inizio

Lo scontro davanti all’entrata della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts infuriava, Harry Potter osservava dal portone principale gli Auror lottare contro i servi del mago che gli aveva strappato via i genitori, i suoi occhi verdi vagavano sul campo di battaglia e verso l’orizzonte.
Lo cercava.
La cicatrice brillava sulla sua fronte per quando gli doleva, il dolore si era fatto insopportabile, ma non gli interessava, voleva solo una cosa: la morte di Lord Voldemort.
Ginevra e Ronald Weasley erano al suo fianco, la rossa gli stringeva forte la mano, Ron invece non diceva nulla, osservava solo il campo di battaglia con i pugni chiusi e la bacchetta salda nella mano destra.
Heric Broms era alle sue spalle e faceva scorrere sull’intero campo di battaglia il suo sguardo trasparente, li stava cercando, sentiva la loro presenza, ma non riusciva ad individuarli.
Lucas Flatts era appoggiato al muro, di fianco a sua madre, il suo sguardo blu scorreva veloce sullo scontro e sul corridoio che legava il portone centrale con la porta della Sala Grande nell’attesa dell’uscita di Hermione, Jhon e  Mel erano vicini a lui.
“Andiamo” la voce di Richard Flatts ruppe il silenzio che si era creato in quel luogo, “Non ha senso che restiamo qui a guardare. Dividiamoci in gruppi, Broms resterà con i ragazzi insieme a Silente. L’Ordine proseguirà a est invece io, Amelia e i professori andremo a ovest” ordinò, “E voi” continuò fissando i ragazzi e specialmente suo figlio, “Non fate azioni avventate, perché non abbiamo tempo di venire a salvarvi il culo, sono stato chiaro?”
Lucas lo guardò in modo serio, “Cristallino, capitano”
Detto questo Flatts diede le spalle al serpeverde ed estraendo la bacchetta uscì dalla scuola diretto verso la sua postazione, gli altri professori lo seguirono un secondo dopo, Amelia diede un bacio veloce a suo figlio e dopo seguì il marito.
Stai attenta, mamma…
L’Ordine della Fenice dopo uno sguardo d’intesa con il preside si diresse verso la parte est del castello.
“E a noi tocca stare qui” si lasciò sfuggire Harry.
“Dobbiamo proteggere la scuola figliolo” disse Silente con un sorriso lieve. Lo sguardo azzurrino fissato all’orizzonte, dove per un istante incontrarono uno sguardo rosso come il sangue.

Lord Voldemort osservava compiaciuto il lavoro che i suoi Mangiamorte stavano facendo, al suo fianco Elisabeth sorrideva,vedeva sempre più vicina la sua trasformazione completarsi. Non vedeva l’ore di mettere le sue mani sull’anima di quella ragazzina dagli occhi d’oro. La stava cercando con la mente, ma non riusciva a trovarla e questo era davvero strano, sentiva due presenze molto forti all’inteno della scuola, ma non era in grado di identificarle,eppure sembravano molto simili alla sua.
Spostò il suo sguardo azzurro sul suo signore, “Quando attacchiamo?”
“Pazienza, mia cara, pazienza” rispose il Lord Oscuro, “Devono ancora  arrivare i miei alleati…”
Alle loro spalle c’erano ancora i coniugi Lastrange, Malfoy e il cognato di Bellatrix.
La pioggia continava a scendere fitta sulla scuola e la battaglia incalzava sempre di più, incantesimi di magia bianca e magia nera si scontravano, non si poteva ancora definire chi fosse in vantaggio, perché le perdite, purtroppo, erano su entrambi i fronti.
I quattro Mangiamorte rimasti fuori dalla battaglia facevano scorrere veloci lo sguardo sul campo per trovare i loro degni avversari, loro non dovevano affrontare i comuni Auror, dovevano neutralizzatre l’Ordine della Fenice ed eliminare definitivamente i coniugi Flatts.
Bellatrix Lastrange si lasciò sfuggire un sorriso diabolico quando il suo sguardo malvagio individuò il viso angelico di Amelia Flatts.
“Trovati”.
L’Oscuro Signore sorrise, “Dividetevi: Bella, tu e tuo marito vi occuperete dei Flatts, mentre voi due vi occuperete dell’Ordine. Due a est e due a ovest. Andate” concluse alzando la mano verso il cielo.
Il marchio nero continuava a brillare sinistro sopra le loro teste.
Lord Voldemort osservò l’entrata della scuola e il suo sguardo si scontrò con quello di Albus Silente, sorrise ancora, “Vecchio mio, questo sarà il giorno che ti farà rimpiangere di essere nato”.
“Stanno arrivando” la voce incantatrice di Elisabeth lo distolse dai suoi pensieri, si voltò e vide il cielo farsi sempre più nero.
“Era ora” commentò, “Loro si occuperanno degli amici stupidi di Potter”.
Una risata perfida riecheggiò nell’aria, prima che la classica sensazione di perdere tutta la felicità avvolse l’intera scuola.

“Dissennatori” disse Harry avvicinandosi al preside.
Albus annuì, “Ragazzi miei non fatevi spaventare, siete in grado di neutralizzarli” li rassicurò facendo alcuni passi avanti. Uscì dalla scuola osservando l’arrivo di tutti i Dissennato di Azkaban. Quei maledetti erano passati al lato oscuro, non ne aveva dubbi.
“E quelli cosa diavolo sono?” la voce di Mel era leggermente spaventata e fissava orripilata i dissennatori che si avvicinavano sempre di più al castello.
“Si chiamano Dissennatori, Melanie, sono i custodi di Azkaban e sono degli esseri davvero malvagi, sono in grado di risucchiarti tutta la felicità che sei in grado di provare. Ti trasmettono un senso di debolezza e impotenza che ti disorienta e ti toglie tutte le forze”.
“Come facciamo a contrastarli?” chiese John.
“Professore” intervenne Harry, “Loro non conoscono l’incantesimo che li può neutralizzare”.
“Questo è vero”
“Non c’è problema, li proteggeremo noi” disse Ginevra, “Noi siamo in grado di farlo, ce l’ha insegnato Harry”
“Allora faremo così”.
Lucas osservò i Dissennatori avvicinarsi al portone, subito si sentì sovrastare dalla tristezza, come se tutti i pensieri felici gli fossero stati strappati via. John strinse forte a se Mel mentre gli sussurrava all’orecchio che tutto sarebbe andato per il meglio.
I fratelli Weasley e Harry puntarono le loro bacchette insieme a Silente verso i Dissennatori e urlarono all’unisono: “Expecto Patronum
Una lince, un cervo, una fenice e un cane uscirono dalle bacchette dei maghi e andarono a contrastare gran parte dei dissennatori che si stavano avvicinando sempre di più.
Heric Broms non toglieva l’attenzione dall’orizzonte, aveva notato l’uomo che Silente aveva guardato prima dell’arrivo di quegli esseri immondi. Cosi era lui: Lord Voldemort e la donna era Elisabeth, la mezzo demone.
Doveva ammettere che aveva una grande forza, e la somiglianza con la sua Luce era davvero impressionante. La sua attenzione poi si concentrò su Harry Potter, quel ragazzo aveva una grande forza nascosta dentro di sé, ed era sicuro che non l’aveva scoperta ancora del tutto.
“Miseriaccia!” Ron si lasciò andare contro il muro quando il suo patronus si dissolse nel nulla, Ginevra si sedette a terra un istante dopo suo fratello, Harry tirò un sospiro di solievo quando vide l’ultimo Dissennatore svanire nel nulla. Albus Silente si lasciò sfuggire un sorriso, constatando che quei ragazzi erano davvero migliorati e che il bambino sopravvissuto aveva svolto un ottimo lavoro.
Quell’attimo di pace duro veremente poco, Lucas Flatts osservò l’orizzonte e trattenne il fiato.
“Guardate” disse indicando un punto ben definito davanti a se, i presenti compresi Broms guardarono il punto che indicava il giovane serpeverde.
“Dio mio” sussurrò Ginevra.
“Questa volta non so se ce la caveremo con un solo Patronus” constatò Harry prendendo Gin per mano.
Silente e Broms osservarono con occhi attenti il gruppo di Dissennatori che si stava avvicinando velocemente al piccolo gruppo.
I tre grifoni evocarono un'altra volta i loro Patronus, nello stesso istante il preside eseguì alla perfezione lo stesso incantesimo. Broms evocò uno scudo protettore che avvolse i tre svedesi.
Lucas osservò il gruppo di Dissennatori schiantarsi contro gli incantesimi evocati contro di loro, e prima di sentire completamente le forze mancargli senti una voce che avrebbe riconosciuto anche in mezzo a mille urlare un incantesimo mai sentito prima.


“Attenta!” l’urlo di Molly Weasley fece voltare appena in tempo Tonks che riuscì a schivare un incantesimo lanciato da un Mangiamorte.
“Stupeficium!” l’incantesimo lanciato da Arthur stordì un altro incappucciato che stava cercando di colpire sua moglie.
Remus Lupin stava duellando contro Antonin Dolohov, mentre i gemelli Weasley stavano contrastado gli attacchi dei genitori di Tiger e Goyle.
Gli altri membri dell’Ordine della Fenice stavano aiutando gli altri Auror a fermare l’avanzata degli altri servitori del Lord Oscuro, quando un incantesimo mai sentito prima attraversò l’aria e colpi un auror.
Il malcapitato cadde a terra in un tonfo sordo, tutti i presenti si fermarono per un secondo. Lupin trattenne il fiato, quello che aveva sentito non preannunciava niente di buono.
Mortea Istantanea
Un risata malvagia risuonò nell’aria, i presenti alzarono lo sguardo e videro Lucius Malfoy e Rabastan Lastrange, il biondo aveva in pugno la bacchetta, e osservavi i presenti con uno sguardo perfido.
“Vi piace il nostro nuovo incantesimo?”

Richard e Amelia Flatts stavano contrastando gli attacchi dei Mangiamorte schiena contro schiena, come sempre, non succedeva mai che in uno scontro combattessero separati. Si sostenevano e si coprivano le spalle a vicenda, per questo in Svezia erano conosciuti come la coppia d’oro, nessuno era mai riuscito a distruggerli.
Nessuno.
Una risata sinistra attirò l’attenzione della donna, alzò lo sguardo e fece solo in tempo a creare uno scudo sia per lei che suo marito mentre Rudolphus Lastrange lanciò un Bombarda.
L’esplosione fu devastante e in quell’attimo di scompiglio Bellatrix Lastrange non si fece scappare l’occasione, scagliò il suo nuovo incantesimo nella mischia, un corpo cadde a terra con un tonfo sordo.
Minerva McGranitt aveva il cuore che batteva a mille e la sensazione opprimente sulla coscienza che una vita si era appena spenta per opera di quella pazza, si voltò e quello che vide la lasciò senza fiato.
Aveva mirato al bersaglio e il colpo era andato a segno.
Bellatrix Lastrange continuava a ridere mentre fissava i due capitani degli Auror.
Loro sarebbero stati le prossime vittime.

Un lampo di luce accecante invase l’entrata della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Tutti i Dissennatori venenro spazzati di via da quell’incantesimo potentissimo e di loro non restò assolutamente nulla.
Heric Broms e Albus Silente furono i primi a voltarsi verso l’artefice dell’incantesimo e su entrami i volti nacque un piccolo sorriso orgoglioso.
Harry Potter si alzò aiutando i suoi amici a fare lo stesso e tutti e tre i grifoni si voltarono ad osservare quello che gli adulti stavano guardando, i loro occhi si illuminaro di gioia: era arrrivata.
All’uscita della Sala Grande c’era lei, Hermione Jane Granger con la bacchetta ancora puntata verso il grande portone e un piccolo sorriso fiero dipinto sulle labbra, Mike Broms era alle sue spalle e osservava compiaciuto l’opera della grifoncina. Era incredibile come in così poco tempo aveva imparato a padroneggiare già gran parte del suo potere nascosto.
La ragazza non aspettò un istante di più, si diresse velocemente verso i suoi amici e dopo averli abbracciati si avvicinò ai tre svedesi che erano a terra privi di sensi.
Accarezzò lievemente la guancia liscia di Lucas Flatts, scostandogli poi alcuni ciuffi di capelli dalla fronte, diede una rapida occhiata a John e Mel, che sotto le attenzione degli altri tre grifoni stavano riprendendo conoscenza, fece un caldo sorriso ai due ragazzi quando i loro sguardi si incrociarono e poi tornò a prestare la sua totale attenzione al giovane serpeverde che aveva tra le sue braccia.
Lucas Flatts sotto quelle carezza che tanto conosceva socchiuse lentamente gli occhi blu e si specchiò in due iridi dorate, sorrise debolmente poi attirò la grifoncina contro di se, stringendola in un caldo abbraccio.
“Finalmente sei arrivata, ce ne hai messo di tempo”
Hermione si allontanò solo per poterlo guardare negli occhi, affondò in quel blu oceano che tanto amava  e poi congiunse per un attimo le loro labbra.
“Ho fatto prima che ho potuto” sussurrò contro le sue labbra.
“Lo so”
Mike si avvicinò al padre e annuì col capo, “E’ forte e determinata. Ce la potrà fare”
“Ottimo lavoro, figliolo”.
Il mezzo demone si fece scappare un ghigno poi si voltò verso la brunetta, “Ehi Occhi d’Oro, detesto dover interrompere questo magnifico momento, ma devi concentrarti sull’aura della nostra amica”
Hermione si alzò e prese mano Lucas, il ragazzo andò con lei verso il mezzo demone e osservò l’orizzonte, proprio come faceva la grifoncina.
Il suo cuore mancò di un battito quando vide per la prima volta Elisabeth in carne ed ossa.
Non c’erano dubbi, quella donna era Liz.

“Finalmente eccola li….” La voce di Elisabeth era eccitanta, si voltò verso l’Oscuro Signore e sorrise, “Finalmente potrò completare la mia trasformazione”.
Voldomort ghignò, “E mentre tu ti occuparei della Granger, io sistemerò una volta per tutte il caro Bambino Sopravvissuto”



Spazio per me...

Eccomi qui, scusate il ritardo, ma ho avuto dei problemi, mi mancava l'ispirazione e poi avevo davvero molto lavoro, non avevo un attimo di pace, quindi non riuscivo neanche a concentrarmi...
questo capitolo non mi convince tanto, però non lo so....Fatemi sapere qualocosa. Speedy e Valeria grazie per le mail. saluti, HiL
  
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