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Autore: LirielFB    22/01/2017    3 recensioni
Benvenuti! Immagino che tutti voi conosciate le eroiche gesta di Harry Potter, però non tutti sanno che se è arrivato sano e salvo allo scontro finale con il Mago-senza-naso lo si deve a me e al fatto che non l'ho mai veramente usato come affila-unghie...
Vi chiederete chi sono... vi accontento: sono il magnifico, il sensazionale, il fantastico Grattastinchi!
Sto per raccontarvi una storia piena di amore, errori, amicizia e coraggio che vi spiegherà il mio enorme sacrificio nel non sfregiare ancora di più il Bambino Sopravvissuto, ma soprattutto vi spiegherà come il mio compito sia pericoloso. Sono il guardiano di Hermione Jean Granger!
Il motivo per cui vi voglio raccontare la mia storia è che ora mi trovo in un punto cruciale della mia vita e, forse, ho bisogno di un consiglio... e se vogliamo essere del tutto sinceri, in realtà sono solo un mezzo-guardiano...
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Grattastinchi, Hermione Granger, Theodore Nott | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Da Epilogo alternativo, Più contesti
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44 -
Quando i rintocchi dell'orologio suonarono l'una di notte la mia Streghetta, senza staccare le mani dalla schiena del Biondino, guardò la Rossa come a volerle dire qualcosa.
«Hermione, non capisco cosa vuoi...» disse in un sussurro sconsolato la Rossa.
«Piattol... Weasley femmina, apri la porta» esclamò il Biondino con tono di voce calmo e assonnato.
La Weasley guardò l'amica la quale le fece un cenno affermativo, perciò pronunciò "Alohomora" e la porta fu liberata dell'incantesimo di chiusura magica. Intanto il Biondino si era alzato e stava aiutando la mia Streghetta a fare lo stesso, poi, girandosi verso Nott esclamò «Andiamo in dormitorio...
» e senza aggiungere altro si avviò verso la porta.
Ora chi seguo?
Di sicuro il Biondino non avrà una nottata facile, anche perché tra poco la lezione finirà e sicuramente la Piovra-Parkinson si sarà accorta che mancava...
In compenso la mia Streghetta subirà sicuramente il terzo grado della Rossa per capire quello che è successo... cosa che non ho capito neppure io...



 La giornata delle stranezze

Alla fine decisi che era meglio seguire i ragazzi.
Ci dirigemmo furtivamente nel Dormitorio e una volta entrati il Biondino si buttò a peso morto sul letto, Nott invece iniziò a muoversi per la stanza a scatti, guardando spesso l'amico.
«Theo... smettila di muoverti come se ti avesse morso un'acromantula, mi fai venire male alla testa» disse con voce assonnata Draco.
«Posso sapere come fai a essere così calmo dopo quello che è appena successo?! ... che poi, che Merlino ti è successo?» chiese preoccupato Nott.
«Evidentemente non solo la Mezzosangue soffre di attacchi di panico...» rispose in un sussurro Draco.
«Adesso stai bene?» domandò ancora Nott.
«Sono solo stanco...» rispose Draco.
«Ti lascio dormire... domani dovremmo essere in forze per evitare Pansy» esclamò sorridendo Nott.
«Non me lo ricordare...»
Poi finalmente anche Nott si buttò a letto e nella stanza calò il silenzio.

Pensai che ormai si fossero addormentati quando il silenzio venne interrotto.
«Pensi che la Granger stia bene? - chiese Nott girandosi verso il letto di Draco - Voglio dire, quando è entrata nella stanza sembrava agitata e in preda ad un attacco di panico...»
«Non ha avuto un attacco di panico...» 
«Allora cosa?» chiese dubbioso Nott.
«Credo abbia sentito che lo stavo per avere io...» 
«Draco...» iniziò Nott, per poi fermarsi.
«Notte Theo» rispose Draco.

- - -

La notte passò molto lentamente poiché i ragazzi si mossero di continuo nel letto, forse a causa di incubi e perciò riuscii ad addormentai solo alle prime luci dell'alba. Quando finalmente uscimmo dal Dormitorio per andare in Sala Grande a fare colazione venimmo raggiunti da un'agitata Parkinson, seguita dalla Bulstrode.
«Dracuccio tesoro! Che fine hai fatto ieri sera? Avevamo un appuntamento e me lo sono dimenticata?» chiese Piova-Parkinson.
«Ho mal di testa. Chiudi la bocca» rispose malamente Draco e si diresse verso il tavolo dei Serpeverde.
La Piovra non sembrò rimanerci male anzi, riprese a parlare
«Se vuoi ho un rimedio per farlo passare...» disse con tono malizioso e iniziando a strusciarsi al braccio del Biondino.
Dovrei andare da Madama Odette per vedere se ha una pozione repellente contro le piovre... magari riesce a tenere la Parkinson a distanza...
«Pansy, ti ho già detto di lasciarmi in pace...» rispose Draco prendendo posto sulla panca; Nott si mise subito al suo fianco e io presi posto in mezzo a loro. Quando la Piovra mi vide si mise la mano davanti alla bocca e al naso, mi guardò schifata e si allontanò, con la Buldstrode al seguito.
Una volta rimasti soli, diedi un'occhiata al tavolo Grifondoro, ma la mia Streghetta non c'era, così come la Rossa.
Che sia già scesa?
... in effetti è tardi...

Quando
i ragazzi si alzarono e si diressero verso il Lago Nero, ero intenzionato a dare un'occhiata alla mia Streghetta per vedere se stesse bene e se gli effetti collaterali del Distillato della Morte Vivente fossero passati, ma intercettai lo sguardo di Piovra-Parkinkon e ritenni più prudente rimanere con loro.

Nel Parco c'erano altri studenti, ma non sembrarono accorgersi di noi; solo la Parkinson ci notò e ci tenne d'occhio per tutto il tempo.
Arrivò l'ora del pranzo senza che venisse proferita parola, o meglio, qualche volta Nott iniziava a parlare per poi bloccarsi non sapendo da dove inizare o come andare avanti.

Il pranzo trascorse tranquillamente, anche perché la Parkinson era troppo impegnata a parlare fitto fitto con Marcus Peterson anche solo per guardarci. Il povero ragazzo cercava ti tenere a distanza la Piovra anche perché la sua ragazza li sta guardardo molto, ma molto male...
Che stai cercando informazioni su come e dove abbia passato la notte Draco?
Si sarà accorta che non c'era la mia Streghetta a lezione e ha qualche sospetto?

La mia Streghetta non si fece vedere neppure a pranzo ed ero intenzionato ad andare a cercarla, ma, ancora una volta, quando lasciammo la Sala Grande la Parkinson iniziò a seguirci e sembrava stesse aspettando il momento in cui mi sarei allontanato dai ragazzi per avvicinarsi nuovamente. Ci dirigemmo verso i Dormitori e mentre loro giocavano con gli Scacchi Magici Quiddich, io mi addormentai.

- - -

Mi svegliai tutto intorpidito, infreddolito e con il pelo umido, come se avessi dormito all'aperto o davanti a una finestra spalancata. Nulla di strano direte voi, se non fosse che: primo, siano ai primi di settembre e nelle Highlands scozzesi di notte non si muore certo di caldo e secondo a Serpeverde le finestre non possono essere aperte dato che ci troviamo sotto il Lago Nero.
Sono con la mia Streghetta e lei si è addormentata con la finestra aperta?
Stordito dal dolore che provavo in ogni parte del corpo e preoccupato del fatto che non solo potesse avere freddo, ma che magari si fosse lanciata dalla finestra, aprii gli occhi di scatto e...
Che Merlino ci faccio nel Parco di notte?!
E perché sono da solo?
Preoccupato che fosse successo qualcosa di così grave che aveva impedito ai ragazzi o alla mia Streghetta di svegliarmi prima di andarsene, iniziai a stiracchiarmi per sciogliere i muscoli per poi poter correre in cerca di risposte, quando mi resi conto di un'altra stranezza...
Oh Merlino, Morgana e tutti i fondatori! Per quale motivo sono legato ad un albero?! 
...
Ecco, prima di lasciarmi andare al panico più totale cerchiamo di ricordare cos'è successo prima che mi addormentassi...

Ricordo il pranzo in Sala Grande e la Parkinson, ricordo di essermi addormentato nel Dormitorio Serpeverde, perciò... COME CI SONO FINITO LEGATO AD UN ALBERO DEL PARCO IN PIENA NOTTE?!
Deciso a risolvere il mistero il prima possibile iniziai a muovermi, a tirare e a mordere la corda nella speranza di riuscire a slegarmi. Ci riuscii solo all'alba.
Sfinito per lo spavento, la preoccupazione e la fatica che avevo fatto per liberarmi corsi a perdifiato verso l'interno del Castello e una volta arrivato vicino alle porta della Sala Grande notai l'ennesima stranezza: i pochi studenti svegli indossavano la divisa.
...
Che ci fanno in divisa la domenica mattina?


Entrai in Sala Grande pronto a raggiungere il primo tra i miei protetti che avessi visto, quando mi resi conto che ancora non c'erano... Sicuro che la mia Streghetta sarebbe arrivata presto la aspettai al tavolo Grifondoro.
Arrivarono molti Grinfondoro, ma solo quattro attirarono la mia attenzione: le compagne di stanza della mia Streghetta e della Rossa.
La Bennet raggiunse la panca saltellando peggio della Lovegood e ripetava continuamente che avrebbe passato due ore a fissare Logan; la Watson riuscì a sedersi e, contemporaneamente, tirare fuori tutto quello che aveva nella borsa e a sparpagliarlo sul tavolo in mezzo ai piatti della colazione, in cerca di solo Merlino sa cosa; la Walsh al contrario sembrava più curata del solito e la Gordman era come sempre sommersa nei libri.
La mia Streghetta e la Rossa?
Come se Merlino in persona volesse aiutarmi nel capire qualcosa, si avvicinò alle ragazze Hank Jackson, quello che balbetta ogni volta che parla alla mia Streghetta.
«Ciao ragazze, come avete passato la notte?» chiese sedendosi.
«Yawm*... Hank perché invece di fare il giro del calderone ogni volta, non ci dici direttamente che vuoi notizie della Granger?» esclamò sbadigliando e ridacchiando la Watson.
«Ma non è vero... - sguardo omicida della Walsh - Sentite, venerdì è praticamente scappata dalla lezione notturna di Astronomia; sia ieri che sabato non si è vista in giro per Castello e so per certo che non sia in Infermeria. Tra poco c'è lezione di Incantesimi e lei non è ancora scesa per la colazione e di solito è la prima ad arrivare, perciò è ovvio che mi preoccupi!» rispose agitato Jackson.
Perciò... oggi è lunedì!!
Perché non ricordo nulla da dopo il pranzo di sabato?
«Yawn... come sei noiso... - ribattè la Watson - Immagino tu sia andato a controllare più volte in Infermeria per essere così sicuro che lei non sia lì... Yawn... sei un caso disperato Hank, non ti guarderà mai...» concluse la ragazza, poi si versò un bicchiere di succo di zucca e riprese a fare colazione.
«Magari è già in Aula, vado a controllare! A dopo!» detto ciò si alzò e si diresse a passo spedito verso la porta della Sala Grande; stavo per seguirlo quando la Watson riprese a parlare.
«Yawn... che sonno... Speravo che con la fidanzata e la migliore amica del Salvatore del Mondo Magico in stanza fossimo al sicuro, invece non c'è pace neppure durante la notte... una si muove di continuo a l'altra sembra non dormire mai... Yawn... Io non avevo lezione questa mattina, perché mi avete svegliata così presto?» esclamò la Watson per poi appoggiare il viso su un libro in bilico tra il piatto del bacon e la brocca con il succo di zucca.
Non attesi che le altre le rispondessero, avevo sentito abbastanza, così raggiunsi l'Aula di Incantesimi nella speranza di incontrare almeno uno dei miei protetti.
Trovai la porta dell'Aula già aperta così entrai velocemente. Su entrambi i lati della porta erano presenti due lunghe e ampie scrivanie costruite come scale in modo da permettere a tutti gli studenti di vedere il professore al centro dell'Aula, anche se solitamente il professor Vitious preferisce mettersi sopra una pila di libri in modo da essere ben visibile; di fronte alla porta c'era un ampio camino e ai suoi lati altre due scrivanie per parte.
Solitamente i Grifondoro si siedono dalla parte del camino, mentre i Serpeverde in quella della porta, ma poiché devo capire cosa sia successo, forse mi convine restare nella zona Serpeverde...
Non feci in tempo a finire le mie riflessioni che alcuni studenti entrarono.
Tra questi c'erano la Rossa e la mia Streghetta, la quale non sembrava per niente in forma: occhi gonfi, profonde occhiaie, carnagione pallida e la divisa sembrava di almeno un paio di taglie troppo grande.
Che Merlino è successo in questo fine settimana?
Sembrò accorgersi di me perché si girò nella mia direzione, ma il suo sguardo spento e triste mi spaventarono molto di più delle sue condizioni fisiche. Una volta preso posto in quello più isolato e nascosto della stanza, tirò fuori i materiali per seguire la lezione e non alzò più lo sguardo dal banco.
... che succede ora? Perché si comporta così? ... Sembra quasi che... Oh Merlino!!
Possibile che pensi che l'abbia abbandonata?
No, no, no... questa è una tragedia!
E adesso che faccio? 
Determinato a scoprire se quello che mi era successo fosse in qualche modo collegato al mio essere guardiano, decisi, sapendo di darle modo di confermare le sue ipotesi, di raggiungere i posti dove ero certo si sarebbero seduti il Biondino e Nott.
Mentre li aspettai non tolsi gli occhi dalla mia Streghetta e vidi che il temerario Jackson le si era seduto davanti e che si voltava spesso a guardarla, ma la Rossa, infastidita del comportamento del compagno, gli mostrò la bacchetta e lui subito si rimise dritto e non si girò più verso di loro.
Finalmente entrarono i Serpeverde che aspettavo, seguiti dalla Bulstrode, e si sedettero proprio nei posti gemelli a quelli della mia Streghetta e dei suoi amici.
Draco mi ignorò e per poco non si sedette sopra di me, mentre Nott mi osservò molto attentamente, poi guardò la mia Streghetta per poi tornare a guardare me.
Ottimo, ora anche il Biondino ce l'ha con me... e che ha Nott da guardare? Che sia preoccupato per lo stato fisico della mia Streghetta?

Deciso a farmi notare dal Biondino e iniziare così a risolvere il mistero di quanto successo negli ultimi giorni, strusciai il muso sul suo braccio, ma lui, senza nuppere guardarmi, mi mise giù dalla panca; stavo risalendo quando venni attratto da un profumo decisamente delizioso ed invitante... 





Angolo varie ed eventuali
Sorpresa! ... o almeno spero sia stata una bella sorpresa aver trovato un nuovo capitolo pubblicato.
Mi dispiace davvero tanto di averci messo così tanto tempo ad aggiornare... ma in quest anno è successo il finimondo e sembra non essere ancora del tutto risolto, perciò vi informo già, nel caso ci fosse ancora qualcuno che legge la storia, che gli aggiornamenti non saranno frequenti e dovrei riuscire a pubblicare non più di una volta al mese. :(
Il capitolo non è molto lungo lo so e mi dispiace, ma purtroppo è un anno che non scrivo e non sono più abituata :"(

Buona lettura, di qualunque tipo essa sia!
Liriel

* Yawn, suono onomatopeico dello sbadiglio emesso da un personaggio che ha sonno, derivato dall'inglese "yawn" che significa "sbadiglio"
  
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